Questa è la biografia di un giovane prete, stroncato da un male incurabile nel fiore degli anni e del suo ministero di parroco, dedicato in modo particolare ai ragazzi e alla loro formazione mediante il gioco del calcio. Il libro è anche l’occasione per una riflessione sul sacerdozio, un raggio di luce sul Ministero ordinato proprio nel 150° anniversario della morte di san Giovanni Maria Vianney, definito «anno del sacerdozio» da Papa Benedetto XVI mentre proclama il Curato d’Ars «Patrono dei sacerdoti del mondo». È, infine, uno spaccato di storia della Chiesa torinese del dopo-Concilio, con ampie riflessioni sulle aperture, le contraddizioni e i fermenti che contraddistinsero quel periodo e i suoi protagonisti.
Don Paolo Gariglio, per molti anni parroco di un grande centro della prima cintura torinese, da tempo rappresenta un punto di riferimento per intere generazioni di giovani, per i quali continua a suscitare iniziative a vari livelli. È inoltre consigliere nazionale per la Pastorale giovanile degli Esercizi Spirituali presso la FIES (Federazione Italiana Esercizi Spirituali).
DESCRIZIONE:
INDICE
«LI AMÒ SINO ALLA FINE» Pag. 5
«TU SOLO HAI PAROLE DI VITA» » 11
Il giovane seminarista
«COME UN’OSTIA CONSACRATA» » 17
Il novello sacerdote
«LA SUA TESTA ERA TUTTA UN VULCANO» » 23
Il giovane coadiutore
«SPALANCARE LE FINESTRE AL PIÙ SOLARE OTTIMISMO» » 29
L’educatore
«L’AMORE È LA FORZA PIÙ BENEFICA DEL MONDO» » 35
Al Gonzaga
«COSÌ DOVETTE GUARDARE GESÙ DALL’ALTO DELLA CROCE» » 41
In guerra
«NASCERÀ UN NUOVO TIPO DI UMANITÀ» » 47
L’attuarsi dell’ideale
«HAI EMULATO DON BOSCO, DON ORIONE, DON GUANELLA...»» 53
La fine... o l’alba
C’ERA ANCORA QUALCUNO DA AMARE » 60
«GRAZIE A DON CARLO SONO UN RAGAZZO FELICE!» » 62
Luigi Monti (1825-1900) dedicò la vita di consacrato a Dio curando i malati con passione e con scrupolo, in ospedale e a domicilio, ricchi o poveri che fossero. Focalizzò da ultimo la sua strategia di amore verso gli orfani per i quali volle essere il "padre" premuroso e attento. Ottenne da Dio che questi ideali di carità divenissero gli ideali di molti discepoli, designati come "Figli dell'Immacolata Concezione". Il libro illustrato, scritto da un attuale discepolo del beato, ne racconta con passione la vita e le opere.
Padre Lombardi era un uomo «appassionato al Vangelo e alla Chiesa, che ha lasciato un segno nel Novecento forse più profondo di quanto si sappia ancora» (dalla Prefazione di Andrea Riccardi). Concepito per il centenario della nascita, il volume arriva in libreria un anno dopo, nel trentennale della morte di Riccardo Lombardi, che cade il 14 dicembre 2009. Ne risulta così arricchito da alcune importanti testimonianze, emerse proprio in occasione della celebrazione del centenario o a margine di essa. Questa agile biografia ripercorre la vita e la missione del gesuita, le cui intuizioni si prolungano oggi nell’impegno del Gruppo apostolico da lui fondato. Egli lo creò dapprima intorno a sé, poi lo accompagnò fino alla sua completa autonomia, anche quando il declino delle forze
fisiche lo aveva ormai da tempo escluso dalla scena pubblica italiana e mondiale, che aveva occupato da protagonista per oltre vent’anni.
Con fedeltà storica e molta chiarezza Don Giuseppe Massone - psicologo, conferenziere, scrittore – traccia un ritratto vero di Oscar Romero, un personaggio straordinario per candore e intuizione, gioia di esistere e dedizione ai poveri, autentico eroismo.
Assassinato dagli squadroni della morte sull’altare, durante la Messa, Romero rimarrà un mistero, ma noi avremo respirato un po’ delle sue paure, delle sue passioni, dei suoi entusiasmi; tutto questo non sarà sterile anche dentro di noi.
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Don Tonino Bello un santo feriale
Don Primo Mazzolari un “incredibile cristiano”
Dopo dieci anni dalla prima pubblicazione, la L.E.V. presenta una nuova edizione del volume Carissimo Dio Padre. Infatti ora che Nennolina è molto più nota in vari paesi del mondo è utile rieditare la biografia della piccola bambina romana degli anni '30, la cui causa di beatificazione sembrava ormai essersi arenata. Tra l'altro questa nuova edizione è stata arricchita con tutti gli scritti nella loro redazione originale.
Nato a Mantova nel 1833, Lucido Maria Parocchi fu vescovo di Pavia e successivamente di Bologna. Nominato vicario del Papa per la diocesi di Roma, fondò la Congregazione delle Suore dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Morì nel 1903. La sua vita ricorda che essere Vescovo significa continuare a essere nella storia di Pietro con la sua dedizione appassionata e la sua viltà, di Matteo con il suo passato di pubblicano, di Paolo con il suo genio titanico e con la radicale esperienza della conversione da persecutore ad apostolo delle genti.
Luca Antonio Falcone (Acri, Cosenza 1669-1739), dopo una ricerca sofferta e molti ripensamenti, indossò l'abito cappuccino assumendo il nome di Angelo d'Acri. La sua fu una predicazione ininterrotta in tutta la Calabria e nel Napoletano, sotto forma di quaresimali, missioni popolari, esercizi spirituali, quindicine, novene, tridui, fervorini, esortazioni. Era conosciuto come l'"Angelo della pace". Questo libro illustrato traccia le tappe salienti di questa vita operosa al servizio dell'annuncio della Parola.
In linguaggio semplice e diretto tratti della storia e della spiritualità comunitaria del Movimento dei Focolari.
Don Carlo Gnocchi. Personalità di grande comunicativa e disponibilità, dopo varie esperienze pastorali si occupa dei giovani all’Istituto Gonzaga di Milano.
Scoppiata la guerra, sceglie di andare al fronte come cappellano militare degli alpini, e vi resta fino alla fine della guerra. Era presente nella drammatica ritirata di Russia.
Finita la guerra, fra le tante tragiche conseguenze, vi è quella dei bambini mutilati da ordigni bellici. Don Gnocchi dedicherà a questi bambini tutta la sua vita, istituendo case di accoglienza e provvedendo in tutto ad essi.Alla sua morte, quando ancora non esisteva la legge sul trapianto degli organi, donerà i suoi occhi perché due mutilatini ciechi possano vedere.
Eleganza ed essenzialità caratterizzano lo stile di questa scrittrice che, con ritmo serrato e coinvolgente, aggancia il lettore fin dalle prime pagine.
In Appendice, una scelta interessante di testimonianze d’epoca sulla vita e l’Opera di don Gnocchi.
punti forti
Il libro esce per la beatificazione di don Carlo Gnocchi: 25 ottobre 2009 nel duomo di Milano. La completa dedizione di questo sacerdote ai giovani. Soprattutto ai bambini mutilati da ordigni bellici.
destinatari
È un testo di largo interesse. In modo particolare per giovani e formatori di giovani. E, inoltre, centri Onlus, centri di assistenza e di volontariato.
Autrice Luisa Bove, giornalista professionista, vive e lavora a Milano. Ha conseguito il baccalaureato presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale. È stata redattrice a Il nostro tempo di Milano. Oggi scrive sui giornali della Diocesi di Milano (Incrocinews e Il Segno) e sull’inserto Milano 7 di Avvenire. Nel 2008 ha ricevuto il premio giornalistico indetto dalla Croce Bianca di Milano per il suo centenario. Per l’editrice Monti ha pubblicato Carlo Maria Martini, una voce nella città (2003), e per Il Gabbiano, Anna Sironi, una vita per il Brasile (2005), tradotto in portoghese nel 2007.
«Non deve essere facile scrivere la vita di Leletta d’Isola. Mancano infatti nella sua vita grandi eventi sociali o ecclesiali a cui lei abbia preso parte con una funzione di leadership. Tutta la ricchezza di questa meravigliosa creatura sta nel suo intimo, nel suo donarsi a Dio sempre più profondamente, nella sua capacità di ascoltare gli altri, i loro problemi e le loro sofferenze e di dare a tutti una risposta giusta, ben calibrata, tale da poter essere percepita» (dalla Prefazione del card. Martini). Con questo volume l’autrice riesce nel compito di tracciare la biografia di Leletta, «un’anima di fuoco», una contemplativa nel mondo, una guida spirituale al femminile. La portinaia del Buon Dio, come si definiva.
Prefazione del card. Carlo Maria Martini
Ha quindici anni, Simone, quando il suo cuore si arresta, una mattina di ottobre alle 7.20, mentre va a scuola in motorino. E' Simo, è caduto. Da solo. Ma perché non si rialza?. Simone vomita, quelli dell'ambulanza spingono e lui convulsamente vomita un liquido rosso, non è sangue, è il succo di arancia rossa bevuto pochi minuti prima, con sua sorella, a colazione. Svegliati, Simone. Ma Simone non si è svegliato ancora. Sono passati 4 anni, da quella mattina di ottobre. E Simone non si è svegliato. Non si sveglierà. Storia di un ragazzo che suonava la chitarra e non amava la scuola. Storia di un ragazzo che aveva mille amici che, quattro anni dopo, continuano a stargli vicino, a parlargli. Non l'hanno dimenticato. Dopo 5 giorni senza vederlo, hanno nostalgia di lui. Continuano a dirgli: Svegliati Simone. Ad accarezzarlo, a fargli sentire le sue musiche preferite. Anzi, un po' meno rock di una volta. Storia di Gloria, la sua mamma che racconta la storia. Che respira (Non la voglio questa vita!) e piange (Non vedo più la città), che ride, lo cambia, lo bacia, non lo lascia andare. Sei un bel ragazzo, Simone. Non morire, Simone. Gloria non lancia messaggi, non fa prediche, non vuole insegnare niente a nessuno. Ma riconosce il miracolo dell'amicizia e della solidarietà cresciute intorno a Simone, che non si sveglia: Come spiegare alla gente che una persona in coma non è morta?