Si direbbe - afferma Inos Biffi - che Tommaso d'Aquino sia come avvolto e nascosto dalle sue opere, che in certo modo ne celano i tratti della persona, le radici storiche dalle quali è sorta e gli eventi che l'hanno contrassegnata. In realtà, non sono mancati al Dottore Angelico biografi attenti e precise documentazioni sulla sua vita. Risalta tra queste la più antica "Storia di san Tommaso d'Aquino (Ystoria sancti Thome de Aquino)". Redatta tra il 1318 e il 1323 da Guglielmo da Tocco in vista della canonizzazione dell'Aquinate, essa rappresenta, con gli Atti dell'inchiesta di Napoli, la principale fonte sulla vita dell'Angelico. Più volte rimaneggiata, la Storia si costituisce di due parti: la Vita, composta da 70 capitoli, e la raccolta dei Miracoli, che si presenta come una sorta di diario del postulatore della causa, in cui alla narrazione di 145 miracoli si affianca un resoconto sullo sviluppo del processo di canonizzazione. Allo schema agiografico tradizionale, Tocco aggiunge una sezione ulteriore, mirata a rendere giustizia dell'attività filosofica e teologica del futuro santo.
Questo piccolo libro è un grande classico della letteratura spirituale cristiana, eppure non è stato scritto per essere letto. Intende piuttosto offrire la possibilità di vivere una particolare esperienza spirituale, attraverso un insieme di indicazioni pratiche e spunti per la preghiera. Non si rivolge a un lettore, ma a "chi riceve gli esercizi", cioè a una persona che sta cercando Dio nella preghiera.
Con animo ardente e sentire profetico, il Santo di Montfront rivolge a Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, la sua fiduciosa preghiera. Denominata "Infocata" per la passione delle espressioni, la supplica è radicata nella memoria dell'agire di Dio per la salvezza dell'umanità ed è animata dal desiderio di ottenere una "compagnia" di missionari per rinnovare il mondo, sotto la guida della Vergine Maria.
"Francesco plurale" è il titolo adatto per gli interventi raccolti in questo volume: suggestioni, realizzazioni e lasciti disciplinari diversi intorno alla figura di Francesco d'Assisi analizzata da esperti e docenti di letteratura, musica, arte, cinema... Nell'insieme i contributi qui pubblicati affrontano temi e problematiche generati dall'incontro con il Poverello di Assisi di un mondo culturale vario e plurale. Così la prospettiva adottata consente conoscenze sorprendenti ed inedite sul piano della nostra contemporaneità. Infatti nel generale e sempre praticato uso e riuso del santo più conosciuto del cattolicesimo si cerca la cifra della sua esperienza cristiana e il possibile riferimento alla nostra esistenza frenetica e convulsa. Non da ultimo nascono riflessioni su eventi come quello dell'elezione di papa Bergoglio che con coraggio ha scelto proprio il nome di Francesco per indicare lo stile della sua missione di pastore universale della Chiesa.
In questa rinnovata edizione Carlo Paolazzi ha sistematicamente rivisto il suo lavoro alla luce della nuova edizione critica degli Scritti di Francesco d'Assisi da lui stesso approntata e pubblicata nel 2009. Il libro può così continuare ad offrire il suo servizio di "guida alla lettura" degli Scritti di Francesco, presentandoli in modo esauriente e aiutando a coglierli nella loro identità profonda. Sono testi che nascono dalla prolungata meditazione della Parola di Dio e dalla luce che quella Parola proietta sui desideri, sulle esperienze e sulle difficoltà che san Francesco sperimenta nel suo tentativo di vivere in modo radicalmente evangelico. Un'opera imperdibile per chiunque voglia conoscere in profondità san Francesco. Un "libro di testo" insostituibile per accostarsi all'autentica personalità di Francesco come si rivela nei suoi Scritti autentici.
«Prendi, Signore, e accetta torta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto e rotta la mia volontà, torto ciò che ho e possiedo».
Ignazio di Loyola (1491-1556)
Francesco è l’uomo universale; in vita egli parlava a tutti, dotti e ignoranti, perfino, secondo la leggenda francescana, agli uccelli e al lupo. Di Francesco non si può parlare se non “francescanamente”, in maniera semplice, diretta e, se possibile, poetica. È nota la domanda che frate Masseo rivolse un giorno a bruciapelo a Francesco: «Perché tutti a te? Perché tutto il mondo corre dietro a te?». L’interrogativo si pone oggi con più ragione di allora, perché il mondo che va dietro al santo, non è più, come al tempo di frate Masseo, il piccolo mondo dell’Italia centrale, ma letteralmente tutto il mondo, compresi molti non credenti o credenti di altre religioni.
Tra le numerose biografie di santa Giovanna Francesca di Chantal (1572-1641), il testo spicca particolarmente per l'unità e la progressività dell'esperienza spirituale, che caratterizza le quattro fasi della vita della santa: il suo essere moglie, madre, religiosa, fondatrice. Il testo, ripercorrendo l'intera vita di Madre Chantal, racconta anche momenti salienti della vita di Francesco di Sales e dello sviluppo dell'Ordine delle Visitandine, sia rispetto all'intuizione iniziale di un nuovo stile di vita consacrata voluto da Francesco, sia relativamente all'espansione numerico-geografica del nuovo Ordine femminile, da loro fondato nel 1610.
Chi è il Cristo per Teresa? A partire da questa domanda viene tentata una proposta di riflessione teologica, quale chiave di interpretazione del vissuto esperienziale di Teresa in cui il Cristo, Verbo incarnato glorioso, appare come unico protagonista. Dopo una ampia e articolata introduzione che mette in luce il percorso della mistica di Avila e la caratteristica peculiare della sua spiritualità, vengono presentati i brani significativi al riguardo, tratti da tutte le opere di Teresa. In otto capitoli (la ricerca di Dio, il cammino di Teresa, la sua esperienza, nell'eucaristia, cristologia riflessiva e sponsale eccetera), i testi di Teresa rivelano la sua aspirazione a conoscere Gesù Cristo, che percorre tutta la sua esistenza storica e teologica: attenzione concreta continua e contemplazione mistica, nel riconoscimento dei favori e delle rivelazioni di Gesù.
La leggenda di santa Chiara vergine è il racconto agiografico di Chiara di Assisi, un breve testo suddiviso in due parti: dalla nascita alla morte; i miracoli dopo la morte e la canonizzazione. Nei primi capitoli, vengono messi in luce alcuni elementi che, tipici del racconto agiografico, tuttavia sono autenticamente biografici, ad esempio, le grandi virtù evidenti fin dalla tenera infanzia e l'iniziale opposizione dei parenti alla radicalità della sua scelta. La narrazione di alcuni miracoli e prodigi rafforza la fama di santità, senza però far perdere di vista il fulcro della sua spiritualità: l'attaccamento alla croce di Cristo e la contemplazione orante della sua Passione. L'autore, infine, non dimentica di evidenziare, via via nel racconto, la rilevanza ecclesiale e sociale del suo operato, fino alla venerazione popolare di cui fu oggetto fin da subito dopo la morte; viene anche messo in luce il riconoscimento che ebbe da parte dei papi che la conobbero.
Enorme è stato l'influsso esercitato da Caterina da Siena (1347-1380) sulla vita della Chiesa e della società del suo tempo. E grandi sono state la stima e la venerazione di cui è stata circondata da molti dei contemporanei, al punto che alla sua morte si celebrarono ben tre funerali solenni: uno voluto dal papa, un altro dai rappresentanti del senato romano e il terzo dall'Ordine domenicano di cui faceva parte. Secondo i primi biografi, la vita di Caterina è interamente segnata da visioni e fatti straordinari, da numerosi esercizi di preghiera e penitenza e da pratiche di carità verso i poveri, gli infermi e i carcerati. Ma anche da un'intensa attività religiosa e diplomatica per invitare principi e capi di Stato a restare fedeli al papa di Roma e per convincere il pontefice a moderare il suo focoso temperamento. Dottore della Chiesa, Caterina è anche patrona principale d'Italia assieme a Francesco d'Assisi.
Dal Medio Oriente, nel IV secolo, dove predica con forza il vangelo e fa molti seguaci di Cristo, a motivo delle persecuzioni Antimo viene condotto a Roma e si stabilisce sulla via Salaria. Anche qui egli testimonia la sua fede cristiana convertendo molti, per questo viene denunciato e imprigionato. Eroicamete egli sopporta le torture che gli vengono inflitte, sin quando, decapitato, sparge il suo sangue per testimoniare eroicamente la sua fede in Cristo.