Nell'"Angelo della finestra d'Occidente" Meyrink inscena la biografia di un alchimista realmente vissuto - quel John Dee che fu matematico e cultore di discipline ermetiche, magiche e astrologiche sotto il segno di Elisabetta I d'Inghilterra -, ma in modo da evocare gli stadi di un vero e proprio processo alchemico in cui morte e rinascita sono momenti progressivi per accedere all'autentica conoscenza. Il romanzo è apparso per la prima volta nel 1927.
Creando il personaggio dello scienziato che, tentato da Mefistofele, vende la propria anima in cambio di giovinezza, sapienza e potere, Goethe ha dato forma a un simbolo dell'umanità, divisa tra bene e male, sete di conoscenza e consapevolezza del limite, dannazione e redenzione. Il volume offre questo classico nella traduzione di Manacorda, che alterna prosa e poesia, e contiene un saggio di Thomas Mann che introduce il volume. Nato come lezione tenuta nel 1939 all'Università di Princeton, il testo ripercorre i contrasti alla radice dell'opera: il sostrato popolare e il debito nei confronti della tradizione letteraria, il registro ironico e la tensione verso l'indeterminato, l'anima nordica e il respiro universale.
Questo capolavoro incompiuto del Novecento, da mezzo secolo al centro di un tormentato lavoro di sistemazione critica e filologica, ora in una edizione che organizza i materiali inediti in una prospettiva capace di illuminare l'architettura segreta del lavoro di Musil.
Un assassino sconvolge la vita di una tranquilla città finlandese con una serie di inspiegabili omicidi legati dall'esile filo della sottrazione: dalle case scompare infatti sempre un oggetto appartenuto alla vittima. La morte più sorprendente di tutte è però quella di Sanna, moglie del poliziotto incaricato di seguire il caso: appena venticinquenne, è portata via da una malattia anch'essa inspiegabile. Kimmo Joentaa si ritrova così doppiamente coinvolto nel mistero della morte: al dolore per la perdita della giovane moglie si aggiunge il vortice degli omicidi che lo colpiscono con la forza di una rivelazione; perché con ogni nuova vittima torna a morire anche Sanna e trovare il colpevole diventa l'unico modo per non farsi travolgere dal dolore.
Susan Barton naufraga in un'isola abitata solo da un uomo enigmatico, Cruso, e dal suo servitore, Venerdì. Del loro passato, Susan riesce a sapere poco o nulla. Cruso le rivela solo che Venerdì è incapace di parlare: qualcuno gli ha mozzato la lingua quand'era ancora bambino, condannandolo a un eterno silenzio. Dopo la morte di Cruso, Susan, salvata e riportata in Inghilterra insieme a Venerdì ha un unico desiderio: che uno scrittore, Foe, racconti dell'isola, di lei, di Cruso e, soprattutto, dia voce al silenzio di Venerdì che, giorno dopo giorno, si fa insopportabile. Coetzee reinventa la vicenda di Robinson Crusoe, puntando lo sguardo sulla seduzione e la tirannia del narratore...
Josef K. condannato a morte per una colpa inesistente è vittima del suo tempo. Sostiene interrogatori, cerca avvocati e testimoni soltanto per riuscire a giustificare il suo delitto di "esistere". Ma come sempre avviene nella prosa di Kafka, la concretezza incisiva delle situazioni produce, su personaggi assolutamente astratti, il dispiegarsi di una tragedia di portata cosmica. E allora tribunale è il mondo stesso, tutto quello che esiste al di fuori di Josef K. è processo: non resta che attendere l'esecuzione di una condanna da altri pronunciata.
Ingegnere pragmatico e razionale, privo di radici affettive che lo ancorino a un luogo o a una famiglia, indifferente a tutto ciò che non è spiegabile con la logica e insensibile a tutto ciò che è istintivo, religioso umanistico. Autentico campione della civiltà tecnologica, si ostina a non vedere ciò che non può capire. Nel corso di una crociera, Faber incontra una ragazza cui si lega sentimentalmente. Quando scopre in lei la figlia mai conosciuta, è ormai troppo tardi. Il romanzo viene ora proposto in edizione speciale per i cinquant'anni di Giangiacomo Feltrinelli Editore.
Jul lascia il Sudtirolo diretto ad Agrigento, città natale della moglie Mara. Afflitto per la tragica morte dell'unica giovanissima figlia, vuole fare, una volta per tutte, i conti con il passato. Figlio di un seguace di Hitler, Jul, convertitosi al socialismo rivoluzionario, aveva incontrato Mara, anche lei militante nelle fila dell'estrema sinistra benché figlia di un gerarca fascista, durante l'esplosione sessantottina. Con uno stile malinconico ed elegiaco, il protagonista rievoca i loro destini simmetrici e la storia del loro amore fino al progressivo distacco e, meditando sulla cupa ombra proiettata dai loro genitori, ricostruisce il periodo più oscuro del Novecento.
In un mattino del 1924, Jacob Burckardt è seduto inquieto sulla sedia del barbiere, quando sente un improvviso vociare nel negozio. Riconosce una voce di ragazzo, quella di Rainer Maria Rilke, che tenta di giustificarsi, inutilmente, per aver lasciato il portafoglio a casa. "Non la conosciamo dicono gli inservienti - non possiamo farle credito". Al che, Jacob, riconosciuto l'amico, si alza e risolve la situazione pagando lui il conto al maldestro poeta. Così comincia il breve racconto e si avvia per le strade soleggiate di Parigi: una passeggiata che non ha nulla di bohémien. Burckhardt registra, da spettatore partecipe, un pomeriggio diverso, fatto di incontri e confronti inusuali, dove tutto, almeno in apparenza, è solare.
Il volume riunisce i reportages viennesi apparsi sul giornale pacifista "Neuer Tag" tra il 1919 e il 1920. Testi che compongono un caleidoscopio popolato da pescecani e profittatori di guerra, disperati regrediti all'autosufficienza come tanti Robinson Crusoe in una Vienna stremata dalla catastrofe bellica e bambini rachitici che giocano in mezzo alla strada con lo sterco dei cavalli, cambiavalute volanti e borsaneristi, caffè "à la page" e locali malfamati. Con sguardo snebbiato Roth coglie nel particolare meno appariscente il peculiare e primigenio elemento viennese, e con linguaggio immaginoso, con un parlato tutto teatrale descrive caratteri e ambienti, figure grottesche e patetiche, marionette e ombre cinesi.