Descrizione dell'opera
Christophe Lebreton è il più giovane dei sette monaci trappisti francesi uccisi in Algeria nel 1996 per mano di un gruppo fondamentalista islamico. Il cammino che lo ha condotto ad appartenere alla comunità monastica legata con voto di stabilità a Tibhirine, e a morire martire a soli 46 anni a motivo di questa scelta, viene mirabilmente tratteggiato dall’autrice. La biografia spirituale che propone è largamente costruita attraverso l’esame degli scritti – poesia e prosa – di p. Christophe, in massima parte inediti. Se ne coglie una consapevolezza via via crescente della vocazione al martirio ricevuta dal Signore Gesù: «Bisognerà partire. Fuggire su ordine dell’Altissimo? Si tratta al momento / di vivere e rimanere qui / fino a quando TU verrai. AMORE».
Sommario
Introduzione. 1. “Un giorno mi è apparso il tuo «Ti amo»” (Francia, 1974/1987). 2. “Servo del dono” (Algeria - Tibhirine, 1989/1993). 3. “Canterò il mio poema per il Re” (Il Diario del 1993: agosto-dicembre). 4. Dal Cristo servo sofferente alla Chiesa sposa e serva (1994). 5. La Chiesa ai piedi della croce, testimone della Verità crocifissa (1995). 6. L’ultima Pasqua: il martirio come compimento supremo (1996). Epilogo. Una teologia del martirio per il III millennio. Biografia sintetica di Christophe Lebreton. Bibliografia.
Note sull'autrice
Mirella Susini, dopo la laurea in lingue e letterature straniere moderne presso l’Università La Sapienza di Roma, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum, ove ora insegna come docente invitata alla Facoltà di teologia e all’Istituto superiore di scienze religiose. Dal 2005 è docente incaricata di cristologia e teologia trinitaria presso la scuola di teologia per laici «Mons. Guglielmo Giaquinta» della diocesi di Tivoli. Presso le EDB ha pubblicato Il martirio cristiano esperienza di incontro con Cristo. Testimonianze dei primi tre secoli, 2003 e I martiri di Tibhirine. Il dono che prende corpo, 2005.
Descrizione dell'opera
Sotto la forma sorprendente di “memorie”, Claverie offre il racconto ricchissimo di una esperienza umana e spirituale. Il religioso immaginario, che lungo le pagine rilegge la propria vita raccontandola a un interlocutore, è detto anonimo. Alla fine del percorso ne viene svelato il motivo: quella figura «sei tu, sono io, è chiunque – uomo o donna – sia entrato nella vita religiosa».
Nato come predicazione per gli esercizi spirituali, il manoscritto è stato redatto attorno al 1980, quando l’autore aveva quarantadue anni ed era domenicano da venti. Esso ben sintetizza l’idea centrale della predicazione di Claverie sulla vita e il suo orientamento: la volontà di prendere sul serio la condizione umana e le aspirazioni più elementari di ognuno. Egli sottolinea come la particolarità della vita religiosa si limiti ai mezzi impiegati per diventare più umani, vocazione comune a tutti i cristiani e a tutti gli uomini.
Sommario
Presentazione (suor Anne-Catherine Meyer op). Introduzione. 1. Non sapevo il mio nome… 2. Nel nome del Signore… 3. Battezzato nel nome del Signore. 4. Una vita nuova nello Spirito. 5. Qui comincia la mia vita. 6. Il coraggio di credere. 7. Sperare contro ogni speranza. 8. La forza di amare. Un desiderio per Dio. 9. Dov’è dunque la sorgente? 10. Una sorgente di rinnovamento: l’eucaristia. 11. Vita comune? Conclusione.
Note sull'autore
Pierre Claverie è uno dei martiri del XX secolo. Domenicano e vescovo, fu ucciso il 1° agosto 1996 a Orano (Algeria). Era nato ad Algeri nel 1938, da famiglia francese stabilita in Algeria da quattro generazioni. Nel mezzo della guerra d’Algeria decise di farsi religioso per donarsi «fino in fondo a qualcosa» che sentiva essere «la cosa più bella del mondo». Per le EDB ha pubblicato Dare la propria vita. Meditazioni sull’Eucaristia (2005).
Come nello spirito di questa collana si intedende con questo libro avvicinare il lettore alla parola scritta di autori che hanno raccontato in tempi diversi e con generi letterari differenti l'attenzione di Dio per l'uomo. A sei anni dalla pubblicazione del precedente lavoro sulla Barelli, questo volume non è solo rivolto agli specialisti poiché la figura di questa grande mistica contemporanea si rivolge a tutta la gente comune.
Una raccolta di ritratti di donne eccezionali che in modi diversi hanno dato, nelle loro opere e con le loro vite, una personale interpretazione del senso dell'altro, dello spirituale, di quel qualcosa di più che sottintende l'aspirazione a un mondo di armonia e bellezza. In "Donne dal cielo" la femminilità è percepita non come valore assoluto, ma come intuizione, capacità di donarsi, di lottare, di non arrendersi.
Una semplice, chiara e avvincente biografia di un’affascinante figura di sacerdote del secolo scorso. «Padre Semeria? Chi non lo conosce oggi? – scrive di lui Edmondo De Amicis – È attualmente il più celebre oratore sacro d’Italia, il più forte genio filosofico del clero italiano. È il più popolare rappresentante di quella evoluzione verso le idee moderne che viene effettuandosi nel clero colto. Un vero prodigio di lavoro e di eloquenza».
Ma non era soltanto un affascinante predicatore, nel cui cuore ardeva il fuoco dello Spirito, attraendo al suo pulpito ogni categoria di persone; era anche un grande apostolo della carità, che esercitò con mirabile eroismo soprattutto a favore dei bambini orfani della Grande Guerra: «Sono povero, voglio vivere povero, voglio lavorare per i poveri», diceva. Si definiva «il commesso viaggiatore della carità», perché era sempre in movimento per tutta l’Italia e anche all’estero per reperire aiuti a favore della sua “Opera”.
L’attitudine a porsi in ginocchio di fronte alle esigenze del prossimo, è una delle chiavi di lettura della sua vita. «Andiamo!», fu l’ultima sua parola sul letto di morte: era davvero pronto ad andare incontro al suo Signore, accompagnato dalla grande schiera dei suoi assistiti.
Roberto Italo Zanini, originario di Monterosso al Mare nelle Cinque Terre, è nato a Milano il 6 maggio 1960. Laureato in Economia e Commercio, sposato, tre figli, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006).
Una brillante biografia nella quale, tramite ricordi e testimonianze di familiari, colleghi di lavoro e di gente comune, il profilo umano e spirituale dell’ingegner Uberto Mori (1926-1989), terziario francescano, ingegnere, professore e affermato imprenditore nel campo impiantistico ceramico in Italia e all’estero.
Il 6 dicembre 1997 a Modena, nella basilica abbaziale di San Pietro, è stato aperto il Processo di canonizzazione per l’ingegner Uberto Mori.
«Quanti leggeranno queste pagine, anche i suoi amici più cari, resteranno stupiti di trovare un personaggio di tale ricchezza, quale si intravedeva ma non si afferrava nella sua estensione, vivendogli accanto» (dalla Prefazione di don Gabriele Amorth).
Giuliana Pelucchi, nata a Bergamo, vive e lavora a Milano. Sposata, ha tre figli e tre nipotine. Giornalista, è stata inviata speciale di Alba e di Avvenire; collabora a diverse riviste missionarie (Missione e salute e altre) e si interessa in modo particolare ai drammi dell’emarginazione e del Terzo Mondo. Ha pubblicato: Proposta AVO: per umanizzare la vita negli ospedali (1993), La parte migliore: Emilie d’Oultremont d’Hooghvorst, beata Maria di Gesù (1997), Padre Raffaele da Mestre (2002), Un’esperienza davvero speciale: Progetto Gemma: adozione prenatale a distanza (2002), L’amore più grande. Santa Gianna Beretta Molla (20042), Fratel Ettore. Un gigante della carità (2004).
Il libro illustrato tratteggia la vita di Maddalena di Canossa (Verona, 1774-1835). Discendente di una delle famiglie più illustri nell'Italia del tempo, rimasta orfana di padre e abbandonata dalla madre quando aveva 7 anni, una volta cresciuta dedicò la sua esistenza alla formazione cristiana della gioventù povera e in difficoltà. Fondò i due Istituti dei Figli e delle Figlie della Carità. È stata canonizzata da Giovanni Paolo II il 20 ottobre 1988.
Questo libro illustrato ripercorre la straordinaria esperienza di Roger Schutz, "Frère Roger", e della comunità ecumenica da lui fondata nel 1940 a Taizé. Riportando ampi stralci dalle sue memorie e da altri scritti, vengono evocate le molteplici iniziative intraprese per lasciare semi di comunione e di pace.
Profilo biografico del giovane indio "aspirante salesiano" che scelse come modello Domenico Savio. Nato nel 1886, modello di equilibrio ed esemplare nell'impegno della carità, morì a 19 anni nel 1905 ed è stato dichiarato "Beato" l'11 novembre 2007. Questo libretto illustrato ne tratteggia una rapida e avvincente biografia.
Il diario inedito di Semeria è di grande importanza per la storia della Chiesa. Con vivacità il padre affronta gli argomenti più significativi dal 1870 al 1929: l’applicazione del metodo storico-critico alla Bibbia; la predicazione capace di riportare al Vangelo i più disparati argomenti della vita; il ritorno a una pietà liturgica; la traduzione in lingua viva di parti della Messa; la riforma del clero; la formazione del laicato; l’avversione all’antisemitismo; la piena validità degli ideali democratici-cristiani; la qualificazione della donna. Esponente del giovane pensiero cristiano, trionfava dai pulpiti delle basiliche romane e la folla si accalcava nella speranza di ascoltare quello che era divenuto uno dei più richiesti, e popolari, oratori sacri della capitale; colui che apriva, nei suoi discorsi, alla speranza, ad un rinnovamento che se trovò non pochi ostacoli nella Chiesa del tempo. Padre Giovanni Semeria fu uno dei modernisti più famosi. Restò, tuttavia, fedele alla chiesa e lavorò molto nel campo della beneficenza, soprattutto a Genova. E’ avviata la causa di beatificazione.
Giovanni Semeria nacque a Coldirodi presso san Remo nel 1867. Dopo aver frequentato le scuole presso i Gesuiti a Cremona e i Barnabili a Moncalieri, scelse di divenire barnabita. Ordinato sacerdote nel 1890, si laureò in lettere nel 1893 e successivamente in filosofia. Intellettuale di grande apertura e curiosità fu un celeberrimo predicatore ed ebbe importanti amicizie tra i modernisti più famosi. La partecipazione alla grande guerra gli cambiò la vita. Successivamente si dedicò soprattutto all’attività caritativa. Morì nel 1931.
Il racconto come un romanzo della vita di una donna religiosa forte, fedele e coraggiosa, la beata Maria Francesca di Gesù, Anna Maria Rubatto (Carmagnola 1844 - Montevideo 1904), che ha imparato a essere docile a Dio, a scoprire e a percorrere con abbandono i cammini tracciati dal Signore nella sua vita. Ha fondato a Loano in Liguria l’Istituto delle Suore Terziarie Cappuccine. Beatificata da Giovanni Paolo II il 10 ottobre 1993 a Roma.
Paolo Damosso, nato a Torino nel 1964, sposato, con due figlie, da quindici anni si occupa come autore e regista di produzioni televisive. Sono più di cinquanta i lavori realizzati per la Nova-T, il centro di produzione dei Padri cappuccini italiani. In questi anni ha realizzato programmi di vario tipo: reportage, documentari, docu-fiction e film. Tra questi ricordiamo: Un uomo in prestito al mondo sulla vita del card. Schuster; Padre Pio. Uomo di Dio, prodotto con la Rai; I fioretti di San Francesco con Flavio Bucci, Valeria Moriconi, Pamela Villoresi, Giancarlo Dettori e Franca Nuti; Un bel servizio, film con Pamela Villoresi e Silvia Budri (realizzato per le Ancelle della Carità di Brescia); Io non lo so, film con Francesca Draghetti e Anna Ferruzzo (realizzato per le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret). Come autore delle sue sceneggiature, ha proposto il “romanzo” del suo film Una cosa in mente (San Paolo, 2006) su san Giuseppe Benedetto Cottolengo.
La beata Savina Petrilli (1851-1953), senese di nascita, è stata una donna di straordinaria tempra e volontà combattiva sia per raggiungere capolavori di carità, sia per sconfiggere i propri difetti. Il suo è stato un cammino progressivo e incessante di perfezione cristiana volendo, fin da ragazzina, farsi santa e «gran santa». Amare Dio si tradusse, nella sua azione, nell’amare profondamente i poveri, scorgendo in essi il volto di Cristo. Mise tutta se stessa e la congregazione delle Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena, da lei fondata, al servizio dei bisognosi sia in senso materiale che spirituale: le Sorelle tuttora operano attivamente, con le loro missioni sparse in tutto il mondo.
Aveva frequentato soltanto la terza elementare, eppure scriveva a vescovi, cardinali e pontefici (Pio IX, Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI). E sulle orme di santa Caterina da Siena, la santa che influenzava l’agire dei papi, tendeva a creare un’atmosfera divina intorno alle persone, in particolare ai sacerdoti, e invitava alle vocazioni religiose, ottenendole.
Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte. Tra i suoi libri più recenti pubblicato con San Paolo ricordiamo: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (2002); Rita Montella (2003);Monsignor Luigi Talamoni (2004); Santa Vincenza Gerosa (San Paolo, 2004); Fratel Silvestro, la vite di Dio (2006); Sulle tracce della Madre. L’eredità spirituale di Teresa Orsini Doria Pamphili Landi (2006).