Fuoriclasse non è il solito libretto di preghiere, ma un testo da usare nell'ambiente in cui i ragazzi vivono tutti i giorni: in classe, a scuola, magari insieme ai propri compagni, per incontrare persone che sono davvero uniche e molto speciali! Un testo che accompagna i ragazzi nel tempo di Avvento, per allenarsi a diventare persone "fuori dall'ordinario", capaci di riaccendere in loro la speranza.
"Quale omaggio alla Madre in occasione della presente raccolta, vorrei rifarmi, a modo di prefazione, al brano di un documento pontificio dove Paolo VI ci rimanda alla Vergine non solo come via veritatis, ma anche come via pulchritudinis: via da seguire se si vuole raggiungere la beatitudine promessa. Una beatitudine che non può essere tale se, appunto, è solo verità. La verità da sola può fare anche male. La verità la possiedono anche i dannati. Ma la bellezza!... Infatti Dostoevskij dice che sarà la bellezza a salvare il mondo. E io, senza sconvolgere nessun ordine, ma solo per dire quanto più mi preme, precisamente vorrei qui proclamare, avanti a ogni altra urgenza, la via della bellezza." (David M. Turoldo)
Uno scritto in forma di dialogo tra Padre Arturo e Gesù, scritto in un momento particolare di sofferenza intima. Pregare sempre non significa, impegnarsi nel ripetere continuamente formule e invocazioni, ma vivere un'esistenza contrassegnata da quella che i Padri chiamavano memoria Dei, il ricordo costante di Dio". Unico scritto in forma di dialogo tra Padre Arturo e Gesù; il sofferente e il consolatore, come dice lui stesso. "
Un testo sulla figura e la spiritualità di p. Arturo D'Onofrio, che si donò fin da piccolo in maniera straordinaria a Gesù. P. Arturo aveva ancora 14 anni quando iniziò a scrivere il primo diario che, incominciando all'inizio come piccolo quaderno di preghiere, diventerà poi, depositario dei suoi propositi. Iniziava una storia d'amicizia, di dono e di fedeltà. Un impegno di vita per fare di se stesso un oblazioe a Dio e in Dio, al mondo. La poesia diventa così il racconto poetico di un momento di Paradiso, occasione per stendere un programma di vita, segno di una esperienza definitiva che lo marcherà per sempre.
Un'approfondita riflessione sul matrimonio.
Partendo da un'attenta analisi culturale e da una profonda riflessione ecclesiologica, vengono delineati i punti fermi da salvaguardare sempre, in un rapporto comunque complesso, e le opportunità da cogliere, offerte dalla modernità, anche per la nuova evangelizzazione.
Angelo Bagnasco, Stefano Zamagni, Paul Bhatti, Lorenzo Ornaghi, Franco Miano e Domenico Sorrentino raccontano Giuseppe Toniolo e le molteplici sfaccettature di questa figura. La fede, la sua esperienza di padre e marito, le sue teorie economiche, l'impegno per la pace e il bene comune che hanno caratterizzato la vita del beato vengono rilette e da esse si traggono spunti di grande attualità per l'oggi.
Sullo sfondo di variegati scenari ecclesiali e civili, sia a livello nazionale che locale, Nicola Molè ripercorre le tappe della sua vita; lo fa non da storico, ma da protagonista, spaziando su tutti i fronti, dalla politica all'economia, dalla comunicazione ai partiti, dalla comunità ecclesiale alla società civile. Dall'impegno costante nella Chiesa, tra le file dell'Azione cattolica italiana, e nella politica, con i diversi incarichi ricoperti nella nella provincia di Terni, emerge l'intento dell'autore a fondere nella sua esperienza di vita interessi civili, sociali, professionali e religiosi, nella prospettiva di un apostolato basato sull'ideale di moralità e giustizia dell'esistenza. Quella che si delinea, dunque, è una testimonianza di vita nella quale il lettore troverà come filo conduttore un'intensa esperienza di fede.
Il "quaderno" della Cnal (Consulta nazionale delle aggregazioni laicali) è una raccolta di testimonianze sull'importanza del Concilio Vaticano II per la vita delle aggregazioni laicali: cosa ha significato per la singola realtà, come ne ha risvegliato il carisma originario, quali impegni concreti ha provocato, quale è stata la risposta delle associazioni negli ultimi cinquant'anni.Uno strumento utile per vivere il 50° anniversario del Concilio non solo come un evento da celebrare, quanto piuttosto come un'opportunità, sempre attuale e urgente, per riscoprire la vocazione e la missione laicale, e potersene riappropriare pienamente.