
La figura di una donna affascinante e complessa che ha saputo mettersi in ascolto e dialogo.
Che cosa e l'uomo? La risposta di Edith Stein.
Una biografia esauriente, che permette di accostarsi alla complessita di una grande santa, come Edith Stein, con la dovuta attenzione che merita la sua spiritualita. Questa biografia permettera di leggere le sue opere con minore difficolta. Oggi il nome di Edith Stein e conosciuto in tutto il mondo. Chi lo pronuncia, lo fa con profondo rispetto per questa grande donna. Edith e una intellettuale, innamorata della verita, che cerca cammini nuovi per la filosofia. E' una convertita che fa di Cristo una sfida di vita cristiana. E' una carmelitana che cerca nella solitudine e nel silenzio del Carmelo il segreto della perfezione evangelica. E' una donna ebrea, figlia del popolo biblico, che muore martire di Cristo nelle camere a gas di Auschwitz, create da Hitler per il popolo ebreo.
Steso all'indomani della prima Professione, il libro e il racconto commovente dei primi anni di vita religiosa di Madre Maria Candida dell'Eucaristia nel Carmelo di Ragusa, oggi beata.
L'esempio di Elisabetta Catez, un percorso appassionato e appassionante che muta e lima un carattere acceso e combattivo, per giungere alla dedizione totale e all'immobilita in Dio
L'importanza della domenica nelle parole di Elisabetta della Trinita.
La Fiamma d’amor viva è l’opera conclusiva di san Giovanni della Croce. Redatta infatti a due mesi dalla sua morte e legata necessariamente alla Notte oscura e al Cantico spirituale, è però originale quanto a esperienza mistica, creazione letteraria e dottrina spirituale.
Come nelle opere preesistenti, lo scopo principale è narrare la grandezza e l’onnipotenza di Dio fatte amore, ma qui mettendo al centro il suo essere trinitario, e dando particolare risalto agli effetti prodotti nell’anima.
Dominato da una forte carica emotiva, il linguaggio simbolico documenta l’ormai raggiunta maturità mistico-letteraria del Santo. Il simbolo fiamma-fuoco è prolungamento della notte-oscurità. La poesia, intensa, semplice e di grande bellezza, è più compatta del Cantico, meno progressiva e drammatica della Notte.
Il Salterio, dal nome dello strumento a corde che accompagnava il canto dei Salmi, è la sintesi dell'Antico Testamento in chiave di poesia e preghiera, e un anticipo del Nuovo. I Padri della Chiesa si sono cimentati in più occasioni nel suo commento, ma solo due di essi sono riusciti a completarlo: sant'Agostino e Cassiodoro.Il curatore Antonio Caruso, da alcuni anni impegnato nello studio e nella riproposizione dell'opera di Cassiodoro, presenta ora, in più libri, la traduzione e il commento della Esposizione dei Salmi. Questo primo volume è una scelta di Salmi che hanno come motivo conduttore l'annuncio della figura di Cristo Signore.
Giunge alla terza edizione la preziosa raccolta degli scritti di S. Margherita M. Alacoque, tratti dalle Lettere, Consigli, Istruzioni e opportunamente selezionati e ordinati dal compianto P. Luigi Filosomi.
Quarto volume, dei dodici previsti, della corrispondenza di San Vincenzo de' Paoli; esso comprende il periodo che va dall'aprile 1650 al luglio 1653. Le lettere, le conferenze e i documenti relativi alle opere di San Vincenzo de' Paoli costituiscono la testimonianza del generarsi del carisma vincenziano della carita. Il piano dell'opera prevede la pubblicazione nella traduzione italiana dei 12 volumi dell'opera omnia pubblicata negli anni 1920-21 da Pierre Coste.
Attraverso varie preghiere, dal I al XX secolo, si percorre la storia della Chiesa nella sua crescita, maturazione, espansione attraverso la voce di santi noti e di uomini ignoti.
La tradizione cristiana, specialmente in Occidente, ha molto stimato e apprezzato i modi in cui san Gregorio Magno (540-604) ha guidato con la parola, con gli scritti e con la corrispondenza epistolare molte persone in cerca di verità.
San Gregorio, essendo anima tendenzialmente contemplativa, anche se costretto suo malgrado ad occuparsi di molte cose, ha frequentato con assiduità la sacra Scrittura e volentieri ripropone nei suoi scritti indicazioni morali, ascetiche, mistiche che dischiudono l’orizzonte della salvezza e della santità.
Egli non si limita a piangere sulla malizia dei tempi. Uomo di fede, non illude e non scoraggia. Non intende mai rimuovere dai sentieri dell’uomo né la fatica né la tribolazione; non si compiace mai di se stesso. È maestro nell’aiutarci a rivalutare e riconsiderare non solo la nostra speranza ma anche quella di tutti gli altri esseri umani.
Antonio Nicola è nato a Casalgrasso (Cn) nel 1928.
Sacerdote dal 1953, è stato viceparroco (1954-1959) a Rocca Canavese (To) e parroco (1959-1962) in Benne di Corio (To). Dal 1962 è pievano a Corio (To). Ha conseguito la Licenza in filosofia-pedagogia presso la Pontificia Università Salesiana in Roma, il Dottorato in teologia presso la Pontificia Università di San Tommaso Angelicum in Roma e la Laurea in lettere presso l’Università degli studi di Torino. Ha pubblicato in questa Collana il volume Seminario e seminaristi nella Torino dell’Ottocento. Assetto economico ed estrazione sociale del clero.