Come comunicano le persone sorde? Come acquisiscono una lingua dei segni? In che modo riescono ad imparare una lingua parlata a cui sono esposti in modo parziale? Questo volume fornisce gli strumenti per comprendere basi e meccanismi della comunicazione nell'ambito della sordità. Un testo che costituirà un ausilio prezioso sia per chi è coinvolto nell'insegnamento della Lingua dei Segni Italiana (LIS), sia per chi, a diverso titolo (operatori, insegnanti, responsabili di servizi sociali ecc.), si occupa dei temi relativi all'apprendimento e all'uso del linguaggio in rapporto alla sordità.
Troppo spesso la formazione scientifica viene limitata ad una dimensione teorica, facendo riferimento a nozioni e definizioni astratte, e rischiando di privare i ragazzi dell'attività stessa nella quale si può mobilitare tutto il loro potenziale intellettivo e creativo. Il libro propone delle concrete attività sperimentali (manuali, costruttive, di ricerca) per aiutare i ragazzi a forgiare le proprie conoscenze scientifiche, a partire da processi di cui essi sono il motore, proprio perché la comprensione dei fenomeni scientifici passa anche attraverso l'esperienza e la progettualità.
La riforma universitaria ha portato a un profondo ripensamento della modalità di insegnamento della letteratura italiana. Il restringimento degli spazi e dei tempi di approfondimento, le esigenze di semplificazione dei contenuti e soprattutto la divisione dei corsi stessi in moduli in sé conclusi ma concatenati impongono nuovi strumenti didattici. Questo manuale "componibile", formato da sei volumi venduti separatamente, è unitario nell'impostazione e flessibile nelle possibilità di utilizzo. Questo volume, il quinto, è dedicato alla letteratura italiana dell'Ottocento.
Vivere da lombrico o vivere da mosca è la stessa cosa che vivere da bambino? Cosa troviamo di simile e di diverso nei vari modi di nascere, crescere, trasformarsi, invecchiare e morire degli animali che ci circondano? Il testo propone modi per allestire ambienti in cui i bambini possano assistere a corteggiamenti, accoppiamenti, nascite, notando come ogni vivente si mantiene vivo nel suo ambiente nutrendosi, respirando, muovendosi, secondo le caratteristiche della sua specie. Occupandosi quotidianamente di piccoli organismi si sviluppa nei bambini un modo di guardare che li aiuta a riconoscere e confrontare le tante storie della vita, ad osservare metamorfosi e cambiamenti, a rispettare la delicatezza dei processi vitali.
Come cresce una pianta' Qual è il segreto della vita vegetale' Siamo abituati a osservare il verde nel cortile della scuola, in un prato, in un parco, in un bosco, ma non sappiamo, a volte, spiegare tali fenomeni, soprattutto ai bambini che si e ci pongono mille domande. Il volume propone percorsi di osservazione e attività che stimolino l'interesse dei più piccoli, suggerendo un'interessante mediazione tra ciò che essi sanno e guardano e ciò che insegna la biologia. Esperienze che vogliono abituare i bambini a percepire il mondo in tutta la sua complessità e a interpretarne i meccanismi nascosti.
Oggi possiamo incontrare persone disabili che escono da sole, che fanno la spesa, che lavorano o che sono in grado di occuparsi della propria persona o di aiutare in casa. Per raggiungere questo obiettivo è stato necessario insegnare loro tutte queste cose, credere che fosse per loro possibile impararle e dar loro fiducia. È stata necessaria un'esperienza educativa volta alla conquista di competenze, ma soprattutto di una propria identità di giovani e adulti. Dedicato a tutti coloro che sono vicini alle persone con disabilità intellettiva, e in particolare agli educatori e agli insegnanti, questo libro presenta un metodo di lavoro finalizzato allo sviluppo dell'identità individuale e al raggiungimento dell'autonomia personale.
Senza scopo, gratuita, lontana da quotazioni, valori e poteri di scambio, la poesia è un'evidenza semplice e necessaria. Chi la scrive spesso la trova senza cercarla; chi la legge ne viene sorpreso e intrappolato, volentieri e per sempre. Ma esiste una tecnica per leggere la poesia? Un modo per orientarsi nelle sue regole e nelle infrazioni che nascono da quelle regole? Un modo per gioirne, come si gioisce quando si ravvisa qualcosa di familiare in una nuova conoscenza? Questa guida offre un tentativo di risposta: un'introduzione confidenziale al fenomeno poetico e alle sue trasformazioni.
Gli scritti di Platone sono un grande libro di meditazione, una Bibbia spirituale laica amata e letta in ogni tempo. Il lettore di oggi, in particolare, trova nei dialoghi di Platone, nel suo parlare per immagini, nella sua capacità di comunicare non solo per concetti, ma attraverso il simbolo, il mito, la metafora, una coinvolgente consonanza. Perciò è sempre forte, anche oggi, l'esigenza di ritradurre gli scritti di Platone con la maggiore chiarezza possibile, in un linguaggio moderno. Ogni particolare di questa edizione mira ad aiutare la lettura in maniera cospicua: l'''Introduzione generale'', che fornisce un quadro dei punti essenziali del pensiero platonico; la ''Presentazione'' di ogni dialogo, che ne offre la scansione interpretativa; i ''titoli'' all'interno del dialogo, che ne evidenziano la struttura logica, le tematiche e le argomentazioni; le ''note'', che forniscono notizie sui personaggi, luoghi ed eventi, ma anche indicazioni per la lettura trasversale; l'''iconografia'', che offre all'immaginario del lettore una galleria di ritratti di Platone, della sua figura fisica e spirituale. La stessa riunione dei dialoghi in un solo volume obbedisce a un'esigenza di lettura, poiché solo così può essere fatta quella lettura trasversale, da dialogo a dialogo oltre che dagli scritti alle Dottrine non scritte, che consente di conoscere Platone. L'équipe di studiosi che ha portato a termine l'impresa dopo una lunga preparazione, lavorando con piena identità di vedute e uniformità di metodi, è stata guidata da Giovanni Reale e composta da Roberto Radice, Claudio Mazzarelli, Maria Luisa Gatti, Maria Teresa Liminta e Maurizio Migliori.
Morin invita insegnanti e studenti a riflettere sull'attuale stato dei saperi e sulle sfide che caratterizzano la nostra epoca: la posta in gioco sono i nuovi problemi posti alla convivenza umana da una interdipendenza planetaria irreversibile fra le economie, le politiche, le religioni, le malattie di tutte le società umane. Per rendere queste sfide affrontabili, una riforma dell'insegnamento è indispensabile. Ma per realizzarla è necessaria una riforma dell'organizzazione dei saperi. E' in questa prospettiva che Morin pone alla base della riforma della scuola che egli auspica quel tipo di pensiero la cui elaborazione lo ha reso famoso in tutto il mondo: il pensiero complesso.
Nel progettare in modo unitario questo nuovo manuale, Clotilde Pontecorvo ha raccolto intorno a sé i migliori specialisti italiani (e non solo italiani) nei diversi settori della disciplina con l'obiettivo di mettere gli studenti in condizione di affrontare le tematiche di interesse psico-educativo alla luce delle prospettive teoriche più accreditate e innovative, fornendo puntuali esemplificazioni per ogni argomento trattato. L'impostazione del volume è tripartita: la prima parte presenta gli approcci di fondo, soffermandosi sulla dinamica sviluppo-apprendimento; la seconda parte tratta gli apprendimenti di base; la terza parte riguarda ruolo e problemi degli insegnanti, con particolare attenzione sia per la dimensione affettivo-relazionale, sia per le innovazioni tecnologiche.
Clotilde Pontecorvo è docente di Psicologia dell'educazione e direttrice del Dipartimento dei processi di sviluppo e socializzazione nella Facoltà di Psicologia dell'Università di Roma "La Sapienza". Con il Mulino ha pubblicato "Psicologia dell'educazione. Conoscere a scuola" (con M. Pontecorvo, 1985).
"Morte del romanzo naturalista, avvento del romanzo espressionista e anche del simbolista (Kafka?), irruzione della psicoanalisi nella tecnica o nel cuore stesso dell'arte narrativa, personaggi che sfuggono dalle mani dei loro burattinai, violento o pacifico esborso di 'monologo interiore', proustiane intermittenze del cuore ed epifanie dei personaggi di Joyce - ecco la materia di lezioni che nei quaderni formano un blocco ininterrotto. Il critico, il docente che forse sorprese gli increduli ascoltatori, giuoca col suo tema centrale: la difficoltà, forse l'impossibilità di scrivere, come il gatto col topo: lo prende, lo lascia fuggire, lo riprende. Alla fine (se ci sarà) il topo potrà risultare incommestibile." (Eugenio Montale)