
Cambiano le coordinate geografiche, il linguaggio, la razza e la religione dei popoli, ma la donna più corteggiata e ammirata rimane sempre Lei. Una Lei a cui ci siamo piegati in ginocchio chiedendole consiglio, con cui ci siamo confidati ed ispirati e dietro a cui ci siamo protetti. Una bellezza eterea, perfetta e incantevole, affascinante e irresistibile. Sono passati 2000 anni, ma è sempre più attuale, sempre più moderna, sempre più viva. Lei, la Vergine Maria, un personaggio, un’icona, forse anche una star, ritratta in questo progetto attraverso diversi punti di vista, in diversi ambienti e circostanze, dal reale al surreale.
Il giornalista-reporter di guerra, Sergio Ramazzotti ha documentato con più di 5000 fotografie (ne sono state scelte 240) nei cinque continenti, la presenza di una figura religiosa in ambienti assolutamente diversi da quelli a cui siamo abituati a vedere la “madre di tutte
le madri”.
L’idea è stata quella di creare un libro fotografico che costringa a riflettere su quanto non sia importante la prospettiva da cui si sceglie di guardare il personaggio, quanto piuttosto che il suo significato è universale e senza tempo.
La Vergine Maria è una delle figure più emblematiche della storia della salvezza. Tuttavia la sua vita rimane in maggior parte un mistero perché fu occultata con umiltà in quella più grande del Figlio. La volontà di ricostruire nei dettagli tutte le tappe dell’esistenza della Madre di Dio, riallacciando le fila di fonti antiche, apocrife, teologiche, rivelate ed evangeliche, alla luce della dottrina cattolica e dei suoi dogmi di fede, è il fil rouge che unisce queste pagine alla scoperta di una vita, quella di Maria di Nazareth, che nel suo nascondimento ha saputo davvero come trasformarsi in dono.
Le diciotto apparizioni della Vergine Maria nella Grotta di Massabielle, presso Lourdes, sono da più di centocinquant'anni motivo di accese polemiche, soprattutto sulla credibilità dell¿unica testimone, la quattordicenne Bernadette Soubirous. Lei sola ha visto, ha sentito, ha riferito. Ma davvero questa ragazzina misera e analfabeta, sulle cui fragili spalle grava il peso del maggior santuario del mondo (cinque milioni di pellegrini ogni anno, sempre in aumento), avrebbe colloquiato a tu per tu con Colei che si definì l'Immacolata Concezione? Le sue non sono forse allucinazioni di un'isterica o, peggio, invenzioni suggeritele dalla vanità di adolescente frustrata, da genitori interessati oppure da qualche ambiguo membro del clero? Molti hanno sostenuto e tuttora sostengono simili tesi.
Nel suo impegno per la riscoperta di un¿apologetica pacata e rigorosa - sempre consapevole che il Dio del Vangelo vuole proporsi e non imporsi, concedendo luci e lasciando ombre per rispettare la libertà delle Sue creature - Vittorio Messori indaga da decenni sulla verità della testimonianza di Bernadette, attribuendole un valore religioso decisivo. Oggi, in particolare, per i tanti inquieti che cercano ragioni «per continuare a credere».
In effetti, se Bernadette non ci ha ingannati (e se non si è ingannata), se dunque Lourdes è «vera», tutto il Credo della Tradizione cattolica è «vero»: Dio esiste; Gesù è il Cristo; la Chiesa che ha per guida il papa è la custode e la garante di queste verità. È la Vergine stessa, infatti, che esorta la veggente: «Andate a dire ai preti di costruire qui una cappella»; che tiene tra le mani il rosario, icona della devozione cattolica; che chiede processioni, affidate alle cure ecclesiali; che appare seguendo il ciclo liturgico romano; che ribadisce il dogma dell¿Immacolata Concezione, proclamato quattro anni prima da Pio IX. Non a caso, Lourdes è il luogo di culto privilegiato dai pontefici, che hanno proclamato Bernadette santa: Pio XII - fatto unico nella storia - gli ha dedicato un'intera enciclica; Giovanni Paolo II, ormai agli estremi, volle chiudere la sua vita trascinandosi sino alla Grotta; Benedetto XVI ne ha fatto una delle primissime mete del suo pontificato.
Un libro unico, questo, tra i tanti bestseller dell¿autore, ma segnato anch'esso dal consueto equilibrio tra il rispetto del credente per il Mistero e il rispetto dello storico per il rigore della ricerca. Nessuna elevazione misticheggiante, qui, nessuno scandalo o invettiva, bensì una mole impressionante di dati e notizie talvolta inediti, spesso nascosti o dimenticati; sempre, comunque, vagliati alla luce della ragione. Per una singolare coincidenza queste pagine appaiono all¿inizio dell'Anno della Fede voluto da papa Ratzinger. Proprio quella fede che, nella verità di Lourdes, trova un prezioso e solido «appiglio», una sorta di «maniglia» cui aggrapparsi nel dubbio che insidia oggi anche tanti cristiani.
Descrizione dell'opera
Riflettere su Maria è confrontarsi con la vita di una donna vissuta più di 2000 anni fa che si è fatta carico di una realtà certamente complessa e problematica, spesso umanamente incomprensibile, ma più vicina a quella attuale di quanto si possa immaginare.
Rivolgersi a lei in modo semplice e diretto per ripensare le tappe della sua vita è anche un modo per sentirsela accanto nelle vicende del quotidiano e può diventare forma viva e spontanea di preghiera.
L'autrice propone 50 riflessioni, grani di un ipotetico rosario, lasciandosi sollecitare dal volume Maria. Donna dei nostri giorni (San Paolo 1993) di don Tonino Bello.
Sommario
Presentazione. Madre di speranza. Madre dell'umanità. Materna accoglienza. Icona del cammino. Madre celeste. Mediatrice celeste. Madre dell'attesa. Madre dei viventi. Quella notte a Nazaret. Maria, madre del quotidiano. Richiesta di autenticità. Maria presenza viva. Ti preghiamo, Maria... Sguardo di Madre. Alla Madre. Donna della porta accanto. Madre dell'accoglienza. Madre del lieto annuncio. Madre della tenerezza. Maria donna di confine. Maria madre nella prova. Maria donna dell'obbedienza. Maria serva di Dio. Maria madre silenziosa. Maria donna semplice. Confidenza filiale. Sabato santo. Maria donna lungimirante. A Te, donna leggiadra. Compagna di vita. Donna della notte. Donna di poche parole. Incarnazione. Donna del Magnificat. Maternità. Preghiera al femminile. Elogio della lentezza. Maria donna autentica. Maria donna sollecita. Maria donna in attesa. Donna colma d'amore. Perle d'amore. Ave Maria. Segni del tempo. Ferialità. Condivisione. Sete di verità. Guardare oltre. Dolce presenza. Dono. Segno di speranza. Pentecoste.
Note sull'autrice
IRIDE CONFICONI, laureata in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Bologna, è stata docente di tecnica commerciale e bancaria. Attratta dallo studio della scrittura ha conseguito il titolo di grafologa professionista presso l'Università di Urbino dove ha insegnato tecnica e metodologia fino al 2005. È stata presidente dell'Associazione Grafologica Italiana. Attualmente è membro del Comitato tecnico scientifico della medesima associazione.
Collabora con importanti riviste specializzate in campo grafologico quali Scrittura, Scienze Umane & Grafologia e Attualità Grafologica. Relatrice a numerosi congressi nazionali e internazionali è autrice, tra l'altro, di Tecnica e metodologia grafologica, Moretti, Urbino 22002. Presso le EDB ha pubblicato: Caratteri tra le righe. La personalità dalla scrittura (22005).
Libretto per i pellegrinaggi a Lourdes, per la preghiera del Santo Rosario.
Non c'è scritto, pensiero, omelia, riflessione, del Venerabile Luigi Novarese che non contenga un riferimento mariano. Lontano da una devozione superficiale o troppo spiritualizzata, Luigi Novarese fin da piccolo si è accostato a Maria sentendola Madre di Cristo e madre sua. Il suo affidamento a Maria è completo e totalmente riferito a Cristo poiché Maria è profondamente affidabile nel condurre i credenti verso il Figlio di Dio. L'autore, don Mario Morigi, ha raccolto alcuni scritti mariani di mons. Novarese, significativi del suo affidamento: si parla dei Messaggi di Lourdes e di Fatima, della consacrazione a Gesù per le mani di Maria, della presenza di Maria nella vita dell'apostolato del CVS e di Maria come Madre dei sacerdoti.
Saggio ben documentato e ricco di informazioni per spiegare l'importanza della mariologia nei programmi di studio ecclesiastici e chiarire le indicazioni essenziali per impostarne la trattazione in chiave interdisciplinare.
La devozione dei Sette Arcangeli si cela all'interno della celebre icona della Madonana? Le scoperte emerse dalle ricerche dell'autore potrebbero svelare il mistero e dare nuovo impulso a questa devozione.
Descrizione dell'opera
Non c'è dubbio - dice Turoldo - che senza la Vergine madre la creazione sarebbe incompleta, e la storia dell'uomo senza il suo Salvatore: perciò disperata.
Nel titolare la sua raccolta di poesie dedicate a Maria, egli s'ispira alla locuzione che Paolo VI pronunciava durante il VII Congresso mariologico celebrato a Roma il 16 maggio 1975 al Pontificio Ateneo di Sant'Antonio. In quella occasione il pontefice rimandava alla Vergine non solo come «via veritatis», ma anche come «via pulchritudinis»: via da seguire se si vuole raggiungere la beatitudine promessa. «Una beatitudine che non può essere tale se, appunto, è solo verità. La verità da sola può fare anche male. La verità la possiedono anche i dannati. Ma la bellezza! ... Infatti Dostojewski dice che sarà la bellezza a salvare il mondo. Ed io, senza sconvolgere nessun ordine, ma solo per dire quanto più mi preme, precisamente vorrei qui proclamare, avanti a ogni altra urgenza, la via della bellezza. Poiché senza bellezza non c'è neppure verità: Dio è la stessa infinita pienezza del bello, altrimenti non è neanche vero e neanche buono» (dalla Presentazione).
A vent'anni dalla morte, le EDB rendono nuovamente disponibile il suo splendido laudario.
Sommario
Presentazione. Dio non fa più paura. Preghiera alla Vergine. Anche Dio sarà triste. Madre dell'uomo. Ma ora sei nostra madre. De profundis. A te, o Padre. Si è aperto il cielo. Come nessuno. O figli, udite. Come gazzella. Più della terra. Per i servi di santa Maria. Fede e silenzio. Solo dei poveri. Ora la Scrittura. Senza di lui. Silenzio di millenni. È scritto, Madre. E tu la Donna. Chiesa che ascolta e cammina. Figlia di Sion. Ecco tua madre. Sei la pietà. Solo tu credevi? Lo stesso vento. Con ali d'aquila. Non chiedete segni. Sei la terra obbediente. Anima mia. Cose grandi. È venuto il tempo. Di ogni gente oppressa. La nuova aurora. N on lo sapevi. Come credevi? Non abbiamo più vino. Bisogna cantare. Così il miracolo. Un altro avvento. Fiorisca nel canto. Aiutaci, o madre. Verrà una donna. Ecco, la Vergine concepirà. Basta che creda la vergine. Immagine sei della Chiesa. Nato da donna. Perché, o fanciulla, non parli? Come la Vergine. Come una vela. Da vergine intatta. Insieme a te. La santa terra. Arca nuova di un popolo nuovo. Figlio della Bellissima. Una vergine-madre ti diamo. La splendida aurora. Come dentro un'arnia. A cosa pensavi, Maria? Chi è mia madre? La tua pietà. Città dell'amore. Appena credere. Ma tu credevi. Per saper piangere. Chissà le volte. Sia Pentecoste perenne. Madre di gloria. Il nostro Magnificat. Madre, vogliamo. Servi della Vergine. Congedo. Cantico della Vergine.
Note sull'autore
DAVID MARIA TUROLDO (1916 - 1992), frate dei Servi di Maria, con padre Camillo De Piaz diede vita al centro culturale Corsia dei Servi. Per circa trent'anni fu priore e parroco dell'abbazia di S. Egidio a Fontanella, frazione di Sotto il Monte, dove diresse il Centro di Studi ecumenici. Poeta, notista, per il suo stile profetico e anticonformista fu definito "coscienza inquieta della Chiesa". Al suo funerale presero parte più di 3000 persone. Fra le sue pubblicazioni: Io non ho mani (1948), La terra non sarà distrutta (1951), Udii una voce (1952), Se tu non riappari (1963), La passione di San Lorenzo (1978), Il sesto angelo (1976), Lo scandalo dello speranza (1978), O sensi miei (1990), Canti ultimi (1991).
Ampia raccolta di scritti sulla Madonna ad opera di autori contemporanei dell'Occidente (sec. XX).
Molteplici sono le icone mariane che hanno affollato i secoli; tutte, però, risalgono alle icone, non “dipinte” ma “descritte”, distribuite nelle pagine bibliche. Il volume ne riprende trentuno, tante quanti sono i giorni di un mese. Nei primi quadri il lettore è introdotto alla scuola dei Padri, della liturgia, della devozione popolare e colta, che per secoli ha intravisto nei volti femminili dell’Antico Testamento i tratti “anticipati” della Madre del Signore.Alla base di quest’operazione cosiddetta “allegorica” c’è da sempre una profonda intuizione: le Scritture ebraiche e quelle cristiane, l’Antico e il Nuovo Testamento sono in intima connessione, la Parola del Cristo è in continuità piena e gloriosa con la Parola di Yhwh. Le icone successive sono le più dirette e somiglianti perché nelle pagine neotestamentarie è Maria stessa ad essere di scena, con contorni e fisionomia precisi.
L'autore
Gianfranco Ravasi, nato nel 1942 a Merate (Lecco) e ordinato sacerdote nel 1966, è stato per molti anni Prefetto della BibliotecaPinacotecaAmbrosiana di Milano.Nel settembre 2007, dopo essere stato nominato da Benedetto XVI Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e delle Pontificie Commissioni per i Beni Culturali della Chiesa e di Archeologia Sacra, è stato ordinato Arcivescovo Titolare di Villamagna di Proconsolare. A lungo docente di esegesi dell’Antico Testamento nella Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale e di ebraico nel Seminario arcivescovile milanese, è membro di numerose accademie e istituzioni culturali italiane e straniere, oltre che autore di diversi volumi.Il 20 novembre 2010 è entrato a far parte del Collegio cardinalizio.Tra le opere pubblicate presso le Edizioni San Paolo segnaliamo la trilogia Che cos’è l’uomo? (2011), Chi sei Signore? (2011) e Dove sei, Signore? (2012), come pure il commento ai Salmi (20072) e al Qohelet (20085). Per il Gruppo San Paolo ha diretto opere di prestigio come la Bibbia Via,Verità e Vita (2009), i diversi volumi della Nuova Bibbia per la Famiglia (2009) e il Dizionario Temi Teologici della Bibbia (2010).
Il volume illustra le vicende della dottrina e della devozione mariana nel periodo in cui la chiesa bizantina, superate le difficoltà derivanti dalla controversia iconoclasta, ha ripreso a fare blocco con l’autorità imperiale contribuendo alla maturazione di un periodo storico conosciuto come l’età aurea dell’impero bizantino, che ebbe il suo apogeo durante il regno di Basilio II (976-1025). In un contesto ecclesiale così positivo, la dottrina mariana, fedele alla tradizione efesino-calcedonese, si traduceva nella pratica di una sentita devozione verso la Vergine Maria e si esprimeva in atti di culto particolarmente coinvolgenti: solenni liturgie; celebrazioni nelle chiese a lei dedicate, quali i due celebri santuari costantinopolitani delle Blacherne e di Chalkoprateia; una straordinaria fioritura della poesia mariana ad uso liturgico; un culto delle icone mariane molto sentito; un calendario ricco di feste in onore di lei, che incrementavano la produzione di un’abbondante letteratura omiletica da parte non solo dei pastori della Chiesa, ma anche di personalità laiche, imperatori compresi.
Dei trentasette autori antologizzati con uno/due brani sono presentate la vita, il pensiero e le opere.
L'autore
Luigi Gambero, sacerdote della Società di Maria (marianisti), è nato a Robbio (Pavia) nel 1930. Dopo essersi laureato a Torino con una tesi in letteratura cristiana antica sotto la guida del futuro cardinale Michele Pellegrino, ha fatto studi di filosofia e teologia all’università di Friburgo (Svizzera) e alla Pontificia Università Lateranense, dove ha conseguito la licenza in teologia. Successivamente si è specializzato in mariologia alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma, con una tesi sull’autenticità e sui contenuti cristologici e mariologici dell’«Omelia sulla generazione di Cristo» di Basilio di Cesarea. Per trent’anni è stato docente di teologia patristica e storia della mariologia presso lo stesso Marianum e all’International Marian Research Institute dell’Università di Dayton, Ohio (USA). Al suo attivo ha numerose pubblicazioni, tra cui Maria nel pensiero dei Padri della Chiesa (Edizioni San Paolo, 1991) e Maria nel pensiero dei teologi latini medievali (Edizioni San Paolo, 2000). È coautore dei quattro volumi di ‘’Testi Mariani del Primo Millennio’’ (Città Nuova, 1988-1991). Nella serie dei volumi dei ‘’Testi Mariani del Secondo Millennio’’, è autore dei volumi III e IV e coautore dei volumi V,VI e VII (Città Nuova, 1996-2005). Inoltre ha scritto articoli per il Nuovo Dizionario di Mariologia (Edizioni San Paolo, 1985) e Mariologia. Dizionari San Paolo (2009).