"Scrivere racconti non è affatto un brutto modo di trascorre la propria solitudine" disse Bernard Malamud poco prima di morire. E il risultato del suo solitario lavorio sono gli oltre cinquanta racconti composti dal 1940 al 1985 e via via pubblicati nelle sue raccolte. Di essi, questo volume comprende i primi ventinove, curati e riordinati secondo la data di composizione da Robert Giroux. Da "Armistizio", il primo, datato 1940, a "Pioggia di primavera" e "Prima gli idioti", questi sono i racconti ambientati nella New York degli immigrati, dei piccoli bottegai, degli illusi e dei delusi, di quanti continuano a rincorrere il sogno all'ombra dei grattacieli.
L'universo asettico e convulso del Pronto Soccorso è entrato da qualche anno nell'immaginario collettivo, ma quasi sempre ci è stato presentato con toni esasperati e spettacolarizzanti. Ora un medico di professione prova a raccontarci la realtà per quella che è: nei reparti d'emergenza non ci sono eroi senza macchia, ma solo persone come tutte le altre. Persone meravigliose e disperate. Neurochirurghi che praticano l'occultismo, un traumatologo suicida, assassini da curare, le ferite su un volto da ricucire.
Immigrati che raggiunta New York con ingenue speranze soffrono di un disadattamento più grave della stessa povertà; piccoli bottegai che vivono di illusioni puntualmente sconfitte; casalinghe che sognano vite romanzesche; artisti falliti che inseguono la felicità in un'America quanto mai indifferente. Protagonisti di queste ventisei short stories di Bernard Malamud sono sempre inventori di sogni quotidiani. I racconti della maturità artistica dell'autore qui presentati, sono stati riordinati cronologicamente da Robert Giroux, il fedele editor di Malamud.
Nel gennaio del 1937, recensendo "Assalonne, Assalonne!" Borges scriveva: "Conosco due tipi di scrittore: l'uomo la cui prima occupazione sono i procedimenti verbali, e l'uomo la cui prima preoccupazione sono le passioni e le fatiche dell'uomo. Di solito si denigra il primo tacciandolo di "bizantinismo" o lo si esalta defininendolo "artista puro". L'altro, più fortunato riceve gli epiteti elogiativi di "profondo", "umano", "profondamente umano" o il lusinghiero vituperio di "barbaro". Tra i grandi romanzieri Joseph Conrad è stato forse l'ultimo cui interessavano in egual misura le tecniche del romanzo e il carattere dei personaggi. A Faulkner piace esporre il romanzo attraverso i personaggi".
C'è una famiglia che si sposta dal Texas al Michigan, portando con sé la bara dell'ultimo nato e cercando di barattare, lungo il cammino, gli oggetti di cui la macchina è stipata. Ci sono gli esterni che sceglierebbe David Lynch dovendo rigirare, oggi, "Furore": statali polverose, villaggi fantasma, fattorie con le porte che sbattono, sinistre, nel vento. E ci sono due bambini, che con pochissime parole raccontano, alternandosi, una storia in apparenza elementare. Ma subito le strofe di questa filastrocca metallica e stridente si trasportano in un paesaggio allucinato, che non sappiamo più se sia l'America profonda, la Terra dei Morti, o un qualche terrificante stadio intermedio fra i due.
Dopo la morte del fratello, investito da una macchina, Jack Laidlaw usa la sua abilità di detective per scoprirne il motivo. Con un ingegno corrosivo, Laidlaw narra una ricerca emotiva attraverso il mondo sotterraneo di Glasgow, nel paese natale di Graithnock e nel passato, scoprendo tanto di se stesso quanto dell'amato fratello che ha perduto in un'indagine che lo porterà a un apice distruttivo.
"Benché questo libro sia stato concepito soprattutto per ragazzi e ragazze, spero non verrà disdegnato da uomini e donne, giacché parte del mio intento è di ricordare agli adulti ciò che essi furono, e come sentivano e pensavano e parlavano un tempo, e in quali strampalate imprese essi stessi si misero qualche volta." Allegro, scaltro, sognatore, Tom Sawyer è una delle figure più amate da giovani e adulti di ogni generazione, e le avventure vissute insieme a Huckleberry Finn continuano a far parte dell'immaginario di tutti noi: in un susseguirsi di peripezie costantemente in bilico tra realtà e fantasia, Tom e i suoi amici diventano pirati, banditi, cacciatori di tesori, sovvertendo con la loro imprevedibilità le regole e le costrizioni della "società dei grandi". E mentre sullo sfondo prendono vita miti e luoghi dell'America di metà Ottocento, dalle pagine del romanzo emerge quell'unione irripetibile di sogni e libertà che rende l'infanzia la stagione più magica della vita. Età di lettura: da 10 anni.
Una strage, percepita con chiarezza nel suo nefasto profilarsi, scuote la sensibilità di tre abili poliziotti. Per sventarla occorre trovare il nesso fra un atto vandalico ai danni della statua del presidente della Confederazione americana Jefferson Davis, un oscuro sabotaggio informatico e il brutale assassionio di un'anziana donna. Con quello che si rivelrà l'incarico più difficile della sua carriera, Judy Hammer, ex comandante della polizia di Charlotte, è giunta a Richmond per mettere ordine nella complessa trama malavitosa della città. Aiutata dal fedele vicecomandante Virginia West e dal giovane agente Andy Brazil, la Hammer deve però fare i conti con la diffidenza delle autorità locali e sfidare l'attentatore a scoprirsi.
Il graffitista Keith Haring ha tenuto un diario per tutta la sua vita, fino a un mese prima di morire a causa dell'Aids, nel 1990. L'adolescenza, le prime esposizioni, i murales nelle metropolitane, l'amicizia con Warhol e Burroughs, fino alle grandi mostre e al successo. Un diario che mostra il lato personale e professionale dell'artista scomparso. Premessa di David Hocney, introduzione di Robert Farris Thompson.