Il libro offre una riflessione sui fondamenti della singolarità e dignità della persona umana. Attraverso un'analisi ragionata delle principali dimensioni dell'essere uomo, l'autrice conduce il lettore a concentrarsi sul ruolo e la portata della razionalità nella vita umana. A dare risalto a tale dimensione strutturale dell'essere umano, contribuisce non poco la considerazione di aspetti che non appartengono solo all'uomo. Le riflessioni sulla vita in genere, sull'anima intesa in senso aristotelico e sull'affettività animale costituiscono una base importante per comprendere come, nonostante le innegabili affinità dell'uomo con gli altri viventi, la razionalità determini un essere e un vivere sostanzialmente differenti. In un percorso analitico e graduale, quasi per tappe, si arriva a comprendere il proprium dell'essere umano.
L'interesse filosofico dell'opera è rivolto soprattutto agli aspetti metafisici delle singole dottrine, che spesso costituiscono proprio la caratteristica più specifica delle filosofie antiche, ossia ciò che le distingue da quelle medioevali, moderne e contemporanee. Anche gli aspetti etici, tuttavia, sono sufficientemente tenuti in considerazione, mentre una minore attenzione è riservata agli aspetti strettamente politici. In tal modo i filosofi antichi risultano valorizzati nella dimensione che è a loro più propria e che consente di mostrarne meglio la profondità e l'originalità. L'opera di Yarza si struttura in sei grandi parti, corrispondenti alla divisione tradizionale della filosofia antica in cinque periodi con l'assegnazione di due parti distinte, come è giusto, rispettivamente a Platone e ad Aristotele. Abbiamo così una prima parte sui presocratici, una seconda sull'"umanesimo greco" formato dai sofisti e da Socrate, la terza e quarta su Platone e Aristotele, la quinta sull'ellenismo e la sesta sul neoplatonismo.
La prima sezione del libro comprende un'esposizione riguardante la Storia della salvezza, dalla creazione fino al grande evento della seconda venuta di Cristo; la seconda abbraccia, invece, i diversi trattati dell'Introduzione generale alla Sacra Scrittura. Forse mai come negli ultimi decenni, da quando il Concilio Vaticano II promulgò la costituzione dogmatica Dei Verbum, la Bibbia ha suscitato un così vivo interesse presso un pubblico tanto vario ed esteso di lettori. Essa viene accolta con vero entusiasmo da cristiani e non cristiani, e addirittura da non credenti che vi scoprono un mondo nuovo e originale, per molti ignoto. Immediatamente però sorgono degli interrogativi: qual è il significato che emerge dalla lettura dei testi, ad incominciare dal racconto della creazione del mondo e dell'uomo? Cosa pensare dei racconti riguardanti guerre, violenze e altri del genere che sembrano perfino venire giustificati da un comando divino? La Bibbia è veramente un'opera divina o è soltanto un lavoro umano sottomesso alle vicissitudini del tempo e delle culture?
Descrizione dell'opera
Il volume si propone non solo come introduzione generale al Nuovo Testamento, ma quale guida di lettura ad esso: non si accontenta infatti di rispondere alle domande abituali – quando è stato scritto un determinato libro, dove, da chi, a che scopo – ma permette di leggere e comprendere i testi che lo costituiscono.
L’opera, che raccoglie i contributi di otto studiosi gravitanti quasi tutti attorno all’Institut catholique di Tolosa, è idealmente divisibile in due sezioni: la prima affronta il Nuovo Testamento nel suo complesso (genesi storica attraverso cui si è giunti alla formazione definitiva dei testi e storia della loro trasmissione); la seconda introduce alla maggior parte dei vari blocchi testuali del Nuovo Testamento secondo la loro attuale disposizione nella Bibbia: Matteo, Marco, Luca (Vangelo + Atti), Giovanni, Lettere di Paolo, Apocalisse.
Nel complesso il volume costituisce uno strumento indispensabile per quanti cercano un immediato, puntuale e ricco quadro di riferimento sul Nuovo Testamento.
Sommario
Prefazione (P. Debergé). 1. La costituzione del Nuovo Testamento. Punti di riferimento storici, letterari e teologici (P. Debergé). 2. Il Nuovo Testamento: storia del testo e delle sue letture (J. Nieuviarts). 3. Leggere il Vangelo di Matteo (É. Cothenet). 4. Leggere il Vangelo di Marco (B. Escaffre). 5. Leggere l’opera di Luca (O. Flichy). 6. Leggere l’opera di Giovanni (A. Marchadour). 7. Leggere le lettere di Paolo (E. Cuvillier). 8. Leggere l’Apocalisse di Giovanni (J-P. Prévost). Indici.
Note sui curatori
Pierre Debergé, dal 1981 sacerdote della diocesi di Aire et Dax, laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana e licenziato in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico, è rettore dell’Institut catholique di Tolosa.
Jacques Nieuviarts, religioso assunzionista, biblista, è professore di esegesi all’Institut catholique di Tolosa e collaboratore delle edizioni Bayard.
La storia della Chiesa assume importanza crescente per la vita del cristiano. E' la storia del radicamento dell'unico messaggio salvifico all'interno di una umanità che conosce ricorrenti crisi, nonché drammatici mutamenti prodotti da annunci mondani, veri e propri vangeli terreni che rifiutano il Vangelo di Cristo vagheggiando una impossibile autoredenzione umana. Alla conoscenza di questa storia è volta la narrazione di Alberto Torresani, che ripercorre il cammino bimillenario della Chiesa strutturandolo in sei epoche: dalla comunità delle origini alla nuova evangelizzazione del mondo, passando per l'età dei Padri, i secoli della cristianità medievale, la cattività avignonese e le rotture scismatiche, i conflitti con i regimi borghesi e le loro ideologie secolarizzatrici. Avvalendosi delle acquisizioni più mature della critica storica, l'autore racconta i fatti nella loro grandezza o miseria umana, dissipa una serie di equivoci ed errori più o meno intenzionali intorno ad avvenimenti o protagonisti, né nasconde limiti e mediocrità di pastori e istituti, ma soprattutto è capace di restituirci l'identità cristiana nel tempo, la tensione escatologica al di là della storia profana. La presente terza edizione è stata interamente rivista e aggiornata dall'autore che ha dedicato un nuovo completissimo capitolo alla vita, all'opera e al pensiero di di Karol Woytila / Giovanni Paolo II e di Joseph Ratzinger / Benedetto XVI (pp. 776).
Il Medioevo abbraccia quel lungo arco di tempo che va dalla caduta dell'Impero romano fino agli inizi dell'epoca moderna. È l'era dei trionfi della fede cristiana. Per opera della Chiesa si stabilisce in Europa una profonda unità spirituale, culturale e politica e si forma una nuova società. In questo periodo l'opera dei pensatori più geniali dà vita a quella che viene generalmente denominata filosofia cristiana, che il volume espone efficacemente e approfondisce in un ampio quadro d'insieme tenendo conto delle diverse prospettive interpretative.
A distanza di anni l'opera (qui in seconda edizione, riveduta, corretta, ampliata, e pubblicata dalla UUP anche in lingua inglese) continua ad essere ampiamente adottata nell'ambito degli studi universitari.