L’intento editoriale che ha dato forma al libro di Isaia nel suo complesso
L’impianto strutturale del libro di Isaia come chiave interpretativa
La rappresentazione del profeta Isaia e del suo messaggio
Nel suo commentario, Chistopher R. Seitz orienta l’interpretazione della prima parte di Isaia – ovvero i capitoli 1 - 39, precedenti a quelli dei cosiddetti Secondo e Terzo Isaia – in base alla forma finale del libro nella sua interezza, concentrando l’attenzione sulla prospettiva teologica.
Seitz getta così luce sul libro nel suo complesso nonché sulla figura di Isaia, uno dei principali protagonisti della Bibbia, profeta di Israele in un tempo di decadenza religiosa e morale nonché di drammatiche vicende politiche: la sua voce richiama con forza sovrano e popolo agli impegni con il Signore, proclamando l’imprescindibilità della fede rispetto ai semplici mezzi umani e riportando al centro la salvezza.
Raccolta di catechesi sui Salmi penitenziali. Queste catechesi sui Salmi penitenziali vogliono farci ritrovaren quello che veramente è il valore grande della nostra fede e il nostro vivere di conseguenza. Dal momento che nessuno di noi è immune dalla tentazione, è urgente riaffermare che la grandezza dell'uomo è la fede, così come la grandezza di Cristo si è espressa nel suo abbandonarsi alla volontà del Padre.
In questo libro sono raccolte le pagine più belle ed enigmatiche del Pentateuco: l’aspetto interpretativo è limitato all’essenziale e l’attenzione è posta soprattutto sullo stile e il significato profondo dei brani. Non un discorso sul Pentateuco ma un viaggio che conduce il lettore dentro l’opera, nel Pentateuco.
Il volume di Settembrini apre una serie di manuali che offrono un’introduzione all’intera Sacra Scrittura, rivolta a quanti studiano e approfondiscono la Bibbia. Nata dall’insegnamento di qualificati biblisti, tiene conto degli apporti più recenti della ricerca, privilegiando il contatto diretto con il testo biblico, per poterne apprezzare la costruzione letteraria, i rimandi storico-religiosi e le coordinate teologiche.
L'Autore
Marco Settembrini, sacerdote diocesano, nato a Bologna nel 1974, ha conseguito il dottorato in Scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Ha pubblicato una monografia sull’apocalittica giudaica (Sapienza e storia in Dn 7-12, Analecta Biblica 169, Roma 2007) e diversi contributi di carattere scientifico sul libro di Daniele, i Profeti e l’epoca persiana. Insegna Antico Testamento presso la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna.
Questo Salterio è per tutti gli uomini che amano la poesia, e che riflettono sul mistero dell'esistere e del morire. Per questo motivo la versione, frutto della lunghissima compagnia del poeta David M. Turoldo con il libro dei Salmi, cerca di tendere la lingua italiana alla sua massima potenza espressiva per farle rendere lo splendore di una lingua così lontana com'è l'ebraico antico. Così, accanto al poeta, ha vegliato uno studioso della Bibbia, Gianfranco Ravasi, specialista proprio del Salterio. Oltre a sciogliere nel suo commento i segreti letterari e storici, e a tratteggiare il movimento poetico e spirituale di ogni salmo, Ravasi ha offerto al poeta tutta la tavolozza dei colori orientali nascosti in quelle parole antiche, tutte le costellazioni dei simboli, delle immagini, delle allusioni, perché nella penna del poeta rifiorissero in colori, simboli ed echi della lingua vicina all'uomo di oggi.
Nel libro dei Giudici sembrano predominare astuzie, guerre, violenze e stermini: l’essere umano pare vittima della conflittualità più spietata. Ma anche le vicende più crudeli sono intese dall’autore ispirato come storia sacra: le parole umane che ce le narrano sono attraversate dallo Spirito di Dio che è come il filo aureo che le collega e le porta a verità. La lettura esistenziale proposta dagli autori invita a stare di fronte al testo, a lasciarlo parlare anche quando dice cose scomode, senza tentare di edulcorarlo.
La storia sacra, come una fresca sorgente, zampilla attraverso le nostre storie torbide e, dopo burroni paurosi, cascate tremende e vortici insormontabili, trascina verso la pace maestosa e tranquilla dell’«amate i vostri nemici».
"Una lettura esistenziale e familiare del libro dei Giudici".
L'Autore
Gilberto Gillini è un noto pedagogista e consulente per la famiglia. Laureato all’Università Cattolica di Milano fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e con la moglie, Mariateresa Zattoni, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia dell’Università Lateranense di Roma. Con la moglie è coautore di numerose pubblicazioni, tra cui per le Edizioni San Paolo Quattro settimane in coppia (2011) e Oltre il vestito (2012) per la collana “Genitori No Problem!”.
Giulio Michelini, frate minore, insegna Nuovo Testamento all’Istituto Teologico di Assisi. Ha studiato alla Facoltà di Lingue dell’Università di Perugia, alla Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito il dottorato in Teologia biblica, e al Bat Kol Institute di Gerusalemme. È autore di diversi articoli scientifici e - insieme ai coniugi Gillini e Zattoni - di due commenti biblici destinati alle coppie: La lotta tra il demone e l’angelo (Ed. San Paolo, 2007); Rut. La straniera coraggiosa (Ed. San Paolo 2009, con un contributo di Massimo Cacciari).
Mariateresa Zattoni è una nota pedagogista e consulente per la famiglia. Fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e con il marito, Gilberto Gillini, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia dell’Università Lateranense di Roma. È autrice di numerose pubblicazioni. Per la collana Piccola Enciclopedia della Famiglia cura l’area tematica «educazione alle relazioni e alla fede».
Pregare con il Salterio, nello stile d'Israele, di Gesù, della Chiesa primitiva e dei Padri - come ormai da cinquant'anni il Concilio Vaticano II propone di fare - è impresa esaltante e impegnativa. Bene lo sanno tutti coloro che ne hanno fruttuosamente abbracciato la pratica confidando nel fatto che "una comunità cristiana perde un tesoro incomparabile se non ricorre al Salterio, mentre scopre in sé una forza insospettata, quando lo ritrova" (Dietrich Bonhoeffer). In questa prospettiva si pone il libro raccolto e curato da Maria Ignazia Angelini e Roberto Vignolo - già curatori nella stessa collana di "Un libro nelle viscere. I salmi, via della vita" (2011) - nel quale si cerca di accompagnare i lettori a una maggiore familiarità con i salmi, così che ognuno arrivi a pregarli "come se lui stesso ne fosse l'autore" (Cassiano). Questo invito a entrare attraverso la porta del Salterio "nei paesaggi dell'anima" - come recita l'evocativo titolo del volume - si snoda mettendo a fuoco alcune attitudini spirituali fondamentali che caratterizzano certi salmi: fiducia (Sal 23 e Sal 56), penitenza (Sal 50 e Sal 51), memoria (Sal 77). Ma si sofferma anche a richiamare le modalità in cui tradizioni ecclesiali antiche - in particolare la tradizione siriaca e quella dei padri del deserto - sollecitavano a "mettere il tuo cuore nel tuo salmo", per poi addentrarsi nella tematica più generale e cruciale dell'amore di Dio. Il libro è dedicato al cardinal Martini (1927- 2012).
Lo scopo di questo libro, che raccoglie le letture dei salmi proposte dal cardinale Martini, è quello di aiutare chiunque lo desideri ad avvicinare le preghiere del salterio. Nelle diverse situazioni il cardinale ha utilizzato il metodo della "lectio divina" per rileggere con maggiore profondità il testo dei salmi e mostrare come quste antiche preghiere possano scendere nel profondo di ogni persona "come una spada a due tagli". Ogni capitolo del libro presenta il testo del salmo seguito dall'intervento del cardinale. La "lectio divina" non occupa mai troppe pagine e così ciascun salmo può diventare un'occasione per vivere un momento di sosta nel corso della giornata, in cui leggere un testo e poi lasciare spazio ad un tempo di silenzio, seguendo in questo modo un invito che il cardinale ha proposto in divese occasioni.
Frutto di un collaudato corso sui libri sapienziali, il volume costituisce una introduzione alla letteratura sapienziale biblica. Descrive le caratteristiche letterarie e storiche proprie di ognuno dei libri esaminati e focalizza i temi teologici che vi emergono. Pensato anzitutto per un pubblico di studenti, è adatto a chiunque desideri intraprendere un primo lavoro di approfondimento su testi biblici di grande interesse.
Alla vicenda del profeta Giona è dedicato un piccolo libro della Bibbia formato da appena quattro capitoli, in cui è narrata la parabola di un profeta che, contro la sua volontà, Dio manda a predicare la conversione agli abitanti di Ninive, città simbolo della potenza e della malvagità umana. La vicenda ha sempre suscitato interesse e attenzione per il profilo umano e spirituale del profeta e per la rivelazione di Dio, che si lascia impietosire rispetto al male minacciato. L’autore si accosta al libro di Giona in maniera originale, offrendo un commento spirituale, che si presta facilmente alla meditazione secondo il metodo della Lectio divina. Attraverso il riferimento ai testi del Nuovo Testamento, in particolare ad alcune parabole evangeliche, l’autore approfondisce e attualizza il messaggio del libro di Giona, facendone risaltare la grandezza dell’amore di Dio e l’universalità della sua salvezza.
Giudici, originariamente indipendente dal libro di Giosuè, un’esperienza «storica» conclusa senza necessità di un «prolungamento» in 1Sam 1-8, fu poi inserito nel blocco dei «profeti anteriori», dopo Giosuè, così da formare anche la «grande storia», dalla creazione del mondo all’esilio babilonese (Genesi-2Re). Questo libro biblico è una rivisitazione di alcune tradizioni tribali soprattutto quelle del Nord rielaborate alla luce di un monoteismo yahwista esclusivo e universale, che conserva anche la memoria di tratti più antichi e problematici. Per l’Israele di Dio, Giudici disegnava lo spirito da vivere al ritorno nella terra dei padri (sradicamento dei culti idolatrici; pulizia etnica delle popolazioni pagane; divieto dei matrimoni di mista etnia e di mista religione).
La violenza senza compromessi comandata da Dio stesso, quella decisa dagli uomini e quella condannata dal Signore e dal redattore, non impressionò le tradizioni ermeneutiche nel giudaismo. La versione dei LXX, in parte, vi lesse la decisione divina di abbandonare Israele al suo destino. Il Targum ne sottolineò l’interpretazione escatologica e Giuseppe Flavio ne volle esaltare le virtù amate nel mondo romano. Altri ne trassero elementi per una riscossa d’Israele in epoca romana. Il NT volle illuminare il senso letterale della violenza facendovi irrompere la luce di Giovanni «il battezzatore», di Gesù e di Maria. Le antiche versioni cristiane di Giudici, come i commentatori di lingua greca, latina e siriaca si misurarono con il senso letterale, nel limite del possibile, tenendo conto in ultima istanza dei valori indicati nel NT.
Punti Forti
• La traduzione spesso letterale del testo ebraico ha permesso un proficuo confronto con le antiche versioni.
• L’interpretazione si misura con il senso letterale del testo ebraico e con le antiche interpretazioni giudaiche, il NT e le interpretazioni cristiane antiche.
• La violenza, che campeggia nel libro biblico Giudici, è guardata con realismo senza giustificazioni di sorta.
Autore
Giovanni Rizzi è sacerdote religioso dell’Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, noti come Barnabiti. Ha conseguito i titoli accademici in S. Scrittura a Gerusalemme (1980) e attualmente insegna come professore stabile di Antico Testamento nella Facoltà di Teologia della Pontificia Università Urbaniana. Fra le varie pubblicazioni, si possono segnalare: Le Scritture ai tempi di Gesù. Introduzione alla LXX e alle antiche versioni aramaiche (in collaborazione con S.P. Carbone 1992); Le antiche versioni della Bibbia. Traduzioni, tradizioni e interpretazioni (2009). Esse hanno attinenza con l’attuale volume su Giudici pubblicato con Paoline: Giudici. Nuova versione, introduzione e commento (2012).
I Salmi secondo il noto teologo Paolo Ricca
Il patrimonio di spiritualità e preghiera dei Salmi
I Salmi come strumento per ritrovare il senso autentico della vita cristiana
In questo volume Paolo Ricca offre una lettura di grande profondità e sensibilità del patrimonio di spiritualità e preghiera dei Salmi biblici.
Le sue parole invitano i lettori a immergersi nella loro profonda spiritualità per dar forza alla fede e ritrovare il senso autentico della vita cristiana.
Dalla quarta di copertina:
"Il Libro dei Salmi potrebbe a ragione chiamarsi una piccola Bibbia in cui è presente nella maniera più bella e più concisa tutto quello che si trova nell'intera Bibbia, confezionato e preparato come un elegante manuale".
Martin Lutero
Paolo Ricca ci presenta il Libro dei Salmi come uno specchio della realtà dell'essere umano, del mondo e di Dio, e quindi non solo come scuola di preghiera e di fede ma come fonte della più alta conoscenza – di sé, del mondo e di Dio – che sia dato raggiungere a noi esseri umani.
Guidandoci nella lettura di otto salmi, il teologo offre una chiave interpretativa per tutto il Salterio, e quindi, seguendo Lutero, di tutta la Bibbia.
Descrizione
Il volume presenta undici meditazioni sulla vocazione e le Confessioni di Geremia. La figura di Geremia è singolare fra i profeti dell’Antico Testamento, perché è l’unica in cui si può percepire un dissidio tra la chiamata di Dio e le aspettative personali del chiamato. Tale dissidio viene rivelato nelle Confessioni: cinque brani autobiografici disseminati tra i capitoli 11 e 20 del libro biblico. Detti brani, vengono qui situati nel loro contesto canonico e letti in modo prevalentemente sincronico, ma dando attenzione anche ai lati storici, concreti della figura del profeta. Nelle Confessioni il profeta di Anatot (vicino a Gerusalemme) rivela dubbi, angosce e crisi che hanno accompagnato il suo ministero. La figura di Geremia diviene paradigmatica: in primo luogo, per il suo popolo, che ha visto in lui la strada per superare la tragedia dell’esilio; in secondo luogo, per l’uomo del NT, poiché la figura di Geremia è quella che più si avvicina a Gesù di Nazaret e alla sua passione redentrice. Ogni cristiano è un chiamato, e ogni chiamata passa, prima o poi, per qualche crisi. Così la vocazione e le crisi che Geremia ha sperimentato nella sua vita hanno un carattere esemplare non solo per l’uomo dell’Antico Testamento, ma anche per ogni cristiano e soprattutto per le persone con una chiamata particolare nel seno del popolo di Dio.
Punti forti
• Saggio di alta divulgazione biblica.
• Si fonda su uno studio scientifico serio dei testi originali, offrendone una traduzione «originale».
• Il linguaggio è chiaro e accessibile.
Destinatari
• Sacerdoti e seminaristi, religiosi e religiose, laici impegnati, cultori della lectio divina.
Autore
Gianni Barbiero, sacerdote salesiano, è nato nel 1944 a Trebaseleghe (Padova). Dopo aver trascorso un periodo nel Nordest del Brasile come missionario, ha compiuto gli studi biblici al Pontificio Istituto Biblico di Roma, all’École Biblique di Gerusalemme e alla Hochschule St. Georgen di Frankfurt (Germania), dove ha conseguito il dottorato e l’abilitazione in Esegesi dell’Antico Testamento sotto la direzione di Norbert Lohfink sj. Ha insegnato all’Istituto San Tommaso di Messina e alla Hochschule di Benediktbeuern (Germania). Dal 2003 è ordinario di Esegesi dell’Antico Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Ha scritto fra l’altro: L’asino del nemico (1991); Das erste Psalmenbuch als Einheit (1999); Il regno di JHWH e del suo Messia (2009), oltre a numerosi articoli su riviste e collettanee. Con Paoline ha pubblicato: Cantico dei cantici. Nuova versione, introduzione e commento (2004); Non svegliate l’amore. Una lettura del Cantico dei cantici (2007); Il tuo amore è meglio della vita. Salmi commentati per la preghiera (2009).