Quando René Thom formulò la sua "teoria delle catastrofi" probabilmente non pensava che avrebbe trovato un'eco letteraria nei racconti di Patricia Highsmith. Più o meno naturali, qui le catastrofi sono protagoniste, riguardano un po' tutti, perché appartengono alla realtà di ogni giorno, al degrado e alla crudeltà del mondo in cui viviamo.
Pechino: colpo di Stato. Le nuove autorità vogliono legittimarsi occupando militarmente le isole Spratly ricche di giacimenti petroliferi. Da Washington giunge un fermo altolà e nelle acque delle isole contese incrocia il gruppo di battaglia della portaerei "Independence". Ma saranno il comandante Mackey e i suoi uomini imbarcati sul sottomarino d'attacco "Cheyenne" a risolvere questo drammatico scontro.
"Veniva messa a parte di passioni su cui fissava lo stesso sguardo che avrebbe riservato al rimbalzare delle immagini dalle lastre di una lanterna magica a un muro. Il suo piccolo mondo era fantasmagorico: strana danza di ombre proiettate su un lenzuolo. Spettacolo che pareva allestito per lei, soldo di cacio di bambina spaurita nel buio di un grande teatro." La storia di Maisie, divisa da una sentenza del tribunale in due metà tra i genitori contendenti e sbalzata dall'uno all'altro in un intreccio crudele e insensato di avidità, corruzione ed egoismo, è quella del suo disorientamento e stupore, della sua progressiva consapevolezza e del tentativo di ritagliarsi uno spazio e una identità attraverso le mille strategie dell'immaginazione infantile.
Mark Miller, diplomatico dell'ambasciata americana a Kabul, è incaricato di rintracciare Ellen Jaspar, una giovane connazionale di cui non si hanno più notizie da parecchi mesi. La missione porta Miller ad attraversare l'Afghanistan dell'immediato dopoguerra al seguito di una carovana di nomadi kochi. E' infatti a loro che Ellen si è unita, dopo aver lasciato il marito afghano, nella speranza di trovare la libertà.
"Il rapporto di Bloch con Jack lo Squartatore data da lungo tempo. 'The night of the Ripper' non è che l'omaggio più recente a un personaggio che mostra di averlo ossessionato da sempre e che, con molta probabilità, l'ha influenzato nel corso di tutta la sua produzione letteraria." (Dalla prefazione di Carlo Bordoni).
La Pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell'India, dopo una serie di avventurose vicissitudini nel corso dei secoli, arriva infine in Inghilterra e viene donato a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di risolvere il caso. L'indagine, per quanto accurata, non porta a nessun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia che nella servitù. A fare da sfondo a questo giallo c'è una romantica storia d'amore.
In questo quarto e conclusivo capitolo Henry Roth racconta come il proprio alter ego Ira Stigman prenda congedo dalla famiglia e dall'ambiente ebraico in cui è cresciuto. Per Ira non è stato facile diventare uomo nella New York degli anni Venti. L'umile ambiente d'origine, i grovigli famigliari (il violento padre Chaim, la soffocante madre Leah, l'attrazione sessuale verso la sorella Minnie e la cugina Stella), il confronto con le altre minoranze (italiani, portoricani, neri), la passione per la letteratura e le difficoltà dello studio, le scintille della politica e l'ambizione artistica sottopongono il ventenne Ira a tensioni laceranti.
Giugno 2000 la squadra missioni speciali della NUMA, al comando di Kurt Austin, affiancato dall'ingegnere Joe Zavala, salva da un attentato l'archeologa Nina Kirov, autrice di una scoperta straordinaria destinata a sollevare un interrogativo inquietante: è possibile che Cristoforo Colombo non sia stato lo scopritore del continente americano? Nel frattempo, l'archeologa Gamay Trout trova, in alcune sculture dello Yucatan, la prova di contatti tra i Maya e i Fenici in epoca precolombiana e ipotizza un quinto viaggio di Colombo, partito in segreto per recuperare un tesoro di inestimabile valore con l'aiuto di una 'pietra parlante' di origine Maya. I due fatti sembrano misteriosamente collegati all'affondamento del transatlantico Andrea Doria...
Al giovane monaco benedettino Mark, mandato in missione nell'estate del 1144 nella diocesi dell'estremo sud del Galles, viene affiancato fratello Cadfael che, essendo gallese, conosce lingua e costumi del Paese. Ben presto però i due si trovano coinvolti nella faida tra il principe regnante, Owain Cwynedd, e il fratello, Cadwaladr, ritenuto responsabile di un assassinio e bandito. Owain ha tuttavia acconsentito a ricevere nel suo maniero un fedele seguace del fratello, Bledri. In una sola notte la situazione precipita: un messaggero annuncia che al largo della costa è stata avvistata una flotta di danesi armati, mercenari al soldo di Cadwaladr, intenzionato a riconquistare le sue terre.
Protagonisti dei romanzi di Patricia Highsmith sono spesso quei fatti della quotidianeità che si mutano in "un'allucinante vicenda", quelle pagine di cronaca in cui un'intera vita si riduce a un "trafiletto sormontato da una fotografia". Ma il sipario appena sollevato subito cala, e regna nuovamente il silenzio. Ed è proprio in questa pausa quasi infinita che la scrittrice tesse la trama di "Gente che bussa alla porta", aprendo al lettore l'uscio di casa Alderman e descrivendo il tranquillo ménage di una famiglia borghese investita all'improvviso da una folgorazione religiosa che stravolge ogni equilibrio fino a compromettere irrimediabilmente il rapporto tra il padre e il primogenito.
Nella storia della famiglia Stassos, nei cento anni che i suoi componenti vivono sul suolo americano alla ricerca di una felicità ordinaria, Michael Cunningham intreccia i fili di differenti identità, di mondi diversi destinati a entrate in collisione con gli altri e soprattutto con se stessi. Un universo di destini apparentemente liberi di seguire il proprio corso, e invece votati, quasi per diritto di nascita, a muoversi, esplorare, provare gioie laceranti e salvifici dolori.
Questo libro, reso famoso dal film di Stanely Kubrick con Peter Sellers, continua da più di trent'anni a minacciare i lettori con l'arma pacifista della comicità e della satira. La storia è quella dei tentativi per evitare la catastrofe nucleare, dopo che un generale americano, convinto che i comunisti avvelenino gli umori vitali, ha dato il via all'operazione R, escogitata per rendere più credibile il deterrente americano. Perché "Il dottor Stranamore" è ancora d'attualità? Forse la chiave di questa anarchica immaginazione è nel sottotitolo, in quell'invito paradossale a non preoccuparsi e ad amare ordigni di distruzione e di morte, senza che l'uomo che ne scatena la forza distruttiva possa vederne immediatamente gli effetti.