La lettura delle parole e dei gesti di papa Benedetto XVI per la promozione della costruzione dell'unità visibile della Chiesa, con il coinvolgimento pieno della Chiesa cattolica, nel rispetto e nella valorizzazione della propria identità, aiuta a comprendere quanto prioritario sia per il magistero della Chiesa cattolica il superamento dello scandalo della divisione; da questo pinto di vista la struttura tematica del volume favorisce la comprensione di questa priorità che talvolta, se non sempre, sfugge a molti poiché la ricchezza e la complessità del cammino ecumenico non può essere semplificata nella formula con la quale stabilire se uno è a favore o contrario all'ecumenismo, dal momento che si tratta, così Coe papa Ratzinger ha mostrato nel suo magistero, di vedere come vivere la chiamata di Cristo di esser "uno", sempre e comunque.
«Quando nell'estate del 1986 monsignor Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, mi invitò a tenere gli esercizi per i sacerdoti del suo movimento a Collevalenza, era appena giunto sul mio tavolo il volume in cui Josef Pieper aveva raccolto e nuovamente pubblicato i suoi trattati su 'Amare, sperare, credere', originariamente pubblicati nel 1935, 1962, 1971. Questa circostanza mi indusse ad affrontare nei giorni degli esercizi spirituali le tre "virtù teologali" servendomi delle meditazioni filosofiche di Pieper come di un libro di testo Li. Fui dapprima esitante verso la richiesta di pubblicazione che veniva dai partecipanti agli esercizi di Collevalenza. Ma quando, due anni dopo, riesaminai il manoscritto, mi parve che l'unione di filosofia, teologia e spiritualità verificatasi per le circostanze della preparazione, potesse forse essere feconda e offrire nuovi punti di vista [...]. Io spero che il piccolo volume che così ne risulta, come le pratiche che ne stanno all'origine, possa servire a una nuova iniziazione a quegli atteggiamenti di fondo in cui l'esistenza umana si apre a Dio e diventa così veramente umana».
Benedetto XVI e il Cardinale Robert Sarah hanno risposto all’impulso dei loro cuori. Questo libro farà la storia. In molti modi, è unico. E, certamente, storico. I dibattiti che hanno agitato la Chiesa in questi ultimi mesi hanno convinto Benedetto XVI e il Cardinale Sarah che avrebbero dovuto parlare. Dalla sua rinuncia nel febbraio 2013, le parole di Benedetto XVI sono rare. Coltiva il silenzio, protetto dalle mura del monastero Mater Ecclesiae, nei giardini Vaticani. Eccezionalmente, in compagnia del Cardinale Sarah, suo grande amico, ha deciso di scrivere sull’argomento più difficile e delicato per la Chiesa: il futuro dei sacerdoti, la giusta definizione del celibato e il rispetto per il sacerdozio cattolico. A novantadue anni, Benedetto XVI firma uno dei suoi più grandi testi, di rara densità intellettuale, culturale e teologica. Alla sua preziosa analisi risponde il testo del Cardinale Robert Sarah, con la sua singolare illuminazione, con la forza, la radicalità e la saggezza che gli sono proprie. Troviamo in queste pagine il coraggio di riflettere su uno dei più importanti temi della Chiesa. I due autori rispondono, si completano e si stimolano a vicenda. Offrono una dimostrazione perfetta, senza paura di aprire un dibattito.
Queste "Ultime conversazioni" rappresentano il testamento spirituale, il lascito intimo e personale del papa che più di ogni altro è riuscito ad attirare l'attenzione sia dei fedeli sia dei non credenti sul ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo. Indimenticabile resta la scelta di abbandonare il pontificato e di rinunciare al potere: un gesto senza precedenti e destinato a cambiare per sempre il corso della storia. In questa lunga intervista con Peter Seewald il papa affronta per la prima volta i tormenti, la commozione e i duri momenti che hanno preceduto le sue dimissioni; ma risponde anche, con sorprendente sincerità, alle tante domande sulla sua vita pubblica e privata: la carriera di teologo di successo e l'amicizia con Giovanni Paolo II, i giorni del Concilio Vaticano e l'elezione al papato, gli scandali degli abusi sessuali del clero e i complotti di Vatileaks. Benedetto XVI si racconta con estremo coraggio e candore, alternando ricordi personali a parole profonde e cariche di speranza sul futuro della fede e della cristianità. Leggere oggi le sue ultime riflessioni è un'occasione privilegiata per rivivere e riascoltare i pensieri e gli insegnamenti di un uomo straordinario capace di amare e di stupire il mondo.
******** LIBRO IN EDIZIONE FRANCESE ********
Les débats qui agitent l’Église depuis plusieurs mois ont convaincu Benoît XVI et le cardinal Robert Sarah qu’ils devaient s’exprimer.
Depuis sa renonciation, en février 2013, la parole du Pape émérite est rare. Il cultive le silence, protégé par les murs du monastère Mater Ecclesiae, dans les jardins du Vatican.
Exceptionnellement, en compagnie du cardinal Sarah, son grand ami, il a décidé d’écrire sur le sujet le plus difficile pour l’Église : l’avenir des prêtres, la juste définition du sacerdoce catholique et le respect du célibat.
À quatre-vingt-douze ans, Benoît XVI signe un de ses plus grands textes. D’une densité intellectuelle, culturelle et théologique rare, celui-ci remonte aux sources du problème : « Au fondement de la situation grave dans laquelle se trouve aujourd’hui le sacerdoce, écrit-il, on trouve un défaut méthodologique dans la réception de l’Écriture comme Parole de Dieu. »
À son analyse implacable répond le texte du cardinal Robert Sarah. Il apporte son éclairage singulier avec la force, la radicalité et la sagesse qui lui sont propres. Nous y retrouvons le courage de la réflexion de l’un des plus importants prélats de l’Église.
Les deux auteurs se répondent, se complètent et se stimulent. Ils livrent une démonstration parfaite, sans crainte d’ouvrir le débat.
Benoît XVI et le cardinal Robert Sarah ont répondu à l’élan de leurs cœurs. Ce livre fera date. À bien des égards, il est unique. Et, certainement, historique.
Il breve periodo di pontificato di Papa Benedetto XVI è stato contrassegnato da un momento molto positivo: il miglioramento dei rapporti tra la Chiesa cattolica romana e quella ortodossa russa. A volte capita che i ricercatori, studiando eventi importanti nella vita della chiesa, stiano cercando i loro prerequisiti in ogni fattore esterno: politico, sociale o puramente umano, psicologico. In questo caso, il ruolo decisivo è stato svolto dal fattore umano. Non psicologico però, ma spirituale. Ortodossi e cattolici hanno cercato di guardarsi l'un l'altro secondo la tradizione della Chiesa antica, a cui l'attenzione di Papa Benedetto XVI è così focalizzata come teologo. Il rispetto reciproco, nonostante le differenze, possa diventare anche una buona tradizione. E che questo libro sia una prova scritta di ciò.
«Una nuova generazione di cristiani è chiamata a contribuire all’edificazione di un mondo in cui l’amore non sia avido ed egoista, ma puro, fedele, e sinceramente libero, aperto agli altri, rispettoso della loro dignità, un amore che promuova il loro bene e irradi gioia e bellezza. Il mondo ha bisogno di questo rinnovamento!» Joseph Ratzinger/Benedetto XVI
La breve antologia sui sacramenti che qui viene presentata è guida preziosa alla vita cristiana. Evidenzia da una parte il centro della riflessione teologica di Benedetto XVI. Dall’altra manifesta la sua sensibilità pastorale che invita e accompagna i cristiani ai sacramenti, la fonte che sola può nutrire e rendere feconda la loro vita di fede.
Il concetto di segno sotteso alla visione dei sacramenti del teologo e pastore Joseph Ratzinger/Benedetto XVI poggia su uno dei cardini del suo pensiero: l’equilibrato rapporto tra natura e grazia, tra fede e ragione nel pensiero e nella vita del credente.
Un ottimo strumento per accostarsi ai singoli sacramenti, per comprendere e vivere la contemporaneità con Gesù, il legame d’amore con Gesù e la sua Chiesa.
Il secondo tomo del VII volume dell’Opera Omnia di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI approfondisce i temi e i documenti del Concilio Vaticano II. Nel loro significato teologico sono analizzate e commentate: la Costituzione Lumen Gentium (21 novembre 1964); la Costituzione dogmatica sulla Divina Rivelazione Dei Verbum (15 novembre 1965); la Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et Spes (7 dicembre 1965).
Il volume, dal carattere storico–canonistico, propone una disamina di tutti i pontefici che nel tempo hanno rinunciato liberamente alla massima carica della Chiesa, o che indirettamente sono stati costretti a farlo. In questo senso, degno di nota si rivela in particolare il confronto tra la rinuncia di papa Celestino V e quella di Benedetto XVI. L’opera riporta anche le traduzioni di due lettere, il decreto elettivo di papa Celestino e la lettera con cui il sacro collegio lo informava dell’avvenuta elezione. Spostandosi dal piano storico a quello giuridico–canonistico, lo studio si sofferma inoltre sulla genesi del canone 332, § 2 del Codex Iuris Canonici, il quale regola oggi la rinuncia al ministero petrino. In ultimo, vengono analizzati lo status e il titolo del papa rinunciatario.
Il libro è una summa del pensiero di Papa Francesco e del Papa emerito Benedetto XVI sul fenomeno degli abusi sessuali perpetrati a danno dei minori da sacerdoti, laici e prelati. I due autori, pur avendo un approccio diverso sulle cause di tale fenomeno, denunciano con un’unica voce, quella di Pietro, una tragedia che non può e non deve rimanere sottaciuta, individuandone le cause e la cura. In appendice il Motu proprio di Papa Francesco “Vos Estis Lux Mundi”offre una indicazione precisa di quali provvedimenti concreti sono stati adottati per debellare questa piaga.
Le 100 omelie più belle di Benedetto XVI, divise per argomenti con indice omiletico. In aggiunta numerosi discorsi del Santo Padre (Ratisbona, Sapienza, ONU, Dimissioni, Declaratio).
Elegante veste tipografica
Benedetto XVI torna a parlare al cuore dell’uomo. Eccezionalmente ha deciso di consegnare al grande pubblico, credenti e non, questi suoi scritti, inediti per il lettore italiano, in cui affronta con sapienza e semplicità il tema dell’amore e il significato della vita. Quell’amore che è sempre stato al centro della sua riflessione, il cuore del suo magistero, tema a cui dedicò la sua prima enciclica e al quale ha deciso di ritornare oggi con questo suo ultimo libro. Queste pagine ci confermano ancora una volta che Benedetto XVI è il grande innamorato, capace di mostrare all’umanità la novità sconvolgente dell’amore di Dio e la sua passione per l’uomo.