Nel cammino all'insegna della sinodalità che Papa Francesco ha chiesto di vivere alla Comunità ecclesiale, a livello mondiale e locale, quale contributo anche la teologia è chiamato ad offrire?Il recente volume di Johan Ickx, Pio XII e gli ebrei, ripropone il tema ampiamente dibattuto della posizione della Santa Sede nel tempo dell'Olocausto. Posta la scelta di Pio XII di affrontare le persecuzioni contro gli ebrei attraverso la via diplomatica, ci si chiede se questa scelta sia stata adeguata. Chiude questo numero la nutrita - e molto apprezzata - rubrica con la presentazione degli articoli di maggior interesse metodologico delle principali riviste teologiche internazionali.
FERMATEVI!
L’INVASIONE DELL’UCRAINA DA PARTE DELLA RUSSIA
IL MAHATMA GANDHI: LA FORZA DELLA VERITÀ E DELLA “NONVIOLENZA”
GATTI E ABBRACCI. LA “NUOVA FISICA” RICHIEDE ANCHE UNA NUOVA NARRAZIONE
UN ANNO DI AFRICA
MAESTRI SPIRITUALI DI PAPA FRANCESCO
«THE CHOSEN». QUANDO GESÙ ENTRA NEL MONDO DELLE SERIE
In questo Messalino Quotidiano trovi il Santo del giorno, la Messa del giorno commentata con audio, alcune piccole preghiere e invocazioni all'interno del testo, le preghiere del buon cristiano, il Santo Rosario e le preghiere del periodo.
"La Russia cambia il mondo" è il titolo del volume - il secondo del 2022 - che Limes dedica alla guerra in Ucraina. Una guerra che, specie se protratta, è destinata a modificare profondamente gli equilibri internazionali in modi ancora in gran parte imprevedibili, ma certamente duraturi. La guerra chiude un trentennio di "unipolarità" statunitense apertosi nel 1991 con il crollo dell'Urss e già vistosamente eroso dall'ascesa cinese, dai contraccolpi economico-politico-sociali della stessa sugli Stati Uniti e dalla sovraesposizione americana in Medio Oriente a partire dal 2001. Il volume compie una ricognizione storica di come e perché si è giunti a questa guerra, ripercorrendo i rapporti tra Occidente e Russia post-sovietica. Traccia poi un primo bilancio dell'impatto strategico, economico e di sicurezza del conflitto sull'Europa e sui suoi equilibri interni, con particolare attenzione all'Italia. Ma anche su attori a noi prossimi come la Turchia, nonché ovviamente sulla Cina. Una sezione è dedicata ai riverberi sul teatro centroasiatico, zona d'interesse sia per Mosca che per Pechino.
Il numero si apre con un saggio di A. Carrera contro l'idolatria di cui è fatto oggetto Pier Paolo Pasolini. Segue un iceberg sullo stato di salute della democrazia in Europa con focus sulla Polonia e l'Ungheria. In un dialogo L. Baccaro e L. Zingales si chiedono quali sono stati gli effetti dell'entrata nell'euro per l'economia italiana, mentre i saggi di P. Crocchiolo e A. Supiot affrontano, da punti di vista differenti, l'egemonia del pensiero neoliberista nelle nostre società. Un altro focus è dedicato sul Pnrr: N. Parisi e D. Rinoldi mettono in guardia dai rischi di corruzione, mentre C. Cellamare rileva come in relazione alle politiche abitative il Pnrr sia una grande occasione mancata. A completare il volume interventi di P. Anderson, V. Nicolosi, P. Pardi e un testo inedito in Italia di George Orwell: "La riscoperta dell'Europa"
Nata e sviluppatasi all'inizio del Novecento, l'attività pubblicistica di Studium procede attraverso tre periodi, a cui corrispondono altrettante fasi di vita e di azione culturale. 1. Dall'atto della fondazione, nel 1906, a Firenze, come rivista della Federazione degli universitari cattolici (FUCI), all'avvento del fascismo. La riflessione della rivista verte in questo periodo sui rapporti tra fede e cultura moderna, fede e scienza, cristianesimo e democrazia, e sui problemi dell'istruzione universitaria, sui rapporti tra Università e società, sul tema della libertà dell'insegnamento. Studium diventa la prima rivista di ispirazione cattolica presente in campo culturale. Rivista universitaria, anzi organo di fatto della FUCI, che tuttavia, già nella sua presentazione, non intende "restringersi in un ambito di partito come semplice organo di istituzioni cattoliche". 2. Il periodo del Ventennio. Studium, diretta da Guido Lami (1923-1925), si stampa a Bologna, fino a quando, con la nomina dall'alto della nuova presidenza della FUCI, viene definitivamente trasferita a Roma (1925). Il periodo del Ventennio è vissuto da Studium all'insegna della differenziazione, del volontario "far parte a sé" e della coraggiosa resistenza al regime e alla sua "etica"; atteggiamento che si concreta nell'opera tenace di formazione delle coscienze giovanili e nell'ispirazione cristiana della cultura e della professione. Nel 1933 Studium diventa organo del nascente Movimento Laureati di Azione Cattolica. 3. La ripresa democratica, che vede proseguire e ampliarsi i discorsi culturali e scientifici riguardanti le esigenze spirituali della persona e il concetto cristiano della professione. Nel 1945 assume la direzione di Studium Aldo Moro e la rivista affronta con particolare rigore la responsabilità della cultura cristiana nella ricostruzione politica ed economica del Paese. Studium, con fascicoli monografici, saggi, interventi critici, prosegue il suo itinerario di riflessione su grandi nuclei concettuali del pensiero contemporaneo, mentre pone attenzione costante ai temi della bioetica, dei diritti umani, della convivenza civile, così come ai problemi della scuola e dell'Università, che mettono in gioco il destino delle nuove generazioni. In un'epoca che soffre di eccesso di informazione, in larga misura omologata, la rivista segue in profondità filoni essenziali del pensiero, lo stretto rapporto tra scienza e filosofia, l'evoluzione della società, con sensibilità storica e aderenza a valori ideali perenni. Dà voce inoltre a momenti alti della letteratura e della spiritualità, ponendo in luce le ragioni della speranza nella complessità del nostro tempo.
MISTICA QUOTIDIANA E CULTURA CONTEMPORANEA: IGNAZIO DI LOYOLA
PASOLINI E LA RELIGIONE DEL «SUO» TEMPO
LA SCHIAVITÙ E LE SUE CONSEGUENZE
CHE COSA STA ACCADENDO IN CILE? UNA LETTURA CRITICA
TRENT’ANNI FA FINIVA L’UNIONE SOVIETICA
LA RUSSIA DI PUTIN
COME PAPA FRANCESCO VEDE L’EDUCAZIONE
PIET MONDRIAN, L’ARTE SENZA CORNICI
ABITARE NELLA POSSIBILITÀ