Quattro sorelle legatissime, un matrimonio imminente e un terribile segreto che qualcuno ha sussurrato. Che fare? Rivelarlo e mandare tutto all'aria o tacere e rendersi complici di un misfatto? Un nobile dilemma, si direbbe. Ma siamo poi sicuri? Chi non ha incontrato, ad esempio, qualcuno che volendo fare del bene ha seminato disastri? In un turbinio di pettegolezzi, sospetti, vendette e tradimenti, presto la farsa si colora della sinistra ossessività di un thriller. Dietro ogni quinta si svela un'altra quinta, e la scena si affolla di colori e perfidie.
Gli amici e il figlio adottivo accompagnano Jack, un macellaio della periferia londinese, nel suo ultimo viaggio, per spargerne le ceneri in mare. Lungo il tragitto, tra una sosta e l'altra, il presente si squarcia lasciando filtrare i ricordi, le speranze, i rancori, i sogni delle loro vite. Un quadro ironico, divertente, talora commovente, sempre profondamente umano.
"Guida galattica per gli autostoppisti" presenta l'omomonima saga stellare tratta dalla famosa serie televisiva degli anni Settanta.
Protagonista dei tre romanzi che compongono la trilogia burgessiana è Victor Crabbe, funzionario del ministero dell'istruzione inglese, che in Malaysia insegna storia nei college in cui si va formando quella che sarà la classe dirigente del nuovo stato indipendente. Con lui c'è la moglie, che rifiuta, quasi fosse in esilio, la vita nell'ex colonia britannica. A poco a poco però si lascia affascinare dal Paese e il fatto la avvicina al marito, anche se a separarli è qualcosa di interiore che attiene alla loro storia di europei alla ricerca di se stessi.
Sono tempi duri per la polizia di Edimburgo: ristrutturazioni, cambiamenti nell'organico, l'opinione pubblica in subbuglio per il caso di Efan Wurie, il giornalista freelance di colore, figlio dell'ambasciatore del Ghana, ucciso a colpi di martello in pieno centro cittadino. Eppure, non sembra che a Bruce Robertson, incaricato di coordinare le indagini, le cose vadano poi così male. Dopo turni selvaggi di straordinario, l'irreprensibile "Robbo" intende staccare la spina per un po' facendo un pieno natalizio di sesso e droga ad Amsterdam... E di rinunciare alla sua vacanza per risolvere il caso Wurie (un nero, dopotutto, mica uno di noi!) non se ne parla nemmeno. Però...
Il volume raccoglie i sei romanzi fondamentali della Woolf: "La stanza di Jacob", "La signora Dalloway", "Al faro", "Orlando", "Le onde", "Tra un atto e l'altro".
Il volume presenta la produzione parallela ai romanzi, con un'ampia scelta di saggi e racconti, le analisi della condizione femminile di "Una stanza tutta per sé" o "Le tre ghinee", la vivacità autobiografica delle lettere o di "Momenti di essere".
Il romanzo "L'isola del tesoro" (1883) venne inizialmente pubblicato a puntate su un giornale per ragazzi e solo successivamente fu stampato in volume. Al suo debutto l'opera fu stroncata. Stevenson scrisse queste righe in risposta alla stroncatura: "Non è mai esistito un bambino (fatta eccezione per il signor James) che non abbia cercato oro, non sia stato pirata o capitano di soldati o bandito di montagna; che non abbia mai fatto battaglie, non sia naufragato e non sia stato fatto prigioniero, e non abbia bagnato di sangue le sue piccole mani, o che bravamente non si sia ritirato da una battaglia perduta e che infine, con manifesto orgoglio, non abbia protetto l'innocenza e la bellezza".