
Questi schizzi biografici presentano alcuni tratti della vita di due beati martiri poco conosciuti qui in Italia: Don Emanuele Gómez Gonzalez e Adilio Daronch. Queste pagine intendono raccontare la testimonianza di questo parroco buono e del suo chierichetto uccisi, nel folto della foresta, mentre compivano il ministero pastorale. Il loro sangue ci ricorda che la fede non è un accessorio o un qualcosa che si aggiunge, essa è il fattore portante della nostra esistenza.
A duecento anni dalla nascita, la figura di monsignor Paolo de Sanctis (1816-1907) emerge integra dalle carte d'archivio e dai documenti materiali, temprata dai tempi difficili in cui trascorse la sua lunga, feconda esistenza. Nato a Rigatti, in Diocesi di Rieti, fu a lungo Rettore del Seminario più antico del mondo cattolico durante i decenni segnati dalla nascita travagliata del Regno d'Italia. Quando ormai si preparava a dedicarsi agli amati studi storici, papa Leone XIII lo elesse vescovo della Diocesi di Poggio Mirteto, che resse per otto anni prima di riturarsi a Roma presso la basilica di San Giovanni in Laterano, onorato dal titolo di Arcivescovo di Sardica.
È ancora possibile vivere e testimoniare il Vangelo in questo mondo che cambia? Le relazioni fraterne fondate sulla fede in Cristo, possono trovare spazio in un mondo in cui il fatto religioso ha scarsa incidenza nella vita delle persone? È utopistico tentare di coniugare l'istanza della personalità individuale con l'urgenza di appartenere alla comunità ecclesiale? C'è una via per integrare le molteplici differenze nell'unità? In questo libro proveremo a mettere insieme le risposte che Fra' Giacomo Bini, ex Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori, ha tentato di dare a questi quesiti nevralgici attraverso la sua vita, i suoi scritti e i suoi discorsi.
Giorgio La Pira ha lasciato un segno indelebile nella storia di Firenze, dell'Italia, del mondo. Il libro presenta una raccolta sulla vita e le opere di questa straordinaria figura. Come si legge nella presentazione, infatti, da "contemplativo nell'azione", «La Pira concentrava costantemente la sua attenzione alla pace come unica via per la salvezza (non solo spirituale) dell'intera umanità e considerava la sua città d'adozione, Firenze, una "lampada sul candelabro" della contemporaneità che, seppur inscritta nel vecchio continente europeo, guardava con speranza alle nuove nazioni ed ai popoli nuovi con il desiderio ardente di vederli coprotagonisti della storia, [...] interpretando con chiarezza gli avvenimenti della storia, anticipandone profeticamente i potenziali sviluppi, operando pragmaticamente per orientare la politica verso scelte di giustizia», di pace e di unità. «I problemi [...] hanno una sola via per essere risolti: la via pacifica, la via politica; la via dell'incontro, la via del negoziato! [...] Poesia? Utopia? No, realtà storica che gli autentici uomini politici (quelli che hanno il senso della storia e il senso della scienza) possono misurare con esattezza quasi geometrica.
Quando uno ama, si accorge, concretamente che Dio è tutto lì, perché chi ama è capace di compiere gesti profetici; chi ama è capace di realizzare l'irrealizzabile. Suor Santina aveva compreso che la carità è la via privilegiata - perché essa è segno concreto di un Dio che non rifiuta di abitare la nostra storia. Il mondo ha bisogno dei santi; la Chiesa ne ha bisogno "come una città dove fiorisce la peste ha bisogno dei medici" (S. Weil). Queste pagine possono aiutare ad alzare lo sguardo al Cielo e scommettere la nostra vita per il Vangelo.
«Hai fatto un bel discorso, don Bosco, per ricordare il tuo maestro». «No, mio giovane amico: è il mio maestro che ha vissuto una vita talmente bella, da non potersi raccontare altrimenti. Perché i Santi non sono una bella storia: i Santi sono pagine di Bellezza». Rimase attonito a guardarmi e, anche se non aveva capito il gioco di parole, ora sapeva che vita voleva vivere.
Queste pagine che leggerete sono il racconto a tre firme degli ultimi due anni di questa nuova avventura umana e spirituale di Joseph Ratzinger- Benedetto XVI . É il racconto di soli due anni perché ACI STAMPA, parte della grande famiglia ACI-EWTN, è nata solo due anni fa, nel febbraio del 2015. E i primi articoli erano dedicati pro-prio a Benedetto XVI per ovvi motivi di ricorrenze. Abbiamo scelto l'ordine cronologico per permettere di seguire meglio lo sviluppo di que-sto "magistero aggiunto" di Benedetto XVI. Non passa mese in cui non ci sia qualche bella notizia di e su Benedetto XVI. Ed è questo il nostro modo di augurare al Papa Emerito Ad Multos Annos per il suoi 90 in-tensi e ricchi anni. "La pubblicazione merita una particolare attenzione per i contenuti che ci rendono in ma-niera giornalistica, quindi vivace, ma allo stesso tempo ben informata, la vita di Papa Be-nedetto nel periodo di tempo preso in considerazione. I nostri giornalisti, infatti, non han-no tralasciato di seguire il Papa Emerito nelle sue discrete e limitate apparizioni in pubbli-co, hanno dato notizia delle iniziative di studio e di ricerca sul pensiero del fine teologo e straordinario uomo di cultura, hanno dato conto dell'attività dei suoi ex allievi, dell'inaugurazione della biblioteca a Lui dedicata al Collegio Teutonico, dell'assegnazione del premio Ratzinger ad illustri teologi, della sua vita di preghiera sem-plice eppure tanto ricca davanti a quel mistero di Dio che Egli ha indagato, con la totalità della sua mente e del suo cuore, per tutta la vita". Dalla Prefazione di Sua Eccellenza monsignor Georg Gänswein Prefetto della Casa Pon-tificia e segretario particolare del Papa Emerito Benedetto XVI)
Come un prodigio. Storia di una conversione: È la forte testimonianza della talentuosa Debora Vezzani, cantante e compositrice, autrice del canto "Come un Prodigio". «Renditi disponibile e vedrai meraviglie!» Passare dalla ferita dell'abbandono alla bellezza del vero abbandono in Dio è possibile. Queste pagine vogliono aiutare a scoprire come Dio passa nella semplicità della quotidianità, lasciando i segni da seguire per poter risorgere dai propri fallimenti e fare della propria vita un capolavoro! Tu ci metti la disponibilità e Lui ci mette le Meraviglie!
Oscar Arnulfo Romero, l’Arcivescovo ucciso nel 1980 a San Salvador, va verso la beatificazione. Ciò che sostenne la sua coscienza di pastore, profeta, credente e salvadoregno, disposto a difendere i diritti umani sino al dono di sé, fu la chiarissima percezione della necessità della liberazione dal peccato come radice di ogni altra liberazione.
Cristo era, nella sua riflessione, colui che porta alla liberazione integrale e che non permette di nascondere il conflitto e le responsabilità storiche, ma che invita tutti alla conversione.
Romero sostenne fino alla morte il suo servizio al Vangelo, specialmente verso i poveri, illuminando l’azione pastorale della chiesa nella denuncia dei mali storici e sociali.
Il racconto della vita missionaria di Padre Benigno intrecciato con tante storie di gente vera dall'Amazzonia. L'Amazzonia, la foresta, il fiume: a pensarla così, sembra affascinante. E lo è. Ma fare il missionario «nell'inferno verde» non è cosa semplice. In tanti c'hanno provato, altrettanti sono dovuti tornare, fiaccati dal clima e dalla malaria. Benigno no; lui non ha mai mollato, è rimasto per oltre cinquant'anni. Questo breve racconto narra l'epopea di un frate molto speciale. Una vita che si intreccia con il mistero e il fascino dell'Amazzonia e dei suoi abitanti, seguendo il ritmo lento e inesorabile dello scorrere del Rio delle Amazzoni. Una storia che è quasi leggenda, di quelle che vale la pena tramandare.
Qual è il segreto di un sorriso radioso e una gioia travolgente, anche in mezzo alla sofferenza più grande? Con le sue parole che sanno emozionare, Pierpaolo ce lo fa scoprire. Attraverso le pagine di questo libro ripercorreremo la storia della sua vita, normalissima ma straordinaria, perché accolta come dono, per scoprire che il senso profondo dell'esistenza è l'Amore e che siamo stati creati per la felicità.
Il romanzo racconta il viaggio di andata e ritorno a un passo dalla morte, in cui la vicenda umana della malattia si intreccia con l'azione provvidenziale di Dio e con l'amore di una famiglia unita. "La mattina il tempo minaccia pioggia. È un presagio, e me ne accorgerò prestissimo. Sento un groppo in gola, ingoio a fatica. Decidiamo di tornare a casa, ipotizzando di fermarci a pranzo ad Abbadia di Fiastra allo storico ristorante Da Rosa dei miei amici Claudia e Fabio, che frequento spesso per lavoro. Mi metto alla guida della mia Insigna ma, appena presa la strada da Civitanova Marche per Foligno, il malessere peggiora tanto che mi devo fermare all'ospedale di Macerata. All'improvviso, mi sento stanchissimo, non parcheggio perché non mi sento sicuro. Voglio arrivare il più vicino possibile all'ingresso del pronto soccorso. Chiedo a Marco di parcheggiare per me e scendo, faccio qualche passo: sto per entrare... È l'ultimo ricordo della mia prima vita".