Questo volume tenta di rispondere al bisogno, da più parti avvertito, di avere tra le mani un testo che raccolga, in maniera sistematica, le numerose riflessioni di teologia della pace che fanno di don Tonino un testimone più che un teologo. Egli, infatti, interpellato dagli eventi storici e soprattutto da coloro che subiscono volenza e oppressione nella storia e dalla storia, aveva fatto della pace la sfida più importante per i cristiani del nostro tempo.
Chi era Bernadette Soubirous, la fanciulla che, nel 1858, ebbe il privilegio di diciotto apparizioni durante le quali la Madonna, definendosi l’Immacolata Concezione, rivelò il suo essere più profondo? Dopo quei fatti, Lourdes, in un crescendo di devozione, è diventata la meta di un incessante pellegrinaggio in cui preghiera e opere di misericordia si intrecciano in modo essenziale. Ma della piccola veggente quasi si perdono le tracce, e la sua breve vita, non appena concluso il compito di comunicare l'evento straordinario di cui ella era stata testimone, appare segnata dal desiderio di scomparire agli occhi del mondo. Ha così inizio un cammino di santità vissuto come impegno a corrispondere al dono straordinario di Dio con il dono totale di sé. Come non riconoscere l’impronta della santità stessa di Maria in questa santità che – senza miracoli e senza carismi particolari – resta quasi un segreto tra l’anima e Dio? Come non vedervi un forte richiamo a corrispondere alla grazia di cui la nostra esistenza sovrabbonda, con una generosità e un abbbandono che soli ci colmano di pace?
Una nuova serie, inedita, di testi raccolti dall'archivio di don Tonino che esprimono i desideri e le direttive di un Vescovo particolarmente sensibile alle esigenze del tempo presente.
In evidenza le riflessioni sull'Avvento, Natale, Epifania, Pasqua e Pentecoste.
Don Tonino (così tutti affettuosamente chiamavano mons. Antonio Bello) nacque ad Alessano (Lecce) nel 1935. Ordinato sacerdote nel 1957, fu educatore in seminario e parroco. Nel 1982 divenne vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi. Campione del dialogo, costruttore infaticabile di pace, dal 1985 presidente nazionale del movimento "Pax Christi", fu pastore mite e protettore dei poveri, degli immigrati e degli ultimi, che ospitò anche in casa sua. Colpito da male incurabile, visse il suo calvario facendone un "luminoso poema". Morì il 20 aprile 1993.
Promossa dalla Fondazione Don Tonino Bello, è in corso la pubblicazione del suo archivio in questa serie "La sfida della speranza" (Edizioni San Paolo), che comprende: Maria, donna dei nostri giorni (200014), Alla finestra la speranza. Lettere di un vescovo (199913), Cirenei della gioia. Esercizi spirituali (19993), Vegliare nella notte (1995) e Il vangelo del coraggio (1996) sull'impegno politico e sociale, Le mie notti insonni (19992) e La speranza a caro prezzo (19992) sulla pace, Non c'è fedeltà senza rischio (2000) per una coraggiosa presenza cristiana. Brevi pensieri di Don Tonino sono raccolti nel volumetto La Chiesa del grembiule, a cura di S. Gaeta (19992).
Una delle maggiori difficoltà per comprendere chi vive in una condizione di malessere, è saper distinguere se si tratta di un disturbo di natura psichica o di un maleficio. L'autore approfondisce il tema con un gruppo di psichiatri. "Il ricorso all'esorcista deve essere l'ultima cosa a cui pensare", dice don Gabriele Amorth, che rinvia ai comuni mezzi della grazia e alle preghiere di liberazione, tema che tratta ampiamente. Viene inoltre presentata una breve storia degli esorcismi, da Cristo ad oggi: una carrellata lunga duemila anni.
Il numero dei frequentatori di maghi, cartomanti, sedute spiritiche, sette sataniche è in continuo aumento, con un giro d'affari incalcolabile. Perché invece è così difficile trovare un esorcista? L'esempio e l'insegnamento di Cristo sono molto precisi, come è precisa la tradizione della Chiesa. Ma i cattolici di oggi sono del tutto disinformati. Gli esorcismi sono riservati ai sacerdoti incaricati, mentre tutti i credenti possono fare preghiere di liberazione. Quali norme occorre osservare? Quali problemi aperti e non risolti si presentano in questo campo? A partire dalla propria esperienza "sul campo" don Amorth risponde a queste e a molte altre domande, suffragando il discorso con una ricca esposizione di fatti recenti.
Un breve ma intenso testo di preghiera frutto della meditazione di Nouwen in un monastero trappista. Dopo la sua opera ho ascoltato il silenzio, diario da un monastero trappista, opera che ormai si puo`ritenere un classico della letteratura spirituale del nostro secolo, henri nouwen ha pubblicato questo breve testo di preghiere. Sono il frutto di un secondo soggiorno piu`lungo in un monastero trappista. Al termine di ogni giorno il noto scrittore di spiritualita formulava una preghiera semplice, che metteva per iscritto. Sono nate cosi`queste preghiere nel linguaggio dell'e sperienza di ogni giorno. L'i ntera realta della vita umana viene come attraversata dalla preghiera, e per tramite della preghiera nasce la visione di una nuova speranza, spunta di nuovo la gioia della vita, e tutta l'esistenza e`orientata
Come sempre nella Chiesa, le grandi rivoluzioni non accadono improvvisamente. Esse vengono preparate lungo tempo innanzi dall'intelligenza credente e, spesso, dalla sofferenza di molti cristiani che, pur incompresi, profeticamente, intuiscono il nuovo e tentano di rispondervi con pertinenza umana e cristiana. Padre Pierre Teilhard de Chardin fu uno di questi. Scienziato e gesuita, mistico e filosofo, innamorato di Dio e del mondo, egli seppe far dialogare teologia e scienza, in modo da trasformare la reciproca supposta estraneità, in una visione globale di senso. Il suo messaggio, di cui questo libro è una breve introduzione, resta di grande attualità: guardare al mondo con simpatia per potenziare in esso l'Ambiente Divino.
La Fondazione "Don Primo Mazzolari" di Bozzolo ha acquisito negli ultimi decenni diversi materiali autografi e inediti di don Mazzolari. Tra essi, "brogliacci" e agende nei quali don Primo riversava se stesso: note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni. La catalogazione e l’esame di questi nuovi scritti permettono di presentare oggi in modo più completo il Diario di don Primo, rispetto all’edizione pubblicata in 2 volumi nel 1974 e nel 1984. In questa serie di volumi l’intero materiale è proposto in ordine cronologico e ogni volume copre un decennio. Viene conservata la parola Diario, come nelle precedenti edizioni, ma il lettore è avvertito che il termine deve essere inteso nel senso più ampio, dato che nella pubblicazione confluiscono appunti e note di ogni tipo, presenti negli archivi della Fondazione. Dunque non di seconda edizione si tratta, rispetto a quella del 1974/84, ma di edizione nuova che ingloba tutti gli scritti nel frattempo acquisiti dalla Fondazione. Dai quaderni e dagli appunti di ogni giorno il ritratto feriale e più immediato di don Mazzolari.
Autore. Primo Mazzolari (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di Diario. I (1905-1915) e Diario. II (1916-1926).
La celebrazione del Giubileo del 2000 comporta il rischio che molti si accontentino di curarne gli aspetti esteriori, le manifestazioni e le cerimonie. Per impedire che questo accada, occorre ritrovare le radici di una tradizione che si ancora nell'Antico testamento e appare indirettamente anche nel Nuovo. Con questo obiettivo, mons. Ravasi approfondisce in quattro dissertazioni il tema del Giubileo nella Bibbia e nel tempo della Chiesa.
Dietro ad alcune vicende fiabesche tratte dal materiale chassidico, questo libro presenta sei racconti scritti da Martin Buber, filosofo e scrittore, contemporaneamente ai suoi primi libri chassidici. Angeli, demoni e spiriti si susseguono in queste storie - dove il miracoloso e il soprannaturale agiscono sul mondo terreno - rendendo visiibli gli elementi della religione e dell'etica ebraica.