Strumento veramente efficace per l'adulto, per la verifica del proprio compito educativo in famiglia, per confrontarsi con le situazioni, le problematiche, le scelte, le strategie, gli atteggiamenti di una mamma - l'autrice - che ha accompagnato con passione e con sapienza pedagogica la crescita dei figli, per donare loro vita e ragioni di vita e aiutarli a costruirsi come persone. Al termine di ogni capitolo, la scheda "Per giocare, per giocarsi", con proposte di attività di verifica sulla propria esperienza familiare.
Periodicamente i mezzi di comunicazione sociale sottolineano la crisi della coppia; nel linguaggio popolare si parla di coppie scoppiate; i dati dell’Istat rivelano che diminuiscono i matrimoni celebrati sia in chiesa che in municipio, mentre aumenta il fenomeno delle convivenze senza alcun legame giuridico. Si può ancora scommettere sulla bellezza e sulla opportunità di un legame di coppia? Vale la pena affrontare un percorso per prepararsi a vivere in pienezza questa realtà? Esistono le condizioni per evitare l’inganno della interpretazione magica (“era scritto nelle stelle”), o per affrontare le crisi del rapporto, il trauma del tradimento? È destinata alla frustrazione la speranza che ci fa cercare nel partner affettivo una possibile felicità? Gli Autori privilegiano in questo lavoro una lettura della problematica da tre punti di vista diversi e complementari: una lettura psicologica, anzitutto, che indaghi sulla dinamica delle attese, sulla pressione dei ruoli sociali, sulla gradualità della consapevolezza e della responsabilità nella crescita affettiva. Poi una lettura di fede, che aiuti a scoprire e a vivere la bellezza di una relazione inventata dal Creatore come una opportunità di felicità per i suoi figli, e non come un castigo. Infine, una lettura pedagogica, con lo scopo di sostenere i genitori nel compito di educare i figli all’amore e alla relazione. Nel testo si alternano argomentazioni, tavole sintetiche, spunti per una riflessione personale o con il partner, storie di uomini e donne che hanno vissuto relazioni di coppia con esiti diversi. È un libro da leggere e da discutere.
P. Mario Danieli è sacerdote gesuita, ormai settantenne. Ha accompagnato per molti anni sia seminaristi (soprattutto nella città di Belém, Pará, in Brasile), sia religiosi e religiose, in modo particolare attraverso la pratica degli Esercizi Spirituali. Ora è padre spirituale nel Seminario Campano di Napoli. Con l’Editrice AdP ha pubblicato “A che serve credere?” (2002), “Liberi per chi? Il celibato volontario nella Chiesa”, (2005) e, in collaborazione con Rossana Carmagnani, “Leaders nel servizio” (1999).
Rossana Carmagnani, laureata in filosofia presso l'Università Statale di Milano, è psicologa. Per molti anni docente di Storia e di Filosofia, opera attualmente nel settore della formazione permanente degli educatori e conduce corsi di formazione psicopedagogica degli alunni in alcune scuole della Compagnia di Gesù, in Italia e in Albania, e in diverse scuole statali. È autrice di numerosi studi di antropologia, metafisica, etica e politica.
Riflettere sul rapporto tra le generazioni significa soffermarsi sul valore del passato che vive nel presente e che concorre alla formazione del futuro. Ben si comprende l'importanza dei nonni nella crescita delle nuove generazioni, non soltanto a livello economico e assistenziale, ma anche educativo.
Pagine di pronto soccorso per non perdere la tramontana con il figlio adolescente. Succose, senza fronzoli, pensate per i genitori che hanno i minuti contati, offrono sette proposte concretissime per proteggere i nostri ragazzi, mai così traditi e ingannati come oggi. Pagine per gridare allo scandalo: ci mobilitiamo per salvare le foche monache, le trote fario, i cormorani imbratta di petrolio, e trascuriamo i nostri ragazzi vittime di un assalto mediatico senza precedenti; vittime dell’imposizione del sesso; vittime del vuoto valoriale. È tempo di reagire (anche con opuscoli come questo) perché sprecare i ragazzi è spegnere il futuro. Il lavoro è arricchito da un frizzante mazzetto di carte salva-cervelli e riscalda-cuori da offrire ai ragazzi perché attraversino la vita sani di mente e chiari di cuore.
Le nostre esperienze affettive sono fatte di fragilità e presentano ferite. Eppure l'immaginario amoroso si nutre di ideali di perfezione ed armonia. Lo scarto tra realtà vissuta e l'ideale perseguitato suscita inevitabilmente sensi di colpa e dolorose frustrazioni. Occorre riconciliarsi con le imperfezioni della relazione di coppia, poiché la vita, quella vera, è fatta anche di fragilità e fallimenti, di incomprensioni e di silenzi. E, a dispetto di quanto normalmente si pensa, la Scrittura non demonizza questo vissuto arrivando persino a tessere l'elogio dell'amore imperfetto. Rispetto al modello unico della perfezione, narrato con toni epici ed ascoltato con orecchi intransigenti, la narrazione biblica introduce il lettore in un mondo plurale, dove l'amore viene declinato nelle diverse stagioni e situazioni di vita e raccontato senza censure.
«L'immaturità è un elemento essenziale della salute dell'adolescenza». Vorrei essere subito chiaro: le continue lamentele sull'immaturità dei nostri ragazzi sono lo specchio di una società che non ha più tempo, non possiede lo spazio dell'attesa, dell'incontro, dello stupore. Questo periodo è invece una parte importante dello scenario evolutivo della persona, perché contiene le caratteristiche più eccitanti del pensiero creativo, dei sentimenti freschi e innovativi, delle idee per una nuova vita.
Essere padre è un'esperienza che pone ogni uomo di fronte a un bivio, un evento che ha la capacità di trasformare la vita nella quotidianità e anche nei pensieri, nelle profondità dell'animo, nel proprio mondo interiore, obbligando gli uomini a interrogarsi sul senso dell'esistenza. Il libro vuole prendere per mano i papà, per invitarli a riscoprire l'avventura emotiva che accompagna l'esperienza della loro paternità; non vuole insegnare a "fare il padre" ma aiutare a essere padri, guidando ogni uomo a comprendere i dubbi, le paure e le emozioni che possono mandarlo in crisi, proprio quando la vita lo mette di fronte all'esperienza che più è in grado di completarlo e renderlo uomo: la paternità, appunto. Nella seconda parte del volume trovano spazio filastrocche e poesie, pensate per assecondare la dimensione più emotiva dell'uomo che è padre, per aiutarlo ad amare il proprio bambino, ritrovando dentro di sé il bambino che è stato. "Crescerai e invecchierai e ti troverai a scoprire di avere un figlio che ti farà da padre e così facendo ti aiuterà a capire che padre sei stato per lui".
Il testo coglie una sollecitazione tanto cara al cardinale Tettamanzi e sempre più urgente nella nostra società: l’importanza di una verifica coraggiosa sugli «stili di vita» che caratterizzano i nostri vissuti personali, familiari e delle nostre comunità, sottolineando il fatto che una testimonianza credibile del Vangelo oggi non può prescindere da scelte concrete di «sobrietà» che aprono la strada alla «solidarietà». Prendiamo atto, allora, che è tutta una «questione di stili», cioè di modi di essere sobri e solidali. L’icona alla quale ci ispiriamo è quella del «buon samaritano», guardando la quale vogliamo fare un percorso al contrario, un percorso in salita: mentre «un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico», noi vogliamo provare a risalire quella strada a ritroso, cioè da Gerico a Gerusalemme, alla ricerca di nuovi stili di vita, verso una Gerusalemme fatta di case che sappiano condividere amicizia e infondere fiducia a vicini e lontani, dove le nostre famiglie siano, almeno per uno dei tanti malcapitati della storia, «il tempio di Dio che offre bellezza e protezione».
Il ruolo del padre si è allontanato drasticamente nel corso di una sola generazione dal modello mutuato dalla tradizione, talvolta rischiando di scivolare verso la figura un po' grottesca e un po' paradossale del "mammo". In realtà, questi "nuovi padri", privi di modelli passati cui ancorarsi, avvertono sempre più netto il bisogno di disegnarsi una nuova identità, che non sia una semplice deriva al maschile delle pratiche di comune appannaggio femminile. Questo libro, adottando l'espediente narrativo della restituzione del vissuto, anche emotivo, del diventare padri, informa sulle dinamiche individuali e di coppia determinate dalla genitorialità, fa riflettere su ciò che questa straordinaria esperienza comporta, suggerisce dei modi di interazione per trame il meglio, esplorando l'arco di tempo che va dal concepimento al primo anno di vita del figlio. Il racconto in prima persona, dal tono leggero e funzionale a favorire la dinamica del rispecchiamento da parte del lettore, si alterna a schede informative o d'approfondimento su temi specifici, che danno sostanza, supporto scientifico e conoscitivo a ciò che viene, in forma leggera e coinvolgente, veicolato altrimenti dalla narrazione. Dedicato alle future madri, che vorrebbero avere le idee più chiare di cosa passa per la testa dei futuri padri, e ai futuri padri che desiderano una "chiave di lettura" al maschile delle loro compagne, del nuovo venuto e di sé stessi.
Questo libro narra la storia di un lungo lavoro. Narra le storie di vita di chi ha deciso di percorrere quella strada ripida e stretta, a volte sassosa che conduce alle soglie dall'anima. In questo libro ci sono le tracce di questo cammino: il cammino che il Centro di Consulenza per la Famiglia ha percorso insieme alle persone, dall'inizio del suo operare in quei lontani anni Ottanta, fino ai nostri giorni. Questo libro fa sentire la voce di chi lavora al Centro di Consulenza per la Famiglia. La voce dei professionisti, ma anche la voce di tutte le persone, dei gruppi, delle coppie, dei ragazzi, dei bambini, che sono passati per il Centro, che si sono fermati per "riposare" un po', per recuperare energie, per rispolverare significati perduti, per poi continuare autonomamente il proprio tratto di strada, cambiati rispetto alla richiesta iniziale. Questo libro rappresenta un cammino. Non lineare ed esplicito, ma simbolico: che dalla solitudine conduce al confronto e alla relazione, che dall'oscurità rappresentata dal peso dell'incertezza, conduce al chiarore della comprensione.
La relazione matrimoniale continua ad essere segno reale ed efficace dell'alleanza tra Cristo e la Chiesa anche là dove ci sono difficoltà, crisi e nel caso estremo anche la separazione.
Si ha un bel dire che «in amore non si fanno conti»; i legami affettivi sono tutti tessuti attorno a regali, debiti, lealtà, difficili da equilibrare tra chi dona, coloro cui tutto sembra dovuto, coloro che non devono nulla a nessuno...
Un libro sorprendente, nuovo, senza peli sulla lingua, che mette a fuoco i conti da fare in famiglia tra genitori e figli tra fratelli e sorelle tra mariti e mogli.
Un libro destinato a un ampio pubblico.
Autore
Nicole Prieur è psicoterapeuta di formazione filosofica. Madre e nonna, abbina l’esperienza personale a un lavoro profondo di decostruzione dei luoghi comuni sul tema della famiglia, della coppia e dell’educazione.