Dopo una sintetica presentazione del Vangelo di Marco, fatta da un biblista, il testo si sviluppa - come il precedente su Matteo - in una trentina di capitoletti partendo da un brano del Vangelo di Marco. Il criterio di fondo è che davanti al testo biblico occorre rovesciare la prospettiva: non siamo noi a leggere il testo, ma è il testo che ci legge. Ci troviamo di fronte a uno specchio nitido che ci mostra con semplicità chi siamo. La nostra vita è come un mare attraversato da tempeste; e noi abbiamo paura di non farcela. Ma la Parola ci guida. Una lettura esistenziale di Marco: il linguaggio svelto e immediato, una visione acuta e propositiva, ci immettono nel progetto di Dio.
Il biblista Augusto Barbi, analizzando la sezione marciana «sulla strada» della croce (Mc 8,22-10,52), propone al lettore una via per intraprendere un cammino di maturità cristiana in piena libertà e responsabilità.
L'originale conclusione del vangelo di Marco, con le donne che fuggono silenti dal sepolcro senza comunicare a nessuno l'annuncio di risurrezione, ha da sempre interrogato il mondo dell'esegesi. Perché le donne sono descritte travolte dalla paura, subito dopo aver appreso che il Crocifisso è risorto? Come mai il racconto non si conclude in un'atmosfera di gioia e di successo, come sarebbe lecito e ragionevole aspettarsi? Perché Marco avrebbe deciso di arrestare il motore della sua narrazione proprio nel momento in cui le prime testimoni della Pasqua di Gesù «falliscono» il mandato di diventarne anche annunciatrici ai suoi discepoli? Questo libro si propone di offrire un'originale risposta a queste domande, interrogando testi significativi del secondo vangelo e mostrando come la scelta di «non concludere» con l'ovvietà di un lieto fine corrisponda, in realtà, all'intenzione di non fallire l'obiettivo di realizzare una comunicazione adeguata a esprimere la follia e lo scandalo di un Cristo risorto perché crocifisso.
"L'uomo che non voleva morire" è un saggio costruito attraverso un'originale rilettura degli ultimi capitoli del Vangelo di Marco. Il saggio si snocciola tra considerazioni storiche e teologiche circa la figura di Cristo ma con incursioni anche nella quotidianità attraverso le varie esperienze che l'autore ha fatto in qualità di criminologo nei luoghi della violenza e della sofferenza. L'autore alterna infatti una serie di capitoli dal sapore più prettamente attuale e psicologico intorno alla figura del padre, alla psiche, alla concentrazione e alla mindfulness, a passaggi più prettamente esegetici e interpretativi dove si addentra intorno alla figura tutta umana di Gesù, riportando ipotesi, dati, informazioni spesso anche rare e di indubbio valore storico-esegetico. Il libro si adatta bene sia a chi ha già conoscenze specifiche intorno alla figura di Cristo sia a chi intenda, attraverso una inedita chiave di lettura, avvicinarsi sia storicamente che psicologicamente alla figura di questo giovane di Galilea.
Il Vangelo di Marco è il testo che presenta Gesù a chi non ha familiarità con la storia del Nazareno. È il racconto della vicenda di Cristo per quanti vogliono sperimentare la vita piena che egli dona. La lettura che Silvano Fausti offre del Vangelo «missionario» per eccellenza è un sapiente e appassionante viaggio incontro all'uomo-Dio che ha vissuto in Medio Oriente duemila anni fa. Diventa un invito - seguendo i testimoni della fede descritti da Alex Zanotelli - a mettersi sulla scia di colui che ha servito fino all'ultimo gli ultimi, trovando in questa vocazione una libertà più forte della morte.
"Gli occhi di Gesù dovevano essere davvero incantevoli, penetranti e quasi magnetici". Da questa frase del cardinale Giacomo Biffi prende spunto il viaggio che questo libro percorre per indagare lo sguardo del maestro.
Un percorso portato avanti in modo preciso e profondo con particolare riferimento al Vangelo di Marco per scoprire come il vedere sia innanzitutto un elemento strutturante di questo scritto e sia paradigma del credere.
Uno sguardo, quello di Gesù, sempre vivo che dobbiamo fare nostro per dare concretezza alla vita spirituale.
Leggere il Vangelo insieme al Papa. Il Vangelo di Marco, il secondo dei sinottici nell'ordine canonico, commentato da Papa Francesco, passo dopo passo, ripercorrendo gran parte dei momenti della vita e della predicazione di Gesù. Il commento del Papa mette in luce il significato dei brani evangelici per gli uomini del nostro tempo, alla luce del messaggio di misericordia e di apertura alle periferie sociali ed esistenziali portato avanti dal Papa. Il Vangelo diviene così concreto strumento di ausilio per la pratica della lectio divina, guida quotidiana per i momenti bui, dono di gioia per gli attimi più lieti, e soprattutto sentiero per quella santità della vita quotidiana dischiusa dall'ascolto della Parola. Con la curatela della filologa Alessandra Peri.
Si può avanzare l'ipotesi che il Vangelo secondo Marco sia stato composto a Roma, subito dopo la morte di Pietro e durante la persecuzione di Nerone. In tal caso risalirebbe agli anni 64-70 d.C. Quasi tutti gli studiosi ritengono infatti si tratti del primo tra i Vangeli canonici a essere stato messo per iscritto. Nel racconto di Marco Gesù si stupisce, si commuove, si indigna. Volge lo sguardo alle persone ora con tristezza, ora con tenerezza. Osserva in silenzio, ascolta, fa domande, prega, sceglie i suoi discepoli, insegna, guarisce e impone il silenzio sulla sua persona.Del Vangelo di Marco il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note tratte dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco tratto dall'edizione interconfessionale The Greek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.Il volume consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di cogliere le specificità e il ritmo del Vangelo di Marco, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma è anche opera letteraria. Il testo, come pure gli altri della stessa collana, è adatto anche a un pubblico laico.
Con "Marco" la collana "Il Sale" dà il via alla pubblicazione del ciclo di lezioni che mons. Luciano Monariha dedicato ai Vangeli. Si tratta di un lungo percorso, che ha visto l'autore impegnato in un cammino di presentazione durato quattro anni. Le sue non sono state semplici relazioni, ma letture appassionate e coinvolgenti del racconto della vita e della missione terrena del Figlio di Dio. Relazioni, approfondimenti e spiegazioni non riservate solo agli "addetti ai lavori". Grazie alla passione che Monari ha per la "Parola" sono diventate parole che possono aiutare ogni uomo a entrare nel mistero di Gesù Cristo, nel suo messaggio che provoca e scuote oggi più che mai.
Bastone e calzari sono gli unici strumenti veramente necessari perché la missione della sequela si compia. Quello del discepolo è un cammino di fedeltà, che dallo stare in ascolto ai piedi di Gesù lo porta fino al compimento del suo mandato. Il testo offre un interessante e insolito viaggio attraverso il Vangelo di Marco, avendo come guida proprio il tema del discepolo. L'autore, passo dopo passo, analizzando i punti fondamentali del Vangelo, dalla chiamata dei primi quattro discepoli fino alla passione di Gesù, ci mostra come Marco non costruisca una semplice narrazione ma piuttosto esponga una vicenda storica nella quale trovano risposta i quesiti sul discepolato, che altro non sono che i quesiti della nostra vita.
Nei primi secoli del cristianesimo era diffuso il convincimento che il Vangelo di Marco fosse un riassunto di quello di Matteo e solo nel XX secolo le peculiarità di questi antichi scritti sono state evidenziate e approfondite. Se nel secondo evangelista la vita di Gesù e la fede sono legate al "paradosso" e al "mistero", due termini che danno coerenza all'intera struttura del testo, nella narrazione di Luca, composta da Vangelo e Atti degli apostoli, la grande metafora di riferimento è il viaggio di un Dio che si mette sulla strada dell'uomo fino alla meta finale. Gli stessi Atti non si configurano come una "biografia di personaggi eminenti della Chiesa primitiva", ma come il racconto del viaggio - geografico e soprattutto teologico - che la Parola di Dio compie tra Gerusalemme e Roma. Il volume presenta e commenta i vangeli di Matteo e Marco, nonché tutta l'opera lucana e raccoglie i contributi che l'autore ha già offerto separatamente per ogni libro biblico.