La "classica" liturgia della Via Crucis proposta ai fedeli, con canti, brani biblici e riflessioni realizzate da Sergio Stevan e Chicca Sacchetti. Le quattordici stazioni sono accompagnate da altrettante formelle artistiche realizzate da Olga Anastassopoulou secondo una moderna interpretazione della tradizionale tecnica iconica.
Agile sussidio che presenta la Via Crucis in chiave attuale calandola nel presente.
“Gesù non ha inventato la croce, l’ha trovata anch’Egli sul proprio cammino come ogni uomo. La novità che Egli ha inventato è stata quella di mettere nella croce un germe di amore. Così la croce è diventata la strada che porta alla vita. La croce è messaggio di amore, sorgente di calore trasformante per l’uomo. È la croce di Gesù, quella croce che oggi noi adoreremo e baceremo, quella croce che però prima ancora abbraccia ciascuno di noi e ci affida un incarico:... ci invita a seminare anche in esse, come Egli ha fatto per primo, il germe dell’amore e della speranza”.
“Gesù non ha inventato la croce, l’ha trovata anch’Egli sul proprio cammino come ogni uomo. La novità che Egli ha inventato è stata quella di mettere nella croce un germe di amore. Così la croce è diventata la strada che porta alla vita. La croce è messaggio di amore, sorgente di calore trasformante per l’uomo. È la croce di Gesù, quella croce che oggi noi adoreremo e baceremo, quella croce che però pri- ma ancora abbraccia ciascuno di noi e ci affida un incarico:... ci invita a seminare anche in esse, come Egli ha fatto per primo, il germe dell’amore e della speranza”.
Il testo è una Via Crucis con 15 Stazioni, l’ultima è l’incontro di Maria con Gesù risorto.
Le Stazioni sono quelle che i Vangeli e la Tradizione ci hanno tramandate.
L’autore le ha costruite cogliendo, nelle relazioni tra Gesù e i suoi, aspetti di amicizia e di amore, di inganni e di perdono, di tradimenti e di abbandono, di gratuità e di devozione, di legame e di libertà.
Quindici stazioni, quindici relazioni, «che hanno il gusto profondo, e non sempre comprensibile, della vita degli uomini e che Gesù di Nazaret ha compreso in pieno».
Ogni stazione è indicata da un passo evangelico; segue la riflessione sulla stazione e chiude sempre con riferimenti alla situazione degli uomini. È una Via Crucis un po’ fuori dal consueto; ha un quid di originalità.
Luca Saraceno è un sacerdote della diocesi di Siracusa. Docente di filosofia, ha pubblicato alcuni libri e collabora ad alcune riviste su tematiche filosofiche e religiose.
L'autore vuole fare scendere, come fasci di luce, alcune pagine di Vangelo e di Sacra Scrittura proprio dove la violenza dell'ingiustizia sembra zittire ogni possibilità di cambiamento. Ogni stazione è scandita dal brano evangelico a cui segue uno spazio meditativo dell'autore che, di volta in volta è sottolineato da nomi diversi di persone che hanno capito come "porgere l'altra guancia" non è né debolezza e vigliaccheria, ma resistenza di fronte al male, rifiuto della spirale della vendetta e delle logiche disumane annidate in ogni proposta criminale (P. Borsellino, P. Impastato, B. Diana...).
Una Via Crucis pensata per i bambini e sapientemente illustrata per ripercorrere con Gesù le ultime tappe della sua missione di Salvatore e scoprire le profondità del Suo amore per tutti noi. Per ognuna delle quindici "stazioni" (l'ultima è quella della risurrezione), un brano biblico e una breve e semplice riflessione.
Questo testo è un tentativo di rendere vicino a noi la Via Crucis, cammino cruciale per la redenzione dell'umanità. L'insegnamento che da essa ricaviamo ci aiuta ad affrontare quelle situazioni che nella vita a volte ci sembrano insormontabili tanto da farci dire: è proprio una "via crucis". Eppure la salvezza è passata da questa strada. Forse anche a noi queste situazioni possono far intraprendere un cammino di redenzione per incontrare Gesù nella nostra vita. Classico lo schema di ogni "stazione": brano evangelico di riferimento, breve meditazione, un versetto del Vangelo che "ci aiuta a riflettere", una preghiera responsoriale, orazione finale.
Nel presente volume vengono proposte le riflessioni del Cardinale Lajolo sulla Via Crucis, affinché ogni cristiano possa idealmente accompagnare Gesù in quel breve tratto di strada, ma dall'infinito valore spirituale, che va dal pretorio di Pilato fino al Golgota e al vicino sepolcro. In particolare l'autore propone per ogni stazione tre momenti di partecipazione: la visione della scena, la comprensione del suo significato, e la preghiera, fornendo così ai fedeli un valido strumento di preparazione spirituale alla Pasqua del Signore. Il volume è inoltre impreziosito dalle illustrazioni dell'artista Franco Murer, che raffigurano le stazioni della Via Crucis.
Uno strumento ormai classico e atteso per vivere il tempo della Quaresima, pensato per la celebrazione comunitaria ma anche personale. Le meditazioni a commento che arricchiscono lo schema tradizionale della Via crucis sono attinte dalle opere di Carlo Maria Martini edite da Àncora.
Via Crucis per bambini. Anche i bambini hanno le loro piccole sofferenze, le loro preoccupazioni. Anche i bambini hanno le loro piccole lotte interiori e le indecisioni sulla strada da prendere. Rivivere con Gesù la sua Passione che sboccia nella Risurrezione è scuola di vita e di amore. Ad ogni stazione: Un dialogo a tre tra il Maligno, l'Angelo custode e il Bambino. Un breve brano del Vangelo su pergamena. Una preghiera per accompagnare il Signore, ricevere coraggio e consolazione.
La tradizionale pratica della Via crucis è riproposta in sette schemi diversi - corrispondenti ai sette venerdì della Quaresima - ciascuno dei quali abbraccia le intenzioni di preghiera di una particolare categoria di persone: il povero, il lavoratore, il giovane, il malato, la famiglia, il sacerdote, per concludere con il Servo di JHWH del profeta Isaia, prefigurazione del Cristo.
Il sussidio vuole sensibilizzare i fedeli su come la Passione di Gesù si rinnovi continuamente nelle realtà più fragili del nostro tempo.
Ogni schema si apre con un'orazione e per ognuna delle 14 stazioni viene offerta una meditazione a tema. Le meditazioni del povero e del sacerdote sono state ispirate dagli scritti di don Primo Mazzolari, come lo stesso autore dichiara nella Nota introduttiva.
Sommario
Nota introduttiva. Canti per l'inizio della celebrazione. I. Il calvario del povero. II. Il calvario del lavoratore. III. Il calvario del giovane. IV. Il calvario del malato. V. Il calvario della famiglia. VI. Il calvario del sacerdote. VII. Il calvario del «Servo di Dio».
Note sull'autore
AVERARDO DINI è sacerdote dell'Arcidiocesi di Firenze. È stato fondatore del settimanale «Toscana Oggi» e autore di diversi volumi, tra cui Dodici parole per Natale (Brescia, 32001), Costruire la casa sulla roccia (Brescia, 2007) e Venne ad abitare in mezzo a noi (Brescia, 2008).