Un delitto inspiegabile si è compiuto nell'elegante quartiere di Belgravia a Londra: l'amata moglie dell'ispettore Lynley di New Scotland Yard è stata uccisa da un colpo di pistola sui gradini di casa. Le telecamere a circuito chiuso incastrano due ragazzi neri, uno dei quali minorenne. Il movente, però, rimane sconosciuto. Un evento scioccante, di una violenza apparentemente insensata, dietro il quale si cela invece una storia più appassionante e imprevedibile. Per ritrovarne il filo bisogna addentrarsi in un altro quartiere londinese, nella zona popolare e multirazziale di North Kensington, dove tre giovani fratelli disadattati, orfani di padre e con la madre rinchiusa in un ospedale psichiatrico, sono stati affidati alle cure di una zia. Ness, la sorella maggiore, è un'adolescente con un passato di soprusi e violenze che cerca di nascondere dietro atteggiamenti ribelli e trasgressivi. Toby, sette anni, è un bambino problematico che vive in un mondo tutto suo e ha difficoltà di apprendimento. Fra loro c'è Joel, undici anni all'inizio della storia, il quale cerca di affrontare come può le esigenze e le difficoltà dei diversi componenti della famiglia, le richieste degli adulti e le sfide di coetanei ben poco rassicuranti: spacciatori, delinquenti, bulli e ragazze disincantate. Ma a poco a poco i già fragili equilibri familiari si spezzano, e Joel forgia un patto pericoloso, destinato a mettere in moto una macchina criminale devastante.
Il terrore attraverso l'elettroshock, come nessuno ha mai osato raccontarlo. Un classico dimenticato della narrativa nera.
Lexington, 1964. Sulla città infuria una tempesta di neve. È notte quando Norah Henry avverte le prime doglie: è impossibile raggiungere l'ospedale e suo marito David decide di far nascere il bambino con l'aiuto di Caroline, la sua infermiera. Norah partorisce due gemelli: il maschio, nato per primo, è perfettamente sano, ma i tratti del viso della bambina rivelano immediatamente la sindrome di Down. Travolto dalla disperazione, David affida la piccola a Caroline, ordinandole di rinchiuderla in un istituto. A Norah, sedata dall'anestesia durante il parto, dice che la bambina è morta. Ma Caroline non può abbandonare la piccola Phoebe. Con un coraggio che non credeva di avere, fugge in un'altra città, determinata a prendersi cura della bambina e a conservare un segreto che solo lei e David conoscono. Un segreto che nel tempo si farà sempre più insopportabile e, come una piovra, allungherà i suoi tentacoli sulla vita di David e della sua famiglia: lui, ossessionato dal senso di colpa, ma incapace di affrontare la realtà, Norah, inconsolabile per la figlia che crede morta, e Paul, il fratellino di Phoebe, che cresce in una casa piena di dolore. Intanto Caroline vivrà con gioia l'inaspettata maternità ma dovrà affrontare anche molte difficoltà: Phoebe è vivace e sensibile ma i suoi problemi e i pregiudizi che la circondano costringeranno Caroline a combattere una dura battaglia contro il mondo. Fino al giorno in cui i destini delle due famiglie torneranno a incrociarsi.
Il racconto di Shirley Jackson intitolato "La lotteria" ricorda da vicino, per la fama che lo circonda, la famigerata lettura radiofonica della Guerra dei Mondi di Orson Welles. Fama non immeritata, giacché la pubblicazione sul "New Yorker" nel 1949, scatenò un pandemonio. Molti lo presero alla lettera, reagendo all'istante e poi per lungo tempo con missive indignate o atterrite alla redazione. Certe cose non potevano, non dovevano succedere. Eppure la storia si presenta in tutta innocenza quale pura e semplice descrizione della lotteria che si svolge nell'atmosfera pastorale, quasi idilliaca, di un villaggio del New England in un luminoso mattino di giugno, come ogni anno da tempo immemore. Ma giunto al termine di questo racconto, come degli altri che compongono l'intensa silloge qui proposta, il lettore scoprirà da sé, in un crescendo di "brividi sommessi e progressivi" - come diceva Dorothy Parker che cosa li rende dei classici del terrore. Secondo un altro illustre ammiratore della Jackson, oltre che maestro del genere, Stephen King, lo sono perché "finiscono con una svolta che porta dritto in un vicolo buio".
Fiona Sweeney fa la bibliotecaria a New York. Ha un buon lavoro, un fidanzato che le vuole bene, un'esistenza tutto sommato gratificante. Ma a trentasei anni decide di dare una svolta alla sua vita. Quando legge un annuncio in cui si cerca una bibliotecaria per la fondazione della prima biblioteca itinerante in Kenya, non ci pensa due volte e, lasciate le luci scintillanti di New York, parte per l'Africa. L'idea è semplice e geniale: per gli abitanti di quelle regioni, il libro è un oggetto sconosciuto, che suscita diffidenza. Per renderglielo familiare, i libri arriveranno al villaggio sul dorso di un animale assai conosciuto, anzi, un animale indispensabile, il cammello. Nasce così la "Biblioteca sul cammello". Tra le capanne di Mididima la vita segue gli stessi ritmi da millenni. L'arrivo della "Biblioteca sul cammello" è un evento straordinario, che scatena cambiamenti nella rigida organizzazione tribale: la fatica nell'assimilare la novità divide la popolazione. C'è chi pensa che la cultura possa aiutare a costruire un mondo migliore, come il maestro Matani, o la piccola Kanika, che sogna di diventare insegnante, o l'enigmatico Scar Boy, un bambino orribilmente sfigurato da una iena, che nella letteratura finalmente trova il suo mondo. Ma ci sono anche coloro che considerano Fiona una pericolosa minaccia. La "Biblioteca sul cammello" è stata realmente fondata dieci anni fa in Kenya per diffondere la cultura dei libri, ma anche per favorire l'incontro e il dialogo fra culture diverse.
Teddy è un adolescente inquieto che vive nell'apparente tepore della provincia americana, dove ogni passione sembra acquattarsi nell'ombra. Una madre molto protettiva, un padre sempre lontano per ragioni di lavoro. Un giorno, Teddy, in compagnia di due fratelli suoi amici, carica la pistola del padre e si allontana per un solo istante. Quanto basta perché parta un colpo, che uccide uno dei ragazzi. Un banale benché tragico incidente, e la vita di Teddy e della comunità è sconvolta. Si rincorrono voci sulla sua colpevolezza la polizia inizia le indagini, la madre lo convince a negare tutto, finché un gruppo di giovani fanatici, ipernazionalisti, l'American Youth, amanti delle armi da fuoco, contatta Teddy e lo coinvolge nelle sue attività pseudopolitiche. È solo l'inizio di una incredibile avventura, che porterà il giovane protagonista a conoscere il senso della ribellione, l'amore per una ragazza, il tortuoso e necessario viaggio verso l'età adulta.
Nel 1980, nel Texas meridionale, al confine con il Messico, il giovane Llewelyn Moss, un reduce dal Vietnam, si imbatte, mentre sta cacciando antilopi nella prateria, in un convoglio di jeep colme di cadaveri, di droga e di soldi. Prende i soldi e decide di tenerseli, ma diventa subito la preda di una spietata partita di caccia: inseguito dai trafficanti, da uno sceriffo vecchia maniera, nonché dal solitario Chigurh, un assassino psicopatico munito di una pistola da mattatoio. Moss tenta disperatamente di sfuggire a un destino inevitabile, coinvolgendo per ingenuità la giovanissima moglie.
Quattro racconti ("Giada cinese", "La donna del lago", "In montagna non c'è pace" e, appunto, "Blues di Bay City") degli otto (gli altri sono raccolti in "L'uomo a cui piacevano i cani"), composti tra il 1935 e il 1941 di cui Raymond Chandler era gelosissimo: non li volle pubblicare in vita e uscirono postumi, nel 1964. Costituivano per lo scrittore una fonte segreta a cui attingere idee per scrivere uno dei suoi romanzi. Ne cavava ora un personaggio, ora un episodio, ora una descrizione. Vi si trova anche un antesignano del celebre investigatore privato Philip Marlowe: un detective di nome Johnny Dalmas, ma si tratta già dell'"uomo nato per l'avventura", animato dal desiderio di portare a termine un'opera "appassionatamente morale".
Joel Backman, noto come "il Broker", un tempo socio di un prestigioso studio legale e uno degli uomini più ricchi e potenti di Washington, è in carcere da sei anni per aver tentato di piazzare sul mercato un software messo a punto da tre giovani pachistani, capace di neutralizzare il più sofisticato sistema di spionaggio satellitare. Ma la vendita è sfumata e i ragazzi pachistani sono morti. Ora il presidente degli Stati Uniti, a poche ore dalla scadenza del mandato, ha firmato i documenti per la sua liberazione. Poche ore dopo, Backman si trova a bordo di un aereo militare che lo porterà lontano, verso una città italiana a lui sconosciuta, con una nuova identità. Da una cella schifosa alla libertà in meno di un giorno. Perché così in fretta? Ben presto il Broker si rende conto che non si è trattato di un semplice atto di clemenza: braccato dalla CIA, dai servizi segreti israeliani e sauditi e da uno spietato killer cinese, Backman diventa l'esca di una micidiale caccia all'uomo in cui la domanda non è se riuscirà a sopravvivere, ma chi sarà a raggiungerlo per primo. E a ucciderlo.
Henry Dante nel mezzo del cammin della sua vita si ritrova in una selva oscura. O più prosaicamente in un gran casino. Eppure la giornata era cominciata come tante altre: spedito dal suo capo - il famigerato "Honey" Pobrinkis, signore e padrone della malavita di Chicago - a ritirare dei diamanti prima che il ricettatore li facesse sparire, Henry si aspettava il solito pestaggio con al massimo qualche testa spaccata. Invece - per proteggere una donna, una donna bella e innocente - si ritrova a mettere fuori combattimento i suoi stessi complici, intascarsi le gemme, e a cercare un posto abbastanza lontano dove la vendetta di Honey non possa giungere. Ma ogni Dante deve avere la sua Beatrice: quella di Henry si chiama Grace McGlone, una rossa divisa tra una naturale e scatenata sensualità e la ferrea intenzione di "guadagnarsi il paradiso". Grace lavora all'autolavaggio di un sonnacchioso paesino del Wisconsin, in attesa della sua classica, romanzesca, "grande occasione", finché una mattina capisce che quell'occasione è finalmente arrivata e ha le fattezze di un uomo in fuga su un pick-up rosso con una valigetta di diamanti.
Quattro degli otto racconti (gli altri sono raccolti in "Blues di Bay City"), composti tra il 1935 e il 1941, di cui Raymond Chandler era gelosissimo: non li volle pubblicare in vita e uscirono postumi, nel 1964. Quattro casi da detective privati, narrati in prima persona. Nell'indagine su una giovane donna ambita da molti uomini e voluta tutta per sé dal padre l'investigatore incappa in un morto: la ragione va trovata nei ricatti, o è frutto della gelosia? L'inseguimento di un cane poliziotto rapito e di una donna scomparsa provoca una serie di omicidi in una apparentemente tranquilla cittadina di mare: ma è davvero così? Si perdono le tracce di un uomo e il vecchio suocero invalido pare desideroso di ritrovarlo, ma sua figlia molto meno: che fine avrà fatto? Un gigante nero appena uscito di galera va in cerca di una prostituta bianca di cui si è innamorato, ma non è il solo a volerla trovare. Fa la sua comparsa in questi racconti la figura di Carmady, il poliziotto privato che dimentica nell'alcol la sua malinconia, quello che poi assumerà il nome di Philip Marlowe, il mitico investigatore inventato da Chandler.
Sono gli anni Trenta negli Stati Uniti, l'epoca della Grande Depressione, la più grave crisi mai vissuta dalla nazione americana. Sono anche gli anni, però, in cui ha inizio una singolare "grandeur": quella dei circhi itineranti che attraversano in lungo e in largo il paese col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici. In uno di questi circhi capita un giorno Jacob, studente di veterinaria in fuga da tutto e da tutti dopo l'improvvisa morte dei genitori. In quel bizzarro mondo, Jacob se ne starebbe tranquillamente al suo posto se due seducenti figure non lo turbassero profondamente: un turbamento pericoloso, visto che le due figure (di cui la seconda è un'elefantessa) sono in balia del sadico direttore, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e della sua inarrestabile violenza.