Il 2 maggio 1999 Giovanni Paolo II annoverava padre Pio nell'albo dei beati e dopo poco più di tre anni - il 16 giugno 2002 - lo ha canonizzato santo. Don Amorth non esita a definirlo "il più grande santo del nostro secolo" e ripercorre la vita di questo suo carissimo padre spirituale, che egli ha frequentato dal 1942 al 1968, accompagnando la narrazione con molti ricordi personali, che testimoniano la grandezza dell'umile frate di Pietralcina.
Beatificata da papa Benedetto XVI, Chiara Luce Badano è considerata la Santa dei giovani. Questo volume – ricco di illustrazioni – ne racconta
la vita, nella certezza che quanti si avvicinano a Chiara intravedono in lei la gioia promessa da Gesù.
Affascinata dall’invito a partecipare alla novità di Gesù – un’esperienza indicibile di amore, di bellezza e di bontà, di sicurezza e di gioia – Chiara si è fatta coinvolgere con tutto il suo slancio giovanile. E non ha dovuto ricredersi. Neppure di fronte alla prova più difficile.
Certo, Dio non ha mancato di fare
la sua parte. L’ha attirata a credere
in Gesù, a condividere i suoi valori,
ad appassionarsi per la sua causa, a spendere la vita per far crescere l’amore nel mondo. Lei si è fidata di Dio. Sulla base della fede ha costruito giorno per giorno la vita in compagnia di Gesù. A Lui ha comunicato sentimenti, sogni e timori, pene e speranze: in un colloquio mai interrotto, confidenziale, lieto, colmo di tenerezza.
Mariagrazia Magrini, nata a
Torino, dopo alcuni anni di insegnamento ha prestato servizio
nella Curia arcivescovile di Torino e successivamente in quella di Acqui. Nel 1999 è stata nominata Vicepostulatrice della Causa di Chiara Badano. Ha curato varie pubblicazioni per adulti e bambini sulla figura di Chiara e continua ad operare nella redazione del periodico quadrimestrale Credere all’Amore. Con
le Edizioni San Paolo ha pubblicato Di luce in luce (2008); Un raggio di luce (2012); Thérèse e Chiara (2013); Uno sguardo luminoso (2014).
DESTINATARI
• Per tutti i credenti.
ARGOMENTI DI VENDITA
• Chiara Luce Badano apparteneva al Movimento dei Focolari.
• È considerata la Santa dei giovani.
Il ritratto spirituale di Sr Elena Chiara Fieschi, che è stata Madre Generale delle suore della Comunità Adveniat
di Santa Maria in Arce e che riunisce attorno a sé anche una comunità di famiglie. Il libro ne racconta la vita, la sofferenza per la malattia e la fede che le dava la forza per affermare: «Non so quanto tempo vivrò, nessuno di noi lo sa, ma questo tempo che ho lo voglio vivere tutto».
Chiara Fenucci, nata a Genova nel 1973, ha vissuto a Vercelli, Arezzo e Milano. È sposata con Marco e mamma a tempo pieno di Lucia, Letizia, Cecilia e Gioele. Dal 2004, chiamata a vivere con tutta la famiglia il carisma della Comunità Adveniat di Santa Maria
in Arce, ne condivide il cammino assieme alle altre famiglie, alle sorelle consacrate e a padre Augusto, fondatore della Comunità.
Louis Martin e Marie-Azélie Guérin in Martin furono i genitori di Thérèse Martin, più nota come Teresa di Lisieux, e di altre quattro figlie, tutte religiose. Beatificati nel 2008 per l’esemplarità della loro vita di coppia, sono stati canonizzati nel 2015. Luigi e Zelia, malgrado il secolo che ci separa, hanno sperimentato condizioni di vita molto vicine alle nostre. Tutti e due hanno lavorato per allevare i loro figli, sono corsi dietro al tempo, hanno conosciuto le gioie e le pene di una famiglia ordinaria e sono morti di malattie che ci sono familiari. Ciò che ha costituito la loro santità non sono stati gli avvenimenti in se stessi ma il modo in cui li hanno vissuti. In tutti gli aspetti della loro vita essi non hanno avuto che una fonte e uno scopo: l’amore di Dio. Questo orientamento del cuore non li ha disincarnati ma ha fatto della loro vita ordinaria un’avventura d’amore.
Hélène Mongin, laureata in filosofia, lavora presso l’Office Central di Lisieux. Appassionata della figura di santa Teresa di Gesù Bambino, le ha dedicato il volume Une pensée par jour avec sainte Thérèse de Lisieux (Médiaspaul).
Lo studio proposto, frutto del percorso conclusivo di dottorato in S. Teologia, nasce dal tentativo di rilettura sintetica del pensiero del Servo di Dio Mario Sturzo, vescovo della diocesi di Piazza Armerina dal 1903 al 1941 e fratello del più ben noto Luigi, intorno al tema della "relazione". Dopo aver presentato gli elementi di base del suo pensiero filosofico, in dialogo con il neoidealismo italiano capeggiato da Benedetto Croce e Giovanni Gentile, se ne evidenziano i risvolti antropologici a partire dallo studio dell'uomo come essere unitario di anima e corpo, per arrivare all'"impegno sociale" visto come necessità di testimonianza; pensiero che influenzerà l'impostazione sociale del cristianesimo del fratello minore Luigi. La perfetta consequenzialità e coerenza della sua ansia pastorale che diventa pensiero filosofico capace di "capire e lasciarsi raggiungere dall'altro", emerge anche dall'analisi di una delle sue ultime raccolte poetiche, tentativo sintetico di tutta la sua tormentata e affascinante vicenda umana.
Nel centenario del ritorno al Padre celeste del Venerabile P. Felice Prinetti, le Figlie di S. Giuseppe di Genoni, da lui fondate, hanno voluto dare alle stampe una biografia agile e moderna che fosse di aiuto per chiunque si accosti alla figura di questo instancabile sacerdote. Marco Cardinali, autore del volume, afferma che Papa Francesco parlando di lui probabilmente non faticherebbe a definirlo come uno di quei "pastori che ha su di sé l'odore delle pecore". Il libro racconta l'opera meravigliosa di Dio compiuta con e per mezzo di questo suo figlio, che la Chiesa ha voluto avviare alla gloria degli altari. Un religioso che ha saputo affrontare le sfide del suo tempo e della vita religiosa con grande acume spirituale e con fede consapevole, un esempio per la vita religiosa di oggi e per la vita di fede di chiunque si professi cristiano.
Celso Costantini, primo delegato apostolico in Cina, compì un'impresa mai riuscita prima: impiantare la Chiesa tra gli eredi del Celeste Impero. Il libro, frutto della consultazione degli archivi della Santa Sede, offre un inedito spaccato storico sul ruolo fondamentale svolto in Oriente dal futuro cardinale italiano. Promotore e presidente del concilio plenario di Shanghai del 1924, portò i primi vescovi cinesi alla consacrazione a Roma nel 1926. Nei tre anni seguenti fondò la prima Congregazione religiosa maschile indigena, l'Azione Cattolica Cinese, due scuole di arte sacra cinese sull'onda della decolonizzazione religiosa e dell'inculturazione cristiana. Si prodigò inoltre per un accordo tra la Santa Sede e la Cina al fine di instaurare relazioni diplomatiche, realizzate nel 1946. Prefazione del card. Pietro Parolin. Presentazioni di mons. Savio Hon Tai Fai, mons. Giuseppe Pellegrini, fr. John Chia Khee Long.
L'esperienza della Chiesa d'Algeria negli ultimi cinquant'anni - ovvero dopo l'indipendenza del paese - ha molto da dire, nella sua singolarità, a chiunque si interroghi sulla testimonianza del Vangelo nel mondo contemporaneo, in particolare dove i cristiani si trovano in forte minoranza. La diocesi di Laghouat-Ghardaïa, nel Sahara, misura 2,5 milioni di kmq, ma conta poche decine di cattolici. Abitato come fosse una cattedrale, il deserto, al centro del racconto autobiografico di mons. Rault, diviene luogo santo di preghiera e di incontro spirituale con il fratello musulmano. Era lo stile dei monaci martiri di Tibhirine e del loro priore Christian de Chergé, al quale mons. Rault è stato legato da lunga e intensa amicizia e con il quale ha condiviso dalle origini il progetto della Ribât Essalâm, il "Legame della pace".
Nel 1945, Magdeleine di Gesù, che ha da pochi anni fondato la Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù ispirandosi all'opera e agli scritti di Charles de Foucauld, elabora un testo ad uso interno per descrivere alle giovani candidate la sua idea "nuova" di vita consacrata. L'anno successivo, senza il consenso dell'autrice, il "Bollettino verde" (con questo nome lo scritto diventerà famoso a motivo del colore della copertina) viene pubblicato da un'importante rivista. Le reazioni sono immediate, tra chi lo accoglie con entusiasmo come un testo "rivoluzionario" e chi, in ambiti ecclesiastici, lo condanna apertamente. Una vita contemplativa ma profondamente inserita nella vita di tutti i giorni e soprattutto nei contesti sociali più poveri e marginali. Insieme, il richiamo a una scelta di povertà radicale. Elementi difficili da immaginare nella Chiesa prima del Concilio Vaticano II. Il volume presenta per la prima volta il testo integrale del "Bollettino verde", accompagnato da testi che ne facilitano la comprensione e aiutano a coglierne l'importanza. Il libro è curato da padre Andrea Mandonico, postulatore della causa di beatificazione di piccola sorella Magdeleine. La prefazione è del cardinale Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia.
Luigia Tincani (Chieti, 25 marzo 1889 - Roma, 31 maggio 1976), fu figura di spicco del movimento cattolico del Novecento, impegnata nell'opera riformatrice e innovatrice a favore della Chiesa, del laicato cattolico e della diffusione in ogni strato sociale dei principi cristiani.
Di Enrico (o Arrigo, o Erico) da Bolzano, nato nella seconda metà del XIII secolo e morto nel 1315, si sa molto poco. Sposato, un figlio, prende dimora a Treviso. Inabile al lavoro, si dà alla contemplazione e alla vita da mendicante. Diventa un esempio: tutti lo conoscono, e in poco tempo si trova circondato da una fama di santità. Vanta una "nobiltà scritta nella coscienza intemerata, nella franchezza della fede, nella semplicità e santità dei costumi".
Arcivescovo di San Salvador, fu ucciso il 24 marzo 1980 mentre celebrava la Messa. Difensore dei poveri e degli oppressi, denunciava in chiesa e con la radio della diocesi le violenze e i soprusi subiti dalla popolazione.