
Si parla da anni di livelli essenziali anche nel campo dell'assistenza e dei servizi, comprendendo fra essi il segretariato sociale. Il volume si pone l'obiettivo di ricostruire il percorso storico e culturale sviluppato dal segretariato sociale e propone spunti teorici e organizzativi per costruire forme efficaci di informazione e di segretariato sociale professionale per l'accesso ai servizi, visto come diritto del cittadino e dovere delle istituzioni. Si rivolge agli studenti di servizio sociale e di politica sociale, a operatori sociali e sociosanitari, ai responsabili dei servizi.
La definizione di spreco è semplice: è qualsiasi attività svolta da un'organizzazione che assorba risorse e tempo senza creare "valore" per il cliente o per il cittadino. Ma gli sprechi di un ente pubblico sono talvolta difficili da individuare. Il Sistema Toyota consente di scoprirli e permette di investire nella qualità dei servizi. I benefici ottenibili dalle organizzazioni pubbliche che applicano il Sistema Toyota sono principalmente di tre tipi: incrementi di produttività e riduzione di sprechi; tempi rapidi per realizzare i cambiamenti; forte coinvolgimento e responsabilizzazione del personale. Il volume riprende, applicandoli alla realtà della Pubblica Amministrazione, temi e metodi di intervento tipici dell'Organizzazione Snella, svolti nei precedenti volumi "Le tre rivoluzioni e Toyota", ormai classici italiani sull'argomento.
Il volume approfondisce alcuni temi che sono diventati cruciali nel dibattito sul giornalismo contemporaneo con l'avvento del web. L'utilizzo sempre più pervasivo della rete, e soprattutto la diffusione di dispositivi che consentono a tutti di filmare e poi riportare in tempo reale fatti un tempo trattati esclusivamente dai giornalisti, rende necessario riflettere tanto sugli eventi, quanto sui mutamenti mediali che si stanno verificando. Affrontando sia il versante teorico, che si fonda sull'attuale letteratura in sociologia dei media, sia il coté relativo alla realtà della professione e agli strumenti del mestiere, il volume propone l'analisi di chi il giornalismo lo studia teoricamente e lo vive quotidianamente sul campo. Prefazione di Pier Cesare Rivoltella.
Il mondo in cui viviamo non è fatto di macchie colorate che si muovono a caso: grazie al nostro spirito di osservazione e alla nostra esperienza riusciamo a prevedere molto di quello che accade intorno a noi. Tuttavia sappiamo che spesso le nostre intuizioni non corrispondono alla realtà: del resto i popoli primitivi vivevano i fenomeni naturali come manifestazioni di divinità o di mostri imprevedibili e incomprensibili. Nel corso degli ultimi secoli, la scienza ci ha aiutato a capire sempre meglio il linguaggio della natura, "scritta", come ci ha insegnato Galileo Galilei, "in lingua matematica". La scoperta che possiamo capire i fenomeni fisici con i numeri (e che dunque i nostri calcoli devono accordarsi alle osservazioni) è una delle conquiste più straordinarie dell'umanità: ci ha tra l'altro permesso di sviluppare tecnologie che hanno trasformato la nostra vita quotidiana. Roberto Vacca, dopo aver dimostrato a generazioni di italiani che la matematica è facile, ci introduce ora al linguaggio della realtà. Sa che la fisica è una scienza complicata, ma comprensibile: ogni fenomeno fisico obbedisce sempre a un meccanismo che chiunque può capire. Con metodo, e offrendoci gli strumenti intellettuali necessari, "Anche tu fisico" ci guida alla scoperta delle leggi fondamentali della meccanica, della termodinamica, dell'elettricità e dell'elettronica, fino ad arrivare alla teoria della relatività e alla materia oscura..
Molte parti del nostro corpo "parlano" lingue in parte simili e in parte diverse dalle "lingue di parole". La ricerca sulla comunicazione deve dunque porsi due obbiettivi. Da un lato fare ciò che da più di duemila anni i linguisti fanno per le lingue di parole, cioè individuare il lessico e la grammatica dei vari sistemi di comunicazione usati dal corpo umano. Dall'altro spiegare come questi sistemi di comunicazione interagiscono in ogni nostro atto comunicativo cioè trovare le regole di una "inter-grammatica" comunicativa: le regole dell'interazione fra strumenti comunicativi. Il libro mostra come è possibile condurre con successo questa ricerca, e ne presenta i vari risultati.
Vengono analizzati gli aspetti psicologici della qualità: da un lato le procedure organizzative che concorrono a "creare qualità" (Total Quality Management), dall' altro la valutazione che il cliente dà della qualità in termini sia di prodotto sia di servizio (Customer Satisfaction). Per ottenere l'eccellenza non è sufficiente proporsi di fare qualità ma è necessario maturare culture organizzative che portino a "essere qualità".
La Terra è la nostra casa e dobbiamo tenercela stretta: non abbiamo un pianeta B. Questo libro è una guida - un po' seria e un po' spiritosa, ma sempre rigorosa e aggiornata - per orientarsi tra la crisi ambientale e le sue cause.
Il colloquio clinico è un incontro rappresentato da andamento e modalità di conduzione in assoluto singolari: pur essendoci in parte una standardizzazione delle condotte e delle accortezze tecniche, tale momento viene vissuto in forma personalizzata, non solo in riferimento al tipo di problema del paziente, ma anche in base alla personalità e alle caratteristiche professionali del conduttore. La relazione dinamica che si stabilisce tra i partecipanti non solo rende efficace e terapeutico lo strumento, ma ne detta le modalità operative e le condizioni di sviluppo. Gli autori forniscono al lettore una panoramica sul colloquio, sulle sue dinamiche e sulle sue strategie, focalizzando l'attenzione sull'infanzia e l'adolescenza.
Non ci sono attualmente libri sul mercato che affrontano compiutamente l'argomento del podcast narrativo, una forma espressiva che anche in Italia si sta affermando rapidamente. Questo libro, a metà strada fra saggio e manuale, si propone di riempire quel vuoto partendo innanzitutto dalla definizione di podcast narrativo e dai fraintendimenti attorno al tema, troppo spesso confuso con la semplice e lineare lettura di un testo. Il podcast narrativo è di fatto un nuovo linguaggio, un ibrido di diverse forme espressive - teatro, musica, serie TV, letteratura, radio - in cui ognuna concorre al risultato. Della fase preparatoria si analizza la scelta dell'argomento, degli interlocutori e delle fonti da cui partire. Si affronta poi il tema dell'intervista e di quanto conti tutto il making off, i rumori, l'atmosfera. Fondamentale inoltre è il discorso attorno alla presenza, nel podcast stesso, dell'autore, dal momento che nel podcast narrativo l'ascoltatore non segue solo la storia, ma anche gli sforzi dell'autore per raccontarla, le sue emozioni, i suoi successi e fallimenti, il suo percorso personale alla ricerca del risultato. La presenza dell'io è infatti una delle grandi novità del podcast narrativo: attraverso il racconto e la voce, l'autore ha il compito di trasmettere a chi ascolta la propria personalità. E poi: come costruire il testo narrativo; l'importanza della scelta dell'incipit, che ha il compito di catturare l'attenzione dell'ascoltatore e quella della scelta della struttura e del montaggio; e le tecniche per coinvolgere l'ascoltatore. Un capitolo è infine destinato alle tecniche di lettura del nostro podcast e a quanto conti che un autore trovi la propria voce. In appendice sono affrontati il tema dell'attrezzatura per registrare e montare i podcast, della sonorizzazione e quella del mercato, con relativi suggerimenti per proporre il prodotto. Tutto è corredato da esempi concreti tratti da alcuni dei podcast più rappresentativi tra cui Veleno di Pablo Trincia e Alessia Rafanelli, Polvere di Chiara Lalli e Cecilia Sala e 121269 di Alberto Nerazzini e Andrea Sceresini.
Gli autori propongono agli studenti di compiere un itinerario di "orientamento al lavoro" di tipo riflessivo attraverso un confronto tra sé, la classe e gli insegnanti. I temi sono i valori, gli interessi, la prospettiva temporale, le strategie di coping e i livelli decisionali in vista di una consapevole e motivata scelta occupazionale. Lo scopo è attuare un comportamento di co-regolazione in cui il soggetto tiene conto di sé, del campione normativo (i coetanei), degli adulti significativi (genitori e insegnanti) e del contesto (le aziende). Questo percorso si costruisce come un modello sia perché insegnanti e alunni concorrono attraverso momenti di auto-osservazione a potenziare le proprie capacità, sia perché i promotori della ricerca hanno fatto valere ognuno le proprie esigenze istituzionali. Il volume si propone come una "buona pratica" di collaborazione tra università, azienda e istituzione regionale.