
Profilo biografico del giovane indio "aspirante salesiano" che scelse come modello Domenico Savio. Nato nel 1886, modello di equilibrio ed esemplare nell'impegno della carità, morì a 19 anni nel 1905 ed è stato dichiarato "Beato" l'11 novembre 2007. Questo libretto illustrato ne tratteggia una rapida e avvincente biografia.
Il diario inedito di Semeria è di grande importanza per la storia della Chiesa. Con vivacità il padre affronta gli argomenti più significativi dal 1870 al 1929: l’applicazione del metodo storico-critico alla Bibbia; la predicazione capace di riportare al Vangelo i più disparati argomenti della vita; il ritorno a una pietà liturgica; la traduzione in lingua viva di parti della Messa; la riforma del clero; la formazione del laicato; l’avversione all’antisemitismo; la piena validità degli ideali democratici-cristiani; la qualificazione della donna. Esponente del giovane pensiero cristiano, trionfava dai pulpiti delle basiliche romane e la folla si accalcava nella speranza di ascoltare quello che era divenuto uno dei più richiesti, e popolari, oratori sacri della capitale; colui che apriva, nei suoi discorsi, alla speranza, ad un rinnovamento che se trovò non pochi ostacoli nella Chiesa del tempo. Padre Giovanni Semeria fu uno dei modernisti più famosi. Restò, tuttavia, fedele alla chiesa e lavorò molto nel campo della beneficenza, soprattutto a Genova. E’ avviata la causa di beatificazione.
Giovanni Semeria nacque a Coldirodi presso san Remo nel 1867. Dopo aver frequentato le scuole presso i Gesuiti a Cremona e i Barnabili a Moncalieri, scelse di divenire barnabita. Ordinato sacerdote nel 1890, si laureò in lettere nel 1893 e successivamente in filosofia. Intellettuale di grande apertura e curiosità fu un celeberrimo predicatore ed ebbe importanti amicizie tra i modernisti più famosi. La partecipazione alla grande guerra gli cambiò la vita. Successivamente si dedicò soprattutto all’attività caritativa. Morì nel 1931.
Il racconto come un romanzo della vita di una donna religiosa forte, fedele e coraggiosa, la beata Maria Francesca di Gesù, Anna Maria Rubatto (Carmagnola 1844 - Montevideo 1904), che ha imparato a essere docile a Dio, a scoprire e a percorrere con abbandono i cammini tracciati dal Signore nella sua vita. Ha fondato a Loano in Liguria l’Istituto delle Suore Terziarie Cappuccine. Beatificata da Giovanni Paolo II il 10 ottobre 1993 a Roma.
Paolo Damosso, nato a Torino nel 1964, sposato, con due figlie, da quindici anni si occupa come autore e regista di produzioni televisive. Sono più di cinquanta i lavori realizzati per la Nova-T, il centro di produzione dei Padri cappuccini italiani. In questi anni ha realizzato programmi di vario tipo: reportage, documentari, docu-fiction e film. Tra questi ricordiamo: Un uomo in prestito al mondo sulla vita del card. Schuster; Padre Pio. Uomo di Dio, prodotto con la Rai; I fioretti di San Francesco con Flavio Bucci, Valeria Moriconi, Pamela Villoresi, Giancarlo Dettori e Franca Nuti; Un bel servizio, film con Pamela Villoresi e Silvia Budri (realizzato per le Ancelle della Carità di Brescia); Io non lo so, film con Francesca Draghetti e Anna Ferruzzo (realizzato per le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret). Come autore delle sue sceneggiature, ha proposto il “romanzo” del suo film Una cosa in mente (San Paolo, 2006) su san Giuseppe Benedetto Cottolengo.
La beata Savina Petrilli (1851-1953), senese di nascita, è stata una donna di straordinaria tempra e volontà combattiva sia per raggiungere capolavori di carità, sia per sconfiggere i propri difetti. Il suo è stato un cammino progressivo e incessante di perfezione cristiana volendo, fin da ragazzina, farsi santa e «gran santa». Amare Dio si tradusse, nella sua azione, nell’amare profondamente i poveri, scorgendo in essi il volto di Cristo. Mise tutta se stessa e la congregazione delle Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena, da lei fondata, al servizio dei bisognosi sia in senso materiale che spirituale: le Sorelle tuttora operano attivamente, con le loro missioni sparse in tutto il mondo.
Aveva frequentato soltanto la terza elementare, eppure scriveva a vescovi, cardinali e pontefici (Pio IX, Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI). E sulle orme di santa Caterina da Siena, la santa che influenzava l’agire dei papi, tendeva a creare un’atmosfera divina intorno alle persone, in particolare ai sacerdoti, e invitava alle vocazioni religiose, ottenendole.
Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte. Tra i suoi libri più recenti pubblicato con San Paolo ricordiamo: Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (2002); Rita Montella (2003);Monsignor Luigi Talamoni (2004); Santa Vincenza Gerosa (San Paolo, 2004); Fratel Silvestro, la vite di Dio (2006); Sulle tracce della Madre. L’eredità spirituale di Teresa Orsini Doria Pamphili Landi (2006).
Il volume Maestra Vincenti racconta la vita di suor Maria Vincenti, una Figlia di San Paolo. Maria Vincenti è nata a Santa Restituta (frazione del comune di Avigliano Umbro - Terni), un paesino delle montagne umbre il 28 aprile 1913 ed è morta a Langley (Inghilterra) il 15 ottobre 1967. È essenzialmente la storia di un'anima timida e riservata, forte e umile insieme, molto intelligente e dal portamento e dai gesti signorili; una "donna di stile", come qualcuna l'ha definita. Fu una paolina scrittrice, redattrice e pubblicò libri con buon gusto e raffinatezza. Ha insegnato Teologia dogmatica e Storia dell'arte per lunghi anni ed è stata molto amata e rispettata dalle sue consorelle.
Descrizione dell'opera
Il rapporto Dio-uomo ha retto la vita di p. Raffaele Spallanzani ed è anche stato la risposta ai suoi giorni: «Sono stato ammalato ventidue anni. Credo di aver sentito l’annientamento di me stesso sotto tutti gli aspetti. Però sono sempre stato invidiato dalle persone: da ricchi, poveri, istruiti, artisti, da tutti. Che cosa hanno invidiato? Forse il mio corpo? C’è poco da invidiare, sono paralizzato da anni. La mia cultura? È quella di molti. La mia intelligenza? Non credo di essere un genio. Hanno ammirato una cosa sola: quello che Dio dà quando è amato». Nell’esperienza del dolore il suo ‘mestiere’ di cristiano si chiarisce e diviene quello stesso di Dio, cioè «aiutare gli uomini a diventare uomini».
Il volume presenta una biografia di straordinaria ricchezza, costruita in larga parte con le parole dello stesso padre Raffaele, traendole dalle sue riflessioni.
Sommario
Presentazione (A. Bergamaschi). Linee di lettura. Primi passi. «Signore dove abiti?». Un incontro fondamentale. Infanzia: vuoto d’amore. Seminario: attesa d’amore. Noviziato: incontro con l’amore. Sacerdozio: certezza d’amore. Torture d’amore. Passi maturi «Vieni e seguimi».. Verso la resa. Nostalgia d’amare. La Casa dell’amore. Sì all’amore. Il volto dell’Amato. Servo dell’amore. Le esigenze dell’amore. Gli scavi dell’amore. Il dolore: un volto dell’amore. Tutto è amore «Amatevi come io ho amato voi». Pellegrino d’amore. Il mestiere dell’amore. I frutti maturi dell’amore. Una cosa sola con l’Amato. Nel Regno dell’amore. Epilogo.
Note sull'autore
Oscar Pellesi, frate cappuccino, ha conseguito la licenza in teologia dogmatica e spiritualità presso la Pontificia Università Gregoriana. È autore del volume Francesco d’Assisi (1182-1226). Figlio del vento (22006) e di alcune biografie di religiosi e servi di Dio, come Il sentiero della gioia. Suor Maria Rosa Pellesi, 1917-1972 (1982) e Il volto della tenerezza. Suor Piera Corradini (1995).
1941. A S. Giacomo Roncole, vicino a Mirandola (MO), don Zeno accoglie come figli altri fanciulli abbandonati e fonda l’Opera Piccoli Apostoli. Ha giurato sull’altare che mai avrebbe fatto un collegio. Nel 1941 una giovane studentessa, Irene, scappa da casa e si presenta a don Zeno dichiarandosi disposta a far da mamma ai Piccoli Apostoli.
Don Zeno, con l’approvazione del vescovo, le affida i più piccoli e nasce con lei una maternità nuova, virginea. Altre giovani donne la seguono, sono le “mamme di vocazione”.
Alcuni sacerdoti si uniscono a don Zeno e danno inizio ad un clero comunitario. Dopo la fine della guerra, nel 1947, iPiccoli Apostoli occupano l’ex campo di concentramento di Fossoli, vicino a Carpi, per costruire la loro nuova città. Abbattono muraglie e reticolati, mentre accanto alle famiglie di mamme di vocazione si formano le prime famiglie di sposi, che chiedono a don Zeno di poter accogliere i figli abbandonati, decisi ad amarli alla pari di quelli che nasceranno dal loro matrimonio. Il 14 febbraio 1948 approvano il testo di una Costituzione che verrà firmata sull’altare. L’Opera Piccoli Apostoli diventa così Nomadelfia, che significa dal greco: “Dove la fraternità è legge”. La storia continua: il “”Movimento della Fraternità Umana” nel 1959, le opposizioni, lo scioglimento imposto dal Sant’Uffizio, la laicizzazione di don Zeno, il nuovo terreno di Grosseto, la seconda “prima messa”. Don Zeno muore il 15 gennaio 1981. Questo libro racconta la sua storia.
Remo Rinaldi è nato a Mirandola (Modena) nel 1932. Ha operato nei settori della formazione professionale e dell’amministrazione del personale. Studioso di storia contemporanea, ha indagato su importanti e trascurati avvenimenti socio-religiosi accaduti nel Modenese del dopoguerra. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato La resistenza di un vescovo. Vigilio Federico Dalla Zuanna vescovo di Carpi tra guerra e ricostruzione (1996) e La Venerabile Mamma Nina Saltini. «Gesù mette sempre a tavola le mie bambine» (2005).
Il libro presenta il profilo di un Sindaco della ricostruzione, vissuto nel Novecento in provincia di Modena. Giuseppe Castagnetti nacque a Montebaranzone, frazione di Prignano, nella borgata chiamata Ringola, il 15 marzo 1909. I suoi genitori, Antonio e Marianna Codeluppi, facevano i casari ed erano costretti a spostarsi frequentemente da un caseificio all’altro. Penultimo di nove fratelli, egli cominciò a lavorare molto presto e a sedici anni fu mandato in un caseificio di Portile, frazione di Modena. Alla morte del fratello Dolfo, lo sostituì come casaro nell’azienda degli Sterpatelli di Montebaranzone, contribuendo alla prosperità e fortuna dell’azienda stessa.
L’11 febbraio 1939 sposò Giovannina Sghedoni, dalla quale ebbe dodici figli, due dei quali morirono per malattia dopo pochi giorni di vita.
Nel 1945 fu designato come sindaco di Prignano ed eletto nel 1946. Mantenne l’incarico per quasi tre legislature, fino alle dimissioni nel 1959. Morì il 22 giugno 1965.
Appartenente a una famiglia di origini profondamente cristiane, la sua vita pubblica fu un chiaro esempio di dedizione agli altri e di impegno civile.
Laura Cristina Niero, archivista, è esperta nella gestione degli archivi comunali e di problemi relativi alle fonti della ricerca storica; tutor d’archivio, collabora con le scuole e gli istituti culturali alla realizzazione di progetti di didattica e valorizzazione delle fonti documentarie mediante laboratori, ricerche e pubblicazioni. È autrice di saggi nell’ambito della storia locale modenese.
Maria Giulia Sandonà ha svolto attività di ricerca per l’Istituto storico della Resistenza e di Storia contemporanea e il Centro documentazione donna di Modena. È autrice e curatrice di saggi pubblicati su riviste storiche e volumi collettanei nell’ambito della memorialistica locale modenese. Docente tutor per il rinnovamento della didattica della storia, segue da anni l’esperienza dei laboratori di storia locale in collaborazione con gli archivi e le biblioteche del territorio.
Zwingli teologo umanista
I temi della Riforma secondo Zwingli
La teologia del Patto e le sue implicazioni socio-politiche
Sullo sfondo della storia della città di Zurigo e della Confederazione elvetica nel xvi secolo, la vita, il pensiero teologico nonché l'impegno politico che condusse Zwingli, teologo umanista e Riformatore di grande originalità, alla morte sul campo di battaglia.
Dalla quarta di copertina
Sullo sfondo della storia della città di Zurigo e della Confederazione elvetica nel XVI secolo, Sergio Ronchi delinea la vita, il pensiero teologico e l'impegno politico che condussero Zwingli alla morte sul campo di battaglia.
Ne emerge una figura di grande originalità: non un umanista teologo, bensì un teologo che pensa l'evangelo con metodi umanistici.
Teso alla fedeltà verso la parola scritta e all'annuncio di Gesù Cristo, Zwingli – il più politico dei Riformatori – propone i temi della Riforma da una angolazione assolutamente propria.
Rigorosamente cristocentrico, il suo pensiero non concede nulla all'uomo: Cristo è la guida dell'umanità tutta, da lui dipende ogni cosa, compresa l'armonia sociale.
Questo è il primo volume della biografia di Daniel Lifschitz, pittore, esegeta, scrittore, autore taetrale, evangelizzatore itinerante del Cammino Neocatecumenale.
Terminato il Cammino, Daniel, in disaccordo con i fondatori Kiko e Carmen, lascia il movimento.
In questo volume:
Origini
Infanzia
Ebreo
Comunista
Sionista
Archeologo
Viaggi in India e a Patmos
Pittore
Verso il Battesimo
Questo è il SECONDO volume della biografia di Daniel Lifschitz, pittore, esegeta, scrittore, autore taetrale, evangelizzatore itinerante del Cammino Neocatecumenale.
Terminato il Cammino, Daniel, in disaccordo con i fondatori Kiko e Carmen, lascia il movimento.
In questo volume:
Padre Pio
Il Battesimo
Don Dossetti
Gerusalemme
Neocatecumenato
Matrimonio
Itineranza in Grecia, Turchia, Siria; Egitto, Israele, Svizzera, USA
Rottura con Kiko
Morte del figlio