
In bilico tra risentita autobiografia e immaginazione, Vassalli scrive la storia della sua generazione e ci offre un affresco dell'Italia nel periodo immediatamente successivo alla seconda guerra mondiale, in un romanzo percorso da una vena di acre rabbia e di dolorosa pietà.
"Ho iniziato un libro che mi impegnerà per anni, forse per il resto della mia vita. Non voglio parlarne, però: basti sapere che è una specie di summa di tutte le mie esperienze, di tutte le mie memorie."