«L’archeologia biblica è un campo vasto e complesso, ma Cline riesce a realizzare un’introduzione attendibile, piacevole e istruttiva. I suoi giudizi sono equilibrati e obiettivi. Gli esploratori del mondo biblico, stando seduti comodamente in poltrona, avranno da imparare un sacco di cose» Donald Senior; Catholic Theological Union, Chicago.
Descrizione
Una vigorosa introduzione al mondo affascinante dell’archeologia biblica, in cui religione antica e scienza moderna si incontrano.
Cline, da fine studioso, offre una panoramica completa, attendibile ed equilibrata di questo campo di ricerca. Racconta dei primi pionieri, delle origini dell’archeologia biblica come disciplina e delle principali controversie che spinsero gli esploratori a cercare elementi che “confermassero” la Bibbia. Egli, poi, illustra la situazione così com’è ai giorni nostri: prende in esame i siti, i ritrovamenti, i reperti archeologici che gettano nuova luce sulla Bibbia ebraica e sul Nuovo Testamento; tratta la questione di possibili frodi e probabili falsi, come l’Ossario di Giacomo e la Tavoletta di Ioas; spinge infine lo sguardo alle nuova prospettive che questo campo di studi dischiude.
L'identità degli abitanti del sito archeologico di Qumran, in cui furono rinvenuti i rotoli del Mar Morto, continua a interessare non solo gli studiosi ma anche il grande pubblico. La ricerca di Silvio Barbaglia, anche attraverso una rilettura originale del Documento di Damasco, sposta il baricentro delle origini della biblioteca di Qumran dalla Giudea all'Egitto, presso Eliopoli, dove sorse e si sviluppò un nuovo centro istituzionale e cultuale degli ebrei, con un proprio tempio legittimo.
Negli ultimi decenni le ricerche archeologiche relative ai siti sorti nel tempo intorno al mare di Galilea hanno segnato un notevole incremento, rivelando un vivace e per certi aspetti inedito quadro della regione, esplicativo del contesto di vita del Cristo storico, che proprio a Cafarnao, e nell'area geografica relativa alla costa occidentale del lago di Tiberiade, svolge buona parte della sua predicazione pubblica, compiendo numerosi prodigi o apparendo ai discepoli dopo la Resurrezione. Proprio a questi celebri avvenimenti si rivolge il volume, che indaga, rispettando, nelle grandi linee, i confini cronologici dell'età paleocristiana, la traduzione figurativa di tutti quegli eventi, perlopiù disattesi dalla critica iconografica, che si consumano proprio sulle acque, ma anche quelli che si svolgono sullo sfondo o nelle immediate vicinanze del mare di Galilea, approdando talora, per mezzo di un approccio multidisciplinare, a vere e proprie riflessioni e/o acquisizioni di "geografia evangelica".
Il secondo numero della rivista di cultura biblica nella nuova veste grafica e nella nuova impostazione inaugurate a inizio d'anno. Il dossier, dal titolo "L'esperienza della luce oltre il fuoco", è dedicato alle meravigliose vetrate istoriate della cattedrale parigina di Notre Dame, danneggiata dal grave incendio del 15 aprile. Alla voce "Io e la Bibbia", intervista al card. Gianfranco Ravasi. La sezione "Dentro un libro" invita alla scoperta (o alla riscoperta) degli Atti degli Apostoli. "Nel mondo della musica" risuona "Il Cantico dei cantici" secondo Palestrina. Mentre "Nel mondo della letteratura" si muove questa volta un "Giacobbe triestino", cioè Italo Svevo, la cui "Coscienza di Zeno" rimanda curiosi echi biblici. Come sempre, il fascicolo è arricchito da un corposo apparato iconografico e da una ricca agenda di appuntamenti e iniziative su mondo biblico e "dintorni": cultura, iniziative di studio e spiritualità, mostre di archeologia mediorientale e mediterranea, arte e civiltà cristiana, ecc.
I manoscritti di Qumran e le tematiche connesse, indubbiamente colme di mistero, offrono una campionatura di luoghi comuni, difficilmente sradicabili dall'opinione maggiormente diffusa. Basti pensare alle illazioni, spesso costruite senza riferimento scientifico, sulla comunità stanziata in quel sito; oppure alle presunte "verità nascoste" contenute nei manoscritti, fino alle derive esoteriche e alle ipotesi gnostiche finalizzate a fare di Gesù, di volta in volta, un monaco esseno, o un uomo sposato, o un politico militante... I circa 800 manoscritti trovati nelle grotte, tra il 1947 e il 1956, hanno profondamente mutato il quadro dell'antico giudaismo delineato dagli studiosi fino a quel momento. Si tratta di testi dal profondo quanto controverso significato religioso e storico. Partendo dalle nuove acquisizioni scientifiche, Massimo Centini racconta i fatti in modo avvincente e a tutti comprensibile, mettendo sul terreno della realtà storica questioni ancora aperte: com'era organizzata l'élite giudaica di studiosi della Legge che là risiedeva? In che cosa consisteva il loro sapere segreto? Giovanni Battista e Gesù appartenevano a queste comunità?
L'avventura archeologica nelle terre della Bibbia è una delle più emozionanti di sempre. Non solo perché l'archeologia è una professione straordinaria che ha fatto sognare intere generazioni di uomini e donne, ma soprattutto a causa dell'impatto delle ricerche archeologiche sulle conoscenze della Bibbia, questo immenso racconto universale che costituisce il fondamento spirituale del mondo occidentale. Questo libro racconta 150 anni di ricerche attraverso le scoperte più straordinarie. Storie incredibili di avventure ricche di colpi di scena in cui il lettore scoprirà come i risultati dell'archeologia nelle terre bibliche abbiano sospinto in avanti, messo in discussione, sovvertito e rifondato le conoscenze "convenzionali" sulla storia antica, politica e religiosa, di quella regione.
Gesù visse in Galilea e lì diede inizio al suo ministero. Come era questa terra? Pensando alla Galilea del primo secolo, viene in mente l'immagine di una terra pagana, in cui dominava una povera economia di sussistenza e ribollivano sentimenti nazionalistici rivoluzionari. Ma davvero questa immagine corrisponde alla realtà? Valorizzando le numerose conquiste che l'archeologia ha messo a segno soprattutto negli ultimi anni, e rileggendo da questo punto di vista i dati desunti dalle fonti letterarie, il testo intende tracciare una descrizione aggiornata della Galilea al tempo di Gesù, superando i luoghi comuni e revisionando le idee di una Galilea pagana, rurale e ribelle.
Dalle sorprendenti e talvolta inquietanti reliquie dell'infanzia (che annoverano persino il latte della Madre di Dio) ai reperti della vita pubblica (tra cui le anfore di Cana, dove l'acqua divenne vino); dalle drammatiche sopravvivenze "fisiche" della Passione (il sacro calice, i chiodi della croce, la veste non divisa, le spine della corona), fino ai teli che fungono da testimoni silenziosi della risurrezione... una corsa nel tempo alla ricerca di quel che è rimasto dei giorni in cui Dio camminò sulla terra come uomo. Un viaggio alla scoperta di Gesù attraverso le testimonianze della devozione.
Il volume presenta una straordinaria documentazione delle operazioni di studio, di restauro e di valorizzazione di uno dei siti archeologici paleocristiani più eloquenti riguardo al fenomeno della cristianizzazione dell'Urbe. Il complesso delle catacombe di Priscilla con la basilica di S. Silvestro è stato, infatti, sottoposto negli ultimi cinque anni a una serie molto articolata di interventi archeologici conservativi, ai quali si è accompagnata la costituzione di un suggestivo Museo destinato alla fruizione e alla conoscenza anche didattica dell'intero complesso posto sulla via Salaria Nova. Di grande rilievo è la scoperta, attraverso la tecnica del laser ormai collaudata soprattutto in ambito catacombale romano, di nuovi affreschi nell'area cemeteriale del martire Crescenzione. Si tratta di un settore degli esordi del IV secolo, contrassegnato da decine di graffiti di pellegrini che, nell'alto Medio Evo, si recavano in questo luogo a venerare il sepolcro del martire.
Il volume contiene tre relazioni del Convegno organizzato dall'Istituto Romano della società di Goerres presso il Campo Santo Teutonico in Vaticano nella primavera del 2010, dedicato al tema di Pietro a Roma. Il convegno partiva dalla tesi provocatoria secondo cui Pietro non sarebbe mai stato a Roma e di conseguenza non vi sarebbe neanche morto, e dunque a Roma non esisterebbe nessuna tomba dell'apostolo. Simili opinioni, infatti, già note da tempo, trovano seguaci addirittura tra i cattolici. Gli autori del volume vincolano la loro risposta alla storicità del martirio degli apostoli, non riproponendo un'analisi apologetica di vecchie tesi, bensì affidandosi alla metodica della controanalisi, il cui elemento propulsore è la verità della storia, cogliendola da una prospettiva globale invece di ridurla a delle singole ipotesi.Un lavoro di sicuro interesse per tutti gli studiosi e appassionati di storia della Chiesa.
Il luogo della nascita di Gesù, il sepolcro della sua famiglia, la grotta in cui viveva Giovanni Battista, la tomba di re Erode, il ritrovamento a Gerusalemme di un lenzuolo funebre che rimetterebbe in discussione l'autenticità della Sindone. Sono solo alcuni esempi di "clamorosi ritrovamenti" e di "sensazionali scoperte" che, nonostante indizi poco chiari, prove fragili e vistose manipolazioni, alcuni archeologi hanno affidato all'amplificazione dei massmedia internazionali infuocando l'immaginario comune. Si tratta di "trionfali annunci" che rischiano di lasciare in ombra e in secondo piano il prezioso lavoro degli studiosi interessati ad avvicinare l'uomo di oggi all'ambiente sociale e culturale del mondo biblico attraverso gli scavi e l'analisi attenta delle antiche testimonianze materiali.