Chi è Nietzsche? Che cosa bisogna sapere prima e durante la lettura dei suoi libri? Perché il suo sguardo continua ad affascinare il nostro tempo? Una possibile risposta sta nel fatto che Friedrich Nietzsche non si rassegnò mai al destino di rinuncia e di tristezza che sembra gravare su tutti noi e la sua filosofia - che, certo, è tante cose - costituisce anche e forse principalmente un tentativo di percorrere itinerari inediti e scoprire passaggi non ancora esplorati nel vagare dell'umano lungo le strade che cercano di dare un significato alle nostre vite. Al di là del Nord, dei ghiacci, della morte - la nostra vita, la nostra felicità, noi abbiamo scoperto la felicità, noi conosciamo la via, noi trovammo l'uscita da interi millenni di labirinto , scrive il filosofo. Questo libro vorrebbe indicare almeno alcuni di tali percorsi verso la felicità, vorrebbe fare da guida nel dedalo nietzscheano e consentire così a chi volesse penetrare nel suo spazio di lucidità e di speranza di tentare un proprio cammino, poiché il cammino non esiste e la verità è nomade. Nietzsche, infatti, è a noi stessi che ci rimanda, allo spazio prezioso della nostra autonomia. Una libertà che si genera dall'immenso amore che quest'uomo e la sua filosofia nutrono verso l'enigma dell'esistenza, tanto da aver costruito una vera e propria difesa della vita, del dolore che la pervade, del tempo che la intesse, in modo da poter davvero abbracciare l'intero e benedire il tutto.
Oggetto della ricostruzione storci e tematica proposta in questo volume è la concezione dell'estetica moderna e contemporanea come filosofia dell'arte a partire dalla sua origine nel pensiero settecentesco fino ai più recenti sviluppi.
La logica è una disciplina le cui origini risalgono all'antichità e che si è molto sviluppata negli ultimi decenni anche per le sempre più numerose applicazioni nelle discipline scientifiche e umanistiche. Il dizionario, comprendente più di 300 lemmi, si rivolge ad un pubblico non specializzato e ha lo scopo di illustrare i concetti fondamentali della disciplina. Si propone inoltre di far conoscere i più importanti teoremi relativi alle teorie formali e le caratteristiche di alcuni sistemi logici che estendono o sono alternativi a quelli classici.
Questo libro parla di un'inquietudine esistenziale per ciò che si muove e perennemente ondeggia e oscilla come la superficie dell'acqua, spingendo l'uomo alla ricerca di ordine e sicurezza sia nel sistema politico sia negli enunciati filosofici. Le avventure sulle acque, i rischi di naufragio, i pericoli marini, l'affanno e la pena, nonché la nostra inadeguatezza antropologica, fanno sì che ci rivolgiamo per la nostra sopravvivenza ad artefatti simbolici, alla retorica, ai "verba" più che alle "res". Digressioni e deviazioni, aforismi, glosse, aneddoti, miti antichi, racconti filosofici: si compone di questo la materia cui Blumenberg attinge per riflettere intorno agli interrogativi che riguardano l'esistere dell'uomo e del mondo.
Kierkegaard (1813-1855), solitario pensatore cristiano e padre dell'esistenzialismo, è un filosofo di prima grandezza per due motivi: da cristiano credente ha approfondito il senso della fede come "salto esistenziale" che solo dona un senso alla vita e fa uscire l'uomo dall'angoscia e dalla disperazione; come filosofo della modernità e critico dell'idealismo tedesco ha portato in primo piano il concetto dell'uomo come "singolo", creando quella figura teoretica da cui è nato il pensiero esistenzialistico. Non si comprende la filosofia moderna prescindendo da questo originale pensatore danese, che costituisce un unicum nel suo genere.
"Ha frequentato il mondo, la corte e i salotti di provincia; si è applicato alle scienze di osservazione e alle scienze astratte, avvicinandosi ora a Gassendi, ora a Descartes, emulo di Galilei e di Torricelli; la sua anima fu una delle più religiose che si siano mai conosciute. La sua vita riproduce tutta la vita religiosa e morale del suo tempo. Questo testimone unico è Blaise Pascal". Questo scrive F. Strowski, il noto interprete del pensiero di Pascal Di Pascal scienziato, filosofo e uomo di fede, Dario Antiseri ricostruisce quelle argomentazioni che lo hanno reso un "classico" del pensiero occidentale.
Il quadro si può leggere in due sensi, la storia raccontata in questo volume è quella vista da rovescio. Il seminatore volge le spalle al sole. La testa ne imita la forma in scala ridotta e vi si inscrive come una ruota dentata fatta muovere da un'altra. Ne riproduce sulla terra la generosità, vale a dire che ne "ha imparato la lezione". Oppure, tutto preso dal lavoro della terra, volta le spalle al gigante luminoso, mostruoso e divorante; o forse prende lo slancio per scagliargli qualche invisibile proiettile.