Una lettura orante del Padre Nostro, attraverso due itinerari avvincenti per la loro forza interiore e per l'apertura del cuore che producono. Il Padre Nostro cessa di essere una semplice formula di preghiera e diventa il gemito dello Spirito in noi, la chiave di lettura dell'intera vicenda umana alla luce della volontà di Dio.
Il tema della preghiera e della meditazione è trattato in questo libro con il calore e la profondità tipiche di padre Lafrance, la cui fama è diffusa sia in Francia che in Italia come predicatore. "Il Dio del dialogo", "La via della salvezza", "La realizzazione della salvezza" e "Il dialogo con Dio" sono le quattro parti che tratteggiano le tappe dell'economia della salvezza.
L ESPERIENZA QUOTIDIANA DELLA PREGHIERA PUO`DIVENIRE NON UN DOVERE, MA UN INALIENAIBLE E PRIMARIO DIRITTO, UNA VERA ESPERIENZA DI VITA. Per salvare gli uomini il figlio di dio ha deciso di rivestirsi della pelle di un uomo. Per essere e vivere da salvato ogni uomo deve ogni giorno immedesimarsi con cristo per scendere nell'abisso di dio" non solo con il suo spirito, ma anche con il suo corpo. S pirito e materia possono essere, a causa della liberta del soggetto, anche in conflitto, ma non sono mai separate, disgiunte. Cosi`anche la preghiera ha da essere partorita dallo spirito e dal corpo, insieme. Separare la tavola di casa dalla tavola dell'altare e`una op erazione tutt'altro che raffi "
QUESTO LIBRO VUOLE ESSERE UN AIUTO PER PREGARE. E DEDICATO ALL UOMO, IN MODO PARTICOLARE QUANDO E`NEL DISAGIO, SI SENTE SOLO O SENTE LA FATICA DI VIVERE. IN UN INTRECCIO DI IMMAGINI E PAROLE, DI CITAZIONI E TESTIMONIANZE, DI GRANDI AUTORI E DI PERSONE COMUNI QUESTO LIBRO HA UN VALORE INESTIMABILE PER CHI VUOLE RITROVARE QUALCOSA DENTRO DI SH NELLA MEDITAZIONE DE
San Michele è il primo angelo che, per importanza, sta al cospetto dell’Altissimo.
Il suo nome, che significa: “Chi come Dio?”, fu il grido di battaglia con cui san Michele attaccò e sconfisse gli angeli ribelli a Dio: durante la terribile lotta che ebbe luogo nei Cieli quando gli angeli cattivi vennero meno alla fedeltà a Dio, Michele, con i suoi angeli buoni, condusse satana e le sue legioni fuori dal cielo, e li precipitò nelle profondità dell’inferno (Ap. 12, 7-9).
Si pensa comunemente che l’arcangelo san Michele abbia scacciato dal cielo Lucifero e i suoi angeli e che continui a combattere contro Satana e i suoi spiriti maligni per distruggere il loro potere ed aiutare la Chiesa a raggiungere la vittoria finale. È giusto quindi rinnovare la nostra fiducia nel potere di san Michele e chiedergli aiuto, come un tempo faceva la Chiesa. Ricordiamo che il suo nome vuol dire “Chi come Dio?”, e che la sua azione e la sua fedeltà debbono spronarci sempre a riconoscere la signoria di Gesù e a cercare costantemente la gloria di Dio, Signore nostro.
Dopo la caduta di Lucifero, Michele divenne il principe degli angeli ed il combattente delle forze sataniche: per questo egli è invocato soprattutto per la protezione contro le forze del male. In particolare, san Michele è invocato nella malattia e specialmente nell’ora della morte, quando il suo potentissimo aiuto si fa ancora più necessario e l’anima è sotto i più duri assalti di Satana.