Romanzo d'esordio della giornalista londinese, è una sorta di "Signore delle mosche" al femminile sul mondo ingenuo e spietato delle adolescenti. "Cosí speciali", come loro pensano di essere, le adolescenti crudeli, inquiete e totalmente fuori controllo di un normale college inglese, sono costrette ad una convivenza di due settimane prima degli esami. Il soggiorno si svolge nella foresta di Dean, in un castello gotico da cartolina, e prevede un programma di attività educative e salutari. Ma il programma delle ragazze è ben diverso, presto si fanno coinvolgere in un gioco più grande di loro, fatto di droghe e di goffi e crudeli approcci sessuali. Un gioco che non saranno in grado di controllare, fino all'esito imprevisto e sconvolgente.
New Mexico, 2003: come tutti gli anni, i ventuno uomini più ricchi d'America si riuniscono nell'incredibile villa-fortezza di Calvin Wallenberg. All'ordine del giorno c'è il progetto di intervenire direttamente nella vita politica del paese per fare eleggere Presidente uno di loro, e subordinare finalmente la politica alla finanza e agli interessi di un ristretto numero di cittadini privilegiati. Ma un singolare piano di sequestro dei ventuno viene messo in atto dalla direttrice del servizio di catering della riunione e dal responsabile della sicurezza. Qual è lo scopo di questo sequestro, durante il quale i miliardari, sotto l'effetto della droga, sono costretti a rivelare i loro piani e i loro segreti personali?
"The Mudfog Papers" apparvero fra il 1837 e il 1839 sulla "Bentley's Miscellany", rivista della quale Charles Dickens fu anche direttore. Se si pensa alla data, si può facilmente stabilire dunque una parentela con il più celebre "Il Circolo Pickwick", la cui stesura del primo capitolo è immediatamente precedente. Anche gli altri due racconti che compongono il volume, "La pantomima della vita" e "Alcuni particolari riguardanti un leone", apparvero nel 1837 sulla "Bentley's Miscellany", e le stesse edizioni inglesi dei "Mudfog Papers" tendono ad includerli, in genere insieme ad un altro breve racconto, "Mr. Robert Bolton", che venne attribuito a Dickens ma che in realtà non venne scritto da lui.
Nella Londra del dopoguerra, capita spesso a Louise, una giovane donna che si è appena separata dal marito, di essere abbordata nei pub. Louise però si è sempre sottratta agli incontri occasionali, fino a quel maledetto o, forse, benedetto giorno in cui ha incontrato Gordon, lo psichiatra dallo sguardo irresistibile e dal comportamento carismatico, che nel giro di un'ora le ha talmente fatto perdere la testa che Louise gli si è concessa subito, su una panchina del parco. Perché Gordon le infligge piccole, strane umiliazioni fisiche? E, soprattutto, perché lei averte uno strano piacere nel sentirsi sottomessa? Perché sogna di essere completamente schiava dei suoi desideri?
La fortuna del comandante Aubrey e del dottor Maturin sembra essersi esaurita. Dopo la missione nei mari del Sud, Jack Aubrey fa sosta presso le Antille e insegue senza esito una nave corsara nei paraggi delle Azzorre. Poi sbarca in Inghilterra, dove l'armata Surprise dev'essere venduta alla marina per essere smantellata. Ma qui Jack, raggirato da un individuo apparentemente insospettabile, investe alla Borsa di Londra buona parte dei suoi guadagni per poi scoprire di essere stato vittima di una truffa, anzi di un complotto escogitato da qualcuno che lo odia e vuole vederlo in rovina. Jack viene accusato di frode, condannato alla gogna e espulso dalla marina. Ma per fortuna il suo amico Stephen accorrerà in suo aiuto.
Elizabeth, lasciata la famiglia e l'Irlanda per vivere una vita più autonoma, deve ritornare a Dublino perché la madre è morente. La donna non può parlare, e scrive lettere alla figlia nel tentativo di riprendere il colloquio con lei interrotto anni prima. Elizabeth le legge a poco a poco, superando gli antichi dissidi, riscoprendo un intenso legame affettivo che la legava alla madre e ritrovando al tempo stesso un dialogo commosso con il fratello. Alla fine, quando la madre morirà, fratello e sorella decideranno di conservare la vecchia casa di famiglia come simbolo di una memoria ancora viva e di sentimenti profondamente radicati.
Axel Vander è un famoso, stimato e coltissimo intellettuale europeo che vive in America, sulla costa occidentale. Un personaggio dai confini inquietanti, "demoniaco, mostruoso e clownesco", come è stato definito dall'"Observer". Per decenni Vander ha vissuto cercando di nascondere la verità circa una tragedia avvenuta in Olanda al tempo dell'occupazione di cui è stato carnefice e vittima al tempo stesso. Ma un giorno la sua esistenza è sconvolta dall'arrivo di una lettera che svela i segreti che lui stesso ha tenuto nascosti per ben cinquant'anni. Vander decide di andare fino in fondo alla questione e fissa a Torino, dove si trova per tenere una conferenza, un incontro con lo sconosciuto.
Il volume racchiude quattro opere con cui la raffinata "signora del crimine" ha scritto la storia di questo genere, ormai entrato a buon diritto nella grande letteratura. Da "Dieci piccoli indiani" a "L'assassinio di Robert Ackroyd", da "Assassinio sull'Orient-Express" a "Istantanea di un delitto": i romanzi che hanno rivoluzionato il genere poliziesco. Quattro "classici" dalla trama originale, meccanismi ingegnosi in cui, a colpi di suspense, il genio di Miss Marple e di Poirot riesce a ricostruire il puzzle apparentemente incomprensibile degli indizi, risolvendo anche il più intricato mistero.
Roddy Doyle mette il suo talento narrativo al servizio dei ricordi, trascrivendo parole e memorie dei suoi genitori. Si dipana così il racconto della loro vita matrimoniale lunga e felice, di un'esistenza trascorsa nella semplicità, fra casa, lavoro e figli. Rory e Ita ci parlano della fatica di ogni giorno, delle piccole gioie assaporate. E dagli episodi narrati, dai ritratti di persone e amici con cui hanno condiviso una parte del cammino, viene delineandosi un affresco dell'Irlanda lungo i decenni: un paese un tempo essenzialmente contadino, insidiato dalla povertà, isolato dall'Europa, che oggi ha conquistato la ricchezza e il benessere.
Jane, Jinx come ama farsi chiamare, ha un nomignolo che è sinonimo di cattiva sorte e la sua esistenza è stata segnata da una tragedia - la morte del marito, barbaramente ucciso - che ha lasciato, oltre al dolore, l'indelebile cicatrice di un sospetto orribile. Davvero suo padre, che l'adora e vede rivivere in lei la moglie defunta, potrebbe essere stato l'autore del delitto? La polizia di Londra lo ha creduto a lungo, ma senza poterlo dimostrare. Tra il padre severo e la figlia adorata è calato il silenzio. Ma sono trascorsi anni, Jinx è diventata una donna di successo con le sue forze, ha dimenticato la malasorte. Questa però, purtroppo, non ha scordato lei.
Nel popolare quartiere fiorentino di San Frediano la chiamavano semplicemente "Clementina la pazza"; adesso giace senza vita sul pavimento della cucina del suo modesto appartamento. Pochi miserabili oggetti personali sono gli unici elementi a disposizione del maresciallo Guarnaccia per cercare di ricostruirne il passato. Non c'è traccia neppure di una qualche foto di famiglia che possa offrire un punto di partenza. La scoperta che qualcuno è interessato a quella morte e una visita all'ospedale psichiatrico di Firenze sono per Guarnaccia solo i primi passi per addentrarsi nel misterioso passato della pazza, e conducono il maresciallo ad eventi risalenti a più di un quarto di secolo prima che hanno cambiato per sempre la vita di molte persone...
Il vicequestore Aurelio Zen stavolta approda controvoglia alle vigne piemontesi, incaricato da un appassionato e potente collezionista di vini di risolvere un'indagine della massima importanza. Nei pressi di Alba, è stato selvaggiamente ucciso ed evirato il produttore di uno dei migliori Barbaresco. Accusato del delitto è il suo unico figlio, ma il suo arresto rischia di compromettere la vendemmia, che si annuncia eccezionale.