Il Motu Proprio Summorum Pontificum ha liberalizzato la liturgia latina antecedente al Concilio Vaticano II solo nel 2007, ma in questi pochi anni ha già cominciato a trasformare la vita della Chiesa, proprio secondo gli intendimenti del suo promulgatore, il romano Pontefice, Benedetto XVI. Il motivo è presto detto: contrariamente a quanto si potrebbe comunemente pensare, si tratta di una liturgia “straordinaria” che esercita una particolare attrattiva proprio sui giovani sacerdoti, che sono il futuro della Chiesa. Infatti, come si evince da queste pagine, l’opposizione al Motu Proprio non viene dal giovane clero, ma da quegli esponenti avanti con gli anni e già con una certa esperienza di ministero. Ciò che forse più colpisce e addolora il cattolico è la virulenza di certe argomentazioni critiche, anche e specialmente contro la figura del Papa, una sorta di “fuoco amico” che sembra quasi ricordare i toni più accesi di certe recenti campagne mediatiche anti-cattoliche, apparentemente motivate dalle tristi vicende dei preti pedofili. Apparentemente, perché a questo punto potrebbe sorgere il sospetto che si voglia colpire il Papa anche per il motu proprio e le sue implicazioni. Se così fosse, la conclusione non può che essere una sola: buon segno, perché vuol dire che la direzione è quella giusta.
Alberto Carosa è socio fondatore del Centro Culturale Lepanto e giornalista pubblicista dal 1989. I suoi articoli, sui grandi temi della difesa dei valori di ispirazione cristiana, sono apparsi su quotidiani italiani e stranieri, tra cui “L’Osservatore Romano”, “The Wall Street Journal” e l’ “International Herald Tribune”. Collabora con testate periodiche americane tra cui “Inside the Vatican”, “The Wanderer”, “Catholic World Report” e “Chronicles”. Nel quadro della sua attività editoriale, che si svolge in gran parte in lingua inglese, è anche autore di diversi saggi. Le sue analisi e i suoi commenti sono ripresi anche da pubblicazioni e siti internet nelle maggiori lingue europee, oltre che asiatiche, come cinese, coreano e indonesiano.
Utile strumento per conoscere e utilizzare al meglio il Benedizionale, ricchissimo libro liturgico che rivela l'aspetto e la dimensione popolare della chiesa.
Atti del convegno tenuto a Parigi in occasione delle Conferenze San Sergio" per il 55° Seminario di Studi Liturgici. Testi in lingua francese. " Il tema di questo seminario, tenutosi a Parigi tra il 23 e il 26 giugno 2008, ha la Liturgia come punto di riferimento e in particolare si focalizza sul Rito della Comunione nelle diverse tradizioni della Chiesa cristiana, quali la Luterana, la Protestante, la Copta e moltre altre.
Affermare che la liturgia è sacra significa sottolineare il fatto che essa non vive delle invenzioni sporadiche e delle “trovate” sempre nuove di qualche singolo o di qualche gruppo. Essa non è un circolo chiuso in cui noi decidiamo di incontrarci, magari per farci coraggio a vicenda e sentirci protagonisti di una festa. La liturgia è convocazione da parte di Dio per stare alla sua presenza; è il venire di Dio a noi, il farsi trovare di Dio nel nostro mondo.
Una forma di adattamento alle situazioni particolari è prevista ed è bene che ci sia. È il messale stesso che la indica in alcune sue parti. Ma in queste e solo in queste, non arbitrariamente in altre. Il motivo è importante ed è bene riaffermarlo: la liturgia è dono che ci precede, tesoro prezioso che ci è stato consegnato dalla preghiera secolare della Chiesa, luogo in cui la fede della Chiesa ha trovato nel tempo forma ed espressione orante.
destinatari
Sacerdoti, gruppi liturgici, catechisti.
autore
Guido Marini, nativo di Genova, dopo gli studi teologici nella città natale e l’ordinazione sacerdotale ha conseguito il dottorato In utroque iure presso l’Università Lateranense e la laurea in Psicologia della Comunicazione presso la Pontificia Università Salesiana. Segretario dei vari cardinali succedutisi a Genova negli ultimi vent’anni e Maestro delle Celebrazioni liturgiche, ha svolto il proprio ministero sacerdotale nell’ambito della predicazione, della direzione spirituale e dell’accompagnamento di alcuni gruppi giovanili. A inizio ottobre 2007 è stato nominato Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e Prelato d’Onore di Sua Santità. È autore di libri e di contributi su riviste; presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La libertà è amore. Madre Eugenia Ravasco (2010).
Nella sua esortazione apostolica Sacramentum Caritatis papa Benedetto XVI presenta l’Eucaristia come un mistero da credere, da celebrare, da amare.
A partire dalle numerose domande poste tanto dai fedeli quanto dalle persone che hanno la responsabilità della catechesi e della liturgia, Michel Wackenheim, con uno stile diretto che va all’essenziale, aiuta ad acquisire familiarità con queste tre dimensioni della messa.
Egli mostra, nello stesso tempo, quanto l’arte di celebrare sia il mezzo più sicuro per partecipare sempre più attivamente a questa mensa nella quale noi siamo misteriosamente trasformati dal Pane di Vita.
destinatari
Un ampio pubblico di credenti.
l’autore
Michel Wackenheim è parroco di Sant-Louis de la Robertsau a Strasburgo, responsabile diocesano della pastorale liturgica e sacramentale, di musica sacra e di arte sacra, caporedattore di Signes d’aujourd’hui e Signes musiques. È autore, per le edizioni Salvator, di: Découvrir le Notre-Père, Découvrir le chemin de croix, Découvrir la prière du Rosaire e Le Rosaire médité et chanté.
Fate questo in memoria di me" è il comando per fare quello che Gesù ha fatto. Gesù ha preso la sua vita tra le mani, l'ha consegnata, e invita noi a prendere il nostro corpo, il nostro sangue e consegnarlo, come Gesù stesso, nelle mani del Padre e dei fratelli. "
La liturgia è il luogo della bellezza perché essa è dimensionata a Cristo, da Lui, con Lui e per Lui donata a noi. Da Lui donata, perché Egli stabilì nel giorno della Cena con gli Apostoli che si facesse questo in Sua memoria; con Lui vissuta, perché Egli è il Capo e noi siamo le membra, quindi un solo Corpo; in Lui celebrata, perché Egli è mediatore, offerente ed offerto, Sacerdote e Vittima. Se Cristo è Bellezza – “il più bello dei figli dell’uomo” –, se la liturgia è dimensionata a Lui, non può non ambire al primato della Bellezza.
destinatari
Sacerdoti e religiosi.
l’autore
Aurelio Porfiri è professore associato di musica liturgica e direzione di coro, composer in residence e coordinatore per l’intero programma musicale presso l’Università di San Giuseppe in Macao (Cina), direttore delle attività corali presso la scuola Santa Rosa da Lima (Macao) e professore ospite al Conservatorio di Musica di Shanghai (Cina). È inoltre direttore artistico di Porfiri & Horvath publishers (Germania) nonché editore della rivista «Choral Sound». Nato a Roma nel 1968 ha studiato organo, piano, composizione, direzione corale, canto gregoriano e polifonia rinascimentale. Si è diplomato in musica corale al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli.Aurelio Porfiri è compositore prolifico. I suoi lavori sono stati commissionati ed eseguiti – tra l’altro – anche per i programmi liturgici della Radio Vaticana.
L’eucaristia è sorgente e culmine della preghiera cristiana, tesoro spirituale della chiesa. L’autore spiega ogni singolo momento della messa, affinché la si possa vivere al meglio e invita poi a passare dai gesti della liturgia al mistero della presenza, a entrare in Gesù perché tutta la vita diventi eucaristica e capace di volare. Affronta soprattutto la pratica dell’adorazione eucaristica, che oggi si riscopre un po’ ovunque. Gli esercizi pratici e le varie preghiere proposte all’interno di questa guida aiuteranno il lettore a scoprire il proprio cammino eucaristico.
Destinatari
Tutti.
Autore
JACQUES GAUTHIER (1951), laico e padre di famiglia, poeta e saggista, per vent’anni ha insegnato presso l’Università Saint-Paul di Ottawa ed è stato redattore presso le edizioni Novalis. Ha messo la preghiera al centro della sua vita e attualmente si dedica alla scrittura e alle conferenze che tiene in Francia e nel Québec. Ha al suo attivo più di quarantacinque pubblicazioni di cui, con le Edizioni Messaggero Padova, Pregare, perché e come (2008), Pregare con il corpo (2009), Trovare il tempo per pregare (2009).
Un’opera ricca e dal tono familiare sul mistero dell’Eucaristia. Analizza le grandi parti della messa con un linguaggio rinnovato e ogni capitolo termina con un invito ad approfondire le tematiche grazie a domande, riferimenti alla parola di Dio e preghiere. Affronta, in modo semplice e chiaro, i punti delicati dell’Eucaristia: la presenza reale, il sacrificio, l’obbligo di partecipare alla messa, la pratica religiosa. Il libro si rivolge ai giovani che cercano il rapporto tra la messa e la loro vita autentica, a genitori, catechisti, catecumeni e tutte le persone che desiderano approfondire, oggi, il significato dell’assemblea comunitaria la domenica.
Destinatari
Ragazzi, genitori, catechisti, catecumeni e tutti coloro che desiderano approfondire il significato della messa domenicale.
Autore
CLAIRE DUMONT è membro della Congregazione delle figlie della sapienza. Insegnante di professione, ha lavorato all’Ufficio dell’educazione alla fede della diocesi di Montréal. Chiamata ad animare cicli di conferenze di spiritualità e sapienza presso le figlie della sapienza, pubblica, in seguito Come un fuoco divorante, la Sapienza (2002). Con lo scopo di sostenere i genitori ad assicurare il risveglio religioso dei piccoli, ha scritto, in collaborazione con Suzanne Lacoustière: Gesù, una storia d’amore (2002), e per i fanciulli Conduci i miei passi verso la Pace: il Perdono (2004), pubblicati da Mediaspaul.
Un libro che sostiene la causa della riforma liturgica promulgata dal Concilio Vaticano II, ma che, contemporaneamente, analizza criticamente l'utilita' di quanto e' stato successivamente sostenuto in nome della riforma stessa. In esso troviamo riflessione ragionata sulla modernita' guidata da un'analisi meticolosa delle idee che hanno generato l'epoca post-moderna, da Kant agli studi piu' recenti sulla secolarizzazione. Questo lavoro si distingue in quanto risultato dell'esperienza dell'autore come sacerdote, direttore spirituale di grande esperienza e filosofo, gia' docente di Logica e metafisica e di filosofia. L'autore, profondo conoscitore della materia ci fa spaziare da Flannery O'Connor e Iris Murdoch oltre a Hegel e Hume e Kant; p. Robinson parla con la voce del sacerdote pratico che non si lascia intimidire dalle prescrizioni piu' astruse degli esperti di teologia.
Questo libretto è preparato per la formazione dei "ministri straordinari della Comunione", detti anche "ministri dell'Eucaristia" o "ministri ausiliari della Comunione". Quale che sia la loro denominazione, essi sono diventati parte indispensabile del ministero della Comunione nelle parrocchie, negli ospedali e nelle comunità religiose. In particolare possono collaborare con il parroco, o affiancarlo, nel recare Gesù Eucaristia agli ammalati o a quanti sono impossibilitati a partecipare alla celebrazione della comunità. Il sussidio dà chiare indicazioni e suggerimenti pratici per lo volgimento del ministero, sgombrando il campo da equivoci e da dubbi sull'importanza del ministero stesso in seno alla comunità.
Un sussidio per pregare in prospettiva ecclesiale i salmi di Vespri e Lodi. Partendo dal senso letterale (storico) delle liriche di Israele, il commento liturgico-spirituale si inoltra nella rilettura cristiana e aiuta poi a calare la Parola nella preghiera e nel vissuto quotidiano. In quattro volumi, tutti i testi delle quattro settimane della Liturgia delle Ore.
Dalla quarta di copertina:
Nella tradizione del popolo di Israele, Gesù è stato educato alla preghiera con i salmi e ha fatto del salterio «il suo libro di preghiera» (D. Bonhoeffer). La Chiesa poi, seguendo l’esempio del suo Maestro e Signore, ha fatto proprie quelle stupende liriche ispirate, esortando i credenti ad applicare i salmi non solo alle grandi festività, ma anche alle circostanze della vita di ogni giorno. Ne è nata così la Liturgia delle Ore.
Questo libro introduce il lettore a pregare cristianamente i salmi di Lodi e Vespri. Basandosi sull’antico metodo della lectio divina, parte dal senso letterale o storico del testo originale ebraico, si inoltra nella rilettura cristiana suggerita dal senso spirituale, si rivolge alle illuminanti parole dei Padri e della liturgia della Chiesa, e infine aiuta a calare la Parola nel vissuto quotidiano dei giorni nostri.
Ieri come oggi, «nei salmi è Cristo che parla, è Cristo che prega e che viene pregato, è Cristo che parla di noi per mezzo di noi e in noi, così come noi parliamo di lui» (sant’Agostino). Nella misura in cui noi entriamo nel mistero di Cristo e della Chiesa, la parola dei salmi diventa la nostra parola: di invocazione e di lode, di supplica e di ringraziamento.