Il secondo volume del commento di Ulrich Luz affronta momenti nodali del vangelo di Matteo, dai racconti di miracoli (capp. 8 e 9) e dai discorsi in parabole (cap. 13) alla confessione di Pietro (cap. 16) e all'annuncio della passione (cap. 17). Sempre attento al dettato del testo neotestamentario, il commento si distingue per l'interesse costante che dimostra per la storia che il vangelo di Matteo ha conosciuto in due millenni di vita. Matteo è sempre stato capito in modo nuovo da uomini diversi, in tempi diversi e in confessioni diverse, e il commento di Ulrich Luz mira a illustrare come esso si sia dimostrato di volta in volta produttore di significato in situazioni inedite.
Nella prima parte, questo numero espone la presentazione generale della Sindone, a firma dei più autorevoli soci del Centro Internazionale di Sindonologia e introdotta dal suo direttore, Bruno Barberis. Nella seconda parte della rivista, gli autori offrono suggestive considerazioni sul significato delle reliquie, dal basso Medioevo fino all'epoca contemporanea: dai presunti ritrovamenti degli strumenti della passione, alla saga della Vera Croce, fino alla dispersione delle reliquie da Costantinopoli dopo la presa del 1204.
Questo commento spiega tutto il Vangelo di Marco, ma non si occupa di tutti gli aspetti di questo testo. Si concentra su una spiegazione delle singole pericopi mediante il loro contesto. Cerca di determinare il significato particolare di ogni racconto, e al contempo d’individuarne il contributo specifico al messaggio di tutto il Vangelo. Questo tentativo si basa sul fatto che ogni pericope appartiene alla totalità del Vangelo, viene determinata da essa e, a sua volta, ne determina il significato. Quello che il Vangelo di Marco riferisce sull’opera e sulla morte e risurrezione di Gesù è di un’inesauribile ricchezza e importanza. Interessandoci del significato particolare e contestuale degli eventi in esso raccontati, vorremmo dare un contributo alla scoperta, mai definitiva, della persona di Gesù secondo la testimonianza di Marco.
P. Klemens Stock S.I., è professore di esegesi del Nuovo Testamento presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "Boten aus dem Mit-ihm-Sein", PIB, Roma 1975. In italiano ha scritto diversi articoli per le riviste Rassegna di Teologia, Parola Spirito e Vita, Marianum, Il Messaggio del Cuore di Gesù. Per le nostre edizioni ha già pubblicato quattro volumi riguardanti i Vangeli: "Gesù annuncia la beatitudine", sul Vangelo di Matteo (Roma 1989); "Gesù, la Buona Notizia", sul Vangelo di Marco (Roma 1990); "Gesù la bontà di Dio", sul Vangelo di Luca (Roma 1991); "Gesù, il figlio di Dio", sul Vangelo di Giovanni (Roma 1993); il libro sull’Apocalisse "L’ultima parola è di Dio" (Roma 1995); "Maria, la Madre del Signore, nel Nuovo Testamento", (Roma 1997); e, in collaborazione con altri professori del Biblico, il volume "Pregare con Ignazio, Bibbia ed Esercizi Spirituali" (Roma 1991).
«Questo libretto intende offrire il puro testo – quasi sine glossa – del Vangelo di Giovanni, in una versione il più possibile aderente all’originale greco. Mi sono permesso solamente di titolare ogni brano con l’espressione-chiave, di introdurlo brevemente per evidenziarne il senso e di concluderlo con una preghiera. Strumento molto semplice e utile, spero! Il Vangelo infatti è stato scritto non per essere studiato da specialisti, ma per essere letto, capito e pregato da chiunque abbia volontà di viverlo» (dalla Prefazione di Silvano Fausti).
Questo volume offre una lettura multidisciplinare sulla Sindone, quel misterioso e affascinante documento che non cessa di stupire chi lo esamina. Gli autori hanno riassunto in un linguaggio accessibile e piano, ma anche con rigore e precisione, quanto l'indagine storico-scientifica ha scoperto fino a oggi.
Un viaggio nella storia delle reliquie e nella venerazione dei frammenti corporei di santi, beati, apostoli, martiri. Un itinerario di fede alla riscoperta di sacri reperti, intrisi di mistero, proposti alla devozione popolare. Dalla Sindone alle reliquie di Gesù e della Sacra Famiglia, dai resti degli Evangelisti a quelli dei Santi taumaturghi, sino alle testimonianze più singolari, incredibili e insolite. Una guida che conduce il lettore in un passato spesso sconosciuto dove riemergono pagine - anche tragiche - della vita di uomini e donne.
Da secoli la Sindone continua ad esercitare su credenti e non, un notevole fascino. Basti pensare che alla nuova ostensione che avrà luogo dal 10 aprile al 23 maggio 2010 si calcola che i visitatori potranno agevolmente raggiungere quota due milioni. Com’è possibile che il Telo continui a esercitare un richiamo così forte? Gli Autori indagano, senza preconcetti e faziosità, sul mistero della Sindone, un caso niente affatto chiuso con le risultanze del Carbonio 14, ma aperto, apertissimo e che rimarrà tale finché non si daranno risposte obiettive e condivise.
Il volume è arricchito da numerose fotografie, molte delle quali inedite e successive all’intervento di restauro a cui è stata sottoposta nel 2002, che aiutano il lettore a una comprensione completa del testo.
Destinatari
Un libro rivolto a chi è interessato a saperne di più sul mistero della Sindone e al pubblico di pellegrini e visitatori richiamati dalla nuova ostensione.
Gli autori
Bruno Barberis è docente di meccanica razionale, di fisica e analisi matematica all’Università di Torino, dal 1988 è presidente della Confraternita e del Centro Internazionale di Sindonologia. Da anni svolge un’intensa attività in favore della Sindone. Ha curato i restauri della facciata, del campanile e della sacrestia nella Chiesa del SS. Sudario, ha promosso la realizzazione della nuova sede del Museo e collaborato fattivamente alle Ostensioni del ‘78, del ‘98 e del 2000, contribuendo, in seno all’apposita Commissione, al Progetto di nuova conservazione del Telo.
Massimo Boccaletti, giornalista de “La Stampa”, ha maturato, nel 1982, un’esperienza professionale come direttore di un settimanale in Valle d’Aosta. Collaboratore di “Jesus” e del “Messaggero” di Padova, suddivide il suo impegno professionale tra servizi giornalistici a carattere eminentemente culturale per varie testate e la consulenza di comunicazione per gruppi ed aziende.
È facile rendersi conto che la Sindone narra una storia di sofferenza. I particolari dell’immagine sindonica dicono che questa sofferenza ha portato il suo protagonista alla morte e che questa morte è stata causata dalla crocifissione. Ma proprio l’immagine sindonica complica le cose. Qualcosa ci fa dire che lì è coinvolta la vicenda di Gesù, per cui la risposta alla domanda iniziale è che Dio ci ha dato la Sindone perché ciascuno di noi sia stimolato e facilitato nel suo dialogo col Signore Gesù.
Destinatari
Un libro per un ampio pubblico di laici e religiosi.
L’autore
Giuseppe Ghiberti ha compiuto studi teologici e biblici a Torino, Roma e Monaco di Baviera. Sacerdote della diocesi di Torino dal 1957, ha insegnato discipline bibliche neotestamentarie alla Sezione torinese della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e all’Università Cattolica di Milano. È stato presidente dell’Associazione Biblica Italiana e direttore delle riviste “Parole di vita”, “Rivista Biblica” e “Archivio Teologico Torinese”. Dal 1996 al 2007 è stato membro della Pontificia Commissione Biblica. È impegnato in campo ecumenico e segue da anni la complessa problematica sindonica.
Dopo un’ampia premessa in cui viene discussa l’ipotesi che l’evangelista, nella strutturazione del suo vangelo, possa essere stato influenzato dall’uso dei lezionari della sinagoga, lo studio analizza singolarmente le feste d’Israele nell’ordine in cui ricorrono nel Quarto Vangelo. Di ciascuna vengono esaminati l’origine, il significato e gli sviluppi nell’Antico Testamento, come pure la diffusione ed evoluzione nel giudaismo del I secolo e in quello rabbinico. Si passa quindi ad approfondirne la determinante presenza come sfondo temporale sacro su cui si sviluppa la vicenda di Gesù di Nazareth nel Quarto Vangelo.
In questo volume l’autore assume, nella sua piena verità, l’affermazione di Gesù che «la salvezza viene dai giudei», stimolando nuove vie di esegesi e di dialogo con il mondo ebraico, al di là e oltre gli stereotipi interpretativi di un rapporto di “sostituzione” o di “opposizione”.
Destinatari
Un libro destinato a un pubblico di studenti e accademici.
L’autore Renzo Infante ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura (Pontificio Istituto Biblico), il Dottorato in Teologia Biblica (Pontificia Università Gregoriana) e la Laurea in Filosofia (Università di Bari). Attualmente è professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Foggia e insegna Esegesi del Nuovo Testamento nella Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale di Napoli e nell’ISSR di Foggia. Ha approfondito questioni di esegesi giovannea, evidenziandone la continuità e gli aspetti innovativi rispetto alla matrice giudaica. Oltre a numerosi articoli e saggi di esegesi e teologia biblica, con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Sulle strade della gioia, con il Vangelo secondo Luca (1998) e Lo sposo e la sposa. Percorsi di analisi simbolica tra Sacra Scrittura e cristianesimo delle origini (2004).
La Sindone e la sua immagine rimandano al cuore del mistero cristiano, e questo spiega perché da sempre essa abbia rappresentato un «segno di contraddizione».Affrontare la storia della Sindone significa indagare soprattutto sulle vicende e sul ruolo nei secoli di un oggetto dalla doppia valenza: immagine, evidentemente, ma anche, per molti, reliquia.
A fronte di trattazioni apologetiche o critiche della storia della Sindone, questo libro vuole ripercorrere e rileggere le vicende storiche della Sindone inserendole nel contesto delle varie epoche, con particolare attenzione all’evoluzione delle forme di pietà ad essa collegate. Così, lo studio del contesto religioso del basso medioevo consentirà di inserire correttamente la Sindone nel suo ambiente al momento della comparsa nella chiesa di Lirey. Alla luce di tale contesto potranno trovare nuova spiegazione i documenti che tra Trecento e Quattrocento testimoniano dell’entusiasmo ma anche del disagio che questo insolito oggetto suscita tra la gente e nella gerarchia ecclesiastica.Tappe fondamentali di questa vicenda storica saranno ancora l’enorme successo della Sindone quale reliquia dinastica di Casa Savoia in ascesa e il 1898, anno della celebre foto di Secondo Pia. Mentre il XX secolo sarà il secolo delle ricerche scientifiche, con l’ossessione dell’autenticità... Le ostensioni del 1998 e del 2000, invece, ne recupereranno il significato pastorale.
Punti forti
La prossima ostensione della Sindone: dal 10 aprile al 23 maggio 2010.
La fama e la credibilità dell’Autore, che da oltre trent’anni studia la Sindone.
L’innovativo approccio storico, fondato su documenti e fonti di prima mano.
Destinatari
Vasto pubblico, molto sensibile sull’argomento.
Autore
Gian Maria Zaccone si occupa della Sindone da oltre trent’anni, interessandosi particolarmente della ricerca storica. Attualmente è Direttore scientifico del Museo Diocesano della Sindone,Vice-direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino e membro della Commissione Diocesana per la Sindone dell’Archidiocesi di Torino. Ha individuato e pubblicato documenti riguardanti il passaggio della Sindone agli Charny, il trasferimento della Sindone ai Savoia e la cronologia delle operazioni fotografiche eseguite da Secondo Pia, primo fotografo ufficiale della Sindone, nel maggio del 1898. Ha tenuto centinaia di conferenze in Italia e all’estero e ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche. È autore di libri e numerosi articoli di carattere storico, tra i quali ricordiamo, insieme con G. Ghiberti, Guardare la Sindone. Cinquecento anni di liturgia sindonica, Torino 2007.
Scena dopo scena i racconti della passione e della risurrezione di Gesù nel Vangelo di Luca. È il volto ''nuovo'' di Dio: il volto della dedizione crocifissa ma non sconfitta. Fra i due momenti – di Gesù di Nazaret e il Signore risorto – vi è un rapporto di profonda continuità, come tra ciò che è nascosto e ciò che è svelato. La risurrezione è la verità della croce.