Il documento riporta il discorso con il quale papa Francesco ha concluso il summit in Vaticano (21-24 febbraio 2019) su «La protezione dei minori nella Chiesa». Testo da molti citato in parte, e spesso in queste ultime ore anche strumentalizzato. Ci sembra importante portarlo alle stampe, pur in attesa del Motu Proprio annunciato, perché tutti, desiderandolo, possano avere accesso in modo immediato a quanto il Papa ha detto, concludendo questo momento così importante e drammaticamente intenso per la vita della Chiesa, passata, presente e futura.
Le riflessioni che il testo popone attingono principalmente, ma non solo, alla meditazione fatta da papa Francesco ai giovani, al termine della Via Crucis durante la GMG di Panama, 25 gennaio 2019. Le parole di Francesco sono cariche di quella forza e tenerezza che sempre caratterizzano il suo insegnamento, specialmente quando si rivolge ai giovani. Le stazioni accompagnano Gesù nella sua passione dall'Orto degli Ulivi alla deposizione dalla croce. Ogni stazione propone il testo biblico e il commento del Papa.
"Dire che papa Francesco è il pontefice della gioia potrebbe sembrare scontato: tante sono le volte che fa uso di questa parola nella sua predicazione; e la gioia, d’altronde, è nello stesso titolo del suo documento “fondativo”, l’Evangelii Gaudium, l’esortazione apostolica con la quale ha aperto il suo magistero, facendone una vera e propria pietra miliare ancora oggi decisiva per comprenderlo. Il “Vangelo della gioia” è al centro del suo annuncio: una gioia che, per i cristiani, non può che nascere da Betlemme e aprire, da lì, alla storia totale, universale. Non possono esistere cristiani infelici, tristi, mogi, poiché chi comprende che l’amore di Dio per l’uomo si spinge fino alla condivisione di una culla e di una croce non può avere alcun dubbio sulla luce che il cristianesimo apre nel mondo."
Papa Francesco racconta a una a una “Le dieci Parole” ancorandole alla quotidianità, perché la vita cristiana “è anzitutto una risposta a un Padre amoroso”. Dieci brevissime riflessioni, dieci catechesi per meditare da soli o in comunità.
Tra l'8 novembre 2017 e il 4 aprile 2018, durante l'Udienza del mercoledì, papa Francesco ha tenuto un ciclo di catechesi dedicate alla Messa, in particolare alle diverse parti della liturgia eucaristica, che comincia con il segno della croce - da insegnare bene ai bambini fin da piccoli - e si conclude confluendo nella vita di tutti i giorni. Il testo raccoglie tutte e quindici le catechesi, un vero e proprio vademecum per comprendere e approfondire il significato teologico della celebrazione eucaristica, imprescindibile dagli aspetti liturgici. La Messa deve trasformare la vita in una «Pasqua fiorita»: questo l'invito di Francesco rivolto a tutti e a ciascuno.
Quando diventiamo criticoni sporchiamo il mondo e l'immagine bella di Dio che c'è in ogni persona.
"L'ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio" (Rm 8,19)
"Nel cuore del cristiano c'è sempre la gioia. Sempre. La gioia accolta come un dono e custodita per essere condivisa con tutti."
"Questo è il tempo favorevole per rinnovarsi, incontrando Cristo, vivo nella sua parola, nei sacramenti e nel prossimo"
"La preghiera che purifica, fortifica e illumina il cammino è come il carburante del nostro viaggio verso la piena unità dei cristiani."
"L'amore sa vedere il bene anche in una situazione negativa, sa custodire la piccola fiammella in mezzo a una notte buia"
Autorevolmente come solo Scannone lo può fare, viene qui presentata la teologia argentina del popolo e della cultura, un versante con caratteristiche proprie della teologia della liberazione. L’Autore ne studia l’influsso esercitato su Jorge Mario Bergoglio, consapevole che si tratta di una chiave imprescindibile per conoscere papa Francesco: per capire sia l’ispirazione profonda della sua teologia, sia le radici filosofiche della sua pastorale, sia i suoi gesti, le sue parole, i suoi scritti, il suo impulso riformatore.
Il libro espone dapprima le origini della teología del pueblo, i suoi caratteri distintivi, le figure dei suoi principali protagonisti e le tappe del suo sviluppo storico fino ai nostri giorni. Scannone la presenta, quindi, come modello universalizzabile di inculturazione della teologia mediante la sapienza e la pietà del popolo di Dio incarnato nei popoli della terra. E, infine, mostra appunto il suo influsso decisivo sul magistero dell’attuale pontefice, che peraltro porta questa teologia a un livello più universale e la sviluppa con creatività.
La teologia del popolo esige di essere conosciuta e studiata come importante frutto del rinnovamento conciliare (specialmente nella sua declinazione latinoamericana): rappresenta un apporto originale alla teologia in quanto tale e al dialogo teologico interculturale, ma è altresì modello metodologico di annuncio ed è spinta qualificante per riformare la chiesa universale.