
Natale è gioia è una selezione di brani di papa Francesco, intercalati da immagini sacre e foto che, quasi fossero un commento artistico-esistenziale dei suoi pensieri, rendono queste pagine un significativo piccolo libro-regalo, occasione per un "pensierino" natalizio semplice ma significativo. Cuore di tutto è il presepe e i suoi personaggi, la cui concretezza incarna e rende attuale ancora oggi il messaggio biblico: Dio si fa prossimo agli emarginati (i pastori), indica la via per l'incontro ai cercatori (i Magi), attraversa e si fa carne nella storia concreta di uomini e donne (Maria e Giuseppe). A compendio di tutto, una chiamata: da Betlemme tutti sono chiamati a ripartire, avendo nel cuore la Speranza, Dio stesso, fattosi presenza.
Un libro fotografico pensato in occasione del Santo Natale. Un invito alla speranza, alla pace, alla giustizia, alla gioia e alla fratellanza. Contiene i pensieri e le foto tratte dal magistero di Papa Francesco, le immagini delle opere d'arte dei Musei Vaticani e la Lettera Apostolica Admirabile Signum sul significato e sul valore del presepe. La prefazione è a firma del cardinale Gianfranco Ravasi.
«Con questo "La luce e le tenebre", giungo al quinto libro di una collana denominata "Vivaio" e che prende il nome da una rubrica fortunata da me tenuta prima sul quotidiano "Avvenire" e poi sulla rivista di apologetica "Il Timone". Questo quinto volume, che naturalmente può essere letto anche come autonomo rispetto agli altri, conclude in un certo senso un lungo ciclo. Qui le materie trattate, come negli altri volumi del resto, sono le più svariate, ma tutte inquadrate in tre grandi filoni, quello della storia, quello delle ideologie imperanti e quello dell'apologetica. In un certo senso riassumono il mio pensiero sempre più convinto con l'amato Pascal che se ci sono nel mondo abbastanza ombre per chi non vuol credere, non manca abbastanza luce per chi vuole credere. Ecco allora "La luce e le tenebre", un testo che parla di fatti a volte di qualche anno addietro, ma con uno sguardo contemporaneo, uno sguardo da credente che, attraverso le armi del cronista, scandaglia storia e cronaca per rintracciare i passi felpati ma non assenti del Signore della storia» (Vittorio Messori).
Nel tempo della pandemia, la voce del papa si è alzata forte. Ci si aspettava che dalla cattedra di Pietro arrivasse un abbraccio al mondo malato, la consolazione e insieme la spinta a guardare con fiducia al futuro. Tutto questo c'è stato, ma Francesco è andato oltre. Ha colto l'occasione della crisi per rilanciare la propria visione del mondo, indicare le vie percorribili per una società più giusta e fraterna. Relazioni personali e sociali, politica, istituzioni: papa Francesco ha tracciato un percorso verso il cambiamento, essenziale al superamento di ogni difficoltà. In questo libro sono raccolti i testi del Santo Padre che più hanno simboleggiato questa spinta propositiva all'insegna dell'impegno e della speranza. Il servizio del bene comune, la dignità umana, il lavoro, i diritti umani, la pace, la giustizia. In un'epoca di grande incertezza, papa Francesco è riuscito a trasmettere a milioni di persone un messaggio di speranza e coraggio. E le sue parole rimarranno nella storia come esempio di straordinaria sensibilità, saggezza e umanità. Le parole di speranza del Santo Padre: si può avere successo solo se si procede insieme «Desidero tanto che, in questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un'aspirazione mondiale alla fraternità.» (Papa Francesco, Enciclica Fratelli tutti).
Peter Seewald ha accompagnato Josef Ratzinger per oltre venticinque anni: come giornalista, scrittore, confidente ha stabilito una relazione speciale con il papa emerito. Oggi può così raccontare, avendo avuto accesso a materiali esclusivi, gli anni dell'infanzia e della formazione del futuro pontefice, dell'insegnamento universitario e del Concilio Vaticano, fino ai momenti decisivi del conclave che lo ha eletto alla cattedra di Pietro e alla scelta senza precedenti delle dimissioni. Grazie a nuove ricerche, testimonianze e interviste inedite, con questa biografia Peter Seewald offre il ritratto definitivo di Benedetto XVI, e mostra l'immagine vivida e autentica dell'uomo che con il suo pensiero e le sue azioni ha profondamente mutato il rapporto tra la Chiesa e i suoi fedeli.
Quest'opera rappresenta una testimonianza preziosa della singolare vicenda umano-spirituale e vocazionale di Carlo Carretto. Egli, dopo la presidenza dei Giovani dell'Azione Cattolica, nel 1954 lasciò tutto per abbracciare l'ardua strada dei Petits Frères de Jesus, sulle orme di padre de Foucauld. Il libro, documento di un'intensa e penetrante ricerca religiosa, al suo apparire nel 1964 fu accolto con largo favore. L'interesse verso l'opera non è mai venuto meno: lo confermano le migliaia di copie vendute in Italia e le numerose traduzioni all'estero. Nell'Introduzione a questa nuova edizione, il curatore, sulla scorta di un'inedita documentazione archivistica, ha potuto ricostruire la genesi del testo e le ragioni della sua originaria destinazione.
Venerdì 4 agosto 1553: una data importante nella cronologia della vita di s. Ignazio. In quel giorno, infatti, il santo prese la decisione di comunicare al padre Luis Gonçalves da Câmara come il Signore lo avesse guidato dall'inizio della sua conversione fino alla fondazione della Compagnia di Gesù. Tale racconto, che in Italia siamo soliti intitolare Autobiografia, gli era stato sollecitato dai suoi compagni. Da vari anni essi desideravano ardentemente che il loro fondatore. prima di morire, rivelasse loro l'itinerario spirituale che Dio gli aveva fatto percorrere per condurlo ad essere fondatore dell'Ordine, di modo che questa relazione potesse avere valore di testamento e di istruzione paterna che li aiutasse a progredire nella via dello Spirito e nel migliore servizio al prossimo, a lode e gloria di Dio. Ignazio temporeggiò a lungo di fronte alla richiesta dei compagni. Si indusse a seguire i loro desideri solo dopo essersi convinto che la propria esperienza particolare poteva avere un significato universale per altri.
Omelie e preghiere sul Natale per vivere intensamente il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Meditazioni che profumano di paradiso, con l’inconfondibile stile pastorale del cardinale.
Questa "biografia" di Gesù è condotta camminando sul crinale tra fede e storia. Dopo una cornice preliminare che isola le coordinate storicoculturali e geopolitiche entro cui fiorisce la tetrade dei Vangeli, si inizia il viaggio all'interno delle loro pagine, che non ricostruisce accademicamente un personaggio e la sua vicenda ma ne ricompone ritratti da angolature diverse. Gianfranco Ravasi elabora il profilo di Gesù seguendo alcuni lineamenti fondamentali. Innanzitutto la sua vita pubblica nel villaggio di Nazaret, le sue parole che si raggruppano spesso in narrazioni paraboliche, le sue mani che operano gesti sorprendenti, catalogati sotto la categoria "miracoli". Poi l'atto supremo, quello della sua morte per esecuzione capitale avallata dal potere romano. Ma è proprio quando è calato il sipario sulla vicenda terrena di Gesù che si apre un'altra faccia della sua vita, una discriminante inedita, definita come "risurrezione". Per attingerla è necessario un altro canale descrittivo, affidato sostanzialmente a una conoscenza trascendente, quella che è denominata come "la fede pasquale".
Carlo Maria Martini conosceva bene il rischio della parola carità: "Non pochi pensano subito a qualche atto di umana compassione, o a tirar fuori qualcosa dal portafoglio, o a gesti e attitudini poco efficaci a cambiare davvero la storia". Ma non è questa la testimonianza dei cristiani, uomini e donne che hanno smesso di pensare a se stessi perché hanno sperimentato dentro la propria persona la forza di Dio. E da qui nasce la decisione, l'energia inesauribile, l'ascolto, il movimento verso il vicino, il prossimo, l'accoglienza per creare una nuova umanità. Questo è il potente insegnamento di Martini che non aveva una ricetta pronta ma che si metteva in ascolto profondo dei suoi "vicini": carcerati, disabili, malati, poveri, migranti e stranieri, emarginati dalla droga, anziani, terroristi e brigatisti, con i quali Martini intrattenne per lungo tempo un rapporto epistolare regolare e che sfociò nel noto episodio della consegna delle armi avvenuto segretamente nei locali della curia milanese.
Il libro raccoglie ventisette catechesi sulla preghiera pronunciate da Papa Francesco tra maggio 2020 e marzo 2021. Si tratta di testi nati nel corso della pandemia di Covid-19 in cui spesso il pontefice riflette sui gravi effetti dell’emergenza sanitaria nella nostra società e sulla necessità di prepararsi al futuro.
L’introduzione e il commento alle catechesi sono a cura della Comunità ecumenica di Taizé.
Carlo Maria Martini è stato a lungo un punto di riferimento per cattolici e laici nel nostro Paese. Un pastore innamorato della Scrittura che non ha esitato a misurarsi sempre e con coraggio con la società e la politica, con il mondo della cultura e della comunicazione, denunciando nella vita pubblica prepotenze, meschinità, trasformismi e degrado delle coscienze. Un uomo di dialogo, ideatore della «Cattedra dei non credenti», che si è sempre adoperato con energia e passione per una libera discussione all'interno della Chiesa aperta al contributo di tutti. In queste pagine, alla vigilia dei dieci anni dalla scomparsa, lo ricordano autori come Liliana Segre, Benedetta Tobagi, Gianfranco Ravasi, Ferruccio de Bortoli, Luigi Ciotti e molti altri, che lo hanno conosciuto e frequentato, che hanno ascoltato i suoi discorsi e letto i suoi scritti. Lo fanno mettendo a fuoco la sua eredità e in particolare i temi «penultimi» dell'esistenza umana che si appresta a incontrare la soglia dell'ultimo mistero. La «settima stanza» è infatti l'ultimo approdo mistico del Castello interiore di santa Teresa d'Avila, ma è anche la camera a gas nazista di Edith Stein. E i testi d'autore qui raccolti a cura del teologo Marco Vergottini riguardano appunto questioni cruciali come l'unione mistica con lo Sposo, la presenza e l'assenza di Dio, il silenzio, la ricerca del senso, la Shoah, il terrorismo, il martirio, la malattia, il perdono, lo scandalo del male, il morire e la morte, la speranza ultraterrena. Un'occasione per ribadire la straordinaria attualità del pensiero di Martini.