Giunge a conclusione con la "Lettura semplice del Vangelo di Giovanni" il percorso di approccio e conoscenza dei testi evangelici che "Il Sale" ha intrapreso pubblicando, per un pubblico più vasto, le lezioni che negli anni il vescovo Monari ha proposto ai sacerdoti della diocesi di Brescia.
Continua, con questa "Lettura semplice del Vangelo di Matteo", il percorso di approccio e di conoscenza dei testi evangelici che "Il Sale" ha intrapreso pubblicando le lezioni che, negli anni, il vescovo Monari ha proposto ai sacerdoti della diocesi di Brescia.
Con "Luca" la collana "Il Sale" prosegue nella pubblicazione del ciclo di lezioni che mons. Luciano Monari ha dedicato ai Vangeli. Si tratta di un lungo percorso, che ha visto l'autore impegnato in un cammino di presentazione durato quattro anni. Le sue non sono state semplici relazioni, ma letture appassionate e coinvolgenti del racconto della vita e della missione terrena del Figlio di Dio. Relazioni, approfondimenti e spiegazioni non riservate solo agli "addetti ai lavori". Grazie alla passione che Monari ha per la "Parola" le sue presentazioni, dedicate questa volta al Vangelo della Misericordia, sono diventate parole che possono aiutare ogni uomo a entrare nel mistero di Gesù Cristo, nel suo messaggio che provoca e scuote oggi più che mai.
Con "Marco" la collana "Il Sale" dà il via alla pubblicazione del ciclo di lezioni che mons. Luciano Monariha dedicato ai Vangeli. Si tratta di un lungo percorso, che ha visto l'autore impegnato in un cammino di presentazione durato quattro anni. Le sue non sono state semplici relazioni, ma letture appassionate e coinvolgenti del racconto della vita e della missione terrena del Figlio di Dio. Relazioni, approfondimenti e spiegazioni non riservate solo agli "addetti ai lavori". Grazie alla passione che Monari ha per la "Parola" sono diventate parole che possono aiutare ogni uomo a entrare nel mistero di Gesù Cristo, nel suo messaggio che provoca e scuote oggi più che mai.
Nelle 225 pagine di "Prete è bello", edito dalla Fondazione San Francesco di Sales, un ritratto dell'esperienza sacerdotale di don Luciano Monari. Ma "Se Gesù Cristo è grande, essere prete è bello, perché - scrive l'autore significa operare in persona Christi, donare alla gente le sue parole, permettere loro di sperimentare la sua azione di guarigione, di toccare la sua carne e fare così esperienza di salvezza. Fino a che Cristo e la Chiesa costituiscono, nella nostra coscienza, una presenza dominante, la vita nostra di preti diventa ricca di senso; ma se l'evidenza del valore di Cristo e della Chiesa si appanna, diventa - continua Monari - difficile surrogarla o puntellarla con qualcos'altro". Il testo è un omaggio, attraverso i suoi scritti e le sue riflessioni sulla figura del prete, a mons. Luciano Monari (Sassuolo, 28 marzo 1942) in questo 2015 denso per lui di anniversari particolari: ricorre infatti il 50º anniversario di ordinazione sacerdotale e il 20º di episcopato. Le pagine di "Prete è bello" non sono trattazioni scientifiche sulla teologia del ministero sacerdote; sono piuttosto contributi di carattere spirituale, finalizzati ad aiutare i sacerdoti a vivere secondo lo Spirito la loro vita e il loro ministero vincendo le delusioni e le stanchezze.
L'occasione di un viaggio nella terra di Gesù è così singolare e preziosa che non può essere sprecata. Per un cristiano, infatti, non è semplicemente un viaggio, ma è "il viaggio". Un viaggio che è esteriore sì, perché compiuto con il corpo, con tutti i sensi che entrano in contatto con la terra, ma che via via plasma il viaggio interiore fino a farlo divenire il santo viaggio: l'itinerario che conduce all'incontro trasformante con il Signore Gesù, nell'esperienza della sua presenza nell'Incarnazione a Nazareth, della sua prossimità in Galilea, della sua condivisione della vicenda umana a Cana, a Gerico, a Gerusalemme, della sua donazione totale nell'Eucaristia al Cenacolo e nella morte di croce sul Golgota, della sua vittoria definitiva nella Risurrezione al Santo Sepolcro. Questa pubblicazione nasce dal desiderio di offrire uno strumento accessibile e maneggevole al pellegrino che desidera fare del suo viaggio in Terra Santa un itinerario di contemplazione e preghiera, un ritiro spirituale itinerante, un'occasione di conversione e di rinnovamento della vita.
La distinzione tra fede e politica - affermava mons. Luciano Monari, all'epoca vescovo di Piacenza - Bobbio, incontrando gli amministratoti locali piacentini il 15 novembre 1999 - è ormai un dato acquisito che nessuno desidera rimettere in discussione. Il Vangelo, ricordava ancora, non insegna quale politica fiscale, urbanistica o assistenziale possa rispondere con maggiore efficacia alle esigenze delle persone in una data situazione. Per questo a chi sceglie di impegnarsi in questo campo, sottolineava, bisogna chiedere lo sforzo della comprensione, della conoscenza reciproca, della formazione. Punti di riferimento che hanno guidato il pensiero e l'azione di mons. Monari anche a Brescia, dove ha promosso e sostenuto la nascita di una Scuola di formazione per l'impegno sociale e politico. In questa pubblicazione trovano spazio le riflessioni e le relazioni che negli anni il Vescovo di Brescia ha proposto ai partecipanti alla scuola e, indirettamente a tutte le persone che credono che l'impegno della politica sia esigenze perché assume le forme di un servizio al bene dell'umanità.
Quello che con maggiore efficacia si deve cercare di realizzare e che, forse, potrebbe incidere in modo decisivo su tante sacche di povertà è il moltiplicare le relazioni tra le persone, tra le famiglie, tra gruppi sociali, tra parrocchie perché quanto più una persona può contare su relazioni tanto più riesce a superare i momenti di fatica e di difficoltà. Così nel gennaio del 2009 il vescovo Luciano Monari commentava l'avvio di una serie di iniziative, progettate in collaborazione con la locale Caritas diocesana, con cui la Chiesa bresciana cercava di rispondere alla crisi economica che cominciava già a fare sentire i suoi effetti. Mons. Luciano Monari, pur suggerendo strade e azioni concrete, indicava orizzonti di riferimento, percorsi e sensibilità che potessero innervare la comunità locale. Orizzonti su cui è tornato più e più volte, come dimostrano i contributi raccolti in questa nuova pubblicazione della collana "Il Sale"; parole e interventi che negli anni ha proposto come contributo alla costruzione di una rete di aiuto reciproco all'interno della comunità.