L'8 ottobre 2013 Papa Francesco ha convocato la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell'evangelizzazione. La Segreteria Generale del Sinodo ha iniziato la preparazione con l'invio del Documento Preparatorio, che ha suscitato un ampio riscontro ecclesiale nel popolo di Dio, raccolto nel presente Instrumentum Laboris. Il testo è strutturato in tre parti e riprende, secondo un ordine funzionale all'Assemblea sinodale, le otto tematiche proposte nel questionario. La prima parte è dedicata al Vangelo della famiglia, tra disegno di Dio e vocazione della persona in Cristo, orizzonte entro il quale si rileva la conoscenza e la ricezione del dato biblico e dei documenti del Magistero della Chiesa, incluse le difficoltà, tra le quali la comprensione della legge naturale. La seconda parte tratta le varie proposte di pastorale familiare, le relative sfide e le situazioni difficili. La terza parte è dedicata all'apertura alla vita e alla responsabilità educativa dei genitori, che caratterizza il matrimonio tra l'uomo e la donna, con particolare riferimento alle situazioni pastorali attuali. Il presente documento, frutto del lavoro collegiale proveniente dalla consultazione delle Chiese particolari, che la Segreteria Generale del Sinodo, insieme al Consiglio di Segreteria, ha raccolto ed elaborato, è messo nelle mani dei Membri dell'Assemblea sinodale come Instrumentum Laboris.
La povertà, un fenomeno da sempre presente in Italia, sta colpendo con rinnovato vigore il nostro Paese, pur con livelli differenziati di intensità e diffusione. La Caritas è un testimone privilegiato dei nuovi fenomeni di povertà: se osserviamo i dati dei Centri di Ascolto, rispetto al biennio 2011-2012, l'aumento di utenza è stato pari al 25%. E si tratta di nuovi volti, diversi da quelli della povertà tradizionale: sempre più italiani, spesso separati o divorziati, che si ritrovano improvvisamente senza occupazione, dopo una vita di lavoro regolare. Su 100 persone che si rivolgono alla Caritas, il 58,6 % vive in una dimensione familiare, con o senza figli. La famiglia è quindi pesantemente coinvolta dal disagio sociale e dai contraccolpi della recente crisi economica. Come uscirne? La Chiesa svolge nel merito un ruolo prezioso e insostituibile, anche se la responsabilità ultima di intervento va sicuramente affidata alle istituzioni pubbliche. Il testo costituisce un contributo per riflettere sul valore della famiglia, sulle sue peculiarità, come modello alto e irrinunciabile per la società. Ciò comporta cogliere l'importanza dell'alleanza tra politiche sociali e politiche familiari, riorganizzando le attuali misure che non si dimostrano sempre all'altezza della nuova situazione di emergenza e, nel contempo, educare la famiglia alla partecipazione allo sviluppo sociale e alla testimonianza della carità.
La madre ha un ruolo chiave da svolgere nei confronti della propria figlia e la loro relazione è ambivalente. Infatti si alternano, nel loro rapporto, l'amore e l'odio e i risentimenti, alcune volte, sono repressi e non esplicitati come in un rapporto maturo. Nel libro è analizzata la relazione madre-figlia, i suoi paradossi, le sue potenzialità. Il vivere bene questo rapporto è una scommessa, una sfida che entrambi possono affrontare da "vincitrici". L'autrice conduce in questo percorso che ha come obiettivo l'"alleanza" tra madre e figlia.
Il nostro scopo è riportare alla ribalta la paternità. Lo faremo sottolineando l'identità maschile nei confronti dell'identità femminile, contro l'attuale tendenza ad annullare la differenza naturale dei due sessi. Lo faremo evidenziando tutti i contributi tipici che la figura paterna apporta all'educazione (L'Autore).
Un frate conosciuto al matrimonio di mia figlia è rimasto nel mio cuore per le sue parole sul matrimonio che diventa una lotta, una sfida, un voler essere proprietari e che, invece, dovrebbe andare avanti solo... a colpi di amore! È quel frate che mi ha dato la voglia di scrivere sull'amore, sulla vita di coppia, sulla famiglia, sui grandi valori interiori dimenticati in questo mondo dell'apparenza e dell'esaltazione della proprietà, che non permettono di far volare l'anima. Liberare l'anima, far vibrare la parte spirituale per non far soffrire il corpo: è il segreto per vivere la vita.
Quante volte, nella vita familiare di tutti i giorni, ci capita di domandarci: come possiamo educare i nostri figli ai valori umani? In che modo riusciremo a trasmettere loro il tesoro della fede? È possibile vivere l'amore e il perdono autentici in un quotidiano sempre più frettoloso? In altre parole: c'è posto per Dio nella nostra famiglia? Gli autori di questo libro, un sacerdote e un papà, hanno guardato insieme a Cristo, lo "Sposo" bello e buono dell'umanità, incrociando il commento alla Parola di Dio con la vita della famiglia. Ne è scaturito un interessante intreccio di richiami spirituali e pastorali, nonché psicologici e pedagogici.
Molti credono che migliorare una relazione richieda uno sforzo sovrumano, e così ci rinunciano. La verità è che le emozioni, i sentimenti, le cognizioni e i valori necessari per trasformare in meglio una relazione si possono apprendere e non sono difficili come si crede. Essere un buon partner non è una cosa innata, e neppure condizionata del tutto dal passato. Siamo noi a creare il nostro destino sentimentale... L'obiettivo di queste pagine, destinate alle coppie, è quello di promuovere una crescita personale e relazionale: un cammino costruttivo verso sempre nuove conoscenze e scoperte, interiori ed esteriori. Questa crescita costante è il modo più efficace per arricchire e ravvivare la relazione amorosa, nonostante tutte le difficoltà, anzi utilizzandole tutte. Sperimentare nuovi modi di esprimere emozioni, sentimenti, sessualità e valori spirituali insieme è liberatorio, è ampliamento della coscienza e permette di raggiungere il detto biblico: "...e i due diventeranno uno", l'estasi di coppia.
Un commento semplice, pensato per un utilizzo pastorale, per comprendere alla luce della Parola di Dio cosa vuol dire essere famiglia oggi e quali risorse la famiglia, proprio in tempo di crisi, riesce a trasmettere. Il Vangelo della famiglia vuole essere anche una prima risposta al Questionario inserito nel "Documento preparatorio" del Sinodo che, tra le molte domande che formula, contiene le seguenti: Qual è la reale conoscenza degli insegnamenti della Bibbia sul valore della famiglia? Come si è cercato di stimolare il compito di evangelizzazione degli sposi e della famiglia? Come promuovere la coscienza della famiglia quale "Chiesa domestica"? Nell'attuale situazione di crisi tra le generazioni, le famiglie cristiane come hanno saputo realizzare la propria vocazione di trasmissione della fede? Matrimonio e famiglia nel progetto di Dio.
Questo libro è una guida per rispondere con consapevolezza a queste domande e si rivolge a tutti, credenti e non credenti. Può essere letta partendo dall'inizio, ma anche scegliendo i capitoli che più ispirano. Ogni capitolo inizia con frasi e commenti, domande, parole e testimonianze che possano permettere a chiunque di affrontare i vari temi, senza prerequisiti o particolari conoscenze in campo religioso. Anche le persone che hanno meno familiarità con la fede cristiana potranno così avvicinarsi a questo percorso, senza perdere nulla della sostanza di quanto proposto e senza sentirsi fuori luogo. Nel libro si incontrano brani relativi a ciò che la Bibbia dice dell'amore: a prescindere dalle convinzioni personali dei lettori, il filo conduttore di questo libro è e rimane la volontà di condividere con loro qualcosa in cui noi crediamo: l'avventura della vita di coppia è una fortuna, e racchiude in sé un'occasione!
Amare la montagna significa entrare in una dimensione che la montagna stessa suggerisce. Il sussidio, pensato soprattutto per gruppi e famiglie, aiuta a incontrare la natura e a farsi interpellare da essa. Ogni simbolo della montagna proposto alla meditazione si sviluppa in tre momenti: la salita, che ospita la riflessione; il filo rosso, che offre sollecitazioni sul rapporto con la propria vita; la sosta, costituita da una preghiera che rimanda al salmo, anch'essa legata alla simbologia della montagna.
Fin dalla prima infanzia tutto avviene sotto il segno dell'eccesso: una rigida organizzazione dei tempi dei figli, attese eccessive nei loro confronti, proiezioni sconsiderate, richieste di prestazioni esorbitanti. È sufficiente osservare i comportamenti dei genitori che assistono a una gara competitiva o a una performance pubblica per averne un riscontro immediato. Insostenibili sono anche le attese indotte dalla pubblicità e dalla scuola; le voci che provengono dall'esterno sono così forti e i ritmi così implacabili che adolescenti e giovani non hanno più tempo per sé, non riescono più ad ascoltarsi e a comprendere ciò che vivono. Lo scenario contemporaneo non offre però solo motivi di preoccupazione e di possibile impoverimento dell'esperienza umana. È anche un laboratorio dove si sperimentano nuove sensibilità, una palestra dove prendono forma e si rinforzano, in termini nuovi e impegnativi, i valori della persona. La nuova sensibilità verso la soggettività esige che ognuno possa disporre di spazi e tempi per se stesso. In famiglia è però possibile compiere la straordinaria esperienza di fare dei valori personali una causa comune. L'amore, infatti, instaura legami che, nella maturità affettiva, non soggiogano ma si adattano alla condizione della persona amata, in un continuo e incessante sforzo di incontro e di conoscenza dell'altro.
Tutti cerchiamo il segreto della felicità. Qualcuno vorrebbe convincerci che si trova nell'assoluta libertà. E se, al contrario, quel segreto si nascondesse nell'obbedienza? Obbedienza a come la natura ci ha creati, alle regole di saggezza che i secoli hanno tramandato; obbedienza alla propria vocazione, ai consigli di chi ne sa, e perfino a quel marito o a quella moglie il cui amore forse è da riscoprire. Insomma, non fidiamoci troppo di noi, dei nostri sentimenti a volte strampalati, ma indossiamo, quando ce n'è bisogno, un abito di umiltà. I problemi, anche quelli più difficili, appariranno in una luce diversa e cominceranno a risolversi. Costanza Miriano racconta, con spirito vulcanico, la propria vita, frenetica e divertente - quattro figli, due lavori - e quella dei suoi amici molto speciali, che lei chiama la Compagnia dell'agnello. In dieci capitoli popolati da eroi della vita quotidiana alle prese con piccole e grandi battaglie, per le quali le energie sembrano non bastare mai, ci vengono presentati altrettanti esempi virtuosi di uomini e donne che ce la fanno: a tenere unita la famiglia, a crescere i figli, a rimboccarsi le maniche sul lavoro, a non avere paura degli anni che passano. A ognuno di noi è capitato un posto di combattimento, una piccola fetta di trincea. L'importante è sapere che accettare la realtà, non ribellarvisi, farsi docili e ascoltare le ragioni degli altri, ci rende molto più forti.