Thomas Hobbes è stato il primo grande filosofo politico inglese e il suo "Leviatano" rappresenta la prima opera filosofica autenticamente moderna. Ritenuto per molto tempo un ateo pessimista, incline a considerare la natura umana inevitabilmente malvagia, fautore di uno stato assoluto quale unica istituzione in grado di sopperire alle manchevolezze umane, Hobbes emerge da questo libro in una nuove luce. Ricollocandolo nel contesto del suo tempo, Tuck mostra come Hobbes si sia occupato di confutare le posizioni scettiche allora dominanti nel campo sia delle scienze che dell'etica, illustra i caratteri della sua teoria della conoscenza e non tralascia di richiamare la forte componente religiosa del suo pensiero politico.
Insieme a Montesquieu, Hume, Smith e Kant, suoi contemporanei, Jean-Jacques Rousseau ha esercitato sulla storia intellettuale dell'Europa moderna un'influenza profondissima. Figura centrale dell'Illuminismo francese, fu anche un formidabile critico e censore dei costumi del suo tempo. Il "Discorso sull'origine e i fondamenti dell'ineguaglianza tra gli uomini", "Emilio, o dell'educazione", il "Contratto sociale", "Le confessioni" sono solo alcuni dei frutti del suo poliedrico ingegno. Nel ripercorrere la vita e le opere di Rousseau questo volume ne riconduce la filosofia la storia, le teorie poltiche, gli scritti pedagogici e la produzione narrativa ad un unico principio ispiratore.