
Il libro si propone di tradurre in termini “quotidiani” la Parola di Dio, che è donata a tutti e deve arrivare a tutti, nato in collaborazione con la Commissione regionale degli Uffici catechistici della Toscana, il volume cerca di rispondere in modo agile a questa esigenza, sia a livello di lettura personale, sia a livello di lettura comunitaria del Vangelo secondo Matteo.
Continua, con questa "Lettura semplice del Vangelo di Matteo", il percorso di approccio e di conoscenza dei testi evangelici che "Il Sale" ha intrapreso pubblicando le lezioni che, negli anni, il vescovo Monari ha proposto ai sacerdoti della diocesi di Brescia.
Un'ampia riflessione-meditazione di Papa Francesco sviluppata attraverso i frammenti tratti dai suoi vari interventi (scritti e orali) qui disposti seguendo il succedersi dei capitoli del vangelo di Matteo. Il volume non ne offre una lettura esegetica e sistematica ma desidera essere d'aiuto a quanti leggono e leggeranno, meditano e mediteranno, sul vangelo di Matteo al fine di incontrare Gesù e scoprire il tesoro nascosto nelle singole righe o parole del vangelo. L'introduzione al volume è del curatore dello stesso, don Gianfranco Venturi, sdb; vero e proprio filo conduttore di tutto il lavoro, in poche pagine offre alcune notazioni sulla Parola capaci di riunire i frammenti degli Scritti di Matteo. La "Parola" per don Venturi appare «qui in duplice significato o dimensione: il Verbo eterno incarnato, Gesù di Nazaret, e la Parola contenuta nella Scrittura».
Il presente commentario di Matteo si focalizza principalmente su due punti: il rispetto assoluto e prioritario del testo, nella sua specifica caratterizzazione, con una traduzione il più fedele possibile all'originale greco; l'articolazione e la dinamica narrativa del Vangelo. Il commento viene svolto attraverso l'esegesi scientifica del testo e privilegia l'esame dei vari riquadri che man mano la configurazione narrativa evidenzia. L'attenzione viene riposta anche sulle peculiari ricorrenze dei termini più significativi, nel costante confronto con i risultati già ottenuti nei numerosi precedenti lavori.
Descrizione
Il volume propone qualche esempio di lectio divina sul Vangelo di Matteo. «Si alzò e lo seguì» (Matteo 9,9) è la risposta dell’evangelista all’iniziativa totalmente gratuita di Gesù. Miserando atque eligendo, il Maestro passò accanto a Levi/Matteo, ne ebbe misericordia, e lo chiamò a seguirlo. La medesima esperienza la fece parecchi anni dopo un giovane, di nome Jorge, il futuro Papa Francesco. Forse il testo di Francesco che rappresenta al meglio questa esperienza intensissima della misericordia di Dio è Amoris Laetitia, l’Esortazione apostolica postsinodale firmata il 19 marzo 2016. Per questo ne viene proposto in Appendice qualche commento sull’educazione alla gioia dell’amore.
Biografia
Enrico dal Covolo
Salesiano, è dottore in Lettere classiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in Teologia e Scienze Patristiche presso l’Institutum Patristicum Augustinianum. Professore emerito di Letteratura cristiana antica greca, il 9 ottobre 2010 è stato consacrato Vescovo titolare di Eraclea.
Si riparte con l'anno A, quindi -credevamo- con il più istituzionale dei Vangeli. E invece scopriamo che camminando con il Gesù di Matteo siamo nel margine.Un autentico spiazzamento, in linea con gli instancabili richiami alle periferie e all'uscita di papa Francesco. Insieme con le parole per dirlo questo margine, i passaggi meditativi, intessono fili molteplici: autrici e autori anonimi o ben noti, credenti o laici, esperti di Bibbia o di scienze umane, padri della Chiesa e teologhe femministe. Un tessuto di voci ed esperienze recenti a dire che davvero il regno si è terribilmente avvicinato alla vita. Non abbiamo scuse per restare separati tipo i farisei di Matteo.
Dopo una sintetica presentazione del Vangelo di Matteo, fatta da un biblista, il testo si sviluppa in una trentina di capitoletti partendo da un brano del Vangelo di Matteo. Il criterio di fondo è che davanti al testo biblico occorre rovesciare la prospettiva: non siamo noi a leggere il testo, ma è il testo che ci legge. Mentre leggiamo, siamo letti: possiamo vedere la nostra vita come in uno specchio, che pian piano diventa più chiaro. Oltre a cercare di evidenziare le nostre dinamiche umane dentro cui Dio si compromette, l'autore propone alla fine di ogni meditazione alcune domande che possono aiutare a ripulire lo specchio per vedere sempre meglio. Il linguaggio svelto e immediato, una visione acuta e propositiva, ci immettono nel progetto di Dio.
Leggere il Vangelo insieme al Papa. Il Vangelo di Matteo, il primo dei sinottici nell'ordine canonico, commentato da Papa Francesco, passo dopo passo, ripercorrendo gran parte dei momenti della vita e della predicazione di Gesù. Il commento del Papa fa emergere il significato dei brani evangelici per gli uomini del nostro tempo, alla luce del messaggio di misericordia e di apertura alle periferie sociali ed esistenziali che caratterizza questo pontificato. Il Vangelo diviene così concreto strumento di ausilio per la pratica della lectio divina, guida quotidiana per i momenti bui, dono di gioia per gli attimi più lieti, e soprattutto sentiero per quella santità della vita quotidiana dischiusa dall'ascolto della Parola. Con la curatela dell'esegeta, esperto del Vangelo di Matteo, professor don Santi Grasso. Selezione dei testi a cura di Alessandra Peri.
Agile, economico e in formato maneggevole, il volume presenta il testo del Vangelo secondo Matteo nella nuova versione CEI. Adatto da portare in tasca o in borsa, per essere letto in ogni momento del giorno, come suggerisce papa Francesco.
Il Vangelo secondo Matteo è stato scritto in greco probabilmente intorno all'anno 80 in Siria o in Fenicia, due zone dove i cristiani provenivano in gran parte dal giudaismo. Il testo non dice nulla a proposito dell'autore, ma il suo nome compare nel racconto della chiamata di un funzionario che riscuote le imposte a Cafarnao e nell'elenco dei dodici apostoli, dove è accompagnato dal soprannome «il pubblicano». Nel testo sono riconoscibili situazioni, problemi, residui di tradizioni e preoccupazioni che rivelano un ambiente e un'origine giudaici. È evidente tuttavia che i destinatari del Vangelo secondo Matteo non sono giudei, ma cristiani che hanno bisogno di una«catechesi» per consolidare la fede in Gesù e per affrontare problemi sul piano dell'organizzazione, della vita morale, della preghiera e della pratica sacramentale. L'autore del primo Vangelo redige il suo testo dando un'interpretazione nuova a tradizioni preesistenti. Cura attentamente lo stile, è chiaro e preciso nelle espressioni, usa un linguaggio raffinato, non trascura i particolari e li inserisce armoniosamente all'interno dei blocchi dottrinali. L'intero racconto si regge su due idee-chiave: Gesù è il Messia atteso da Israele, ma in seno al suo popolo questa verità non è stata riconosciuta; egli fonda una nuova comunità e la chiama Chiesa, depositaria delle promesse di Dio e incaricata di annunciare a tutti i popoli il regno dei cieli. Il Cristo del Vangelo di Matteo è il Maestro per eccellenza, che vive in mezzo alla comunità, insegna la nuova «giustizia» e interpreta la Legge con autorità e in maniera definitiva. Egli è inoltre il Signore onnipotente, un titolo che nel testo viene ripetuto ottanta volte ed equivale all'affermazione che Gesù è Dio, vive nella sua Chiesa e agisce inessa.Del Vangelo di Matteo il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco tratto dall'edizione interconfessionale TheGreek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B(Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana eseguita a calco, che cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica. Lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Come per tutti gli altri testi della stessa collana, anche questo è adatto anche a un pubblico laico.
Si parla molto di misericordia, rischiando di isolarla e di ridurne il significato. Il libro ripercorre il Discorso della montagna del Vangelo di Matteo e cerca di mostrare come la misericordia non sia mai un semplice colpo di spugna, ma ci responsabilizzi, ci liberi dagli inganni del cuore e della mente, ci riporti sui sentieri di Gesù, ci consenta di intraprendere opere luminose che non pensavamo. Diventiamo così discepoli più veri. Dal punto di vista di Dio non c'è un solo istante della nostra vita che non sia sotto il segno della sua misericordia. Lui infatti fa sorgere ogni giorno il sole sopra i giusti e gli ingiusti. La misericordia è dunque molto più di un atto di perdono.
Nel Vangelo di Matteo il tema dell'amore-misericordia riveste grande rilievo e ricorre in più occasioni. In particolare, due brani sono collegati tra loro da una citazione del profeta Osea: "Perché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti". Nell'Antico Testamento la misericordia è innanzitutto prerogativa divina, segno dell'amore fedele per l'uomo e parametro di comportamento. E poiché nella Scrittura l'imperativo viene sempre dopo l'indicativo, il credente sperimenta il volto misericordioso di Dio e solo successivamente è chiamato a comportarsi di conseguenza. Gesù stesso nel Vangelo di Luca rimanda a tale principio, quando afferma "Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso".