
Questo volume ci fornisce un insolito ritratto di Benedetto XVI, delineato attraverso il punto di vista di venti personalità appartenenti al mondo della politica, della cultura, della chiesa, dell'economia e dello sport, i quali ne giudicano senza paraocchi la persona e l'operato. Ogni contributo, come la tessera di un mosaico, concorre a creare un'immagine multicolore dalla quale emergono i tratti fondamentali del pontificato di Benedetto XVI. Il volume è inoltre impreziosito da un elegante veste grafica con copertina cartonata e le foto a colori di alcuni dei momenti più significativi del pontificato del Santo Padre.
Benedetto XVI conclude il ciclo di catechesi sulla preghier proponendo una riflessione che parte dalle figure di alcuni santi e della Madonna - esempi di fede e di accoglienza di Gesù nella vita - e giunge alla liturgia, fonte privilegiata del rapporto con Dio, attraverso una lettura dell'Apocalisse che ne evidenzia il carattere di preghiera liturgica comunitaria e di richiamo a riscoprire la carica trasformante dell'Eucaristia.
Prendendo spunto da alcune suggestioni di Benedetto XVI sull'immaginario cristiano della ragione il libro propone il cristianesimo come forza trainante della cultura europea a venire.
Si tratta di riprendere quel gesto del pensiero mediante il quale il cristianesimo fu capace di riscattare dall'oblio la tradizione filosofica greca, ormai ridotta al fantasma della propria grandezza, e aprire quegli spazi in cui sono state possibili le ideazioni più alte dell'Europa: dall'idea di libertà, con la sua autonomia, alla forma democratica della convivenza civile.
Il volume dà avvio a una collana di scritti di autori europei (teologi, filosofi, storici) culturalmente e scientificamente rilevanti, in cui ciascuno di essi, a partire dalla propria prospettiva, mostra il contributo che un pensiero cristiano competente può portare alla configurazione di un rilancio umanistico della cultura europea.
Sommario
Introduzione. I. IL LOGOS SENSIBILE. 1. Lo choc del Logos incarnato. 2. La gnosi, il dogma e l'ethos. 3. Il corpo-mondo e lo spirito-vita. 4. Liberare la finitezza? Nietzsche. 5. Il disponibile infinito di Dio. 6. Il lavoro dell'affezione. Hegel. 7. Logos della libertà nello Spirito. 8. La ragione astratta e la storia. II. L'AFFEZIONE CREATRICE. 9. La libertà vive nei legami, sempre. 10. Il 'nodo d'oro' della pro-affezione. 11. L'alterità e l'apertura non bastano. 12. Deus Trinitas. L'affezione creatrice. 13. La Ragione e il lavoro dell'affezione. 14. Il gemello inquietante di Kierkegaard. 15. Il Dis-ponibile, l'essere-personale. 16. La Pneumatologia, oltre l'ontologia.
Note sull'autore
PIERANGELO SEQUERI è professore ordinario di Teologia fondamentale nella Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e docente incaricato di Estetica del sacro presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera (Milano). È membro della Commissione Teologica Internazionale. Professore invitato in diverse università, in Italia e all'estero, è autore di numerosi saggi di carattere filosofico e teologico. Tra le sue opere ricordiamo: Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 42006; L'idea della fede. Manuale di teologia fondamentale, Glossa, Milano 2002 (traduzione spagnola, francese, portoghese); Il timore di Dio, Vita e Pensiero, Milano 32009; L'umano alla prova. Soggetto, identità, limite, Vita e Pensiero, Milano 2002; Musica e mistica. Percorsi nella storia occidentale delle pratiche estetiche e religiose, Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2005; con S. Natoli Non ti farai idolo né immagine, il Mulino, Bologna 2011; Contro gli idoli postmoderni, Lindau, Torino 2011; Ritrattazioni del simbolico. Logica dell'essere-performativo e teologia, Cittadella, Assisi 2012.
Udienza Speciale del Santo Padre Benedetto XVI al Rinnovamento nello Spirito Santo nel 40° della nascita in Italia, Piazza S. Pietro 26 maggio 2012, Vigilia della Solennità di Pentecoste.
La teologia di Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, assomiglia a un corso d’acqua che raccoglie le ricchezze delle terre che bagna. Una di esse, che feconda il suo pensiero e lo apre a inedite profondità, è l’idea espressa nel titolo: Ritrovarsi donandosi. È il dinamismo profondo della vita divina, anzitutto. Le Persone della Trinità sono definite in termini di «relazione pura», di «pura attualità». Il Padre, per esempio, è l’atto stesso di generare il Figlio, è il puro donarsi. Questo comporta una vera e propria rivoluzione nel modo di concepire il mondo e l’uomo. La «relazione» diventa forma originaria dell’essere. L’uomo non è chiusa individualità, ma essere in relazione, che si ritrova attraverso il dono di sé all’altro. Ne è dimostrazione perfetta il Figlio di Dio incarnato: la sua identità è essere-per-l’altro, è amore e servizio «fino alla fine». È sempre rischioso collegare in unità argomenti che spaziano dalla categoria biblica dell’«esodo» al titolo cristologico «Figlio», dal rapporto fra Cristo e l’agire morale all’analisi delle encicliche papali, dalle riflessioni teologiche sull’escatologia alla semplice incisività delle omelie natalizie. Il rischio merita di essere corso. La teologia di J. Ratzinger, Benedetto XVI, è profondamente coerente: attorno a questa rivoluzione dell’immagine del mondo, propiziata dall’idea di relazione, è possibile scoprire che ci si ritrova davvero, solo donandosi fino in fondo.
Gli autori
Réal Tremblay (Metabetchouan, Canada, 1941) è laureato in lettere e in teologia all’Università Laval (Québec). Ha ottenuto poi il dottorato in teologia all’Università di Ratisbona (Germania) sotto la direzione dell’allora professore Joseph Ratzinger. È professore emerito di teologia morale all’Accademia Alfonsiana (Roma). È autore di numerosi libri e articoli soprattutto nel campo della morale fondamentale. Con la Lateran University Press ha pubblicato: Nell’attesa del Natale: le antifone “O”. Contenuto e risonanze (2012); L’«Innalzamento» del Figlio, fulcro della vita morale (2002); François-Xavier Durrwell teologo della Pasqua di Cristo. Con bibliografia di Durrwell a cura di Jules Mimeault (2010); Prendete il mio giogo. Scritti di teologia morale (2011); Un figlio ci è dato. Miniature sulla sua venuta (2011).
Stefano Zamboni (Trento, 1974) è sacerdote dehoniano. Docente di teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana e la Pontificia Facoltà teologica “Marianum”, è direttore responsabile della Rivista di teologia morale.
A Infância de Jesus completa a obra fundamental em três volumes de Joseph Ratzinger/Bento XVI sobre a vida e a pessoa de Jesus Cristo.
Este último volume corresponde ao prólogo dessa obra tripartida e é apresentado pelo próprio Papa Bento XVI como um «"pórtico" dos dois volumes anteriores sobre a figura e a mensagem de Jesus de Nazaré». Na proximidade do Natal, este livro dá conta da alegria que, com o Nascimento de Jesus, se revela na pobreza de uma gruta. Ele é, para quem crê, um incentivo para conhecer em profundidade as razões da fé; mas Bento XVI dirige-se também com amizade a todos aqueles que, como os magos, vivem na inquietude da procura e colocam também hoje a pergunta: «Jesus, donde és Tu?».
Benedetto XVI continua il percorso delle catechesi sul tema della preghiera proponendo in questo nuovo testo le sue riflessioni sulla preghiera che ha guidato alcuni santi durante la loro vita terrena. In questo testo in particolare sono prese in considerazione le vite di Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Domenico di Guzman, della Beata Vergine Maria e di San Giovanni Battista. In questo tredicesimo volume delle Catechesi di Benedetto XVI sono inoltre presenti le riflessioni del Santo Padre sulla preghiera nella prima e seconda parte dell'Apocalisse, e sulla preghiera liturgica, intesa come zione di Dio attraverso la Chiesa.
L'Enfance de Jésus est le dernier volet, très accessible, qui complète l'oeuvre maîtresse de Joseph Ratzinger-Benoît Xvi, Jésus de Nazareth.
« Il ne s'agit pas d'un troisième volume, mais d'une sorte de petite "antichambre" à mes deux précédents volumes consacrés à la figure et au message de Jésus de Nazareth.
Cette fois, j'ai cherché à interpréter, en dialoguant avec des exégètes d'hier et d'aujourd'hui, ce que Matthieu et Luc racontent au début de leurs Évangiles sur l'enfance de Jésus.
Une interprétation juste, selon moi, demande deux choses.
D'une part, il faut se demander ce que voulaient dire par ces textes leurs auteurs respectifs, à l'époque – c'est la composante historique de l'exégèse.
[D'autre part] , la deuxième question doit être : Ce qui est dit est-il vrai ? Cela me concerne-t-il ? Et si cela me concerne, de quelle façon ? »
Niemals zuvor hat ein Papst so tiefen Einblick gegeben in die Fragen, die ihn in seinem persönlichen Glauben bewegen. Er schreibt nicht als Papst, sondern als gläubiger Christ. Sein Anliegen ist, zu zeigen, dass die Botschaft der Evangelien verlässlich ist, weil sie tatsächlich Gottes bejahendes Wort zu den Menschen vermitteln.
Nach dem ersten Teil über die Zeit des öffentlichen Wirkens Jesu und dem zweiten Teil über Passion und Auferstehung schließt nun der dritte Band über die Kindheitsgeschichten, dessen Inhalt den beiden anderen chronologisch vorangeht, als Prolog dieses großartige Werk des Papstes ab.
Dell’opera capitale di Joseph Ratzinger, Gesù di Nazaret, sono usciti finora i due volumi dedicati alla vita pubblica del Salvatore, Dal Battesimo alla Trasfigurazione (Rizzoli 2007) e Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla Risurrezione (Libreria Editrice Vaticana 2011).
Oggi, finalmente, si ha tra le mani il nuovo e atteso testo sull’infanzia di Gesù.
In questo agile volume il Papa analizza i testi dei Vangeli nel tentativo – riuscito - di accompagnare il suo lettore a porsi una serie di domande cruciali: È vero ciò che è stato detto? Riguarda me? E se mi riguarda, in che modo lo fa? Joseph Ratzinger – Benedetto XVI in questo coinvolgente scritto fa cogliere al suo lettore il rischio, sempre presente in ogni cultura, di presentare il vangelo come un semplice fatto del passato.
Per questo andando, come nei precedenti volumi, oltre l’esegesi storica porta il Vangelo nel presente, nell’oggi di ogni donna e di ogni uomo.
Nell’imminenza del Natale, questo volume è certamente un aiuto per coloro che sono impegnati nel cammino verso e con Gesù ed è anche una guida per l’uomo in ricerca e inquieto che, davanti al mistero della Natività, si pone la domanda: “Gesù da dove viene?”
JOSEPH RATZINGER è nato a Marktl am Inn, in Germania, il 16 aprile 1927. Ordinato sacerdote nel 1951, arcivescovo di Monaco e Frisinga e cardinale nel 1977, prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, è stato eletto papa il 19 aprile 2005 con il nome di Benedetto XVI. I due volumi del Gesù di Nazaret sono presenti nel catalogo BUR.
PREMESSA. Da L’infanzia di Gesù, di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Rizzoli – LEV, 2012
Finalmente posso consegnare nelle mani del lettore il piccolo libro da lungo tempo promesso sui racconti dell’infanzia di Gesù. Non si tratta di un terzo volume, ma di una specie di piccola “sala d’ingresso” ai due precedenti volumi sulla figura e sul messaggio di Gesù di Nazaret.
Qui ho ora cercato di interpretare, in dialogo con esegeti del passato e del presente, ciò che Matteo e Luca raccontano all’inizio dei loro Vangeli sull’infanzia di Gesù. Un’interpretazione giusta, secondo la mia convinzione, richiede due passi. Da una parte, bisogna domandarsi che cosa intendevano dire con il loro testo i rispettivi autori, nel loro momento storico – è la componente storica dell’esegesi. Ma non basta lasciare il testo nel passato, archiviandolo così tra le cose accadute tempo fa. La seconda domanda del giusto esegeta deve essere: È vero ciò che è stato detto? Riguarda me? E se mi riguarda, in che modo lo fa?
Di fronte a un testo come quello biblico, il cui ultimo e più profondo autore, secondo la nostra fede, è Dio stesso, la domanda circa il rapporto del passato col presente fa immancabilmente parte della nostra interpretazione. Con ciò la serietà della ricerca storica non viene diminuita, ma aumentata. Mi sono dato premura di entrare in questo senso in dialogo con i testi. Con ciò sono ben consapevole che questo colloquio nell’intreccio tra passato, presente e futuro non potrà mai essere compiuto e che ogni interpretazione resta indietro rispetto alla grandezza del testo biblico. Spero che il piccolo libro, nonostante i suoi limiti, possa aiutare molte persone nel loro cammino verso e con Gesù.
Castel Gandolfo, nella solennità dell’Assunzione di Maria in Cielo
15 agosto 2012
Joseph Ratzinger – BENEDETTO XVI
ESTRATTI. Da L’infanzia di Gesù, di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, Rizzoli – LEV, 2012
(…) Gesù è nato in un’epoca determinabile con precisione. All’inizio dell’attività pubblica di Gesù, Luca offre ancora una volta una datazione dettagliata ed accurata di quel momento storico: è il quindicesimo anno dell’impero di Tiberio Cesare; vengono inoltre menzionati il governatore romano di quell’anno e i tetrarchi della Galilea, dell’Iturea e della Traconìtide, come anche dell’Abilene, e poi i capi dei sacerdoti (cfr. Lc 3,1 s).
Gesù non è nato e comparso in pubblico nell’imprecisato “una volta” del mito. Egli appartiene ad un tempo esattamente databile e ad un ambiente geografico esattamente indicato: l’universale e il concreto si toccano a vicenda. In Lui, il Logos, la Ragione creatrice di tutte le cose, è entrato nel mondo. Il Logos eterno si è fatto uomo, e di questo fa parte il contesto di luogo e tempo. La fede è legata a questa realtà concreta, anche se poi, in virtù della Risurrezione, lo spazio temporale e geografico viene superato e il “precedere in Galilea” (Mt 28,7) da parte del Signore introduce nella vastità aperta dell’intera umanità (cfr. Mt 28,16ss).
Da pagina 36 del manoscritto
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(…) Maria avvolse il bimbo in fasce. Senza alcun sentimentalismo, possiamo immaginare con quale amore Maria sarà andata incontro alla sua ora, avrà preparato la nascita del suo Figlio. La tradizione delle icone, in base alla teologia dei Padri, ha interpretato mangiatoia e fasce anche teologicamente. Il bimbo strettamente avvolto nelle fasce appare come un rimando anticipato all’ora della sua morte: Egli è fin dall’inizio l’Immolato, come vedremo ancora più dettagliatamente riflettendo sulla parola circa il primogenito. Così la mangiatoia veniva raffigurata come una sorta di altare.
Agostino ha interpretato il significato della mangiatoia con un pensiero che, in un primo momento, appare quasi sconveniente, ma, esaminato più attentamente, contiene invece una profonda verità. La mangiatoia è il luogo in cui gli animali trovano il loro nutrimento. Ora, però, giace nella mangiatoia Colui che ha indicato se stesso come il vero pane disceso dal cielo – come il vero nutrimento di cui l’uomo ha bisogno per il suo essere persona umana. È il nutrimento che dona all’uomo la vita vera, quella eterna. In questo modo, la mangiatoia diventa un rimando alla mensa di Dio a cui l’uomo è invitato, per ricevere il pane di Dio. Nella povertà della nascita di Gesù si delinea la grande realtà, in cui si attua in modo misterioso la redenzione degli uomini.
Da pagina 38 del manoscritto
Perché credere oggi? Perché il cristianesimo non è una cosa del passato? Benedetto XVI introduce i ragazzi al tema della fede. Nella prima parte del volume il papa racconta del suo compito di testimone e custode della fede e parla della preghiera, della Chiesa, della liturgia, di cosa è la verità e di cosa significa essere uomini; nella seconda spiega passo passo la professione di fede del Credo, preghiera fondamentale per ogni cristiano. Il testo è accompagnato dalle poetiche e suggestive illustrazioni di Brunella Baldi. Età di lettura: da 8 anni.