
Composizione in ottava rima secondo la tradizione cantata, tratta dall'opera La Divina Commedia in cento sonetti fiorentineschi". "
Il cammino di ricerca dentro di se dei grandi misteri della vita anima il percorso poetico dell'autrice che, per la prima volta apre il suo scrigno privato di riflessioni e di pensieri in versi. La ricerca di un senso profondo, di segnali che lascino intuire il grande mistero della vita. Questo anima le poesie di Cristina Morandi. Il cammino del libro si sviluppa in quattro sezioni (le poesie del sagrato, le poesie della soglia, lungo le navate, le poesie del se) a identificare un percorso interiore di ingresso nella fonte piu intima di se. Sono poesie - ha scritto don Luigi Verdi nell'introduzione -, dirette ai custodi della luce che cercano solchi nel silenzio". "
Raccolta di poesie. Gli scritti poetici di questo libro sono i lievi passi con cui l'autrice, una giovane che lavora in una cooperativa sociale, si e inoltrata nello spicchio di mondo che le e stato assegnato dalla Provvidenza. Uno spicchio piccolo, si potra dire, ma proprio per questo Antonietta e un esserino minuto: per entrarci con piu facilita e uscirne tutta intera e raccontare che cosa ha visto. Qualcuno potra magari rintracciare fra queste poesie un po di Pascoli, un po di Leopardi e un po di qualche altro poeta caro a qualche vecchia maestra. Ma ci trovera anche un po di Antonietta, col suo amore per le piccole cose che valgono davvero nella vita.
La raccolta "Canción de gesta" è pubblicata qui nella versione completa dell'ultima poesia aggiunta da Neruda, «Giudizio finale», in risposta agli attacchi subiti da parte di alcuni intellettuali dopo la sua partecipazione a una riunione del Pen Club a New York nel 1966, e completa anche del nuovo prologo scritto dallo stesso poeta per l'edizione uruguayana del 1968, nel quale Neruda tornava su quell'episodio, stigmatizzando che quest'opera «è il primo libro che un poeta abbia dedicato alla rivoluzione cubana». Ma in "Canción de gesta" c'è molto di più che non la sola rivoluzione cubana: c'è il dramma sociale e politico di un intero continente e insieme il suo sogno di riscatto; c'è, soprattutto, la grande poesia di Neruda.
Un'opera di poesia che diventa teatro e dura, alta condivisione. Dalla visita ad un antico battistero, magico e sacro nel cuore d'Italia, nasce una voce antica e modernissima. Una donna resa quasi cieca da una guerra dei nostri giorni parla della presenza dell'acqua, del suo presentimento, della sua sete, e della speranza della perpetua nascita della vita. Una nuova opera di poesia che dà voce ai luoghi antichi e ai drammi contemporanei degli uomini. Con una nota di Teobaldo Fortunato
GLI AUTORI
DAVIDE RONDONI ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra i quali Il bar del tempo (Guanda 1999) e Non sei morto, amore, per una lettura con blues (I quaderni del battello ebbro 2001). Presso Marietti è uscito Poesia dell’uomo e di Dio. I Salmi nella versione poetica di Davide Rondoni (1998). Ha curato traduzioni e raccolte di vari poeti.
Ha fondato e diretto il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e dirige la rivista “clanDestino”. Si occupa di poesia anche su quotidiani e riviste e in trasmissioni televisive per il canale Sat2000.
Le raccolte scelte per questa antologia sono successive al 1906, anno fondamentale nella vita, nella poetica e nell'opera di Rilke; un panorama suggestivo dell'opera di uno dei maggiori poeti tedeschi del Novecento dove l'idea di solitudine si combina con misticismo, gioco, artificio e sensualità.
Dal ritrovamento di un diario, scritto dal padre a matita in campo di concentramento, è venuta a Franco Buffoni la prima idea di comporre, passo dopo passo, un libro monotematico sulla guerra, una sorta di poema per episodi autonomi e al tempo stesso indissolubilmente connessi. Ne è venuta quest'opera, caratterizzata da una strenua, violenta energia, da una viva tensione morale e dalla esemplare nitidezza di un linguaggio dai contorni netti e forti, felicemente comunicativo.