Con la traduzione dei 128 Sermones per annum giunge al termine l’Opera Omnia bilingue di Bernardo di Clairvaux. Il primo volume raccoglie i sermoni dall’Avvento alla Quaresima; il resto seguirà nel secondo. L’Introduzione descrive in una prima parte lo “stile” di Bernardo, l’uso che fa di parole e immagini per strutturare una frase, un paragrafo o un sermone, e il modo con cui “utilizza” la Bibbia; la seconda presenta per ciascun sermone un breve riassunto. La traduzione intende rispettare: il significato letterale dei termini; l’economia del testo, evitando endiadi e parafrasi; la gerarchia degli elementi all’interno di proposizioni e paragrafi. Le note danno i riferimenti ai Padri, oltre alla Regola Benedettina, così come i riferimenti incrociati nel corpo dei Sermoni o in altre opere del santo.
Nei mesi della pandemia mentre lo smarrimento coinvolgeva intere comunità inermi dinnanzi al virus e si affacciava lo spettro non solo della morte ma anche del disagio economico e della fame l'anziano ex vescovo di Caserta continuava a sostenere con l'ascolto e la condivisione chiunque bussasse alla sua porta. L'esperienza di questa difficile condizione unita ad un costante rapporto con la Scrittura e in particolare con la Parola di Gesù si sono tradotte nelle omelie raccolte in questo prezioso volume affidato oggi ai tanti lettori di Nogaro che di lui ricordano i libri e il trentennale impegno a difesa di tutti gli esseri umani.
La Parola è il pane necessario che nutre la vita del cristiano lungo tutto l'intero itinerario terreno perché egli non soffra di stenti e non venga meno nel cammino; è il pane che, quando lo si mangia, libera da sé tutto il dinamismo e l'efficacia per fortificare coloro che si siedono alla sua mensa; è il pane che sta alla base del motivo per cui i fratelli si riuniscono per celebrare l'agape che comunica forza, che arricchisce ed eleva spiritualmente.
Il pane è la Parola-dabàr, cioè è Parola-evento, Parola-azione, che agisce, che crea, illumina, rinnova, trasforma; è il pane-Parola che interpella la coscienza dell'uomo, guida il cammino della storia, abbatte ogni ostacolo e ogni resistenza e consegue infallibilmente l'obiettivo che si è prefissato.
Il concilio Vaticano II insegna che la Parola "est res et verba" (evento e Parola intimamente connessi) e che si illuminano a vicenda (DV, 2). Così, il pane-Parola e il pane-Eucaristico si integrano senza confondersi. Si tratta di due dimensioni della stessa realtà. "La Parola proclamata viva ed efficace, prepara la ricezione del Sacramento - precisa Papa Francesco nella Esortazione "Evangelii Gaudium" - e nel Sacramento tale Parola raggiunge la sua massima efficacia" (EG, 174).
Omelie per l'anno liturgico - Ciclo C - per rivivere i vari misteri della vita, della morte e della resurrezione di Gesù. Come i già pubblicati volumi di Omelie del Ciclo A e B, anche questo libro si articola in gruppi di Omelie pensate e scritte per il tempo di Avvento, di Natale, di Quaresima, per il tempo pasquale e la solennità del Signore, per le domeniche del tempo ordinario.
P. Luca Garbinetto, religioso presbitero della Pia Società San Gaetano di Vicenza, ci fa entrare nella dinamica del suo ascolto, per donarci il frutto della sua lettura orante della Scrittura, nella restituzione di una parola ardente, incisiva, che arriva al cuore. Un ascolto esistenziale, che coinvolge la concretezza della vita, che non si scosta mai dal senso autentico del testo, ma ne coglie le ricadute per un cammino di conversione, lasciando scaturire come sfumature di luce che si rifrangono da un prisma, i riverberi spirituali per il nutrimento dell’uomo interiore.
Le sue intuizioni ci vengono trasmesse attraverso un dettato avvincente e profondo, piacevole e attraente, quasi da voler suscitare nel lettore un nuovo ascolto, dentro il cammino personale della vita cristiana di ciascuno, perché la Parola porti più frutto.
Questo libro inaugura una serie di pubblicazioni di testi inediti di padre Romano Scalfi (1924-2016). Con il tomo Cristo in mezzo a noi inizia la pubblicazione di omelie pre­dicate nelle messe e nelle divine liturgie in rito bizantino, assieme a catechesi e meditazioni tenute in varie circo­stanze a partire dal 2009.
La raccolta restituisce la figura di padre Scalfi a partire dal suo carisma sacerdotale, speso nella cura delle persone che si sono raccolte attorno a lui attraverso l’opera di Rus­sia Cristiana, frequentando i gruppi di fraternità da lui se­guiti o semplicemente incontrandolo a Villa Ambiveri, il luogo in cui ha abitato negli ultimi anni della sua vita.
In questi testi confluisce una lunga esperienza umana e cristiana, alimentata da varie fonti di saggezza spirituale: la cara memoria degli anni dell’infanzia e della formazione nel seminario di Trento, la tradizione orientale coltivata a partire dagli anni della frequenza al Russicum dal ‘48 al ‘53, l’esperienza dell’editoria clandestina dell’Unione So­vietica, di cui è stato un divulgatore fin dagli anni ‘60, e soprattutto la grande passione per l’ecumenismo. Padre Romano ha voluto raccogliere tutta questa ricchezza di esperienza attorno a un unico centro: Cristo presente nella sua Chiesa e in tutte le circostanze della vita.
I volumi di questa serie restituiscono perciò il percorso di un'intera esistenza, quasi un lascito spirituale attraverso cui conoscere padre Scalfi e coltivarne la memoria.
Arricchisce il volume una Introduzione di s. ecc. Paolo Pezzi, arcivescovo metropolita della Madre di Dio a Mosca, che conobbe a lungo padre Romano.
Nel periodo più critico della prima fase della pandemia, non essendo possibile celebrare con la presenza della comunità, il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha presieduto la liturgia eucaristica domenicale e delle principali feste, in diverse chiese della Diocesi, con l'aiuto del mezzo televisivo. Questo volume intende conservare la memoria di giorni difficili in cui, con l'aiuto della Parola di Dio, si è voluto invitare a ripensare la storia ponendo al centro la persona, sottolineandone la dimensione relazionale da cui deriva una società solidale. Le ventuno omelie raccolte segnano un ideale percorso che, a partire dalla Parola di Dio, rimane in stretto dialogo con la difficile situazione che si viveva. Sono riflessioni che coprono l'arco temporale che va dal Mercoledì delle Ceneri alla solennità del Corpus Domini; il filo rosso che le unisce è la centralità e insostituibilità dell'Eucaristia, a riguardo della fede a sostegno delle nostre comunità affinché siano segni umili ma vivi di una speranza cristiana non astratta e capace di un amore che esprima concretamente i principi sociali del Vangelo. Il tutto a partire da una logica di continuità che distingue senza separare libertà e grazia, vita civile e vita cristiana, nella scansione di una sana e piena laicità, oggi più che mai necessaria, in una prospettiva credente di ampio respiro.
Questi commenti al Vangelo sono un aiuto prezioso per chi desidera condurre, durante l'anno liturgico, la preghiera personale. I commenti esegetici e gli approfondimenti storici e teologici di P. Giovanni si mescolano con le riflessioni e gli spezzoni della testimonianza di Claudia Koll. Un libro scritto a quattro mani, da leggere un poco alla volta, in disparte con Gesù, per "riposare un poco".
A partire dalle letture del Vangelo delle domeniche dell'anno liturgico, don Walter Magni riflette e fa riflettere sulle grandi domande e sui temi più sentiti del nostro tempo. «Questo volume documenta un lavoro meticoloso di preparazione nei contenuti e anche nella forma comunicativa, nel linguaggio», scrive don Giuseppe Grampa nella Prefazione. «Senza mai cedere all'invettiva, don Walter legge nella modesta qualità di non poche celebrazioni il sintomo di una Chiesa per la quale adopera un aggettivo duro: "decadente". E individua una ragione in quelle che qualifica eucaristie "incompiute", come se fermandoci alla celebrazione rituale e non osando "portar fuori", cioè dentro l'esistenza di ogni giorno, ne svuotassimo la forza di contagio e trasfigurazione dell'esistenza stessa.» Ne risultano pagine appassionate, in cui il protagonista è Gesù e costante è il richiamo a seguire il suo esempio nell'amore e nel dono di sé, lasciando che il "buon profumo" del vero cristiano si diffonda nel mondo.
Il racconto evangelico in cui una donna lava i piedi di Gesù con le lacrime e li asciuga con i suoi cappelli ha fatto tanta carriera nell'ambiente della predicazione antica in lingua siriaca. Tanti padri hanno predicato sul brano lucano (Luca 7), spesso mescolando gli elementi presi dagli altri evangelisti. In questo volumetto presentiamo un'omelia in versi di Giacomo di Sarug, Padre della Chiesa di Siria, su questo tema. Le lacrime, il perdono, le tentazioni - nella loro esposizione troviamo un po' di tutto. Anche i profumi, perché dove c'è amore, i profumi si rinnovano.
Non perdiamo la Parola: vuol dire chiedersi che posto prende la Parola nelle parole della mia vita; se diventa reale, se diventa vita.
Non perdiamo la Parola: mi devo fermare per chiedermi se mi ricordo che ogni giorno c’è una Parola che merita di essere ascoltata.
Non perdiamo la Parola… Il dovere urgente di un cristiano è di “Non perdere la Parola” per ritrovare originalità e freschezza spirituale. Per guardare dentro la Parola di Dio e ritrovare il proprio volto più autentico.
AUTORE
Leonardo Sapienza, sacerdote rogazionista, è Reggente della Casa Pontificia. Ha all’attivo numerosi libri di preghiera e di catechesi sulla vocazione e le vocazioni tradotti in varie lingue. Ha curato la pubblicazione di raccolte di massime e pensieri spirituali, e numerosi libri sulla figura e gli scritti del Papa San Paolo VI. Per l’Editrice Rogate, ha curato una Collana, di sette volumi – “In preghiera con Giovanni Paolo II”. Sempre per l’Editrice Rogate ha pubblicato i Cicli triennali di Riflessioni sui Vangeli festivi: Gridare il Vangelo con la vita; Torniamo al Vangelo; Alla luce del Vangelo; Riconoscere la Parola.
L'incontro con il Risorto, un incontro di amore che ci ha cambiato la vita, è all'inizio di ogni itinerario di fede. Dal Risorto siamo rimasti affascinati, attratti, soprattutto salvati: la grazia della Redenzione ci ha comunicato la vita nuova dei figli di Dio, liberandoci dal peccato e dalla morte. Da quel momento abbiamo deciso che la nostra vita sarebbe stata una risposta di amore all'Amore. E l'amore chiede l'ascolto attento dell'amato. Il libro propone commenti, in forma breve e semplice, alle letture delle domeniche, delle memorie, delle feste e delle solennità dell'intero anno liturgico, nei suoi tre cicli A, B e C. Sono commenti che scaturiscono dalla preghiera e, attraverso la preghiera, conducono alla vita in Cristo. Non c'è, infatti, una vera lettura della Parola di Dio che non sia orante e che non comporti un cammino di adesione progressiva alla volontà di Dio. A ogni lettura, pertanto, si accompagni l'invocazione dell'antico salmista: «Fammi vivere secondo la tua Parola» (Sal 119,25). Non si dovrebbero mai dimenticare le parole di san Girolamo: «L'ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo». Essere cristiani significa, anzitutto e prima di tutto, conoscere e amare il Signore Gesù Cristo e tendere ogni giorno di più a realizzare quanto sperimentato dall'apostolo Paolo: «Per me vivere è Cristo» (Fil 1,21).