Meglio cercare l'ennesimo impiego precario a Londra, o ereditare un negozio di caramelle in uno sperduto paesino di campagna? Rosie, 31 anni, ragazza di città fino al midollo, sembrerebbe non avere dubbi. E se accetta di trasferirsi per qualche giorno in un villaggio che dal nome non promette faville (Lipton) è solo per aiutare la vecchia zia Lilian, trovandole una buona casa di riposo e vendendo la bottega che la parente ottantenne gestisce da sempre. Eppure, quel luogo dimenticato da Starbucks ha in serbo per la ragazza sorprese e incontri inaspettati, tali da non farle rimpiangere il fidanzato Gerard, il cui ideale romantico è una serata-pantofole-e-Play Station. Golosa impenitente, Rosie resterà affascinata da quel negozio un po' vintage, dove, tra i grandi vasi pieni di bonbon e liquirizie, si nasconde ben più di un segreto. Nessuno meglio della zia, che ha trascorso la vita dietro quel bancone, conosce i peccati di gola di tutti gli abitanti, sa quale gusto si sposa meglio con ogni stato d'animo, quale dolcezza può consolare un cuore infranto. Perché proprio Lilian, considerata una zitella burbera e dalla lingua tagliente, sa cosa vuol dire amare davvero. Da lei e dalle sue graffianti massime di vita, la nipote di città scoprirà di avere molto da imparare. Soprattutto, che a ogni grande amore è indissolubilmente legato un sapore speciale, e che per Rosie è giunto il momento di trovare il suo.
"C" è il racconto della breve ma intensa vita di Serge Carrefax. All'inizio del XX secolo, suo padre è impegnato in esperimenti di comunicazione senza fili oltre che a insegnare in una scuola per bambini non udenti. Serge cresce in un mondo al confine tra rumore e silenzio con la brillante ma tormentata sorella Sophie. Il loro rapporto è molto forte, intenso, e lo accompagna anche quando Serge lascia la casa paterna e si appresta ad affrontare un mondo assai più grande ma altrettanto tormentato. Dopo un'avventura con un'infermiera in Boemia, Serge si arruola per la prima guerra mondiale come operatore radio sugli aerei da ricognizione. Quando il suo aereo viene abbattuto, viene portato in un campo di prigionia tedesco, da cui però riesce a fuggire. Tornato a Londra, viene reclutato per una missione al Cairo dal misterioso Comitato per la Telegrafia. Tutti questi eventi porteranno Serge in un vortice forsennato, forse fatale, fino all'interno di una tomba egizia.
"Io sono una macchina fotografica con l'obiettivo aperto" dichiara l'alter ego di Christopher Isherwood arrivando nell'autunno del 1930 a Berlino, dove resterà fino al 1933. Un obiettivo - si può aggiungere - inesorabile, attraverso il quale partecipiamo come dal vivo ai suoi incontri nel cuore pulsante di una Repubblica di Weimar che si avvia al suo fosco tramonto: da un'eccentrica, anziana affittacamere alla sensuale Sally Bowles, aspirante attrice un po' svampita, a Otto, ombroso proletario diciassettenne, a Natalia Landauer, rampolla di una colta famiglia ebrea dell'alta società. Tra cabaret e caffè, tra case signorili e squallide pensioni, tra il puzzo delle cucine e quello delle latrine, tra file per il pane e manifestazioni di piazza, tra crisi economica e cupa euforia - da nulla dettata e in bilico sul Nulla -, Isherwood mette in scena "la prova generale di un disastro" e ci fa assistere alla "resistibile ascesa del nazismo". Non solo: cogliendo con ironia corrosiva i presaghi rintocchi che accompagnano la grandeur di un mondo "inutilmente solido e pesante", ci consegna una scabra narrazione che ci ricorda come la Storia - e ogni storia - sia sempre contemporanea.
Un pugno di case nell'angolo più sperduto del Nebraska e migliaia di ettari di campi desolati in pieno inverno. Quando Jack Reacher si presenta alla reception dell'unico motel nel raggio di cento chilometri, non cerca altro che una tazza di caffè e una stanza in cui passare la notte, ma è destinato a imbattersi in un incubo che dura da più di vent'anni. Tutto comincia con la telefonata di una donna che ha bisogno di cure. Il medico, appollaiato al bancone del bar, è ubriaco fradicio e non sembra in grado di guidare. Reacher gli fa da autista e scopre che la donna ha il naso fracassato per colpa del marito, Seth Duncan, spavaldo rampollo di una famiglia che tiene in scacco la comunità del piccolo villaggio grazie a una rete di minacce, ricatti e vere e proprie sevizie. Dopo avere prestato soccorso alla donna, Reacher decide di impartire una dura lezione al marito, scatenando però la reazione della famiglia Duncan, che organizza una caccia all'uomo con l'aiuto di picchiatori prezzolati e sicari della malavita di Las Vegas, impelagata in oscuri traffici nella zona. E a poco a poco quella che sembrava una semplice lite familiare svela i contorni di una faida iniziata molto tempo prima con la tragica sparizione di una bambina, mistero irrisolto che cela uno scenario ben più agghiacciante e cruento. Solo e braccato in un territorio sconosciuto, Reacher affronta la sua prova più difficile, determinato a fare giustizia una volta per tutte...
Dopo "Wolf Hall", romanzo che narra l'origine dell'Inghilterra moderna attraverso gli occhi del discusso Thomas Cromwell, questo secondo capitolo dell'opera dedicata all'epoca Tudor si apre nel 1535, quando il Segretario di Stato di Enrico VIII è all'apice del suo potere. Le sue fortune sono infatti cresciute insieme a quelle di Anna Bolena, la seconda moglie del re, per la quale il sovrano ha chiuso i rapporti con la Chiesa di Roma e fondato quella Anglicana. Ma la politica di corte sospinge l'Inghilterra in un isolamento pericoloso e Anna fallisce in ciò che aveva promesso: dare alla luce un figlio maschio che assicuri la linea dei Tudor. La corona è debole e quando Cromwell assiste all'invaghimento del re per la riservata e tranquilla Jane Seymour, la fine del matrimonio con Anna Bolena è già certa, ma ancora senza un disegno. Mentre si fa strada attraverso gli scandali sessuali di corte, immersa nei miasmi del pettegolezzo, il Segretario di Stato deve anche trattare per giungere a una versione ufficiale che possa soddisfare Enrico e mettere al sicuro la propria carriera, diventare l'autore di una storia che salvi il potere e la corona per sempre. Ma nessuno, né Thomas né il sovrano, uscirà illeso dal sanguinoso teatro che sono gli ultimi giorni di Anna, la regina che va incontro al patibolo con coraggio e solennità, inondando del suo sangue la storia inglese.
Pubblicati tra il 1936 e il 1949, i saggi che compongono questa raccolta testimoniano la grandezza e la genialità di Orwell scrittore politico. Quale che sia l'argomento affrontato, l'atteggiamento adottato è sempre quello della testimonianza diretta e del disinteresse personale: è una formula elementare, ma al tempo stesso eversiva, la stessa all'origine di quel non-allineamento che a lungo ha fatto di Orwell, individualista refrattario, pauperista anarcoide, così poco enfatico, uno scrittore sospetto sia alla destra sia alla sinistra.
Sesto appuntamento con la saga che ha appassionato bambini, ragazzi e lettori di tutte le età. Harry Potter è solo, sconvolto e preoccupato. Il suo amato padrino Sirius Black è morto, e le parole di Albus Silente sulla profezia gli confermano che lo scontro con Lord Voldemort è ormai inevitabile. Niente è più come prima: l'ultimo legame con la sua famiglia è troncato, perfino Hogwarts non è più la dimora accogliente dei primi anni, mentre Voldemort è più forte, crudele e disumano che mai. Harry stesso sa di essere cambiato. La frustrazione e il senso di impotenza dei quindici anni hanno ceduto il posto a una fermezza e a una determinazione diverse, più adulte. Ma quali sconvolgenti imprese lo attenderanno quest'anno? Età di lettura: da 12 anni.
Inghilterra, Norfolk. Nel museo della città tutto è pronto: un'antica bara risalente al quattordicesimo secolo sta per essere aperta. Niente si muove, tranne le pagine di un antico manoscritto sfogliate dal vento. I maggiori accademici dell'università attendono di entrare. Tra di loro anche Ruth Galloway, antropologa forense, specialista nella datazione delle ossa antiche. Ma poco prima che la cerimonia abbia inizio, viene fatta una macabra scoperta: accanto al feretro giace il cadavere di Neil Topham, direttore del museo. Ruth si ritrova suo malgrado coinvolta nell'indagine di cui si occupa proprio Harry Nelson, ispettore capo, l'ultima persona con cui Ruth vorrebbe avere a che fare. Ma questo non è l'unico problema della donna, perché adesso come non mai la sua bambina avrebbe bisogno di lei. Gli unici indizi in mano alla polizia sono alcune lettere minatorie e una vecchia leggenda. E quando dopo pochi giorni la morte colpisce di nuovo il museo, e il detective Nelson rischia la vita, la superstizione prende sempre più piede. Ma Ruth sa che quelle morti non sono legate a un'antica maledizione come credono tutti. Sono le ossa ad avere tutte le risposte. E solo Ruth è in grado di decifrare il loro antico messaggio. Prima che sia troppo tardi e che tutto quello che le è più caro venga messo in pericolo.
Giamaica, 1504. Sono passati dodici anni da quando Cristoforo Colombo è sbarcato sulle coste del Nuovo Mondo. Dodici anni di viaggi e scoperte, in cui l'ammiraglio ha continuato a cercare il luogo giusto. E finalmente l'ha trovato: quella piccola isola, disabitata e protetta da una foresta inaccessibile, è il nascondiglio perfetto per celare agli occhi dell'umanità il tesoro che gli è stato affidato... Florida, oggi. Sono passati otto anni da quando una falsa accusa di plagio ha stroncato la carriera di Tom Sagan. Otto anni in cui Tom ha perso tutto: prima il lavoro al Los Angeles Times, poi il premio Pulizer, infine la moglie. E, proprio quando pensava di aver ormai toccato il fondo, davanti a lui si spalanca un baratro di angoscia: sua figlia viene rapita. Se vuole riabbracciarla, Tom deve recuperare un oggetto che la sua famiglia possiede da tempo immemorabile e che, alla morte del padre, è stato sepolto insieme con lui. Tom non può che obbedire alle istruzioni dei rapitori tuttavia, non appena ha tra le mani quel prezioso reperto, capisce di non poterglielo consegnare. Perché quello è solo il primo indizio per svelare un segreto antichissimo, un segreto che potrebbe riscrivere la Storia. Un segreto il cui ultimo depositario è stato Cristoforo Colombo...
Siamo nei mitici anni Novanta del diciannovesimo secolo. Per la sera del ballo in maschera di Cora Cash niente è stato lasciato al caso. Splendida, determinata e scandalosamente ricca, Cora è quanto di più simile a una principessa si possa trovare nell'alta società newyorkese. Sua madre ha architettato per lei un debutto che promette di essere il più sfavillante del decennio. Subito dopo il ballo, Cora andrà in Europa, con l'implacabile madre a farle da scorta, per procacciarsi un titolo nobiliare. L'Inghilterra pullula di aristocratici caduti in disgrazia che fanno la fila per corteggiare le ereditiere americane, senza badare all'origine a volte umile del loro patrimonio. Cora appare immediatamente meravigliosa agli occhi della società inglese. Ma l'aristocrazia è un reame pieno di regole arcane e di trappole, dove non è facile trovare chi accolga a braccia aperte una straniera facoltosa. Quando s'innamora perdutamente di un uomo che conosce appena, Cora si rende immediatamente conto di prendere ormai parte a un gioco che non capisce fino in fondo. E dovrà fare in fretta per armare il proprio candore con un pizzico di malizia, che la trasformerà dall'ereditiera ricca e viziata di un tempo in una donna dal carattere forte e risoluto.
È stato Patrick ad avere l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e relax. Non vede l'ora di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di consulente finanziario. Ma alla bella moglie Caroline non ha rivelato il vero motivo di questa riunione a cui tiene così tanto. Caroline è una donna senza peli sulla lingua che conosce bene il caro maritino, quindi non si fa certo problemi a dire la sua in merito a questa iniziativa. È ben contenta di accogliere Stephen e Annie, i vecchi vicini di casa con qualche problema finanziario, un po' meno di vedere l'arricchito Charles e la sua aristocratica moglie Cressida, ed è scontentissima di dover avere a che fare con il competitivo e pedante Don, cliente di Patrick, e la sua sciocca figlia Valerie. Quando le quattro coppie si riuniscono, sembra già chiaro chi siano i vincitori e chi i vinti nella vita. Ma nel momento in cui la prima palla viene lanciata oltre la rete l'impeccabile campo da tennis in erba diventa teatro di qualcosa di molto diverso da un piacevole torneo fra amici. Ha inizio infatti una due giorni di ripicche, scenate e rivelazioni, culminante nell'arrivo di un ospite inatteso che sovvertirà completamente gli equilibri... In "A che gioco giochiamo?" Madeleine Wickham racconta il rapporto che intratteniamo con il denaro, scegliendo come bersaglio della sua tagliente ironia il mondo fatuo dei nuovi ricchi.
La vicenda raccontata è una storia realmente accaduta. Siamo nel 1937, è da poco passato Natale, il Natale russo che secondo l'antico calendario giuliano cade 18 giorni dopo quello occidentale. È mattina, fa molto freddo, quando nella zona orientale della vecchia Pechino, vicino a un'imponente e spettrale torre di guardia, la Torre delle Volpi, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna. Ai suoi piedi montano la guardia due huang gou, due cani gialli. In quel periodo era abbastanza frequente trovare cadaveri per le strade della città: morti per fame o freddo, per suicidio o per droga o in seguito a risse violente negli hutong della città. Ma questo omicidio appare subito diverso. Diverso perché la morta è una donna occidentale, una bianca, e "pelle bianca" come afferma Han, l'ambiguo colonnello della polizia locale incaricato delle indagini, "significa domande. Domande da parte di uomini potenti, uomini che non mollano finché non ottengono risposte" e risposte che a loro convengono, naturalmente. Ed è diverso, anche perché il volto del cadavere è orrendamente sfigurato, i vestiti da studentessa stracciati e dal petto aperto sono stati prelevati alcuni organi, tra cui il cuore. L'orologio costoso al polso della ragazza ha smesso di funzionare poco dopo la mezzanotte. La morta è Pamela Werner, figlia di un ex diplomatico inglese, professore, archeologo, linguista, uno studioso molto noto in città e nel Quartiere delle legazioni...