Il volume è la testimonianza di un cammino di crescita cristiana, proposto ai ragazzi preadolescenti insieme con i loro genitori. Se non si può negare un pane a un figlio che ha fame (cfr. Lc11,9-13), a maggior ragione le esigenze più profonde che un figlio vive non possono restare disattese, frustrate, inascoltate soprattutto da quegli adulti che gli hanno donato la vita. Da qui l'idea di mettersi insieme - genitori e figli - alla scuola del Vangelo, per trarne ispirazione in vista di cammini educativi in grado di orientare le scelte per il futuro. Il cardinale Carlo Maria Martini accettò di compiere personalmente, nella sua prima edizione, questo cammino con i ragazzi e i loro genitori, scegliendo di commentare di racconto di Gesù dodicenne al tempio.
Il cardinale Carlo Maria Martini, grande appassionato e conoscitore della Sacra Scrittura, ci offre un'intensa meditazione sulla preghiera più famosa dei cristiani, insegnata direttamente da Gesù. Soffermandosi sulle invocazioni che il credente rivolge al "Padre che è nei cieli", Martini entra nelle più remote pieghe dell'esistenza e aiuta il lettore a mettere a nudo le sue domande più autentiche. Il commento segue dunque un andamento "pedagogico e didattico", come dice il cardinale stesso, partendo dal primo "grido del cuore" umano, "liberaci dal male". È il grido più elementare, più semplice, che sta sulla bocca di tutti coloro che vivono la tribolazione, la malattia, che sono assaliti dalle piccole o grandi sofferenze e preoccupazioni che porta con sé la vita quotidiana. "Ho scelto di iniziare da ciò di cui abbiamo maggiore esperienza", spiega Martini, "come il male, la tentazione, i peccati, la fame. Sono domande che possiamo trovare sulle labbra di credenti e non credenti, dei seguaci di ogni religione, perché non c'è esperienza più universale di quella del male."
Una novena mariana, con i testi del cardinal Martini, che si presta per la preparazione alle grandi feste in onore di Maria. Ogni giorno viene proposto un brano biblico, un commento del Cardinale attinto dalle sue predicazioni in occasione delle grandi feste Mariane e una preghiera composta dallo stesso Martini. Il libretto è arricchito dal Magnificat e da un’orazione conclusiva.
L'AUTORE
Carlo Maria Martini (15 febbraio 1927 - 31 agosto 2012), gesuita e biblista, è stato vescovo di Milano dal 1979 al 2002. Protagonista della storia della Chiesa e d’Italia, fu a lui che le Brigate Rosse consegnarono l’arsenale in segno di resa nel 1984. Alla sua morte oltre 150mila persone gli hanno reso omaggio in due giorni alla camera ardente allestita nel Duomo di Milano.
"Lo sguardo della contemplazione si fa azione antimondana, diviene sfida a ogni istituzione 'ansiosa, indaffarata, competitiva e dominante'. Il cristiano è chiamato a mostrare che il Vangelo rimane attraente: da qui nasce la gioia, gioia per la visione del volto di Cristo, gioia per la comunione reciproca, da qui nasce l'annuncio credibile." (dall'Introduzione di Enzo Bianchi)
Con il suo emozionante percorso di fede, Carlo Maria Martini è stato uno dei più coraggiosi interpreti del ruolo della Chiesa nella modernità, capace di parlare in ugual modo ai credenti e ai non credenti. In questo volume, che raccoglie le ultime riflessioni del cardinale sull’attualità e le grandi questioni che interrogano l’animo umano – dalla morte all’esistenza di Dio, dal dolore al significato del vivere – Carlo Maria Martini ascolta e interpreta le incertezze e le paure di ognuno di noi davanti alle trasformazioni del mondo contemporaneo, fornendo parole di speranza e possibili risposte con il sostegno delle Sacre Scritture. Ne scaturisce un dialogo con il lettore intimo e intenso che, condotto con la consueta semplicità e immediatezza a cui il cardinale ci ha abituati nella sua lunga attività pastorale, indica la via di un cammino condiviso, un percorso comune in cui la fede abbraccia e sostiene la realtà del quotidiano.
"Te la senti di accompagnarmi fino alla morte?", aveva detto. "Se ritiene che io sia la persona giusta sì, Padre, anche oltre" (Damiano Modena). Partendo dall'istante in cui il cuore del Cardinal Martini cessa di battere, in una sorta di viaggio a ritroso don Damiano Modena, il suo segretario personale, racconta la lunga storia di "amicizia-lotta" di Martini con il Parkinson. Nonostante la perdita della voce, nonostante non riesca più a camminare, Martini non rinuncia a dispensare parole di coraggio e di speranza a tutti coloro che lo vanno a trovare. Un libro che ci fa scoprire l'ultimo, inedito volto di Martini: uomo di Dio sino in fondo, sino alla fine. Il volume contiene anche il racconto in presa diretta degli ultimi incontri con Benedetto XVI e in esclusiva il documento inedito consegnato da Martini al Pontefice sui mali della Chiesa. Introduzione di Ferruccio De Bortoli. Presentazione di Antonio Sciortino.
Tutti soffriamo a causa di errori anche nostri, e tuttavia c'è una gran parte degli uomini che soffre più di quanto non meriterebbe, più di quanto non abbia peccato: è la gente misera, oppressa, che costituisce i tre quarti dell'umanità. Questa folla immensa fa nascere il problema: perché? che senso ha? è possibile parlare di un senso? Il cardinal Martini riflette sul mistero della fragilità e del dolore innocente a partire dall'icona di Giobbe, figura grandiosa dell'Antico Testamento, simbolo di ogni uomo che soffre. Il messaggio biblico è di straordinaria consolazione: l'uomo percepisce la propria fragilità e la provvisorietà di ogni cosa, ma solo quando accetta di fidarsi di Dio compie un percorso di crescita verso la verità, accettando il proprio limite e trovando le risorse necessarie per affrontare il tempo della prova.
Il cardinale Martini raccontato, con stile semplice e intensità emotiva, attraverso le tappe che ne hanno scandito il cammino umano e spirituale: da Torino a Roma, da Milano a Gerusalemme e Gallarate. Il ritratto di un uomo, un religioso, un pastore innamorato di Dio e della Chiesa. Un testimone che ha sempre unito il rigore nello studio delle Scritture alla passione, anche civile, per le vicende culturali, sociali e politiche. Spunti proposti dal cardinale Martini sono all’origine sia del titolo sia dell’immagine di copertina, opera di Francesco Radaelli (un ritratto “velato” perché un libro non può mai contenere il mistero che è la storia di un uomo). Pur con la consueta discrezione, l’Arcivescovo ha osservato il procedere del lavoro senza nascondere simpatia e affetto per l’autore e la sua ricerca.
Nuova edizione ampliata con le testimonianze raccolte dopo i funerali, l'intervista a don Damiano Modena e il ricordo di Benedetto XVI.
Postfazione di Romano Penna
Siamo quindi nella linea dell’«itinerario», che è l’intuizione fondamentale degli Esercizi: si tratta di partire da un certo punto per arrivare a un altro.
La centralità di questo personaggio è indicata anche dal Nuovo Testamento. Mosè vi è citato ben 80 volte: segno che egli era presente nella mente degli antichi scrittori, soprattutto in vista del rapporto di esemplarità tra Mosè e Gesù.
Il nostro metodo sarà molto semplice: vi
proporrò delle semplici riflessioni, delle lectiones divinae su qualche pagina, soprattutto dell’Esodo e dei Numeri, letta alla luce del Nuovo Testamento, per capire meglio la vita di Gesù e la vita pasquale del cristiano.
«Dire che il volumetto di Carlo M. Martini è delizioso è dire poco. Esso è tutto da gustare, sia per la saporosa conoscenza e analisi del testo biblico, sia per il gradevole stile espositivo, sia anche per l’interessante sfondo culturale giudaico e patristico, per non dire della viva sensibilità per le concrete esperienze quotidiane. Sicché l’Autore si dimostra nello stesso tempo uomo di scienza e uomo di spirito … due dimensioni complementari che non dovrebbero mai disgiungersi» (Romano Penna). Martini mette in luce le svolte inattese e decisive della storia di Mosè. Il giovane principe d’Egitto è ricco di cultura ma distaccato dalla realtà, finché per rompere con le traumatiche esperienze passate si ritira nell’isolamento. Il Dio di Israele irrompe però nella sua vita di ottantenne per trasformarlo in guida e in legislatore. Un grande scritto di formazione morale.
Indice
Prefazione di Pino Stancari s.j.
Introduzione
prima meditazione
Le tre tappe della vita di Mosè
seconda meditazione
Mosè e il roveto ardente
terza meditazione
Mosè, il faraone e noi
quarta meditazione
Il passaggio del Mar Rosso
quinta meditazione
Mosè: servo di Dio
sesta meditazione
Mosè: «propheta traditus»
settima meditazione
Morte di Mosè e morte di Gesù.
Pasqua di Maria e Pasqua del cristiano
ottava meditazione
Mosè e il popolo
Mosè ebraico e cristiano
Postfazione
di Romano Penna
Carlo Maria Martini ha segnato un'epoca nella storia della Chiesa. La sua scomparsa ha tenuto per giorni le prime pagine dei quotidiani e le aperture dei telegiornali. Almeno duecentomila persone, credenti e non credenti, hanno partecipato all'ultimo saluto all'arcivescovo. Come si spiega un affetto tanto profondo? La gente è accorsa "perché ha colto che in Martini il cuore dell'uomo veniva prima della pur importante teologia; la misericordia e la comprensione, la capacità di interrogarsi e di mettersi in discussione ispiravano l'approccio del cardinale, mai il giudizio o l'erigersi in cattedra". Martini è stato un profeta del nostro tempo, ha saputo cioè interpretarlo, esserne coscienza critica, indicare delle mete. La volontà di raggiungere tutti è stata il filo conduttore della sua missione, il dialogo la parola-chiave del suo ministero: con i terroristi, quando Milano era frontiera dei terribili "anni di piombo"; con le altre confessioni cristiane, come presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee; con tutte le religioni, in particolare quella ebraica; con il pensiero laico, attraverso l'iniziativa della "Cattedra dei non credenti"; con l'uomo contemporaneo e le sue inquietudini; con una scienza in grado ormai di ridisegnare i confini della vita e della morte. Per questo suo "stile", per l'instancabile propensione al confronto, l'arcivescovo di Milano è stato amato e avversato, sognato o temuto come possibile pontefice.
In una società confusa e disorientata come la nostra, "la Parola di Dio è fonte di vita per tutti" perché "parla al cuore dell'uomo, lo aiuta a scoprire i propri desideri e a comprendere a fondo la propria personalità". Di fronte a questa Parola il cardinale Martini, dopo anni di studi, riflessioni e preghiera, non smette di stupirsi. Una meraviglia - racconta - simile a quella di un bambino che per la prima volta spalanca gli occhi davanti a un panorama alpino, attratto da una bellezza e da una forza imponente: "Il cristianesimo è per ciascuno di noi occasione di continua scoperta e gioia". E colme di questa meraviglia sono le omelie qui raccolte, pronunciate dall'ex arcivescovo di Milano negli ultimi anni: non soltanto commenti ai passi delle Scritture proposti dalla liturgia, ma meditazioni semplici e intense, interventi brevi ma ricchi di stimoli, per aiutare a comprendere a fondo il messaggio universale di amore e accoglienza proclamato da Gesù e narrato nei Vangeli. Quello del cardinale Martini, infatti, è un percorso che seguendo il calendario liturgico ricompone il racconto della vita di Cristo, ed è insieme un invito, aperto a tutti, credenti e non, a riscoprire l'autenticità del "farsi prossimo" per chi è distante, ciò che nel Vangelo viene annunciato a ogni uomo, nessuno escluso. Ma nel contempo è anche un personale itinerario dalla parola al silenzio, un progressivo abbandonarsi alla volontà del Padre, lasciando che sia proprio la Parola di Dio a illuminare l'esistenza umana.
Gerusalemme ha rappresentato nella vita del cardinal Martini, secondo le sue stesse parole, "un'esperienza tutta spirituale, direi quasi mistica, l'esperienza di un'appartenenza di cui non mi sapevo dar ragione, se non una ragione misteriosa, indicibile e insieme fortissima". È la città delle tre religioni, la città in cui Dio si è rivelato. E sotto il segno di questo luogo unico al mondo vanno gli scritti raccolti in questo volume che propone la prima sezione del Meridiano: tre corsi di esercizi spirituali che mettono a fuoco alcune tra le più significative figure bibliche (Abramo, Davide, l'evangelista Giovanni) e un gruppo di interventi legati al ruolo di Gerusalemme e del popolo ebraico. Un insieme di testi preziosi per chiunque voglia recuperare l'originalità e la profondità del pensiero di un grande protagonista della spiritualità contemporanea.