Un utile sussidio pastorale per la preghiera personale e/o comunitaria/ parrocchiale per il mese di maggio.
L’autore propone 31 commenti (+ 4 in appendice) di quelle litanie mariane che sono state definite un vero capolavoro della pietà popolare.
La riflessione su ogni litania è breve, ma ricca di riferimenti biblici e con applicazioni alla vita quotidiana. Si conclude sempre con una preghiera tratta dagli scritti di due santi molto cari al popolo cristiano: San Bernardo di Chiaravalle e Padre Pio da Pietrelcina.
DESTINATARI
Sacerdoti, animatori, educatori, comunità parrocchiali e religiose.
AUTORE
Giuseppe Militello (1965), sacerdote, dottore in Ecclesiologia presso la Pontificia Università Lateranense in Roma, ha già al suo attivo diverse pubblicazioni, tese ad avvicinare le grandi verità di fede e i tesori della tradizione. Docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della diocesi di Albenga-Imperia, è parroco nella diocesi di Savona-Noli, responsabile dell’Opera diocesana Pellegrinaggi, Coordinatore diocesano dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, relatore in trasmissioni radiofoniche.Tra le sue pubblicazioni si ricorda: Signore, perché? Via Crucis (Paoline 2009), Chi legge le letture? (Effatà 2009), Nel tuo forte abbraccio. Il Mese di san Giuseppe (Effatà 2010), Alla scoperta del Concilio Vaticano II (Sugarco 2010), I salmi. Una preghiera giovane (Il Messaggero, 2010), Nostra Signora di Misericordia di Savona (San Paolo, 2010).
Un piccolo libretto-guida sul Santo Rosario.
Questo libro raccoglie la trascrizione di due programmi mariani realizzati da Franca Salerno per “Orizzonti Cristiani” della Radio Vaticana che nella loro brevità e il carattere antologico, potranno dare al lettore quell’aiuto e quello stimolo alla riflessione e alla preghiera che avevano già offerto all’ascoltatore. La scelta è solo esemplificativa, data la vastità della materia che la tradizione cristiana offre su Maria Santissima. Impegno dell’Autrice è stato quello di ricercare pagine rare o poco note ai più, a volte soltanto una frase, di vari Autori, o ripescate nella memoria, insieme a quelle privilegiate del Magistero della Chiesa, coordinando il tutto in modo da formare un unicum, quasi fosse l’opera e l’anima di una sola persona.
Franca Salerno
romana, inizia alle elementari con il teatro e va avanti fino alla Compagnia del Piccolo Teatro della città di Roma dell’istituto Nazionale del Dramma Antico (ruoli ricoperti: Elettra, Antigone, Ifigenia). Poi, lascia il teatro e collabora a svariati programmi della Rai-TV e alla sincronizzazione e doppiaggio di documentari e film. Alla Radio Vaticana approda giovanissima e per ventisei anni affianca il responsabile di “Orizzonti Cristiani” Padre Giovanni Giorgianni e gli succede fino al 2003. Fra i riconoscimenti: Il Colosseum del Comune di Roma; il Cypraea giornalismo per il programma della Radio Vaticana “Noi e l’ambiente”; la Medaglia Ministerium Pacis inter Arma dell’ordinariato Nazionale Militare per l’opera svolta nel giubileo 1975; la Croce Augusta pro Ecclesia et Pontifice conferita da Sua Santità Giovanni Paolo II. Dal 1988 è una delle voci che commentano la messa festiva della CEI.
Un libretto semplice nato per rispondere all’invito del Venerabile Papa Giovanni Paolo II, il quale chiedeva alla Chiesa tutta di riscoprire quest’antica preghiera mariana tanto cara alla pietà popolare: il Rosario. Semplici meditazioni accompagnano e scandiscono questa bella supplica alla Madonna, che avvicina e abbraccia.
Andrea Maniglia è seminarista dell’Arcidiocesi di Lecce e alunno del Pontificio Seminario Regionale Pugliese Pio XI di Molfetta. Frequenta il triennio teologico presso la Facoltà Teologica Pugliese “Regina Apuliae”. Collabora con il Centro Culturale Italiano “GIOVANNI PAOLO PRIMO” e con il settimanale cattolico diocesano “L’Ora del Salento”.
Questo libretto di preghiera e devozione a San Giuseppe, che si presenta come una sorta di rosario, vuole essere uno strumento di orazione e di meditazione per rafforzare l’impegno di testimonianza nella famiglia riflettendo sulle virtù del Santo patriarca accompagnati dal Magistero di Giovanni Paolo II (Enciclica Redemptoris Custos) Mons. Piero Amenta vive a Roma ed è Officiale della Congregazione del Culto Divino.
La lectio divina e il rosario sembrano appartenere a mondi spirituali diversi, incarnare forme e stili di preghiera disparati. Eppure l’esperienza insegna che queste due pratiche sono del tutto complementari, che possono essere di grande aiuto l’una per l’altra.
L’antico metodo della lectio divina ha il pregio di ricondurre alla fonte: la Scrittura. Porta a soffermarsi sulla consistenza biblica di quei “misteri” della vita del Signore che vengono ripercorsi dalla “corona” del rosario, salvandoli così dal logorio del quotidiano.
Il rosario, dal canto suo, favorisce una contemplazione orante del mistero enunciato. Grazie a uno sguardo prolungato, grazie al clima che crea, ne agevola l’assimilazione. Il mistero viene avvicinato facendo proprio l’atteggiamento stesso di Maria: Colei che, più di chiunque altro, ha vissuto con sorpresa e amore le vicende del Figlio suo.
Ecco allora due pratiche che si rinsaldano, si completano a vicenda: per unire la Parola con la vita, il conoscere con il gustare, la domanda con la risposta, la riflessione della mente con lo slancio del cuore.
Pregare il rosario con le icone è metterci in silenzio davanti al mistero che vogliamo celebrare e che l'icona rende a noi visibile, lasciarci guardare, lasciarci cambiare il cuore, farci accompagnare dalla sua presenza nel cammino della vita. Preghiamo il rosario con le icone in compagnia di Maria, lasciandoci trasformare dal mistero che celebriamo per riprendere il cammino con rinnovata gioia e con vera pace.
Il presente testo vuole sfatare il luogo comune secondo cui il rosario sia unicamente semplice. Invece, partendo dalla semplicità iniziale, si è tentato di risalire ad analisi più complesse per ritrovare di nuovo la semplicità, ma in un insieme di prospettive, di ricchezze e di problemi armonicamente connessi.
Si potrebbe illustrare il procedimento a partire dall’atto del respiro.
Respirare è semplice e spontaneo. Così può essere semplice dire il rosario una volta che lo si è detto con qualcuno che ce lo ha insegnato quasi per simbiosi orante. Respirare può e deve diventare una tecnica con tanto di apprendimento per chi – ad esempio – canta, per chi suona uno strumento a fiato, per chi parla in pubblico, per chi esercita uno sport. Così il rosario ha delle risorse di tecnica basate su di un fondamento antropologico e biblico non sempre praticate e conosciute, ma che possono arricchire questa preghiera. Qui la semplicità diventa un po’ meno semplice.
Il respirare, poi, diventa l’oggetto di una specifica disciplina medica con complesse analisi e studi per comprenderne il funzionamento e curarne la patologia: la pneumologia medica. Così il rosario può diventare oggetto di studio nei suoi fondamenti antropologici, storici e teologici.
Maria è la discepola per eccellenza, è il modello di come guardare il volto di Cristo, nella gioia e nella gloria, nel dolore e nella morte. I brani evangelici proposti sono accompagnati da un commento e una preghiera brevi e incisivi. Ogni mistero è strutturato nel seguente modo: breve brano del Vangelo; commento che ne attualizza il messaggio nella vita di tutti i giorni, nell’ambiente cui è chiamato a operare; una decina; una preghiera.
Un testo semplice e intuitivo, che offre significativi spunti per l’animazione della preghiera e meditazione.
punti forti
L’esperienza dell’Autore nell’ambito dell’animazione parrocchiale.
Pagine che offrono meditazioni incisive, proposte con uno stile immediato, colloquiale.
destinatari
Sacerdoti, animatori, comunità parrocchiali, gruppi di preghiera.
Per adulti e giovani adulti.
autore
Remo Lupi, frate cappuccino della Provincia ligure, è autore di testi di catechesi e di liturgia. Per Paoline, oltre ai molti sussidi nella collana Catechisti parrocchiali oggi, ha pubblicato: Provocazioni per il nostro tempo.Via crucis (2009); Simboli e segni cristiani. Nell’arte, nella liturgia, nel tempio (20082); Insieme con Maria. Rosario per la comunità parrocchiale (2005).
Don Arturo Femicelli, parroco della diocesi di Forlì-Bertinoro, ogni domenica consegnava un ciclostilato di una o due facciate ai fedeli che partecipavano alla messa nella parrocchia dedicata a Santa Caterina (Forlì). Sui fogli presentava il testo del vangelo, un’immagine, le letture della domenica insieme a un suo commento. Questo materiale, distribuito nel corso di 13 anni, è stato raccolto e ordinato... facendo nascere, fra altre iniziative, l’idea di presentare la figura di Maria santissima secondo i tradizionali misteri del rosario.
Destinatari
Tutti.
Autore
ARTURO FEMICELLI (1925-2002), presbitero diocesano dal 1948, ricoprì vari incarichi e dal 1972 la “sua comunità” trovò una sede prima nella chiesa del Miracolo di via Cobelli e poi nella parrocchia di Santa Caterina (diocesi di Forlì-Bertinoro). Una personalità versatile, seppure dilettante, amava cimentarsi e con successo, nella pittura, nella poesia, nella composizione musicale e nel canto: doni che metteva al servizio del suo apostolato.
Originale Santo Rosario le cui meditazioni prendono lo spunto dalla Persona dello Spirito Santo e di Maria Santissima per ogni mistero.