In questo volume, come un padre con i figli, Monsignor Alessandro Maggiolini sembra condurre per mano ogni uomo, accompagnandolo lungo i solchi di una quotidianita' plasmata dal silenzio eloquente della preghiera.
Il lezionario dei giorni feriali per i tempi forti nella nuova edizione redatta in base alla versione riveduta della Sacra Bibbia curata dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Indispensabile strumento per la liturgia dei giorni feriali nel periodo dei tempi “forti” (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua).
Uno strumento utile anche ai fedeli e agli operatori parrocchiali per riflettere sulla Parola di Dio prima di accostarsi alle celebrazioni liturgiche.
Robusta rilegatura e preziose rifiniture.
Dopo quelli dedicati alla Quaresima e al tempo di Avvento e Natale, un nuovo volume del “breviario continuo” – curato dalla Fraternità di San Paolo Apostolo dei Frati Minori dell’Emilia Romagna – che viene incontro all’esigenza dei fedeli e dei pastori di disporre di un libro per l’uso liturgico che sia facilissimo da utilizzare. Il testo della preghiera è stato disposto per intero in maniera continua, senza abbreviazioni, senza rimandi e senza presupporre nel lettore competenze specifiche di tipo liturgico. Il volume raccoglie le celebrazioni di Lodi e Vespri del tempo pasquale, secondo il calendario liturgico romano.
«La fede illumina il mistero della morte e infonde serenità alla vecchiaia […]. Sono anni da vivere con un senso di fiducioso abbandono nelle mani di Dio, Padre provvidente e misericordioso», scriveva Giovanni Paolo II. Le preghiere raccolte in queste pagine desiderano essere una semplice compagnia offerta a tutte le persone anziane perché chi vive il tempo della vecchiaia possa entrare in un dialogo sereno e fiducioso con Dio e attingerne fiducia e forte speranza.
Dio non ha né portatile, né indirizzo e.mail: non ne ha bisogno. È sempre in ascolto, anche senza la segreteria telefonica; è l’interlocutore e il confidente del nostro quotidiano. Patisce con noi per le nostre pene, condivide le nostre ribellioni e le nostre gioie, sempre pronto a sorridere e a consolare. Parlare con lui è semplice come parlare a un amico e da secoli sia credenti che non credenti corrono il rischio di quest’avventura. Senza bisogno di frasi complicate o di parole difficili, Dio legge direttamente i nostri pensieri e non si turba di nulla. Il libro di Michel Wagner presenta oltre sessanta preghiere, ispirate a eventi particolari o a fatti di attualità sereni o convulsi, comici o tragici in cui sente di essere coinvolto.
«Uomo di grande fede e attento osservatore della sua epoca, don Primo riconosceva che in certi momenti di solitudine interiore non c'è alternativa: "O ci si inginocchia o ci si spara" (Missione di Ivrea)» (dalla Introduzione).
La raccolta di preghiere selezionata dai curatori testimonia che il parroco di Bozzolo aveva una conoscenza approfondita della Parola di Dio. Le sue parole innovative e profetiche danno voce alle attese più vere e alle miserie più comuni della Chiesa e di ogni credente; nascono dal radicamento nella Sacra Scrittura e nella perenne tradizione della Chiesa, uniche fonti della possibile 'rivoluzione' compiuta nel nome di Gesù. I contenuti che esprimono sono ricchi di riferimenti biblici, di teologia e di spiritualità, e divengono quindi occasione di educazione per chi desidera una qualità più alta della vita cristiana.
Nella vita di ciascuno giunge il momento in cui non si può sfuggire il confronto con la malattia e con le sofferenze fisiche, psichiche e spirituali che essa genera; prima o poi ci si trova a dover fare i conti con la limitatezza, la precarietà, la debolezza. Spesso il momento della prova diviene l'occasione per fermarsi a riflettere sulla vita, i valori, il rapporto con Dio. Spesso questo è anche il momento in cui si inizia o si riprende, magari dopo molto tempo, a pregare. In queste pagine vengono offerte alcune preghiere che possano offrire conforto ai malati e a chi li assiste e si trova a contatto con loro.
Per un cristiano la dimensione del ringraziamento è sicuramente costitutiva della fede. Ringraziare vuol dire riconoscere di non bastare a se stessi, uscire dalla propria autosufficienza e aprirsi all'altro. È questo un atteggiamento fondamentale nella relazione con Dio dal quale ci vengono la stessa vita e ogni altro bene. Il cristiano, soprattutto quando si trova nella gioia, innalza il suo cuore a Dio e lo ringrazia per tutti i suoi doni. Questa semplice azione richiede una profonda maturità umana e spirituale perché significa saper riconoscere che l'amore di Dio precede e accompagna ogni istante della vita.
La preghiera è un'arte, qualcosa di molto intimo e di molto profondo. Ognuno deve trovare una sua via per rivolgersi a Dio e certo non si tratta soltanto, né principalmente, di recitare dei testi o delle formule. Siamo tuttavia consapevoli che spesso è difficile pregare, soprattutto è difficile iniziare a pregare per chi non lo ha mai fatto o ha smesso di farlo da molto tempo. Ecco dunque la proposta contenuta in questo libretto: una serie di preghiere, utili per diverse circostanze, che possono aiutare a «rompere il ghiaccio» nel colloquio con Dio.
Quando le famiglie si riuniscono al momento del pasto, non si nutrono solo con il cibo materiale, ma anche della compagnia delle persone riunite attorno alla tavola. Il cibo e le persone con le quali lo condividiamo sono doni di Dio. Perciò è opportuno, prima dei pasti, meditare un istante per ringraziare e lodare il Signore. Questo libro è una raccolta di preghiere eucaristiche che prende spunto dalla Sacra Scrittura e segue la scansione dei tempi dell’anno liturgico. Ricorda alle famiglie lo stretto legame esistente fra la tavola domestica e la tavola eucaristica.
La benedizione, come insegna la tradizione biblica (Abramo che benedice Isacco, Isacco che benedice Giacobbe, ecc.) è una preghiera, un'invocazione a Dio, che ogni persona può innalzare al Padre celeste, indipendentemente dal suo essere prete o laico.Questo libretto, che raccoglie alcune benedizioni, preghiere, passi della Sacra Scrittura e spunti per la riflessione, vuole essere un semplice e umile strumento con il quale genitori, educatori e membri della famiglia, possano ringraziare e lodare Dio per i molti benefici concessi.
Dire a Dio «Tu sei Tenerezza» significa dirgli grazie con la vita, nel riconoscimento stupito di essere amati da Lui e di poterlo ri-amare con tutto il cuore e con tutta l’anima. La Tenerezza è il Cuore di Dio-Trinità ed è anche la nostra forza: quando ci sentiamo avvolti da quel Cuore come da un caldo grembo materno, la nostra vita ne diventa un riflesso nella storia. Le preghiere qui raccolte sono l’espressione di una riscoperta del volto materno-paterno di Dio e rappresentano un sussidio per l’orazione che orienta a mettersi alla scuola del Maestro per ricalcare le sue orme e far trionfare la forza dell’umile amore su ogni tentazione contraria. Per passare dal «cuore di pietra» al «cuore di carne».