Nell'immaginario europeo e americano lo zen ha assunto connotazioni estranee al mondo del sacro, ma che devono a mode estemporanee, retaggio forse della passata ricezione istintuale e poco rigorosa dal punto di vista specifico di un messaggio che è prima di tutto un insegnamento religioso. Per liberarsi di questi luoghi comuni occorre partire dal buddhismo. Lo zen è infatti una scuola buddhista originatasi in Cina dove era conosciuta sotto il nome di chan, meditazione, a indicare l'identificazione stessa della scuola con la pratica per eccellenza che la caratterizza, trasmessa dalla Corea. Intento del dizionario è quello di suggerire percorsi di approfondimento all'interno della storia, della realtà e della pratica quotidiana dello zen.
Uno tra i più autorevoli esperti italiani di filosofia orientale compie un viaggio attraverso i temi principali del buddhismo: il senso della vita e del dolore, la liberazione, la pratica quotidiana della meditazione e della consapevolezza in azione. Grazie alla sua lunga esperienza di praticante e di insegnante, alla conoscenza dei testi buddhisti, ai suoi riferimenti alla tradizione cristiana e alla psicologia e, non ultimo, alla sua profondità spirituale, l'autore riesce a rendere appassionante e rilevante per il lettore contemporaneo un pensiero nato e sviluppatosi in un clima apparentemente lontano. Il testo riflette soprattutto su un'impresa tutt'altro che facile e di rara preziosità: la lenta trasformazione del nostro quotidiano in virtù di una risposta via via più convinta e ricettiva all'insegnamento del Dharma, in armonia con altre grandi tradizioni sapienziali, dimostrando che la meditazione è molto di più di una semplice pratica di raccoglimento.
La raccolta di Jataka è un corpus di racconti tradizionali, scritto in pali, sulle varie esistenze del Bodhisattva, ovvero Gautama Siddhartha, il futuro Buddha, costituito da oltre cinquecento testi e relativi commentari. Questi racconti descrivono come il Buddha abbia fatto proprio l'insegnamento dei buddha precedenti, dando prova di molte delle virtù morali della tradizione buddista e si sia preparato così al suo risveglio finale. In giro per il continente asiatico si trovano molte sculture e opere artistiche che raffigurano queste differenti incarnazioni e la raccolta rimane ancora oggi un testo molto popolare nei paesi di tradizione buddhista. Le narrazioni descrivono gli episodi esemplari dal punto di vista morale capitati nel corso delle varie incarnazioni, in forma animale, umana o divina, che precedono l'illuminazione vera e propria, o nirvana, del Buddha. Servono a illustrare alcune qualità morali fondamentali o per meglio dire le conseguenze che l'agire nella maniera giusta o sbagliata ha in base al concetto di karma.
Dopo 2500 anni il buddhismo continua il suo cammino e mantiene il suo ascendente su una parte notevole dell'umanità. Durante i secoli, nell'incontro con le culture, ha subito diversi adattamenti, e ciò gli ha conferito una complessità storica di cui occorre rendere conto per ben analizzarne i diversi volti. Julien Ries conduce i giovani lettori a cogliere i caratteri essenziali e i principali momenti della storia del buddhismo e nella sua espansione, fuori dalla terra di origine. Il volume è la riedizione completamente rinnovata di una serie che aveva già avuto oltre 10 edizioni straniere, è uno strumento che si rivolge anche agli insegnanti: nelle famiglie i ragazzi chiedono informazioni sulle altre religioni e i genitori spesso non sanno rispondere. Questa serie è uno strumento utile non solo perché studia le grandi religioni del mondo ma anche perché, pur fornendo tutte le notizie geografiche, e storiche sulle varie religioni, conduce il lettore al cuore del contenuto spirituale (antropologico-religioso) di ciascun credo. Età di lettura: da 9 anni.
È possibile un incontro tra ragione e spiritualità? Per il Dalai Lama tra la strada indicata dalle religioni, basata sui principi etici e sempre attenta all'individuo e al suo universo interiore, e quella tracciata dalla scienza, improntata alla verifica sperimentale e concreta delle leggi del mondo, è possibile trovare una terza via. Un testo che è un'occasione preziosa di crescita spirituale, utile per affrontare le più scottanti problematiche etiche e religiose sollevate dalle scoperte scientifiche, in particolare quelle legate alla genetica e alla riproduzione umana.
Buddhismo e cristianesimo hanno molto da scambiarsi: il diario di viaggio di un importante studioso del buddhismo. Un diario di viaggio" che parla di volti, di luoghi, di sensazioni, di esperienze: nulla e' stato inutile all'Autore, tutto e' servito per far giungere alla meta nella quale tutto e' ricapitolato. Lo Spirito si e' liberato dalle zavorre antiche e ora, vuoto perche' arricchito dal lungo cercare, si dispone a farsi riempire da chi non l'aveva mai lasciato ma misteriosamente lo conduceva. In tal senso il libro e' una "confessione": non parla solo del protagonista, bensi anche e soprattutto di colui che non sarebbe mai stato cercato se non si fosse immerso in cio' che aveva fatto intraprendere la ricerca, il dolore del mondo, e non avesse svelato l'illusione delle risposte scontate. "
IL LIBRO
Qualche anno fa, il Dalai Lama ha soggiornato in Francia per una serie di incontri itineranti con autorità del mondo religioso, scientifico e culturale. Lo straordinario successo delle sue conferenze, riunite in questo volume assieme ai dibattiti che le hanno accompagnate, ben riflette il crescente interesse del mondo nei confronti di una personalità dal carisma fuori dal comune. Che si esprima come monaco buddhista, come capo di Stato in esilio, come instancabile difensore dei Diritti Umani, o come dotto umanista disponibile al dialogo con gli scienziati, Tenzin Gyatso, un uomo davvero «oltre i dogmi», non abbandona mai un’apertura di spirito fondata sul rispetto, sull’amore per il prossimo e su una spiritualità profondamente vissuta. Così risponde, con una libertà e un’ampiezza di vedute che sorprendono, alle tante domande dei suoi interlocutori, sulla bioetica e la scienza, l’omosessualità, la sovrappopolazione, i problemi del Terzo mondo, dell’ambiente e dello sviluppo economico, l’integralismo religioso, le relazioni tra Occidente e Oriente, i difficili rapporti tra il Tibet e la Cina (di cui abbiamo avuto recentemente una tragica testimonianza).
Non si accontenta di una linea di condotta fissata una volta per tutte, ma si confronta con gli specialisti, analizza con loro i dati specifici, per poi proporre la soluzione più umana possibile.
Sebbene sia profondamente radicata nella tradizione buddhista, la sua parola riguarda tutti, indipendentemente dal credo religioso, e invita ciascuno ad assumersi la propria parte di «responsabilità universale».
L'AUTORE
TENZIN GYATSO, XIV Dalai Lama, è il capo spirituale e temporale del popolo tibetano. Dal 1959 vive in esilio a Dharamsala, in India, dove è stato seguito da 120.000 tibetani. Nel 1989 è stato insignito del premio Nobel per la Pace.
II punto di partenza di questo piccolo libro sta nella messa a fuoco di cosa fa di una persona un non buddhista, sottintendendo che chiunque può scoprirsi ed essere buddhista, al di là di ogni rito o tradizione, gusto o carattere. I quattro principi fondamentali che un buddista deve condividere e da cui discende tutto l'essere buddhista sono i quattro "sigilli" della verità, ossia: 1. Tutte le cose composte sono transitorie; 2. Tutte le emozioni sono dolore; 3. Tutte le cose non hanno intrinseca esistenza; 4. Il Nirvana sta al di là dei concetti. Per essere buddhisti "praticanti" basta accettare e praticare le quattro verità da cui deriva tutto il resto, ovvero astenersi dal nuocere al prossimo e cercare di aiutare gli altri il più possibile (se non si praticano le verità è come essere un malato che legge l'etichetta della medicina senza prenderla). Il messaggio buddhista (del karma, della purificazione, della non violenza, della rinuncia come forma di ricchezza, della saggezza, della pratica dell'armonia) è portatore di pace proprio perché i buddhisti non hanno la missione di convertire il mondo e nessun buddhista è autorizzato a commettere violenza in nome del buddhismo.
Qualche anno fa il Dalai Lama visitò il centro internazionale di ritiro buddista Lerab Ling, nel Sud della Francia, per impartire il suo importante insegnamento "II Sentiero verso l'llluminazione". Fu un evento epocale, durato più giorni, cui assistettero oltre diecimila persone provenienti da tutto il mondo. Questo libro, che ne è il fedele resoconto, vuole permettere a tutti di conoscere le parole di Sua Santità e di condividerne la ricchezza: in termini semplici e chiari esso indica la via che unisce lo studio e la pratica, dagli stadi iniziali fino alla Grande Perfezione, o Dzogpachenpo. Il testo è diviso in due sezioni: la prima presenta i principi chiave del buddismo, mostrando come la mente possa trasformarsi per superare la sofferenza attraverso l'amore, la compassione e la comprensione della natura della realtà; la seconda affronta il tema di come ricevere e attuare gli insegnamenti a partire dalle parole di un grande classico della tradizione Nyingma, il maestro Longchen Rapjam, autore di un'opera incentrata sulla meditazione. Esponendo il contenuto in modo limpido ed estremamente accessibile e illustrandolo con riferimenti alla propria storia personale e consigli dettati dall'esperienza, il Dalai Lama guida il lettore attraverso i punti fondamentali del cammino verso la perfetta felicità.
La riflessione sul dolore e sulla via per liberare l'uomo dalla sua schiavitù è il cuore del messaggio buddhista, il motore stesso della ricerca filosofica e spirituale di Siddharta. Questo volume raccoglie i più antichi scritti del buddhismo, ricavati direttamente dall'insegnamento del Maestro, in cui il Buddha riesce a penetrare l'essenza stessa del dolore, la sua origine, e insegna la via per liberarsene, spezzando la catena dell'apparentemente inesorabile sofferenza.
La paura non è poi quel mostro terribile. Può diventare un'amica, una guida. L'autrice afferma che se si riflette con consapevolezza e con mente sgombra da pregiudizi sulle proprie paure, ci si accorge che esse sono solo uno schermo della mente, un'illusione costruita per tenersi lontani da ciò che davvero si vuole e dalla piena realizzazione di se stessi. In questo libro dalla ben riconoscibile veste grafica Cheri Huber spiega come affrontare i propri timori grazie allo zen.
Con i suoi 356 milioni di aderenti, il buddhismo costituisce, dopo il cristianesimo e l'islam, la terza grande religione universale. Diffuso in tutto il sud-est asiatico, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento si è progressivamente diffuso anche in Occidente, ponendosi come un'alternativa religiosa, oltre che filosofica ed etica, al cristianesimo. Nella sua storia millenaria, il messaggio del Buddha ha conosciuto continue reinterpretazioni, portando alla formazione di buddhismi diversi come quello tibetano, quello cinese, quello giapponese, uniti però dal comune anelito alla fedeltà nei confronti del messaggio originario del Buddha. I vari saggi che compongono il volume ripercorrono le tappe principali di questa storia: dalla presentazione dell'ambiente storico-religioso indiano in cui sorse la via di liberazione sperimentata dal Buddha all'illuminante capitolo finale sul buddhismo in Occidente, che aiuta a comprendere le ragioni profonde del suo attuale successo.