Messaggi d’amore e visioni meravigliose di Maria del Buon Successo e degli angeli del Paradiso, affinché l’umanità eviti i castighi, tremendi, della divina giustizia. “Io ti prometto la vita eterna”.
"Cari figli, Dio mi manda per aiutarvi e condurvi verso il Paradiso, che è la vostra meta": con queste parole, il 25 settembre 1994, la Madonna ha detto chiaramente quale sia la sua missione in questi ultimi tempi. Dall'inizio delle apparizioni di Medjugorje, il 24 giugno 1981, fino a oggi, in moltissimi messaggi la Regina della Pace ha espresso con amore materno il suo profondo desiderio di salvezza, rivolto a tutta l'umanità. Al tempo stesso, però, non ha mancato di sottolineare la gravita della situazione presente, ammonendo un mondo che, ormai sedotto dagli inganni del demonio, oggi più che mai rifiuta Dio. Esaminando i principali messaggi delle apparizioni di Medjugorje, Padre Livio ripropone i passaggi essenziali degli appelli alla conversione rivolti dalla Madonna all'umanità, mostrando come da essi emerga un chiaro riferimento al destino eterno dell'uomo, chiamato a guardare alla morte come a una realtà drammatica, ma pur sempre di passaggio verso l'eternità. Un'eternità che, conformemente al giudizio individuale di ognuno, vedrà ciascuna anima destinata a godere delle gioie del Paradiso oppure condannata per sempre alla dannazione dell'Inferno. Un appello urgente, che attraverso le testimonianze dei veggenti risuona ancora più drammatico in questi ultimi tempi.
Un testo agile ma documentato che affronta un tema conosciuto svelandone risvolti solitamente trascurati. Da sempre uno dei brani più suggestivi della Sacra Scrittura, penetrante per la sua semplicità e la sua profondità sconvolgente.
Esistono molte "ermeneutiche" sulla terza parte del segreto di Fatima. Dal 2000, con la sua pubblicazione (completa?), si sono addirittura moltiplicate: sembra che ognuno, anche dentro la Chiesa, abbia la propria; il mistero, così, è stato ammantato di "giallo". Il vaticanista Giuseppe De Carli, autore di un libro che aveva l'intenzione di porre fine alle polemiche, prima di morire disse chiaramente che il segreto di Fatima rimane aperto. Questo libro intende mostrare la strada per uscire dalla fuorviante lettura del semplice intrigo: la Signora di Fatima parlò della Passione della Chiesa, riconosciuta dallo stesso Benedetto XVI. Le apparizioni di Fatima vennero annunciate già nel XV secolo in Casa Savoia, le cui profezie sono custodite nell'archivio di un monastero domenicano di Alba (CN). Attraverso questo studio si potrà comprendere come la Madonna di Fatima pianse sulla Chiesa martire dei suoi nemici, ma anche di se stessa, come era già accaduto a La Salette. Allora si comprenderà che la crisi della Chiesa, legata a doppio nodo con le sorti del mondo, troverà la sua risoluzione solo nel ritorno alla purezza della Fede.
In questa seconda parte di Le glorie di Maria, Sant'Alfonso Maria de' Ligupri ripercorre con i più grandi scrittori e Dottori della Chiesa le vicende umane della vita di Maria che già si intrecciano nell'esperienza divina dell'Incarnazione del Verbo ed assumono la meravigliosa valenza mistica dei Misteri che contempliamo nella recita del S. Rosario.
Le bellissime riflessioni sulle sete feste principali ci permettono di gustare e vivvere queste festività in comunione più intima e più profonda con l'Immacolata Vergine Maria.
Il Santo ci presenta poi i sette dolori che afflissero la Regina dei Martiri e che l'accompagnarono per tutta la vita.
Passa poi a considerare le virtù della Madre di Dio additandoLa a tutti noi come guida sicura e modello perfetto nel cammino della santità.
Nell'opera troviamo infine le pratiche di devozione e alcune preghiere alla Vergine Maria.
"Come usare questo libro? Immagina di trovarti in un immenso giardino, dove hai a disposizione fiori di ogni genere. Non puoi raccogliere tutti i fiori: devi sceglierne uno e respirare lentamente il profumo che emana. Poi puoi coglierne un altro, fermandoti ad ammirare la bellezza dei colori e la fragranza che effonde. Cosa voglio dirti? Non puoi leggere questo libro come si legge un romanzo: dalla prima pagina all'ultima. No! Devi scegliere la preghiera che meglio si intona con il momento della tua giornata e con lo stato d'animo che stai provando. Prendi l'indice: scorri i titoli, ferma lo sguardo su un fiore... e poi vai a cercarlo per poterlo gustare lentamente in modo che la preghiera sia davvero un respiro dell'anima." (Dalla prefazione del Cardinale Angelo Comastri)
l segreto di riuscita della spiritualità pastorale vissuta da Gesù e da sua Madre è uno solo, e cioè: cercare, trovare e vivere insieme il mysterium (l’amore di Dio) nel ministerium (l’azione pastorale), nell’esercizio delle attività quotidiane svolte in servizio del Padre e dei fratelli. Se è stato così per il Figlio e per la Madre, così potrà e dovrà essere per tutti noi cristiani, discepoli di Cristo e figli di Maria.Vivere il mysterium nel ministerium: non si tratta di uno slogan pubblicitario, ma di un principio-cardine di natura teologica e di una idea-madre fondamentale e fondante, oltre che di una chiave di lettura ascetica; certamente di un segreto di riuscita spirituale, appunto, col quale si è aiutati a coltivare e a sviluppare la spiritualità nuova elaborata dal Signore Gesù nel decimo capitolo del Vangelo di Giovanni.
Destinatari
Sacerdoti, laici impegnati, comunità ecclesiali di base.
Autore
Antonio Fallico è parroco di S. Maria di Ognina (Catania). Già vicario episcopale per la pastorale dell’Arcidiocesi di Catania, ha in- segnato Storia, Filosofia e Pedagogia nei Licei statali.Attualmente insegna Pedagogia pastorale presso lo Studio teologico S. Paolo di Catania. È promotore e responsabile della Missione Chiesa-Mondo che si contraddistingue in Italia per il rinnovamento della pastorale parrochiale attraverso le comunità ecclesiali di base (CEB) raccomandate da vari documenti pontifici e della CEI. Promuove da più anni il progetto “Parrocchia comunione di comunità”. Scrive su riviste e giornali vari.Tra le principali pubblicazioni in materia di spiritualità ecclesiale e di pedagogia pastorale segnaliamo: Quando un gruppo diventa Chiesa, La Roccia, 1972; Gruppi ecclesiali e impegno politico, Marietti, 1976; Gruppi e parrocchia quale rapporto,AVE, 1981; Le comunità ecclesiali di base, Paoline, 1982; Eucaristia comunione trinitaria e comunità ecclesiale, Paoline, 1986; e inoltre, edite dalle Edizioni Chiesa-Mondo: Parrocchia missionaria nel quartiere, 1987; Il Padre Nostro. Itinerario di spiritualità pastorale, 1992; Ti condurrò nel deserto e parlerò al tuo cuore, 1995; Le cinque piaghe della parrocchia italiana.Tra diagnosi e terapia, 1995; Pedagogia Pastorale. Questa sconosciuta, 2000; Parrocchia diventa ciò che sei, 2004; Sulle orme del Buon Pastore. Breviario di spiritualità pastorale per presbiteri e laici, 2006; La Preghiera, nuova edizione in CD, 2010.
Tra le apparizioni della Santa Vergine avvenute nel secolo scorso, tra le più importanti ci sono quelle di Kerizinen, in Francia, a una giovane contadina, Jeanne-Louise Ramonet. Il 15 settembre 1938, Jeanne-Louise sorvegliava le sue mucche in un campo non lontano da casa, quando ad un tratto fu sorpresa da una fortissima luce nella quale vide una bella Signora, vestita di una veste azzurra bordata di bianco, con un velo e un manto bianco e nella mano destra un rosario dai grani bianchi. Le apparizioni di Maria e Gesù proseguirono dal 1938 al 1965, quasi tutte accompagnate da messaggi che Jeanne-Louise trascriveva accuratamente.
Pochi anni prima di Lourdes, un'altra apparizione aveva suscitato discussioni e attese: nel settembre del 1846, a La Salette, nelle Alpi in alta Savoia, due poveri pastorelli, Mélanie di 14 anni e Maximin di 11, affermano di aver visto la Vergine. Sono anni di miseria e di carestie, per la Francia come per gran parte dell'Europa. La "bella Signora" di La Salette appare immersa in un globo di luce e in lacrime: dice che suo Figlio è adirato verso il popolo francese a cui promette carestie e malattie se non torna alla fede. La personalità dei due ragazzi lascia perplesse le autorità religiose che, sulla spinta dell'entusiasmo popolare, finiscono per dichiarare miracolosa l'apparizione. Leon Bloy avvertì una sorta di segno divino nella prossimità fra la sua nascita nel 1846 e la data dell'apparizione di La Salette, dove giunse pellegrino per la prima volta nel '79, per tornarvi ancora in seguito. La sua meditazione sulle rivelazioni della Vergine è affidata a tre scritti qui per la prima volta tradotti. Ben diversa dalla Vergine sorridente di Lourdes che non profetizza catastrofi, essa non può attrarre l'uomo comune che fugge la tristezza. Ma proprio questo invece attrae Bloy: la sua ansia di assoluto, la sua scelta di un'esistenza di miseria, da "disperato", il suo spirito polemico verso un mondo che la ricchezza conduce alla rovina e all'indifferenza verso il Cristo sanguinante, lo rendono prossimo alla Vergine di La Salette e al suo messaggio di espiazione attraverso la sofferenza.