
un grande affresco storico della chiesa di aquileia a partire dalle origini fino al xv secolo, nato nel clima della nuova fioritura di studi sull organizzazione ecclesiastica e sulla vita religiosa.
Opera omnia di San Bernardo
IL PRIMO DIZIONARIO AL MONDO SUL PENSIERO, LA TEOLOGIA, GLI SCRITTI ESEGETICI E NON, L AMBIENTE STORICO E CULTURALE IN CUI VISSE ORIGENE.
L ULTIMO DEI QUATTRO VOLUMI DI GREGORIO MAGNO IN CUI SONO ESPOSTE LE VITE DEI SANTI NEI QUALI L AUTORE VEDE MANIFESTARSI LA PAROLA DI DIO.
Un discorso di parte ariana; Contro un discorso di parte ariana; Conferenza con Massimino; Polemica con Massimino
Contro Adimanto; Contro la lettera del fondamento di Mani; Disputa con Felice; Contro Secondino
Interventi alla conferen. di Cartagine;Somm. della conferen. con i Donatisti;Ai Donatisti dopo la confer.; Discorso ai fedeli della Chiesa di Cesarea;Atti del confronto con Emerito; Contro Gaudenzio
Il corpus delle opere di Pier Damiani (1007-1072) e assolutamente eccezionale nel panorama della letteratura del XI secolo sia per la qualita che per la quantita degli scritti pervenuti. Uomo di grande cultura, apprezzato maestro di arti liberali, nel 1035 pier damiani si converte alla vita monastica avvicinandosi poi gradualmente ad una rigorosa vita eremitica nel monastero di santa croce di fonte avellana, secondo la regola di san benedetto. Fi no al 1045 le lettere rispecchiano la relativa angustia degl i temi trattati sono ancora le grandi questioni che riguardano la cristianita. A q uesta fase risale la prima regola della sua congregazione, redatta in forma epistolare ed indirizzata agli eeremiti e ai
La bibliografia intorno a Tommaso è sterminata, ma non sono molti i libri come quello che il lettore ha tra mano. Il contributo di Rousselot, in effetti, può esser considerato uno dei primi frutti, e dei migliori, di quell'energico rinnovamento degli studi fommasiani che, dopo la Aeterni Patris (1979), ha avuto una storia lunga e complessa ed è ancora in pieno svolgimento. Quale contributo? Una rivendicazione dell'intelligenza come vero nome dell'essere. Alla sequela di Tommaso, Rousselot invita, però, a trattare l'intelligenza come il senso dell'essere, perché è "il senso del divino". Essa è l'impronta del divino in noi e permette il rapporto nostro col divino in sé. In ogni caso, è la facoltà che fa essere in altro. Dove "altro" vale anzitutto come altri, cioè come un'altra soggettività intelligente. Questa, secondo il suo stesso Autore, è "l'idea più importante" del libro.