La folla suggerisce, al nostro immaginario collettivo, ciò che è privo d’intelligenza, di pensiero. Ed è, per questo, sinonimo d’istintività, d’irrazionalità, di chi agisce per paura e con aggressività... Anche Gesù, osannato a Gerusalemme come re e messia, difeso dall’ipocrisia di scribi e farisei, finì con l’esse- re osteggiato da quella stessa turba che al suo posto preferì Barabba. La folla indica anche quel gruppo che facilmente può essere usato in quanto privo di forza critica, di pensiero maturo. Ciò avviene pure per noi oggi.
Il passaggio dall’“essere folla” all’“essere discepolo” esige pazienza, tempi lunghi di attesa e di maturazione, nonché di conversione, e ha bisogno altresì della fede, cioè della piena fiducia nella persona di Gesù, il Signore della vita, nonostante la morte in croce e il fallimento del venerdì santo.
destinatari
Sacerdoti, religiosi in genere e laici interessa- ti a riflettere sulla Parola del Signore.
l’autore
Edoardo Scognamiglio, teologo e filosofo, insegna Teologia dogmatica presso la PFTIM di Napoli e Dialogo interreligioso alla PUU (Città del Vaticano). Dirige la rivista di teologia Asprenas e il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture a Maddaloni (CE). È Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Napoli e Consultore del Santo Padre per il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Ha pubblicato numerosi saggi di filosofia, teologia, storia delle religioni e letteratura.Attualmente si dedica alla meditazione della parola di Dio mediante la condivisione della Lectio divina con gruppi di giovani, di adulti e di consacrati.
L'autore prosegue la lettura del Vangelo di Matteo e affronta con il metodo della lectio i capitoli dall'ottavo al decimo. Sono quelli relativi alla predicazione del Regno, con i dieci miracoli di Gesù e il discorso missionario ai discepoli.
INNOCENZO GARGANO, monaco camaldolese, è stato maestro dello studentato generale camaldolese fino al 2005. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è priore amministratore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. È impegnato da decenni nella lettura della Bibbia in prospettiva patristica e assieme al popolo credente. Ha pubblicato: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico (OCA, Roma 1981); con Tomas Spidlik, La spiritualità dei Padri greci e orientali (Borla, Roma 1983). Dirige l'edizione latino-italiana delle Opere di Pier Damiani (Città Nuova, Roma). Ha collaborato a varie opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È stato direttore di Vita Monastica fino al 2006. Ha fondato i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. Presso le EDB ha pubblicato una trentina di volumi di Iniziazione alla «Lectio Divina» (1988-2010), la trilogia Camaldolesi nella spiritualità italiana del Novecento (2000-2002) e la serie delle letture semplici delle lettere di Paolo (2006-2009).
Questo libro è un invito concreto alla lettura dei Vangeli, secondo l'itinerario vivamente raccomandato dal Santo Padre, come pure dalla XII Assemblea del Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio (5-26 ottobre 2008).
Commento al Vangelo di Giovanni. Presentazione di Bruno Forte.
Un cammino che si snoda in sei percorsi, guidati da sei parole-chiave, per riscoprire continuamente il profondo e reale significato di azioni, gesti e parole della carità, troppo spesso ridotte a opaca filantropia: ecco l'intento di queste pagine, condivise per tenere acceso e alimentare quel desiderio che spinge a cercare, senza posa, il volto di un Dio che è relazione, nascosto nel volto dei fratelli.
Un indovinato e assai utile sussidio per la pastorale vocazionale. Sulla scorta dell'urgenza del tema educativo nell'agenda della pastorale della Chiesa italiana per il prossimo decennio, l'Autore riflette sull'idea che non si può ipotizzare alcuna opera educativa senza passare attraverso la testimonianza dei Vangeli dove viene presentato Gesù il Maestro, l'educatore numero uno, e il suo metodo" dal quale nessun vero educatore può esimersi..."
Il testo biblico offerto alla riflessione è quello dell’Apocalisse e si presenta, sin dall’inizio, come "dono molteplice" per l’esuberante ricchezza, di immagini e simboli, che presenta.
Ricevendo un’offerta così generosa di elementi visivi, non bisogna certo comporre mosaici improbabili, tra spade, candelabri, corni e trombe. Le realtà descritte raggiungano e depositino nel lettore “tesoro” che contengono, espresso dalle immagini.
I contenuti di questo sussidio offrono abbondanti spunti di riflessione, propongono celebrazioni sulla Parola e piste per la meditazione personale e la condivisione nei gruppi di risonanza.
Queste sei meditazioni riguardano i 26 versetti del famoso capitolo giovanneo definito ‘preghiera sacerdotale’ già nell’antichità e ‘preghiera dell’unità’ attualmente. Esso è inserito all’interno dei discorsi che Gesù nel Vangelo secondo Giovanni rivolge ai suoi durante l’ultima cena, costituiti da parole di conforto e di esortazione, parole traboccanti di amicizia e di sofferenza per l’imminente separazione: in particolare nel capitolo 17 Gesù apre il cuore al Padre, come per consegnare a lui se stesso e i suoi discepoli in quest’«ora», carica di tanti presagi.
Non si tratta di uno studio esegetico, ma di spunti meditativi per chi si appresta a fare – o già fa – della propria vita una totale e definitiva offerta a Dio. E in quanto tali possono essere accolte anche da ogni credente che desidera vivere il quotidiano con slancio oblativo.
Le sei meditazioni diventano al tempo stesso sei tappe che tracciano un itinerario di vita cristiana con lo sguardo del cuore rivolto al cielo, nell’incessante attenzione a conoscere e a compiere la volontà di Dio, a dare a lui gloria cooperando alla salvezza dei fratelli. È un cammino di progressiva unificazione interiore e di sincera comunione con gli altri, per formare «un cuor solo e un’anima sola» e giungere tutti insieme alla vita eterna.
Punti forti
La fama dell’autrice.
Tema inerente al sacerdozio durante la celebrazione dell’anno sacerdotale.
Un ricco commento inserito in una lectio divina agile e profonda.
Una collana che vuole aiutare il lettore a familiarizzare con la Parola di Dio. Quanto più si impara a “coltivare la Parola” tanto più si cresce spiritualmente, secondo il famoso assioma dei Padri della Chiesa: “Scriptura crescit cum legente”.
Destinatari
Diretto al larghissimo pubblico, poiché la collana, secondo quanto indicato negli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani per il prossimo decennio, vuole valorizzare la pratica della lectio divina sia a livello personale che comunitario.
Autrice
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” sull’isola di San Giulio (Novara). Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia Cei e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato molti testi, fra i quali recentemente: La Grande Settimana (20072), La santa Messa (2008), oltre ai quindici volumetti di lectio divina nella collana Coltivare la Parola.
L'autore affronta la lettura continua dei capitoli dall'11,14 al 14,35 del Vangelo di Luca, avendo già dedicato spazio ai primi due capitoli nel volume I Vangeli dell'infanzia (2004) e riservato la sua «Lectio divina» su il Vangelo di Luca (2006) rispettivamente ai capitoli dal 3 al 7 (vol. 3) e dall'8 all'11,13 (vol. 4). Sono i brani sull'importanza della preghiera di richiesta, sul dono della perseveranza, sul rischio della cupidigia, su alcune guarigioni in giorno di sabato e su varie parabole molto note (il fico sterile, il granello di senapa).
La casa della Parola: già il titolo di questo volumetto, che riprende un’efficace espressione del Messaggio del Santo Padre all’ultimo Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio, è denso di significato teologico.
La figura della casa è utilizzata dal Nuovo Testamento per indicare la communio ecclesiale. Significativamente le prime comunità di fedeli si incontravano nelle case.
Contenuto
Questo libro è un viaggio, un’avventura, è un percorso sulle strade della vita. La partenza avviene da molto lontano, dal principio dei giorni, quando si udì risuonare la parola potente di Dio per Abramo, il padre dei popoli: «Vattene dalla tua terra» (Gen. 12,1) e lui uscì da Carran, abbandonò l’oriente di luce per venire verso il tramonto del sole, verso una terra, promessa, eppur sconosciuta. Una parabola, questa, che non sarà più cancellata dalla vita dei figli dell’uomo, tutti chiamati a uscire, a scendere sui mille percorsi di vita. Da Abramo a Paolo, dalla Mesopotamia a Damasco, dal Primo al Secondo Testamento..., dalla vita di altri alla nostra. Venti personaggi biblici – pellegrini e nomadi, fuggiaschi e profeti, apostoli e missionari, innamorati e persecutori – tutti in transizione, per ritrovare orizzonti nuovi alla vita.
Destinatari
Per la lectio divina di gruppi, associazioni, parrocchie, comunità. Anche per la preghiera e la meditazione personale.
Autore
SR. MARIA ANASTASIA DI GERUSALEMME (Caterina Cucca) è nata a Ravenna nel 1967. Nel 1983 parte per un anno di studio in California (USA), dove si incontra con l’Amore di Dio. Si appassiona alla lettura delle Sacre Scritture e in esse trova la sua vocazione. Al ritorno in Italia scopre la spiritualità del Carmelo nell’incontro con le Monache della sua città. Nel 1986 consegue la maturità linguistica e parte per un anno di studio a Bonn (Germania). Il 4 ottobre 1987 entra al Carmelo di Ravenna, dove, nel 1995, emette la professione solenne. Vive nella preghiera, nel lavoro e nel silenzio, nella lectio divina, la sua vita di claustrale, insieme alle sue sorelle.
L'Autore fotografa undici personaggi biblici nel momento iniziale della loro esperienza vocazionale. A partire dalla chiamata di Abramo nostro padre nella fede", l'Autore segue un percorso genetico-progressivo rileggendo la soria di Israele in chiave vocazionale: dall'esodo con Mosè, ai grandi protagonisti del periodo classico come Isaia, Geremia ed Ezechiele. Chiude la rassegna l'unica imponente figura femminile, che riassume in sè il compimento delle attese messianiche: Maria di Nazareth. "