A tutti noi piace pensare che il cervello non debba per forza peggiorare con l'età. Per questo motivo risulta entusiasmante il filone di studi, sempre più rigoglioso, sulla neurogenesi negli adulti, cioè sulla nascita di cellule nervose anche quando lo sviluppo dell'organismo è completato. Michela Matteoli la chiama, con una metafora, «fioritura dei neuroni» e immagina il cervello come un giardino che, innaffiato a dovere, rimpiazzi con nuovi germogli le piantine rinsecchite, aggiunga foglie ai rami dei suoi alberi, veda sbocciare fiori che non c'erano. Con la chiarezza e lo stile affabulatorio che la contraddistinguono, la grande neuroscienziata smonta molti pregiudizi su come siamo fatti e ci aiuta a capire, grazie alle ultime scoperte e agli studi che lei stessa segue, come sia possibile coltivare la nostra intelligenza per tutta la vita. Chiude il libro una parte affascinante, dedicata agli argomenti di più stretta attualità, analizzati con le lenti neuroscientifiche. Dobbiamo temere l'intelligenza artificiale? Perché esiste il razzismo? Qual è la radice dei conflitti? Che cosa succede al cervello durante una guerra? La speranza dell'autrice è che giunga una primavera della mente e della specie, in cui ogni individuo possa aspirare alla piena e completa fioritura umana, intellettiva, sentimentale ed etica. Il libro fa parte della collana Scienze per la vita, ideata e diretta da Eliana Liotta.
Tornano i bestseller di Madeline Miller, per la prima volta riuniti in un prezioso cofanetto in lamina d'oro: il regalo perfetto per gli amanti della mitologia e dello stile unico dell'autrice.
Una delle più grandi balle che girano è che il giorno delle nozze sia il più bello della vita. Ma quando mai? Il più bello arriva dopo, molto dopo, e proprio quando l'idillio si scontra con i piccoli e grandi problemi quotidiani. Quando si inizia a sentire la fatica, quando si viene assaliti dal dubbio di aver sbagliato, quando si comincia a chiedersi se valga davvero la pena di rimanere sposati. Quando un marito o una moglie si accorgono di non parlare la stessa lingua, di non riuscire a superare le differenze e la sofferenza, o magari a perdonare un tradimento, a prendersi cura dei figli o a impegnarsi per mantenere viva l'intimità. Arriva sicuramente un momento in cui la relazione viene messa a dura prova - come ci ricorda Costanza Miriano in queste pagine, raccontando le storie di molte coppie con brillante ironia -, ma mai come allora è importante tenere a mente che proprio lì comincia il bello: è il matrimonio a salvarci, a trasformarci, a farci uscire fuori da noi stessi per accogliere l'autentica conversione - che è possibile soltanto attraverso la croce, imparando a porgere l'altra guancia innanzitutto a casa, in famiglia, specie quando ci sembra più difficile. Solo così possiamo scoprire che è Dio a guidare la nostra storia, che è l'unico in grado di colmare le nostre mancanze e di aiutarci a coltivare e far durare il matrimonio: perché l'amore è una decisione, una scommessa, una scelta che si compie ogni giorno.
La guerra di Troia è stata davvero combattuta soltanto dagli uomini? O ad affrontarla in prima linea sono state le donne - le mogli, le figlie, le sorelle e le madri -, scontrandosi con i loro sentimenti e i loro lati oscuri? Con l'esercito delle passioni, delle gelosie e delle fragilità nascoste? Dopo lo straordinario successo di Arianna, Jennifer Saint torna ad ammaliarci con una brillante rivisitazione del mito, illuminando di nuova luce le vere protagoniste di questa intramontabile tragedia: vediamo bruciare l'ostinazione e la furia di Elettra, la figlia minore di Clitennestra e Agamennone, che attende con lealtà il ritorno del padre e cresce covando rancore nei confronti della madre; sentiamo le profezie di Cassandra, sacerdotessa di Apollo e principessa di Troia, condannate a cadere inascoltate nel vuoto; assistiamo impotenti alla rabbia, al tormento e all'ossessivo desiderio di rivalsa di Clitennestra, incapace di perdonare il marito e di dimenticare il sacrificio di Ifigenia. L'autrice ci racconta una storia di tenacia e ribellione, di donne implacabili che cercano di forgiare il proprio destino, di scalfire l'armatura di un mondo in cui sono gli uomini a dettare le regole, finendo per rimanere intrappolate in un'inestricabile rete di violenza, vendetta e tradimento.
Il talento del cervello vuole essere un percorso per comprendere alcune delle funzioni cerebrali più straordinarie e per indicare a tutti come adottare le strategie che preservano le capacità cognitive, dall’alimentazione al relax.
Il cervello è l'organo in grado di invecchiare meno di tutti gli altri. Meno del fegato, della pelle o del cuore. Prendercene cura è la nostra unica opportunità di estendere la giovinezza, di assaporare a lungo la vita e di salvaguardare allo stesso tempo la salute del corpo. Come racconta in questo libro Michela Matteoli, tra i neuroscienziati italiani più riconosciuti a livello internazionale, il cervello ha un punto di forza: la plasticità, cioè la proprietà di modificare se stesso e di autoripararsi. È il motivo per cui può evolversi nel corso dell'intera esistenza, espandendosi, letteralmente, e costruendo nuovi collegamenti tra i neuroni. Un talento unico. In dieci lezioni facili di neuroscienze, l'autrice guida i lettori alla scoperta delle grandi potenzialità della nostra mente, ma anche del nemico principale del sistema nervoso: l'infiammazione cronica, che provoca invecchiamento precoce e innesca patologie come l'Alzheimer, il Parkinson e la depressione. Gli scienziati sono concentrati nella ricerca di metodi che contrastino la neuroinfiammazione e, per prevenire e rallentare i suoi danni, è possibile adottare protocolli di prevenzione, com'è quello dell'Istituto di Neuroscienze del CNR, diretto da Matteoli. Il talento del cervello vuole essere un percorso per comprendere alcune delle funzioni cerebrali più straordinarie e per indicare a tutti come adottare le strategie che preservano le capacità cognitive, dall'alimentazione al relax. Prima si comincia, meglio è. "Il nostro cervello non vola da solo" scrive la scienziata. "L'ambiente esterno, le molecole infiammatorie nel nostro sangue o i batteri del nostro intestino lo plasmano e lo modificano, e il nostro cervello risponde. Risponde in tono sommesso o ad alta voce. Ma risponde sempre." Il libro fa parte della collana Scienze per la vita, ideata e diretta da Eliana Liotta.
Sembra quasi impossibile da credere, eppure è vero: esiste un libro che racchiude tutte le risposte, che contiene la storia di ognuno di noi e che può guidarci nel difficile cammino della vita. È un libro da sfogliare, consumare, assorbire, ascoltare, incorporare... insomma, da prendere sul serio. Sì, stiamo parlando della Bibbia. Le sue pagine custodiscono personaggi, vicende e parabole che ancora oggi - anzi, specialmente oggi - dovremmo usare come bussola per orientarci tra le mille difficoltà del quotidiano, per dissipare i nostri dubbi e per affidarci a chi sa come prendersi cura di noi. Avvicinandoci a figure come Mosè, Susanna, Giuseppe, Ester e Rebecca, e riconoscendone le tracce nelle vite delle persone che incontriamo, riscopriamo la pienezza delle scritture: perché nell'Antico e Nuovo Testamento troviamo lo specchio di noi stessi, e possiamo decidere di aderire fisicamente alla Parola, usandola come cartina geografica in ogni circostanza. Ma soprattutto possiamo decidere di non accontentarci, di lasciarci plasmare dalla Bibbia, che parla di ciascuno e a ciascuno. Solo così non saremo più noi a interrogare lei, ma sarà lei a interrogare noi. Immergendoci anima e corpo nelle sue pagine, potremo imparare a guardare la realtà con occhi nuovi, vivendo con cuore consegnato e abbracciando senza riserve l'amore e il perdono.
Arrivi a un punto nella vita in cui ti sembra che i giochi siano fatti, che nulla possa più migliorare, che tutto sia andato storto, che non sia ciò che avevi sognato. Quello è il tuo matrimonio, quello è il tuo lavoro, quelli i tuoi figli, quella, insomma, è la tua realtà, e tu vorresti solo scappare via. E invece no. Proprio nel momento del dolore e della delusione più nera, è lì che avviene l'incontro più bello, che indica la strada della salvezza, per noi e per chi ci sta vicino. E che ci insegna a non fuggire dalla fatica di vivere, ma a benedirla come un dono. E a non fidarci delle apparenze: come nel Mosè di Michelangelo, dove quelle che ha sulla testa sembrano corna, quando in realtà sono fasci di luce. Costanza Miriano, scrittrice cattolica controversa e anche molto amata, racconta undici esperienze di sofferenza e di bellezza: dalle ferite che si nascondono in un matrimonio alle umiliazioni dell'adulterio, dalla mancanza di soldi alle malattie. E ci mostra come, anche quando ci sembra di avere toccato il fondo, la nostra è una vita meravigliosa.
Costanza Miriano alcuni anni fa ha scoperto, un po' per caso, la potenza della rete, capace di chiamare a raccolta, con un silenzioso squillo di tromba, un popolo unito dalla passione per le stesse battaglie, che per un cristiano hanno sempre due fronti. Il primo è quello interno, lì dove si lavora il proprio cuore, e si combatte in ginocchio. Il secondo è quello esterno, dove si cerca di costruire il mondo: là si combatte con articoli, manifestazioni, presenza pubblica, in difesa della vita e della famiglia, contro l'aborto, l'eutanasia, l'utero in affitto e le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. A coloro che vogliono ridurre il cristianesimo a un fatto privato e relegato nell'intimo, piccoli eserciti di fedeli hanno risposto ricompattandosi, e facendo sentire la loro voce in tanti modi. In questo libro sono raccolti, arricchiti da un diario inedito e da un capitolo introduttivo, i più bei post del blog di Costanza Miriano: storie di vita privata, appunti di cammino spirituale, interventi per il dibattito culturale. Insieme, i suoi pezzi compongono la mappa di una battaglia combattuta affinché il cristianesimo non sparisca dalla scena pubblica, testimoniando al tempo stesso una straordinaria storia di amicizia e comunione.
Costantinopoli, VI secolo d.C. Nella sfavillante capitale dell'Impero romano d'Oriente, travagliata dagli scontri religiosi e dalla corruzione, i giovani Giustiniano e Teodora sembrano destinati a un'esistenza oscura. Lei è la bellissima figlia di un guardiano del Circo, e di mestiere fa l'attrice, barcamenandosi fra teatri e amanti ricchi e maneschi. Lui è il nipote del generale Giustino, un rozzo militare analfabeta che non riesce ad avere peso a corte. Il destino, però, ha altri piani per loro. Giustiniano, implicato in una serie di rivolte per rovesciare l'imperatore Anastasio, da politico consumato riesce a far salire al trono lo zio Giustino, diventando il più potente ministro dell'Impero. Teodora, invece, sfuggita alla vendetta di un governatore suo ex amante, diventa confidente del patriarca eretico di Alessandria e viene inviata come spia e mediatrice a Costantinopoli, proprio per contattare Giustiniano, alle prese con una complicata e pericolosa trattativa con il papa.
Avete letto di tutto, dalle regole giapponesi al metodo danese, avete ascoltato guru improbabili, dal Grande Cocomero ai maestri orientali. Perché non provare allora a riscoprire una tradizione che, almeno, ha duemila anni di storia e miliardi di clienti molto soddisfatti e indubbiamente rimborsati? Recintare uno spazio per l'incontro con Dio, il totalmente Altro, e cercare di difenderlo a ogni costo è decisivo per la nostra felicità, eppure molti di noi procedono improvvisando, a tratti, con le energie residue, quando si ricordano. Ma come si fa a organizzare una vita spirituale nelle nostre giornate troppo connesse, compresse, piene di urgenze che altri hanno deciso per noi? Costanza Miriano - moglie carente, madre limitata, lavoratrice in ritardo - prova a proporre una regola di vita fondata su cinque pilastri: preghiera, parola di Dio, confessione, Eucaristia, digiuno. Tante persone questa regola già cercano di viverla, in modo rigorosamente imperfetto, alcuni per conto proprio, altri formando una piccola compagnia, una sorta di monastero wi-fi, a cui ci si vota con dedizione - si può avere un cuore da monaco salendo in metro o cucinando, facendo la spesa o correndo - e in cui ci si fa compagnia, anche da lontano, come confratelli. Una comunità wi-fi, dunque, una fedeltà senza fili, che unisce un piccolo esercito di mendicanti, scalcagnati, fragili, incoerenti, innamorati di Dio.