Intercalando le proprie riflessioni e memorie sulla vita con la nonna, con gli interventi di papa Francesco sull'importanza e la presenza dei nonni nella famiglia, Pagnini riflette su quanto queste figure di nonni siano spesso al centro della vita familiare, senza pretendere nulla: aiutano, soccorrono anche economicamente, ma soprattutto sono un riferimento spirituale che ci ricorda come si viveva un tempo, nella nostra epoca, in cui molti valori si stanno perdendo. Guardando a loro e quasi dialogando con il "papa nonno" che molti piccoli e giovani hanno adottato come simbolo di una fede da restituire alla sua profonda tradizione, l'autore conduce il lettore a ritrovare quel senso del credere che qualche volta è perduto e, di conseguenza, anche l'importanza di una preghiera familiare (quale quella del Rosario) cui il Papa stesso continua a invitare. La figura del nonno e del "papa nonno" si incrociano, diventando insieme un grande invito alla solidarietà familiare, al recupero dei valori umani e cristiani e al continuo rendere grazie per quelle presenze silenziose e attive che sono i nostri "avi", come lo fu nonna Rosa per papa Francesco. Un libro per i nipoti e da regalare ai nonni come segno di affetto.
La parola "artigiano" evoca l'arte, la bellezza, l'operosità, la genialità, la creatività, l'unicità e la novità (il manufatto non è prodotto in serie), la gioia dell'artista, uno sguardo verso ciò che ancora non c'è ma è nei sogni, la pazienza dell'attesa e la costanza e minuziosità nel lavorare, il gioco di mani-mente-fantasia... Quando Papa Francesco invita i giovani a diventare «artigiani di futuro», si riferisce a tutto questo immaginario. L'essere o diventare artigiano di futuro è un atteggiamento permanente nella vita di un giovane, è ciò che lo fa giovane. Questo libro, in vista del Sinodo dei Giovani del 2018, attraverso le parole del pontefice invita a riflettere su chi siano i giovani nella Chiesa e nel mondo, e invita loro a inventare e immaginare se stessi, con il coraggio di affrontare il futuro.
Il dibattito acceso dalla pubblicazione di Amoris laetitia non deve sorprendere: i caratteri di originalità che papa Francesco vi ha inserito mettono in discussione punti decisivi dell'odierna proposta pastorale sul matrimonio. Cuore pulsante di questa Esortazione apostolica come del suo Pontificato è l'anelito a una Chiesa «in uscita», al riscoprire il fatto che la fede coincide con l'esistenza stessa resa missione. Nel presente «cambiamento d'epoca» il cristiano vivrà il matrimonio come una realtà irriducibile a questione di coppia: la «Chiesa domestica» si realizzerà grazie alla «comunità», grembo di una «appartenenza evangelizzatrice» che fa del compito del matrimonio-famiglia l'occasione della propria personale maturità umana.
Un testamento spirituale che spazia dal Vangelo alle politiche sociali, alla giustizia uguale per tutti, in cui il Don confida anche le sue ultime impressioni riguardo il nuovo pontefice: «Papa Bergoglio ha riempito il vuoto lasciato da Giovanni XXIII, la Chiesa ora non è più sede vacante». Proprio per questo l'ambizione del libro è che Francesco, come è successo con don Lorenzo Milani e don Primo Mazzolari, possa presto riconoscere pubblicamente l'impegno di Andrea Gallo per gli ultimi. Quel riconoscimento che la gerarchia ecclesiastica non ha mai voluto rendergli nonostante abbia trascorso la vita mettendo in pratica gli insegnamenti di Gesù, partendo dalla virtù che dovrebbe essere alla base di un uomo di chiesa: la povertà. In questo documento, che raccoglie le ultime parole del prete di strada che ci ha lasciati nel maggio 2013, don Gallo affronta, tra le altre cose, anche il tema della morte, che «non va intesa come la fine dell'uomo, ma come l'uomo che diventa invisibile e con occhi pieni di gioia guarda i nostri pieni di lacrime».
Chiara e Francesco erano grandi amici ed entrambi grandi amici di Dio. Il guaio era che una viveva sempre con le sue sorelle a S. Damiano, da cui praticamente non usciva mai. E l'altro, assieme ai suoi fratelli, se ne andava sempre in giro per il mondo. Quando capitava ad Assisi, non mancava mai di far visita a Chiara. Che ne era assai felice, ma... Ella avrebbe ardentemente desiderato mangiare almeno un'altra volta in compagnia di Francesco! Ma pur pregandolo assai... Francesco non volle neanche questa volta acconsentire alla sua richiesta! E rifiutò l'invito a pranzo...
La XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi ha avuto luogo in Vaticano dal 7 al 28 ottobre 2012 sul tema: La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Questo volume propone alla lettura i contenuti elaborati, discussi ed approvati da tale Assemblea e presenta in ordine cronologico tutto il materiale prodotto in relazione ad essa. La prima parte riguarda sia l'annuncio e la preparazione dell'Assemblea sinodale sia la sua solenne inaugurazione. Nella seconda parte viene riportato lo svolgimento dell'Assemblea sinodale: sia i lavori svolti nelle Congregazioni generali che quelli svolti nei Circoli minori. Nella terza parte sono contenuti gli eventi nel contesto del Sinodo. la quarta parte riguarda l'Esortazione Apostolica Evangelii gaudium del Santo Padre Francesco. In appendice si trovano i testi della segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi: i Lineamenta e l'Instrumentum laboris, il calendario dei lavori, l'elenco dei partecipanti all'Assemblea, la Commissione per l'informazione e quella per il messaggio, i nomi dei Membri del XIII Consiglio Ordinario.
Il volume raccoglie gli interventi sul diaconato tenuti da Papa Francesco nel corso del suo ministero episcopale a Buenos Aires e quelli più recenti da lui pronunciati come Vescovo di Roma. Nella Prefazione al volume il Santo Padre ricorda perché il Diaconato è importante e sottolinea come sia interessante e necessario oggi approfondirne lo sviluppo. «La Chiesa - dice il Pontefice - trova nel diaconato permanente l'espressione ed in pari tempo l'impulso per farsi essa stessa segno visibile della diaconia di Cristo Servo nella storia degli uomini». Tutta la diaconia della Chiesa - ribadisce il Pontefice - «ha il suo cuore pulsante nel Ministero Eucaristico e si realizza primariamente nel servizio dei poveri che recano in sé il volto di Cristo sofferenze».
Il libro, scritto con grande competenza, ci guida attraverso la lunga storia del problema della povertà, analizza l'attuale complessa situazione dell'economica mondiale e si sofferma sulle cause della migrazione e sulle sfide politiche ad essa collegate, con le pesanti conseguenze umane e culturali di cui siamo testimoni ogni giorno. Padre Giulio Albanese si fa portavoce impegnato di questo grido. E la sua risposta non è quella della expertise economica ma quella dello stesso vangelo vissuto dal poverello d'Assisi, proclamata già dal Concilio Vaticano II e oggi attualizzata e messa come lampada sopra il moggio da papa Francesco, che vuole una Chiesa povera per i poveri. La conseguenza non è né il pauperismo o l'esaltazione della miseria, né l'atteggiamento paternalista di chi dà in elemosina il superfluo, seppure anche questa offerta abbia il suo valore, ma l' impegno in prima persona nel condividere con i beni anche la vita, nel cooperare non solo «per» ma «con» i poveri allo sviluppo, nel lavorare per una economia sociale e sostenibile, che non esclude, ma sia fondata sulla dignità di ogni persona e sulla centralità del lavoro umano.
I patriarchi del popolo di Israele nelle parole del papa. Commentando le storie di Abramo, di Isacco, di Giacobbe e di Giuseppe, il pontefice racconta come Dio guidi la storia degli uomini in una catena ininterrotta di dialogo e di incontro. Fiducia, abbandono nella parola del Padre, audacia, ostinazione: l'esperienza dei patriarchi diviene così, per gli uomini e le donne del nostro tempo, esempio e invito a scoprire il volto di un Dio fedele alle proprie promesse, compagno dell'uomo nel suo cammino.
L'esortazione apostolica «Amoris laetitia» di papa Francesco, pubblicata il 19 marzo 2016, giorno liturgicamente dedicato a san Giuseppe, insiste sulla necessità del discernimento. Il tema non riguarda solo le situazioni famigliari richiamate nel testo, ma più in generale le esigenze della Chiesa e del mondo. In questo libro, che nel titolo si ispira alle parole del monaco Giovanni Cassiano, fondatore di monasteri e santo, la saggezza del giudizio è vista come «una specie di occhio e di lampada dell'anima», secondo la parola evangelica. Il discernimento è dunque uno sguardo interiore, capace di illuminare e, forse, anche per questo ricorre con insistenza nell'esortazione del papa.
«Chi è il mio prossimo?». Dalla domanda che un dottore della legge rivolge a Gesù, prende avvio questo testo che propone la spiegazione della parabola del Buon Samaritano e le parole di papa Francesco sulla custodia del fratello. Bambini e ragazzi saranno condotti dalla simpatica guida di don Pino alla scoperta del significato di prossimità. Attraverso le riflessioni, le attività, gli approfondimenti e i brani tratti dai discorsi del Pontefice, i lettori saranno aiutati a prendere piena consapevolezza della vocazione alla fratellanza a cui i figli di Dio sono chiamati. Età di lettura: da 7 anni.
«Vivere insieme è un’arte, un cammino bello e affascinante», osserva papa Francesco, e la famiglia è il luogo in cui ci si custodisce reciprocamente nella confidenza e nel rispetto, dove si impara a convivere nella differenza, ad appartenere ad altri, e dove i genitori trasmettono la fede ai figli. Bergoglio ha assunto la famiglia come uno dei nodi nevralgici del suo pontificato, dedicandole un articolato e intenso percorso sinodale e l’esortazione apostolica «Amoris laetitia». Nelle parole del papa l’ideale cristiano del matrimonio si incarna sempre nella vita concreta delle persone, con uno sguardo rivolto alle realtà più fragili e ferite. Ogni famiglia può essere una luce che illumina il mondo, mostrando a una società smarrita nell’individualismo la bellezza e la forza contagiosa dell’amore «finché morte non ci separi».
Sommario
Introduzione. I. La vocazione del custodire (Dall’omelia alla messa per l’inizio del ministero petrino del vescovo di Roma,19 marzo 2013). II. La misericordia del Padre (Dall’omelia della messa di insediamento a vescovo di Roma in San Giovanni in Laterano, la domenica della Divina Misericordia, 7 aprile 2013). III. Il primo annuncio in famiglia (Risposta a una domanda durante la veglia di Pentecoste con i movimenti e le associazioni, 18 maggio 2013). IV. Fidarsi dell’amore (Dall’enciclica Lumen fidei sulla fede, 29 giugno 2013). V. Tre parole per la famiglia (Dalla messa in occasione della giornata mariana nell’Anno della fede, 13 ottobre 2013). VI. Di generazione in generazione (Discorso ai partecipanti alla plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia, 25 ottobre 2013). VII. È possibile vivere la gioia della fede? (Alle famiglie in pellegrinaggio a Roma nell’Anno della fede, 26 ottobre 2013). VIII. Custodire la fede, vivere la gioia (Omelia per la Giornata della famiglia, 27 ottobre 2013). IX. Si rinnovino le meraviglie della grazia (Preghiera alla santa Famiglia, 27 ottobre 2013). X. La profondità di un impegno (Dall’esortazione apostolica Evangelii gaudium, 24 novembre 2013). XI. La fraternità si impara in famiglia (Dal messaggio per la 47a Giornata mondiale della pace, 8 dicembre 2013). XII. Lessico familiare, lessico di pace (Dal discorso al corpo diplomatico, 13 gennaio 2014). XIII. Le nuove urgenze pastorali (Lettera in occasione della festa della Presentazione del Signore, 2 febbraio 2014). XIV. Aiutare le coppie in difficoltà (Dal discorso consegnato ai vescovi polacchi in visita ad limina, 6 febbraio 2014). XV. La paura del «per sempre» (Risposte alle domande dei fidanzati che si preparano al matrimonio, 14 febbraio 2014). XVI. Vivere insieme è un’arte (Risposte alle domande dei fidanzati che si preparano al matrimonio, 14 febbraio 2014). XVII. Preparativi di nozze (Risposte alle domande dei fidanzati che si preparano al matrimonio, 14 febbraio 2014). XVIII. La convivenza nell’amore (Dal discorso ai vescovi spagnoli in visita ad limina, 3 marzo 2014). XIX. San Giuseppe, educatore e papà (Dalla catechesi all’udienza generale, 19 marzo 2014). XX. Il matrimonio, icona dell’amore di Dio (Catechesi all’udienza generale, 2 aprile 2014). XXI. Perdere il tempo con i nostri bambini (Dal discorso all’incontro con il mondo del lavoro e dell’industria a Campobasso, 5 luglio 2014). XXII. La forza della famiglia (Dal discorso ai partecipanti al Colloquio internazionale sulla complementarità tra uomo e donna, 17 novembre 2014). XXIII. Per un’armonia tra Chiesa e società (Dal messaggio al Festival della famiglia, 2 dicembre 2014). XXIV. Un figlio cambia la vita (Dal discorso all’Associazione nazionale delle famiglie numerose, 28 dicembre 2014). XXV. Una famiglia centrata su Gesù (All’Angelus, festa della santa Famiglia di Nazaret, 28 dicembre 2014). XXVI. Non perdere la capacità di sognare (Dal discorso all’incontro con le famiglie a Manila, 16 gennaio 2015). XXVII. Comunicare la famiglia (Messaggio per la 49a Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 23 gennaio 2015). XXVIII. Nel calore della casa (Dal discorso all’incontro con le famiglie a Santiago di Cuba, 22 settembre 2015). XXIX. Famiglia: l’alleanza della Chiesa con la creazione (All’incontro con i vescovi a Philadelphia [USA], 27 settembre 2015). XXX. Piccoli gesti d’amore (Dall’omelia nella messa a conclusione dell’VIII Incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia [USA], 27 settembre 2015). XXXI. Una luce nel buio del mondo (Dall’omelia alla veglia di preghiera per il sinodo sulla famiglia, 3 ottobre 2015). XXXII. La solitudine, l’amore, la famiglia (Dall'omelia alla messa di apertura del sinodo della famiglia, 4 ottobre 2015). XXXIII. La missione della Chiesa per la famiglia (dal discorso alla conclusione dei lavori del sinodo sulla famiglia, 24 ottobre 2015). XXXIV. Dare coraggio alla famiglia (All’incontro con le famiglie in Messico, 15 febbraio 2016). XXXV. Dove sono i figli? (Dall’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia,19 marzo 2016). XXXVI. Il Signore al centro della vita (Dall’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia,19 marzo 2016). XXXVII. Famiglie, continuiamo a camminare (Dall’esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia sull’amore nella famiglia, 19 marzo 2016). XXXVIII. Accompagnare al matrimonio (All’apertura del Convegno ecclesiale della diocesi di Roma in San Giovanni in Laterano, 16 giugno 2016). XXXIX. La radice domestica di una politica non violenta (Dal messaggio per la 50a Giornata mondiale della pace, 12 dicembre 2016). XL. La famiglia è ancora buona notizia (Dalla lettera al prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita in preparazione al IX Incontro mondiale delle famiglie, 30 marzo 2017).