
In questi anni la Pedagogia e la Scuola del Gratuito sono cresciuti, diventando adulti.
Dalla Scuola di Pinocchio, l’idea di una realtà educativa che aveva per centro i tanti Pinocchio, i più piccoli, che nella scuola attuale non trovano un’adeguata accoglienza umana e formativa, negli anni prende forma un vero progetto strutturato di scuola, un metodo pedagogico basato sulla gratuità educativa e sulla cooperazione attiva tra tutti i soggetti scolastici.
La Scuola del Gratuito diviene così un’esperienza divulgabile e sperimentabile, una scelta alternativa alla scuola basata sul profitto.
Il volume pone al centro l'evento e il mistero dell'incarnazione del Verbo e indaga sulle domande e le esperienze che accompagnano la proposta di fede nelle varie tappe dell'età evolutiva, dall'infanzia alla giovinezza. Alla base della riflessione c'è la convinzione che accanto alla Parola di Dio nella sua forma scritta esista anche una Parola di Dio che va cercata sia nella natura che nel cuore dell'uomo. Lo sforzo di queste pagine è dunque individuare le Parole che gradualmente affiorano nell'esperienza per illuminarle con la Parola di Dio e verificare nella storia e soprattutto nell'attualità quale possa essere la risposta pastorale ed evangelizzatrice dell'educatore e della comunità cristiana.
Sommario
Prefazione. Al centro della fede. I. Di quale fede parliamo: innanzitutto dottrina o innanzitutto esperienza? II. Le radici della fede: quando e come nasce la fede. III. L'infanzia e la fede: quando si pongono le fondamenta. IV. La fanciullezza e la fede: le nuove capacità cognitive e relazionali e la scoperta dei valori. V. La preadolescenza e la fede: quando le cose ricominciano da capo. VI. L'adolescenza e la fede: la nuova nascita. VII. La giovinezza e la fede: quando si costruisce la vita. Conclusione. Un cammino che continua e le molte domande che ancora rimangono.
Note sull'autore
Piero Milan (1946), sacerdote, ha compiuto gli studi teologici al Seminario Maggiore di Padova. È stato vicerettore per il settore liceale del Collegio Vescovile Barbarigo, parroco e insegnante di religione nelle scuole. È attualmente impegnato nella formazione dei catechisti.
Questo libro è la trascrizione di un ciclo di quella Catechesi giovanile che Padre Livio da molti anni tiene nella sede di Radio Maria a Erba. L'argomento di questo ciclo è la tentazione: un argomento verrebbe da dire inattuale, se consideriamo il silenzio in cui è relegato dalla pastorale ordinaria e in particolare dalla formazione giovanile. Ben consapevole di quanto sia grave e pericoloso questo oblio, Padre Livio sceglie il tema della tentazione e lo illustra compiutamente negli aspetti dottrinali e in quelli concreti. Sul piano teologico, mette in evidenza la centralità di questa tematica nella vicenda dell'uomo singolo e nella storia della salvezza; sul piano della vita personale, fa riferimento all'esperienza universale della tentazione, del peccato, dell'infelicità che ne deriva e del pericolo mortale che esso rappresenta per il nostro destino eterno. Ma nella fede tutto si tiene, e questi temi si ampliano a una visione totale e rasserenante della nostra condizione: perché non si può parlare del mistero angoscioso del male, di satana e dell'impero delle tenebre, senza parlare dell'amore misericordioso di Dio, del destino di felicità eterna che Egli non smette di offrirci.
Che cosa significa educare? Esistono delle valide metodologie educative? Quali sono i rischi dell'educazione? Pietro Lombardo, esperto e noto pedagogista, affronta con uno stile incisivo e chiaro la questione educativa, mettendo a disposizione del lettore tutta la sua lunga esperienza professionale, unita a quella di figlio e di padre. Egli è convinto che solo chi si presenta agli educandi come una persona dialogica, autentica, onesta, coerente, testimone di valori e in continua crescita, può esercitare il fascino dell'autorevolezza e conquistare il cuore di chi ama. Per l'autore non esistono ricette pedagogiche, ma degli orientamenti che possono indirizzare genitori e figli, docenti e allievi, educatori ed educandi, nella giusta direzione della fedeltà a se stessi e nella realizzazione del Progetto Felicità. Lottare per essa è un dovere morale, perché, come egli afferma, "quando saremo in punto di morte, ciò che maggiormente rimpiangeremo non saranno le cicatrici delle ferite per le battaglie che abbiamo combattuto, ma l'assenza delle cicatrici per le battaglie che non abbiamo avuto il coraggio di combattere a favore dei nostri figli e di una società più giusta".
Una breve storia per interiorizzare il contenuto di ogni frase del Credo: il bambino avrà modo così di cogliere il senso della narrazione, di assimilarlo. Un momento di sintesi che propone alcune frasi per formulare il senso del Credo e definire con le parole quell'esperienza di fede che è del cuore. La preghiera conclusiva di ogni capitolo per aprirsi a Dio nella fiducia e nella gratitudine. Età di lettura: da 7 anni.
Un piccolo regalo per incoraggiare i bambini a fare i primi passi dell'itinerario previsto in parrocchia, un libro-gioco con semplici proposte operative, brevi letture bibliche, elaborati e giochi.
Non basta la buona volontà per essere dei bravi animatori d’oratorio. Se mancano tecnica e professionalità ci si blocca alla prima difficoltà e l’entusiasmo si spegne in fretta.
Inoltre, saper offrire un volontariato competente al massimo delle proprie possibilità è un dovere verso le famiglie che affidano i loro ragazzi alla parrocchia.
Partendo da questi principi l’autore accompagna il giovane animatore d’oratorio con 10 consigli pratici, spruzzati di umorismo e arricchiti di esempi concreti e idee chiave riassuntive, in un cammino di formazione da meditare insieme o con la propria équipe di animazione parrocchiale.
Dal semplice cartellone all’organizzazione di un incontro di preghiera, ecco 10 regole per non far perdere la fede ai ragazzi dei gruppi giovanili... e non perdere se stessi nell’avventura dell’educazione.
Il lavoro propone alcune concretissime strategie per l'innamoramento della vita, pre prenderla in braccio e baciarla!
Il libro nasce con l'intenzione di sostenere la lettura e l'approfondimento de "Il laboratorio dei talenti", la nota pastorale dei vescovi italiani sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell'educazione alla vita buona del Vangelo. L'oratorio è per la Chiesa italiana un'esperienza che sta attraversando diversi secoli di storia; la sua origine è da tutti riconosciuta in san Filippo Neri nella seconda metà del Cinquecento: da lì l'esperienza si è diffusa in tutta Italia assumendo caratterizzazioni diverse, grazie anche all'opera di grandi figure di educatori e pastori come san Giovanni Bosco, il Murialdo, il cardinale Schuster e il cardinal Montini, futuro Paolo VI. La vitalità e la forza di questa esperienza è fortemente riconosciuta, e per questo c'è grande attenzione, l'oratorio non può sopravvivere sulla memoria del suo glorioso passato. Chiede piuttosto di essere progettato sempre di nuovo con una forte attenzione al contesto in cui è inserito e alle persone educatori e ragazzi - che riesce a raccogliere. I testi qui raccolti vorrebbero essere di approfondimento e stimolo, perché possano trasformarsi in momenti formativi per tutti coloro che sono chiamati, a vario titolo, a essere animatori, educatori o volontari nella vita dell'oratorio. Dopo la prefazione del segretario generale della CEI, mons. Mariano Crociata, i contributi offrono un approfondimento storico e uno pastorale sul rapporto fra l'oratorio e la comunità cristiana. Prefazione di mons. Mariano Crociata.
«Uno dei problemi che ogni prete o animatore o educatore impegnato nelle parrocchie o negli oratori si pone, e talvolta senza trovare riposte, è: "Come fare ad annunciare il vangelo agli adolescenti oggi?". Non è certo facile dare una risposta. Il mondo degli adolescenti è particolarmente difficile e mutevole e i tentativi catechistici sviluppati negli ultimi anni talvolta risultano inefficaci. Questa proposta di formazione vuole essere un tentativo di superamento dell'empasse che la pastorale del "post-cresima" si trova ad affrontare, puntando verso una nuova frontiera: l'evangelizzazione» (dall'Introduzione).
Mettendo al centro Gesù come modello dell'uomo vero che insegna l'amore del Padre, il percorso si caratterizza come un cammino esplicito, organico e sistematico per imparare a uscire da sé e quindi ad amare alla luce del Vangelo. Punto di forza è il trovare nella Parola di Dio sia il contenuto che il metodo del procedere. Infatti il percorso segue la pedagogia di Gesù, che per rivelare il suo progetto d'amore ha prima incontrato delle persone e ha annunciato il suo Regno; poi, vedendone l'incomprensione, ha cambiato linguaggio usando le parabole. Infine, ha deciso di dare se stesso.
Il percorso di evangelizzazione degli adolescenti (14-17 anni) nasce come riposta alla necessità di strutturare una pastorale organica a loro rivolta: già sperimentato in diverse parrocchie, è utilizzato regolarmente nella diocesi di Verona.
Il progetto si articola su tre anni e segue una progressione non in base all'età dei ragazzi, ma alla loro maturazione umana e di fede nelle relazioni con gli altri e con Gesù; pensato per i gruppi parrocchiali, può essere utilizzato anche da movimenti o associazioni. Per ovviare alla tendenziale scarsa costanza degli adolescenti nella partecipazione, ogni incontro è strutturato come uno spot e non è direttamente collegato agli altri: sono previsti circa 22 incontri per anno.
Al primo sussidio seguiranno altre due tappe: Facciamoci le storie e Stranamore.
Sommario
Presentazione (G. Pellegrini). Per una rinnovata e organica evangelizzazione degli adolescenti. PRIMO ANNO. I SOLITI IGNOTI. 1. Blu notte: il mistero. 2. Cosa ti manca per essere felice? 3. Zac e il suo albero. 4. Seguire Gesù = non vergognarsi… 5. Un sordomuto… come noi. 6. Bart, uno di noi. 7. La fede: una risposta ai nostri problemi. 8. Uno che va controcorrente. 9. Finalmente una buona notizia! 10. Marta e Maria: chi fa meglio? 11. Chiedete e vi sarà dato! 12. Nel deserto, incontro a se stessi… 13. I dodici mandati. 14. Pietro, il pescatore pescato. 15. Il samaritano: un esempio per il maestro della Legge. 16. Poiché ha molto amato… 17. Maria: qualsiasi cosa vi dica fatela! 18. Perché sprecare tutto questo ben di Dio? 19. Tommaso che ci mette il naso… 20. Tra i soliti ignoti ci sono anch'io?
Note sull'autore
ALESSANDRO BONETTI ha una licenza in teologia ad indirizzo liturgico pastorale. Parroco a Monteforte d'Alpone, collabora a diverse attività in diocesi: da tre anni scrive il commento al Vangelo domenicale su Verona Fedele, il settimanale diocesano.
L’oratorio salesiano è più che un’istituzione, un’opera, una struttura: è uno spazio mentale, un cuore che vibra e ama, un atteggiamento pastorale che deve ispirare tutta la Pastorale giovanile delle FMA e dei tanti educatori ed educatrici che vivono per e con le giovani e i giovani, cercando di cogliere nel quotidiano i segni della presenza di Dio, vivendo autenticamente la comune identità umana e la vocazione educativa e, nei contesti cristiani, la vocazione battesimale nello stile e secondo le caratteristiche del carisma salesiano.
Ogni ambiente e istituzione educativa FMA è casa e, per essere pienamente tale, deve poter offrire la stessa esperienza pastorale di don Bosco e di Maria Domenica
Mazzarello e presentarsi come realizzazione attuale di quel riferimento ideale che è stato fin dagli inizi l’oratorio.
María del Carmen Canales fma
Consigliera generale
per la Pastorale giovanile
"A tutto campo" è lo slogan dell'anno oratoriano 2013-2014: accettiamo la sfida di fare del mondo il nostro campo, dove seminare con abbondanza la bella notizia del Vangelo. Buttiamo giù ogni muro che ci separa dalle altre persone, che non ci fa stare in mezzo a tutte le situazioni della vita e impariamo a condividere con gli altri quello che abbiamo di più prezioso, la fede nel Signore Gesù, nel Figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto.